Dalla storia del cinema più completa in lingua italiana, una selezione di 9026 film da vedere, dal 1895 al 2025. Scopri le recensioni, trame, listini, poster e trailer. Ordina per:
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Eastwood non smette di cercare la verità, la guarda in faccia e dirige un'ode al ragionevole dubbio. Drammatico, USA2024. Durata 114 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'ultimo film della prolifica carriera di Clint Eastwood. Espandi ▽
Justin Kemp, giovane uomo con un passato alcolico e un futuro da papà - la moglie aspetta la loro bambina -, è convocato come giurato in un sordido caso di omicidio alle porte di Savannah, in Georgia. La vittima, Kendall Carter, è stata presumibilmente picchiata a morte e abbandonata in un fosso dopo una violenta discussione col suo ragazzo. Il colpevole ideale per i dodici giurati e per il procuratore della contea in piena campagna elettorale. Faith Killebrew espone i fatti e la vertigine sale. Sotto una pioggia battente di ricordi, il marito perfetto si scopre omicida involontario e si ritrova difronte a un dilemma morale: confessare, scagionando l'imputato, o sottrarsi alla giustizia, condannando un innocente?
Clint Eastwood non ha più tempo da perdere, a 94 anni continua a girare con la regolarità di un metronomo e va dritto al punto, piombandoci in una (messa in) scena coniugale, un'immagine che il film metterà rapidamente in crisi. Giurato numero 2 gioca costantemente col motivo del visibile e dell'invisibile, dell'evidente e del nascosto.
Forse è questo il testamento di Eastwood, essere sempre stato dove non te lo aspetti: dietro la porta che si apre sul mistero insondabile della coscienza umana, dentro un epilogo che si gioca sui soli volti di un attore e di un'attrice, nella conclusione (?) struggente di una filmografia che non ha mai smesso di guardarsi in faccia. Recensione ❯
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Sfida inedita per Edoardo Leo, che dirige e interpreta una dura rilettura dell'Otello immersa nella malavita romana. Drammatico, Italia2024. Durata 115 Minuti.
Ambientata nei primi anni 2000, una storia senza tempo in cui il bene e il male si mescolano in un vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia. Espandi ▽
È il 2001. All'interno di un'organizzazione criminale del traffico di droga, sul litorale romano, Iago cova del rancore verso Otello per avergli negato una promozione andata invece al più giovane Michele. Con l'aiuto di Roderigo, e ingannando persino la sua stessa moglie, Iago elabora un piano per far sì che il boss diventi geloso della ragazza che ha appena sposato, Desdemona, a causa di un presunto tradimento proprio con Michele.
Allontanandosi dai territori familiari delle opere più famose sia come regista che come attore, Edoardo Leo scrive, dirige e interpreta un adattamento fedele dell'Otello di Shakespeare inserendolo in quel filone che tende a preservare il dialogo originale a fronte di un cambio d'epoca e di ambientazione. Solido nella regia, il film si innesta più o meno consapevolmente in un genere ormai un po' affaticato come quello del crime drama in salsa romana, perdendo quindi qualcosa in termini di impatto. Ma ciò che sembra premere al regista è utilizzare l'Otello come favola morale aggiornata al contemporaneo. Recensione ❯
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Un puzzle tripartito dalle atmosfere soffuse, che parla di sorveglianza, immagini e soprattutto dell'atto del vedere. Thriller, Singapore, Francia, Taiwan, USA2024. Durata 125 Minuti.
Dopo la scomparsa di sua figlia, un uomo comincia a ricevere misteriosi DVD. Espandi ▽
La piccola Bo, figlia della giovane coppia formata da Junyang e Peiying, scompare da un parco di Singapore, dove la famiglia risiede. A nulla valgono i primi tentativi di indagine sul rapimento della polizia, e i genitori rimangono in un limbo per settimane. Un giorno però ricevono a casa il primo di una serie di misteriosi DVD con dei nuovi filmati che ritraggono i due. Uno stalker li sorveglia, e per giunta le sue immagini rischiano di compromettere il rapporto della coppia portando alla luce i segreti di ciascuno.Una seconda regia in grande stile per Yeo Siew Hua, che torna dopo aver a Locarno con il precedente A land imagined nel 2018. Il suo terzo lungometraggio è un puzzle tripartito dalle atmosfere soffuse, che parla di sorveglianza, immagini e soprattutto dell'atto del vedere.
