Virgilio Riento (Virgilio Riento d'Armiento) è un attore italiano, è nato il 29 novembre 1889 a Roma (Italia) ed è morto il 7 settembre 1959 all'età di 69 anni a Roma (Italia).
Figlio di un impresario teatrale, esordì a soli nove anni come macchiettista nei teatrini di varietà romani, per poi approdare alla grande rivista e al cinema, come estroso e frizzante caratterista. Fondamentalmente personificando il poveraccio, l'italiano pantalone destinato sempre a pagare, Riento decorò questo personaggio con una comicità sempre arrabbiata, fiscale, petulante, marionettisticamente resa con i grandi occhi sporgenti, perennemente strabuzzati in un volto atteggiato a smorfia amara stabile. Cominciò a recitare verso il 1935, nelle commedie piccolo-borghesi di Mario Camerini come Il signor Max e Grandi magazzini; fu in moltissimi film l'impiegato statale di basso servizio (fattorino postale, usciere di ministero, capofabbricato, custode notturno ecc.) e tra l'altro comparve in Teresa Venerdì, 1941, di De Sica; Quattro passi fra le nuvole di Blasetti; Abbasso la miseria!, e Abbasso la ricchezza!, 1945-46, entrambi con la Magnani, diretti da Gennaro Righelli. Pur se oggi è quasi dimenticato, Virgilio Riento merita un posto d'onore nella storia del teatro e del cinema italiano, poiché con le sue buffe ed esilaranti macchiette (su tutte quella del cafone abruzzese Donato Collacchione) riesce a divertire con gusto e semplicità ancora oggi.
Tra i film: Abbasso la miseria! (1945) di Gennaro Righelli; Fabiola (1949) di Alessandro Blasetti: Miracolo a Milano (1951) di Vittorio De Sica; Io sono il Capataz (1950) di Giorgio Simonelli; La famiglia Passaguai fa fortuna (1952) di Aldo Fabrizi; Totò a colori (1952) di Steno; Pane, amore e fantasia (1953) di Luigi Comencini; Un giorno in pretura (1954) di Steno; L'angelo bianco (1955) di Raffaello Matarazzo: Prepotenti più di prima (1959) di Mario Mattoli.