L'indimenticabile gioco di silhouettes con cui Giorgio Streheler restituiva l'incanto del Singspiel mozartiano fu concepito per il Festival di Salisburgo dove andò in scena nel 1965 con la direzione di Zubin Mehta, per essere poi regolarmente ripreso alla Scala a partire dal 1972. A vent'anni dalla scomparsa del grande regista che al Piermarini firmò a partire dal 1951 messe in scena ormai storiche di opere come Macbeth, Simon Boccanegra, Falstaff, Le nozze di Figaro, Don Giovanni, per citarne solo alcune, il Teatro alla Scala ripropone questo celebre allestimento chiamando sul podio chi lo diresse la prima volta.
La vertiginosa parte di Konstanze è cantata da Lenneke Ruiten, già applaudita nel Lucio Silla del 2015, cui si affianca come Belmonte Mauro Peter, tenore mozartiano emergente.