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Indya Moore

Indya Moore è un'attrice statunitense, è nata il 17 gennaio 1995 a New York City, New York (USA). Oggi al cinema con il film Father Mother Sister Brother distribuito in 82 sale cinematografiche. Indya Moore ha oggi 30 anni ed è del segno zodiacale Capricorno.

Il prezzo di essere se stesse

A cura di Fabio Secchi Frau

Modella iconica e attrice, Indya Moore è molto più di una figura pubblica, è un'attivista che ha trasformato la sua esperienza personale in un manifesto di rappresentazione e resistenza.
Nata e cresciuta nel Bronx, ha affrontato fin da giovanissima le sfide dell'identità, della marginalizzazione e della ricerca di un posto nel mondo. La sua infanzia è segnata da una profonda consapevolezza di sé e da una precoce determinazione artistica, ma anche da un doloroso distacco dalla famiglia biologica, dovuto all'incomprensione e alla paura che circondavano la sua espressione di genere.
Dopo aver vissuto in diverse case affidatarie e aver subito discriminazioni, la Moore ha trovato nella moda e nel teatro le prime forme di affermazione, iniziando a posare per grandi marchi e a esibirsi in produzioni locali già da adolescente.
La sua carriera ha preso slancio grazie a un'audizione che ha cambiato tutto. Senza esperienza formale, ha conquistato il ruolo che le avrebbe permesso di raccontare una storia vicina alla sua, quella di una giovane donna trans in cerca di amore, dignità e normalità in Pose.
La Moore ha portato in scena un personaggio che inizialmente le sembrava distante, ma che ha finito per incarnare con autenticità e profondità, grazie a una recitazione istintiva, emotiva e radicata nella propria esperienza, toccando corde universali e parlando di vulnerabilità, desiderio, e del bisogno di essere visti per ciò che si è.
Oltre alla recitazione, ha fondato Beetlefruit Media, una casa di produzione dedicata alla narrazione inclusiva e intersezionale, pur continuando a lavorare come modella.
Volto riconoscibile e celebrato da riviste e brand internazionali, con un impegno sociale che è parte integrante della sua identità pubblica, si è battuta per la visibilità delle persone TGD e per una cultura mediatica che sappia accogliere e valorizzare le voci meno ascoltate.
Non solo una star, ma un simbolo del potere trasformativo dell'arte nella nuova generazione, che continua a ridefinire cosa significa essere visibili, vulnerabili e vittoriosi.
Infanzia
Assegnata maschio alla nascita, Indya Moore nasce nel Bronx nel 1995. All'età di quattordici anni, lascia la casa dei suoi genitori a causa della loro transfobia, entrando in affidamento presso altre famiglie e spostandosi frequentemente.

Fotomodella
Dopo essere stata spesso vittima di bullismo, ha abbandonato il liceo durante il secondo anno, per iniziare a lavorare come modella all'età di quindici anni e conseguendo il diploma in un secondo tempo.
Lanciata nel mondo della moda, lavora per Gucci e Dior, nonostante il trattamento iniziale del settore nei suoi confronti.
I videoclip
Nel 2017, appare nel videoclip "Don't Pull Away" di J. Views e, nel 2018, in quello di "Saint" di Blood Orange.

Il cinema
Sempre nel 2017, debutterà al cinema nel film Saturday Church di Damon Cardasis.
Nel 2019, è invece nel cast di Queen & Slim (2019), apparendo anche nel teen horror Guida per babysitter a caccia di mostri (2020) di Rachel Talalay. Continuando sulla scia della tensione, è nel cast di Escape Room 2 - Gioco mortale (2021), poi viene scelta da James Wan per Aquaman e il regno perduto (2023).
Nel 2025, è invece davanti alla cinepresa di Jim Jarmusch in Father Mother Sister Brother, interpretando uno dei personaggi centrali dell'episodio ambientato a Parigi.
Indya Moore qui offre una prova d'attrice delicata, che esplora il tema dell'identità familiare e della distanza emotiva nei panni di una donna alle prese con il ritorno del fratello da tempo assente, in un rapporto segnato da incomprensioni e silenzi.
La sua recitazione, fulcro di una riflessione sul senso di appartenenza, sull'eredità emotiva e sull'impossibilità di conoscere davvero chi ci è più vicino, è stata lodata per fragilità e forza, in perfetta sintonia con lo stile rarefatto e contemplativo di Jarmusch. Nel volto imbronciato della Moore, nel suo tono di voce, vi è tutto il bisogno di riconciliazione e il desiderio di autonomia trattenuti in un personaggio senza etichette.

Il successo in Pose
Ma il successo di Indya Moore, nonostante i risultati cinematografici, è legato alla televisione. Nel 2018 e fino al 2021, è nel cast del telefilm Pose, dove è Angel, una giovane donna trans* che sogna una vita normale, fatta di amore, stabilità e riconoscimento.
Il suo personaggio è una delle figure più emotivamente toccanti della serie. Angel è una sex worker che frequenta la scena ballroom newyorkese degli Anni Ottanta, ma dietro la bellezza e la sicurezza apparente si cela una profonda vulnerabilità, il desiderio di essere vista per ciò che è e non per ciò che rappresenta.
La Moore la porta in scena con una sensuale malinconia, ben nascondendo dietro il trucco perfetto e gli abiti ricercati, il lato corrosivo dell'emarginazione e della fame d'amore che spesso accompagna chi cresce senza accettazione. Raramente, sul piccolo schermo, si è visto un ritratto così sincero e crudo di una ragazza che cerca di sopravvivere, una donna che lotta per essere amata senza condizioni e per trovare una famiglia che la sostenga.
In seguito, è anche apparsa nella serie fantasy The Sandman.

L'attivismo

Attiva politicamente, Indya Moore è impegnata nella difesa dei diritti delle persone trans*, delle comunità nere e latine e nella denuncia delle ingiustizie globali, incluse quelle subite dal popolo palestinese, che l'hanno spinta a manifestare, marciando assieme ad altri artisti per protesta. Proprio a causa di questa sua scelta politico-sociale, ha parlato apertamente del costo di questa presa di posizione, raccontando di aver perso opportunità lavorative importanti e di aver subito pressioni da parte di agenti e ambienti hollywoodiani per aver usato il termine "genocidio". In alcune interviste, ha sottolineato l'ipocrisia dell'industria dell'intrattenimento, che spesso celebra la diversità solo quando è conveniente.

La casa di produzione
Attraverso la sua casa di produzione Beetlefruit Media, Moore promuove storie che sfidano le norme e amplificano voci marginalizzate.

Ultimi film

Drammatico, (USA - 2019), 132 min.

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giovedì 11 dicembre 2025
Fabio Secchi Frau

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