Le sue radici affondano orgogliose nel tradizionale genere del surveillance movie, ma in particolare la premessa evoca quella molto simile di Caché di Haneke, in cui la coppia parigina protagonista riceveva dei nastri misteriosi che li ritraeva a casa loro. A Yeo Siew Hua però interessa meno il senso di paranoia e di angoscia e più l'idea generale di una società in cui la sorveglianza è quasi un mezzo relazionale, un tramite che nasconde e tramanda il non detto dell'esperienza umana. Recensione ❯
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Un'assistente di produzione sta girovagando per Bucarest per portare a termine un lavoro. Espandi ▽
In quel di Bucarest, la vita quotidiana di Angela è fatta di lavoro sottopagato, divisa tra mille incarichi per sbarcare il lunario, risolvere beghe personali, e condurre una prolungata campagna social con il suo alter ego "maschile" che fa la parodia degli influencer alla Andrew Tate. Per conto di una società austriaca scandaglia la città alla ricerca di testimonianze di infortuni sul lavoro da includere in un video aziendale: uno di essi, Ovidiu, finirà per causare problemi che richiedono l'intervento di una direttrice marketing che è la pronipote di Goethe.
Dopo l'Orso d'oro a Berlino nel 2021 per Sesso sfortunato o follie porno, l'autore più iconoclasta del cinema rumeno alza ulteriormente l'asticella con uno stupefacente caleidoscopio di denuncia sociale, satira grottesca e manipolazione visiva.
Jude offre il ritratto definitivo di una Bucarest esausta e perennemente sull'orlo di una crisi di nervi. È una versione contemporanea, arrabbiata e al tempo stesso esilarante dell'"Ulisse" di Joyce, aggiornata all'era del digitale. Recensione ❯
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Un documentario che esplora le trasformazioni dell'umanità nel mondo digitale. Espandi ▽
Una panoramica globale e caleidoscopica sulle interfacce digitali che hanno ormai permeato la nostra realtà e modellato le nostre abitudini sociali e relazionali: dalle comunità smart in Corea del sud dove gli inquilini vivono immersi nella tecnologia offrendo in cambio i loro dati personali, a una camgirl che si spoglia per i suoi abbonati dal salotto di casa, fino agli avatar di un ambiente VR che offre rifugio e connessione e fa nascere storie d'amore, oppure ai rider youtuber che sfrecciano per strada facendo video tra una consegna e l'altra.
Il digitale è reale, e il reale è digitale. Ogni dicotomia è stata ormai superata, e in questo vivace e immaginifico documentario la regista Adele Tulli fa una sorta di rassegna su dove ci troviamo oggi nel percorso di integrazione tra i due livelli.
È impresa difficile catturare la magnitudine della stranezza e della particolarità che si muove sulla rete in ogni secondo, ma Tulli ci prova andando gradualmente a perdere l'aspetto descrittivo delle varie storie in favore di una pregevole sinfonia puramente ritmica e visiva, a dimostrazione forse di come la consapevolezza cognitiva dell'età che viviamo non necessita di parole, ma soltanto di celebrazione. Recensione ❯
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Un film intenso che riesce a cogliere l'incertezza di una ragazza estranea a sé stessa e al mondo. Senza cadere negli eccessi. Drammatico, Italia2023. Durata 100 Minuti.
