Un film dichiaratamente da grande pubblico, divertente e attento alle nuove (iper)sensibilità maschili e femminili. Commedia, Italia2025. Durata 97 Minuti.
La nostra mente è un posto molto affollato, siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente? Espandi ▽
Piero, insegnante di Storia e Filosofia recentemente divorziato e con una figlia piccola, intenzionato a rimettersi in gioco con le donne ma ancora scottato dalle delusioni del passato. Lara, la giovane donna single reduce dalla relazione infelice con un uomo sposato che vorrebbe un partner affidabile che l'aspetti sotto casa, e invece tende a cadere nella trappola di amori senza futuro. Lara e Piero si incontrano per il loro primo appuntamento, si piacciono ma non osano confessarlo. Riusciranno a zittire quel chiacchiericcio incessante e a trovare la strada verso una relazione finalmente appagante?
FolleMente inventa uno scenario in cui, da spettatori, assistiamo sia all'incontro fra Piero e Lara che alla battaglia che si svolge nelle loro menti, dato che le varie personalità battibeccano senza sosta, ognuna intenta a portare il discorso (e le decisioni che ne conseguono) dalla propria parte.
Alcuni dettagli sono cinematograficamente ben riusciti (anche se reminiscenti di Inside Out), come la ricerca affannosa delle parole che ci vengono a mancare al momento giusto attraverso i cassetti della nostra memoria. L'energia cinetica fra gli attori funziona, così come funziona il copione scritto a cinque mani. Recensione ❯
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Un film audace che vince la sua scommessa di rendere protagonista un gruppo di supereroi minori. Ottima Florence Pugh. Azione, USA2025. Durata 126 Minuti.
Sono criminali ma il loro talento vale tanto e il governo vuole sfruttarlo. Espandi ▽
Yelena Belova, addestrata nel brutale programma della Stanza Rossa per diventare una Vedova, vive ormai in uno stato di profonda apatia. Dopo una visita al suo padre putativo, Alexei Shostakov (alias Red Guardian), decide di portare a termine un'ultima missione. In questa operazione finisce in trappola, insieme ad altri agenti: Ghost, Taskmaster e John Walker. Mentre si scontrano tra loro, i quattro si rendono conto di non essere soli. Lì c'è anche Bob, un uomo affetto da amnesia. A prima vista non appare come un pericoloso agente, ma quando tocca gli altri, questi rivivono le visioni dei momenti più traumatici delle loro vite.
Thunderbolts* non è forse solo il primo film con un asterisco a fine titolo, ma anche una scommessa audace: un film sui supereroi minori che affronta il mal di vivere.
Il dolore della protagonista - un'ottima Florence Pugh - che cerca di superare la propria apatia è reso in modo più tangibile del solito, messo al centro del racconto e visualizzato in scene che entrano letteralmente nella sua psiche. Finalmente, dopo le fantasie multiuniversali degli ultimi film Marvel, Thunderbolts* riporta la narrazione su un piano più umano. Recensione ❯
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Una regia ispirata e la presenza scenica di Bruni Tedeschi per un film sul dubbio e sul fallimento. Biografico, Italia, Francia2025. Durata 120 Minuti.
