Attore feticcio di Carlo Vanzina (cinematograficamente) e di Andrée Ruth Shammah (teatralmente), è un impedibile maschera comica che può diventare quasi maledetta quando si carica di dramma, caso molto raro quando lavora al cinema. Da cabarettista tanto caro ai ragazzi degli Anni Settanta ad attore impegnato con una recitazione che è un capolavoro!
I gatti di Vicolo Miracoli
Dopo essersi diplomato al Liceo Ginnasio di Stato Scipione Maffei, compagno di classe di Umberto Smaila, mette in piedi con quest'ultimo e con Jerry Calà, Gianandrea Gazzola, Ninì Salerno e Mallaby Spray il gruppo cabarettistico e musicale I gatti di Vicolo Miracoli che riscuote un enorme successo in cinema, televisione e teatro. Partono da Verona, nel lontano 1971, e arrivano fino al Derby Club di Milano. Nel frattempo Oppini, sposa la soubrette (oggi opinionista) Alba Parietti, diventando padre di Francesco Oppini.
Debutto cinematografico e Carlo Vanzina
Il debutto cinematografico avviene nel 1976, quando Bruno Corbucci lo sceglie per un piccolo ruolo ne Squadra antifurto con Tomas Milian, Lilli Carati, il mitico e sempre ben voluto Bombolo, Toni Ucci e Giuliana Calandra, poi sarà principalmente il piccolo schermo a offrirgli la tanto voluta celebrità con il programma "Non Stop", del 1977, in cui partecipava anche Alessandro Benvenuti. È però Carlo Vanzina - che lo imporrà anche in altre pellicole - a battezzarlo veramente al cinema con un ruolo di prim'ordine ne Arrivano i gatti (1980) con Aldo Puglisi, Smaila, Calà e Diego Abatantuono, storia di un gruppo di giovani che cercano il successo nel mondo dello spettacolo a Roma. Disgraziatamente, nel 1986, il gruppo comico si scioglierà e, da quel momento in poi, tutti i componenti seguiranno le loro carriere singole.
Il lavoro nel piccolo schermo
Oppini diventa spalla comica di Massimo Boldi e Teo Teocoli, lavorando sovente con loro in numerose pellicole, ed è anche diretto molto spesso da Bruno Gaburro. Nel 1984, Maurizio Nichetti lo dirige nel programma "Quo vadiz?", cui seguiranno Un fantastico tragico venerdì (1986) e Colletti bianchi (1988) con Vittorio Caprioli.
Il teatro
Nel 1990, esordisce come attore teatrale in "Skandalon" di Memè Perlini, in un ruolo drammatico, poi torna al piccolo schermo con i telefilm Un inviato molto speciale (1991), Nonno Felice (1995), Tequila & Bonetti, ma anche il programma di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia "Avanspettacolo" (1992). Prosegue la sua carriera teatrale principalmente diretto da Andrée Ruth Shammah con "Re Lear", "La vita è un canyon" e "L'erede", tutte portate in scena fra il 1997 e il 1998. Compagno di set di Gianna Breil, si sposa con l'astrologa Ada Alberti nel 2003, cominciando nuovamente a bazzicare nel piccolo schermo con le fiction La stagione dei delitti (2004) e Crimini - L'ultima battuta (2007).