Una storia di formazione emotiva girata nel carcere di Nisida. Espandi ▽
Desiré è una ragazza napoletana di origini senegalesi. Insieme con il suo amico Emanuele svolge piccoli lavori per una banda di spacciatori, con il solo obiettivo di recuperare l'eroina per la madre tossicomane. Arrestata mentre sta effettuando una consegna, Desiré finisce in un penitenziario minorile. Ostinata e silenziosa, Desiré si apre un po' alla volta alle compagne. La vita di Desiré deve però ancora cominciare, e per lei il futuro esisterà solamente fuori dal penitenziario.
La prova di Nassiratou Zanre illumina il film diretto da Mario Vezza, ennesima incursione nel mondo della criminalità giovanile di Napoli che sceglie però di raccontare il punto di vista di una ragazza figlia d'immigrati.
Il film riesce a cogliere l'incertezza di una ragazza estranea a sé stessa e al mondo, raccontando l'universo concentrazionario non come una condanna inappellabile ma come una fase di passaggio. Una pausa dalla vecchia vita, in attesa che quella nuova cominci. Recensione ❯
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Presentato nella selezione ufficiale di Locarno, il film è di e con Laurent Geslin,
fotografo naturalista di fama internazionale. Espandi ▽
Canton Giura. Svizzera. La vita di uno dei felini più riservati viene seguita nel corso delle stagioni in un contesto naturale in cui cinquanta anni fa se ne decise la reimmissione quale predatore per garantire l'equilibrio dell'ecosistema.
Laurent Geslin realizza il sogno che aveva da bambino: poter vedere da vicino le linci e seguirne la vita. Lontano dalla spettacolarizzazione che troppo spesso inficia o comunque rende meno autentici tanti documentari in ambito naturalistico, Geslin imposta il suo lavoro su un interessante piano di narrazione personale. La sua è la voce narrante dell'intero film ma non si colloca sul piano della pura e semplice descrizione.
Il valore particolare di questo documentario sta nel mostrarci come possa essere solo apparentemente contraddittorio il ripopolare un'area con un felino predatore. Potrebbe sembrare assurdo ed invece diviene fondamentale per conservare l'equilibrio dell'ecosistema. Recensione ❯
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Buone interpretazioni e un'abile regia per un film che sceglie però una strada troppo conservatrice. Drammatico, Italia2024. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena, che il 20 novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo da parte dei compagni di scuola. Espandi ▽
A causa di un lavaggio sbagliato, i pantaloni rossi che Teresa, la madre di Andrea, aveva regalato al figlio si erano tinti di rosa. Andrea decise di indossarli ugualmente, senza pensare alle reazioni dei suoi compagni di scuola, che però arrivarono in maniera violenta e continuativa, culminando con l'apertura di una pagina Facebook chiamata appunto IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA. Teresa Manes scoprì l'esistenza della pagina solo dopo la morte del figlio.
La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne. Teresa Manes in seguito al tragico evento ha dedicato la sua vita a spiegare alle scuole di ogni grado, il pericoloso uso che a volte si fa delle parole arrivando a scrivere un libro "Andrea, Oltre il Pantalone Rosa" (edito da Graus) e giungendo fino al Quirinale dove, il 27 dicembre 2021, il Presidente Sergio Mattarella le ha conferito l'onorificenza di Cavaliere. Recensione ❯
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Un film divertentissimo con una dark side molto oscura, in cui Baker non perde la sua cifra autoriale. Drammatico, USA2024. Durata 138 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Anora, una giovane prostituta di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa il figlio di un oligarca. Espandi ▽
Anora detta Ani è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan, un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan invita a casa sua, e Ani scopre che il ragazzo vive in una megavilla ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vega e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo, e mandano una piccola “squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese , che tuttavia non dimentica di avere un cuore e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica. Con Anora il regista americano Sean Baker si cimenta con la “broad comedy” stile Una notte da leoni (indicativo il passaggio a Las Vegas) e la concitazione dei film dei fratelli Safdie, ma mantiene uno stile indie personale e un piglio autoriale riscontrabili in regia, scrittura e montaggio, tutti peraltro firmati personalmente da Baker, che è anche direttore di casting per il suo film: e il cast è responsabile di una parte importante della sua riuscita. Anora è un film divertentissimo ma con una dark side molto oscura, e accompagna il talento multiforme di Sean Baker nel suo passaggio ad un’accessibilità da grande pubblico, senza per questo fargli perdere la propria cifra autoriale e indipendente. Recensione ❯
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Un eccezionale film di animazione adatto a tutti. Un'universale ode alla solidarietà e alla cooperazione. Animazione, Belgio, Lettonia, Francia2024. Durata 84 Minuti.