Eleonora Duse, tornata sulle scene dopo la guerra, affronta crisi artistiche e familiari tra fallimenti teatrali, D'Annunzio e un'Italia in cambiamento. Espandi ▽
Sul finire della prima guerra mondiale, la “divina” Eleonora Duse è una star del teatro che manca dalle scene da quasi un decennio. La fine del conflitto e un ritrovato stato di salute, oltre alle difficoltà economiche, la spingono a rimettersi in gioco recitando Ibsen assieme alla sua troupe. Spinta dalle parole di Sarah Bernhardt, la Duse prova poi a intercettare il nuovo che avanza affidandosi a Giacomino. Lo spettacolo è un fallimento e metterà in crisi l’attrice, che tornerà ad avvicinarsi al “suo” D’Annunzio mentre la figlia Enrichetta continua a sentirsi trascurata da una madre che si consacra all’arte e alla recitazione. Lo spettacolo è un fallimento e metterà in crisi l’attrice, che tornerà ad avvicinarsi al “suo” D’Annunzio mentre la figlia Enrichetta continua a sentirsi trascurata. Pietro Marcello torna con un ritratto immaginato e finale della leggendaria Eleonora Duse. Un film sul dubbio e sul fallimento che cattura un breve momento storico in cui i personaggi sono paralizzati dal non saper decifrare il presente. Recensione ❯
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Un'opera che risponde alla necessità di non seppellire nell'oblio quanto accaduto in Brasile negli anni della dittatura. Thriller, Brasile, Francia, Paesi Bassi, Germania2025. Durata 158 Minuti.
Negli anni '70 in Brasile un uomo torna nella propria città di origine essendo ricercato da chi lo vuole morto. Espandi ▽
1977. Il Brasile vive sotto un regime militare dittatoriale. Con il falso nome di Marcello un professore universitario torna con il figlio nel nordest del Paese per cercare notizie sulla madre in attesa di espatriare. Nel passato si è messo di traverso rispetto all’attività di un corrotto imprenditore di origini italiane ed ora due killer sono sulle sue tracce per eliminarlo. Kleber Mendonça Filho torna a Recife, sua città di nascita, per raccontare il clima di violenza che dominava nel Brasile degli anni della dittatura. Il film viene strutturato in capitoli come fosse un romanzo e inserito, da un certo punto in poi, nella ricerca che due giovani studentesse stanno svolgendo nel presente in un archivio al fine di far emergere storie del periodo della dittatura. Questa modalità di narrazione ci rimanda alle origini giornalistiche del regista offrendo anche occasione per un riferimento alla necessità di non seppellire nell’oblio quanto accaduto in quegli anni. Recensione ❯
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La storia tragicomica di Ray, un chitarrista jazz assurto a fuggevole fama alla fine degli anni 30, secondo soltanto al grande chitarrista gitano Djan... Espandi ▽
La storia tragicomica di Ray, un chitarrista jazz assurto a fuggevole fama alla fine degli anni '30, secondo soltanto al grande chitarrista gitano Django Reinhart. Omaggio tenero e partecipato del musicista dilettante Woody Allen agli artisti dimenticati virtuosi, ubriaconi, scapestrati, eccentrici fino all'inverosimile. Delizioso il personaggio di Hattie la inseparabile compagna muta di Ray. Recensione ❯
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Un'opera che affronta il tema della cementificazione delle coste della Corsica. Espandi ▽
Joseph è rimasto l'ultimo pastore a gestire un ovile di capre sulla costa in Corsica. Il suo terreno è necessario per completare un progetto di speculazione edilizia che trasformi quell'area in zona turistica. Joseph non vuole vendere. La mafia locale prova ad intimidirlo senza esito sino a quando, in una colluttazione, il boss locale viene ucciso dal pastore. Il quale è costretto alla fuga. Da poco però lo aveva raggiunto la nipote Vannina che, attraverso i social, ne sostiene l'innocenza e la lotta.
Frédéric Farrucci affronta il tema della cementificazione delle coste della Corsica prendendo spunto dalla realtà e trasformandola in necessaria leggenda.
