Anno | 1955 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Dino Risi |
Attori | Antonio Cifariello, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Mario Carotenuto, Tina Pica, Lea Padovani Fausto Guerzoni, Virgilio Riento, Clara Crispo, Attilio Torelli, Yoka Berretty, Pasquale Misiano, Antonio La Raina, Nino Imparato, Gaetano Autiero, Vittoria Crispo, Pasquale Cennamo. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,10 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 27 gennaio 2015
Ormai in congedo, il maresciallo Carotenuto è convocato nella natia Sorrento per dirigere la stazione dei vigili urbani. Ha vinto 2 David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
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Ormai in congedo, il maresciallo Carotenuto è convocato nella natia Sorrento per dirigere la stazione dei vigili urbani. Accolto dal fratello parroco, viene informato che quella casa di sua proprietà in cui pensava di potersi sistemare è, da tempo, occupata da Sofia, detta "smargiassa", un'avvenente pescivendola. In attesa che lo sfratto diventi effettivo, va a vivere, insieme alla governante Caramella, nella casa di donna Violante, signora benestante e timorata di Dio non immune dal suo fascino. Neanche a dirsi, l'attempato seduttore preferisce Sofia, sentimentalmente legata all'aspirante vigile Nicolino.
Giunte al terzo capitolo, dopo Pane, amore e fantasia e Pane, amore e gelosia, le avventure del maresciallo Carotenuto passano dalle mani di Luigi Comencini a quelle di Dino Risi. Con un gusto per la messa in scena già personale e una precisa idea di cinema, il regista si distacca dal passato quanto basta per inaugurare un nuovo corso senza deludere i vecchi ammiratori della saga. Fatto salvo per una frase della governante Caramella, la straordinaria e qui più presente Tina Pica, che fa riferimento alla levatrice del capitolo precedente, Pane, amore e... si muove in ambienti differenti (la casa borghese di donna Violante), coinvolge personaggi impensabili nel piccolo e immaginario paesino di Sagliena (la turista svedese), punta su una maggiore varietà degli spazi scenici. Se a livello di intrigo siamo ancora al medesimo canovaccio - con l'iniziale invaghimento del maresciallo per una giovane che, alla fine, spingerà tra le braccia del "legittimo" pretendente -, la trasferta a Sorrento dà nuova linfa al vecchio schema, quasi volendolo nascondere, in virtù di una maggiore articolazione narrativa e di un tono ancora più disteso e rilassato.
Ulteriori motivi di novità e interesse sono la fotografia a colori firmata da Giuseppe Rotunno e, soprattutto, la sostituzione di Gina Lollobrigida, secondo alcuni diventata troppo costosa, con la "rivale" Sofia Loren, fulgida negli abiti della pescivendola. Celebre la sequenza in cui la "smargiassa" e il maresciallo ballano il mambo sotto gli sguardi attoniti della giunta comunale. In quello stesso 1955, Risi firmava anche Il segno di venere, in cui compaiono ancora la Loren e De Sica. Da Sorrento, il quarto capitolo si sposta in Spagna con Pane, amore e Andalusia.
Un ufficiale congedato (abbiamo già imparato a conoscerlo in Pane, amore e fantasia) torna al paese natale. La sua casa è abitata da una bella vedova ed egli trova alloggio nell'abitazione di un'ancora piacente zitella. Tra questi personaggi si intrecciano vicende sentimentali: la vedova si promette al suo padrone di casa, poi si accorge di amare un giovane spasimante, al quale si unirà proprio con l'aiuto dell'ufficiale. Quest'ultimo a sua volta sposerà la zitella.
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Dino Risi non perdeva un colpo,e anche in quest'occasione ci regalò una perla di comicità nostrana.Rispetto ai precedenti di Comencini,il registro è più frivolo ma non per questo meno efficace.De Sica è straordinario come sempre,ma la Loren non fa rimpiangere la Lollobrigida,certo è più esuberante, ma ha una sua sensuale e prorompente leggerezza, [...] Vai alla recensione »
Il terzo capitolo della serie dei Pane e amore si distingue nettamente dai precedenti per ambientazione (qui siamo a Sorrento) e stile di regia (passata da Comencini a Risi), noché per la presenza di Sofia Loren al posto di Gina Lollobrigida. Il tutto fotografato a colori dal grande Peppino Rotunno. Ne scaturisce una pellicola che prefigura già il superamento della stagione del [...] Vai alla recensione »
Nonostante l’abbandono di Comencini il filone iniziato con “Pane, amore e fantasia” non finisce con il secondo episodio. Nel 1955 tocca a Dino Risi il compito di far vivere di nuovo le vicende del maresciallo Antonio Carotenuto-De Sica. Il regista, che per la sceneggiatura si avvale della collaborazione di Marcello Girosi, Ettore M.
De Sica è un maestro ma anche gli altri interpreti sono all'altezza in questa commedia spassosa e serena ed inoltre scorrevole dall'inizio alla fine .
Il maresciallo Carotenuto se n’è andato in pensione; anzi in congedo illimitato, ma un uomo del suo stampo non può rimanersene senza far niente, così eccolo accettare la carica di comandante dei vigili urbani che la natia Sorrento si è affrettata a proporgli appena ha dimesso l’uniforme dei carabinieri. A Sorrento il maresciallo-comandante ha ancora un fratello, che è un rispettabile parroco, e la [...] Vai alla recensione »