Una ragazza si ritrova a gestire un sexy shop per sostituire un'amica malata. Espandi ▽
Dopo essersi rotta la gamba scivolando su una buccia di banana, Namuuna chiede alla compagna di studi Saruul di sostituirla nel suo lavoro di commessa part time. Il negozio però è di tipo un po’ particolare: è un sexy shop. Quell’esperienza aiuterà Saruul ad aprirsi al mondo e ad uscire dall’adolescenza in cui sembra incastrata. Janchivdorj Sengedorj è uno dei segreti meglio custoditi del circuito festivaliero. Lontano dai riflettori, è giunto al quindicesimo film con
The Sales Girl, aggiudicandosi finalmente un premio ambito come quello di miglior film al New York Asian Film Festival. Nel suo film emergono deliziosi quadretti esistenziali, in cui il regista mostra come il suo tocco possa sfiorare argomenti scabrosi senza mai scadere nel triviale o nei simbolismi più scontati. Il processo di crescita e di consapevolezza di Saruul, che inevitabilmente passa dalla sfera sessuale, segue i percorsi più oscuri e misteriosi: il destino ha voluto che il suo
coming of age transitasse da un sexy shop, luogo prosaico per anime solitarie ma insospettabilmente ammantato di magia. Potere del cinema e dell’affabulazione, di cui Sengedorj appare – al netto di qualche prolissità di troppo – sempre più abile tessitore.