La realtà, grazie ai social, diventa leggenda alla velocità della luce e in questo caso si finisce con il compiere un'opera utile a tenere viva la coscienza sociale di un popolo (nello specifico quello corso) che sente il peso del controllo francese nonché della malavita che si mette a disposizione di interessi che risiedono altrove. Recensione ❯
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Il ritratto intimo e allo stesso tempo universale di una donna che deve affrontare la cruda realtà quando si scontra con le disparità di genere ancora profondamente radicate ai nostri giorni. Espandi ▽
Pristina, capitale della Kosovo postbellica. Vera è una donna sulla sessantina, con una vita tranquilla, un buon lavoro come interprete nel linguaggio dei segni, una figlia adulta che fa l'attrice di teatro e un marito giudice stimato. Ma il marito commette improvvisamente suicidio e Vera, che si immaginava già su una spiaggia a godere della sua terza età lambita dalle onde, si ritrova a combattere con una serie di personaggi equivoci che le girano per casa con l'intento di mettere le mani su un'abitazione che lei riteneva sua, e che invece le viene tolta di mano. Ma Vera non subisce passivamente: sceglie di combattere per difendere i suoi diritti, scoprendo che in realtà, nella società patriarcale kosovara, sono ben pochi. Una volta sparita la tutela economica e sociale garantita dal defunto marito, Vera deve infatti confrontarsi con una realtà che vede le donne cittadini di seconda (o anche ultima) classe.
Vera sogna il mare è l'opera prima della regista kosovara Kaltrina Krasniqi, e racconta l'iniquità del suo Paese intento ad una ricostruzione che continua a considerare gli uomini il pilastro della società, sui cui costruire, anche in senso edilizio, la propria dominanza sociale. Ma Vera rappresenta anche il nuovo desiderio femminile di non stare zitte (ricordiamo che per mestiere dà voce a chi ne è privo) e di migliorare la condizione delle generazioni successive: la casa contesa era il modo di aiutare sua figlia a rendersi economicamente indipendente, e sua nipote ad avere una vita autonoma in futuro. Recensione ❯
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Un uomo torna sulla spiaggia dove anni prima aveva incontrato sua moglie. Espandi ▽
2023. Sano torna a Izu, località in riva al mare, nel luogo in cui cinque anni prima ha conosciuto Nagi, la donna di cui si è innamorato e che ha sposato. Nagi è morta da poco e Sano è inconsolabile. Come cinque anni prima, ad accompagnarlo c'è Miyata, ma l'atmosfera romantica e disincantata di allora si è trasformata in amarezza e malessere. Intanto Sano cerca ossessivamente un cappellino rosso, a cinque anni di distanza, feticcio di un amore svanito e degli insondabili meccanismi del fato.
In una coproduzione franco-giapponese - co-produttore Damien Manivel, che collabora anche al montaggio - Kohei Iragashi erige un ponte ideale tra il gusto per il surreale nella vita quotidiana, tipicamente nipponico, e il romanticismo fatalista delle storie d'amore della tradizione europea.
Il risultato è un gradevole esercizio di nostalgia, che mescola le carte con una narrazione a ritroso (ma il flashback è abilmente dissimulato nel flusso del racconto). Recensione ❯
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Ryan Coogler firma insieme al musicista Ludwig Göransson il suo film più originale. Horror, Azione, Drammatico - USA2025. Durata 137 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Cercando di lasciarsi alle spalle le loro vite travagliate, due fratelli gemelli tornano nella loro città natale alla ricerca di un nuovo inizio. Espandi ▽
Smoke e Stack sono due fratelli che pur di lasciare il Mississippi hanno affrontato le trincee europee della Grande Guerra e hanno cercato di farsi strada nella malavita di Chicago. Tornati nella regione natia con un discreto bottino e con abbondanti alcolici, comprano da un uomo – sospettato di far parte del klan – un edificio che vogliono trasformare in un locale di musica e gioco per la popolazione nera della zona. Si affidano al cugino Sammie, un prodigio con la chitarra, inoltre reclutano il musicista Delta Slim e trovano l’aiuto anche di alcuni immigrati cinesi. La festa notturna innesca una gioia contagiosa, ma presto si avvicinano tre bianchi che chiedono di poter entrare in modo molto insistente. Sarà presto chiaro che i tre non sono quello che sembrano…
Una blues-folk-rock opera che slitta verso l’horror e l’azione, con un accompagnamento musicale sempre più marcato. Ryan Coogler firma insieme al musicista Ludwig Göransson il suo film più originale. Fieramente di genere, I peccatori è un crescendo incessante di musiche che si incontrano, si scontrano, e si fondono ai suoni dell’azione violenta così come al ballo dei corpi. La regia e il montaggio danzano a ritmi a volte placidamente insidiosi e spesso invece forsennati o irruenti, in un assedio che più volte viene fragorosamente interrotto prima del faccia a faccia finale. Recensione ❯
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Una commedia sognante su una donna in cerca di un nuovo amore. Espandi ▽
Agathe Robinson lavora nella storica libreria Shakespeare & Co a Parigi, è una grande fan di Jane Austen, sogna l'amore ideale e il Mr. Darcy di "Orgoglio e pregiudizio". Sente di non appartenere a questo secolo, ha una collezione di romanzi e scritti mai finiti. Decide di accettare l'invito della prestigiosa Jane Austen Residency nel Regno Unito per chiudersi in un'esperienza di scrittura che si rivelerà anche umana, esistenziale e sentimentale.