Un gatto deve provare a superare la paura dell'acqua. Espandi ▽
In un mondo in cui gli esseri umani sembrano essere scomparsi, l'arrivo di un'inondazione costringe un gatto a mettersi in salvo su una barca, insieme a un variopinto gruppo di animali. Tra paesaggi di abbagliante bellezza e pericoli imprevisti, il viaggio farà capire a tutti che l'unione è la loro vera forza. Recensione ❯
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Un viaggio onirico pieno di passione e sofferta vitalità e una dichiarazione d'amore di Placido verso Pirandello. Drammatico, Italia2024. Durata 112 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il mondo intimo di Luigi Pirandello, l'umanità, le passioni, le ossessioni e l'esistenza più segreta intrappolata fra l'amore dirompente e impossibile per Marta Abba e il burrascoso rapporto con la dolorosa follia della moglie Antonietta Portulano. Espandi ▽
Il film indaga l'universo emotivo di Luigi Pirandello, un uomo con un legame conflittuale con i figli, un rapporto controverso con il fascismo e il sogno di un amore assoluto. Emozioni e colpi di scena in un racconto appassionante che si dipana fra Roma, la Stoccolma dei Nobel, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi, la bellezza incantata della Milano di inizio Novecento, l'America che ne consacra il genio a Hollywood e a Broadway, con l'intento di restituire allo spettatore il ritratto autentico e vivido, il tormento e la forza di un artista immenso. Recensione ❯
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Brillante e vigoroso, convince il nuovo episodio della sfrenata saga splatter. Horror, USA2024. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il terzo capitolo della saga horror slasher firmata Damien Leone. Espandi ▽
Cinque anni sono passati dai fatti raccontati nell'episodio precedente. Sienna viene ospitata dagli zii per le festività natalizie. Suo fratello Jonathan, nel frattempo, cerca di dimenticare i traumi del passato dedicandosi agli studi universitari. Solo che il famigerato Art il clown, benché decapitato da Sienna alla fine del film precedente, non è morto e, ripristinata la sua integrità fisica, è pronto a colpire di nuovo in compagnia della demente Victoria, per l'occasione liberata dal manicomio criminale nel quale era rinchiusa. Sienna si ritroverà quindi ancora di fronte alla sua crudele nemesi in un percorso pavimentato di sangue e morti.
Dopo il vivace secondo episodio che, nel raccontare la lotta senza quartiere tra la predestinata Sienna e il clown diabolico, aveva cercato di introdurre, senza approfondirlo troppo, un legame tra i due personaggi attraverso i disegni del defunto padre della ragazza, questo terzo capitolo della saga di Art il clown ci dà un altro po' della stessa cosa.
Damien Leone dirige con la consueta brillantezza e vigoria dando al suo pubblico di riferimento lo spettacolo sanguinario che si attende, grazie anche alla buona resa degli effetti speciali. Recensione ❯
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Un film divertente - con qualche gag di troppo - e adatto a tutta la famiglia. Animazione, Avventura - USA, Canada, Gran Bretagna2024. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Porky e Daffy si lanciano in una corsa per salvare il mondo, garantendo tutte le divertenti gag e le caratteristiche immagini animate che hanno reso i Looney Tunes così iconici e amati. Espandi ▽
Dick the Pig e Daffy Duck sono amici intimi fin da bambini e sono stati insieme nella buona e nella cattiva sorte. Ma ora devono affrontare la sfida più grande. Qualcosa si è schiantato contro la loro casa e da allora si è formato un enorme buco nel soffitto.
E poi c'è la strana melma che hanno scoperto. In ogni caso è chiaro: servono soldi, urgentemente e in misura considerevole. Non solo devono riparare il danno, ma devono anche trattare con un'ispettrice che insiste affinché tutti i difetti vengano eliminati, altrimenti la casa verrà confiscata. Decidono di trovarsi un lavoro ma ogni volta tutto va storto e vengono licenziati. Quando incontrano Petunia Pig, lei trova loro un lavoro presso la fabbrica di gomme da masticare ma proprio con quelle ha inizio quella che potrebbe essere un'invasione da parte degli alieni.
Qui sta quello che costituisce un po' il problema di un film peraltro divertente e adatto a tutta la famiglia. Dilatare in 90 minuti le sintesi spesso fulminanti del passato non è un'impresa facile. Ci si sono messi in undici sul versante della sceneggiatura e questo un po' si sente nella sovrabbondanza di gag che in più di un'occasione esplodono come le bolle delle gomme da masticare che stanno al centro dell'azione ma senza poi amalgamarsi con il contesto. Recensione ❯
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Un'opera lucida e sensibile che illumina il problema della ricostruzione di un'identità postcoloniale. Documentario, Francia, Senegal, Benin2024. Durata 67 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film che segue il processo di restituzione da parte dello stato francese di opere d'arte provenienti da quello che è oggi lo stato del Benin. Espandi ▽
Lucido e compatto nell’esecuzione, Dahomey conferma l’enorme talento di Mati Diop affrontando lo spinoso tema delle relazioni postcoloniali e in particolare la restituzione delle opere d’arte trafugate nel corso dei secoli dai paesi e dalle culture originali. In poco più di un’ora di durata, Diop filma un diario del processo di riconsegna delle 26 opere che scende nel dettaglio - dalla classificazione e imballaggio delle statue a una carrellata sulle persone che sono ad accoglierle all’arrivo - e al tempo stesso eleva il dibattito verso questioni più ampie. Lieve e ricco di sensibilità, il documentario illumina il problema senza limitarsi al didatticismo: un’opera essenziale per tutte le culture impegnate nella formulazione di un’identità postcoloniale, e anche per quelle che il processo non lo hanno ancora avviato. Recensione ❯
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Coppola dirige con coraggio il seguito di un capolavoro. Grandi interpretazioni di De Niro e Pacino. Drammatico, USA1974. Durata 185 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Le origini e l'evoluzione di Don Vito Corleone, diventato ricco e potente grazie allo sfruttamento dei giochi d'azzardo e della prostituzione. Espandi ▽
Dopo la morte di Don Vito Corleone suo figlio Michael ha preso in mano le redini della famiglia. Il suo rapporto con un boss della mafia ebraica, Hyman Roth, gli aliena il sostegno di uno dei suoi luogotenenti, Frankie Pentangeli. Sfuggito ad un attentato nella sua abitazione, Michael inizia a sospettare di Roth e a pensare che all'interno del gruppo dei suoi più intimi collaboratori o della cerchia familiare ci sia un traditore.
Nel passato, Vito Corleone arriva a New York dopo l'uccisione dei genitori all'inizio del secolo scorso. Lo ritroviamo adulto con un lavoro onesto da cui verrà fatto licenziare dal boss del quartiere. Da quel momento inizierà la sua ascesa nel mondo della criminalità.
Coppola affronta il secondo (e non definitivo) capitolo della saga de Il Padrino con la consapevolezza di dover dare seguito a un capolavoro.
Per cercare al contempo di dare continuità alla narrazione ma anche di distanziarsi da essa decide in pratica di assumersi il rischio di girare due film alternando le vicende dell'uno e dell'altro. Lo fa avvalendosi della prestazione di due grandi interpreti dei quali sa sfruttare le doti: Al Pacino e Robert De Niro. Recensione ❯
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