È una commedia buffa e deliziosa, Jane Austen ha stravolto la mia vita. Per il suo debutto ha scelto l'attrice francese Camille Rutherford come protagonista, una decisione appropriata, di pari passo con una direzione misurata. È chiamata a interpretare un'appassionata di letteratura di fatto poco in grado di vivere nel presente, di prendere decisioni sulla sua vita privata e professionale.
La commedia sentimentale, diventata già un caso negli Stati Uniti, si alterna con scene molto buffe, una slapstick comedy che avrà divertito senz'altro il pubblico americano, mentre quello europeo non faticherà a trovare più convincente e interessante la parte più esistenziale. Recensione ❯
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Ducournau si avventura di nuovo nel territorio dell'orrore corporale. Un film emozionante come una nascita e struggente come un lutto. Drammatico, Francia, Belgio2025. Durata 128 Minuti.
Alpha ha 13 anni e vive in un mondo minacciato da un virus che pietrifica gli uomini. Tra paure, segreti e tensioni familiari, cerca di salvarsi e capire. Espandi ▽
Alpha ha 13 anni e un’adolescenza tribolata. Figlia unica di una madre single, rientra da una festa con un tatuaggio sul braccio e il terrore negli occhi, perché da qualche tempo un misterioso virus trasforma gli uomini in pietra. La sindrome misteriosa è al centro delle ricerche di sua madre. A complicare il foyer domestico e il clima ansiogeno è Amin, lo zio di Alpha, tossico impenitente e redivivo. Julia Ducournau prosegue la sua esplorazione ossessiva del corpo, filmato come soggetto concreto e carnale - un grano di pelle, una goccia di sangue, un braccio bucato dalla siringa – ma anche fantasmagorico – una misteriosa malattia trasforma la gente in sculture di marmo. Alpha è il racconto di una mutazione, quella del corpo adolescenziale, che scopre l’alterazione e non sa cosa fare, e quella del corpo mortale, che la natura ci costringe a sopportare, nell’inferno della dipendenza dall’eroina o nell’inferno di un’età irrespirabile in cui non c’è quasi nulla da salvare. Recensione ❯
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Il film segue la tensione crescente tra Patrick, un uomo solitario e tormentato, e una misteriosa giovane donna in cerca di rifugio, che arriva a bussare alla sua porta. Espandi ▽
Nel cuore della notte, durante una furiosa tempesta, l'anziano Patrick sente bussare furiosamente alla sua porta: è una ragazza scalza, intirizzita e sperduta che gli chiede di poter entrare per fare una telefonata. Patrick è titubante, ma vista la situazione non può sottrarsi e fa entrare la ragazza. Solo che lui non ha il telefono e la sua macchina è guasta, per cui non può nemmeno darle un passaggio. La casa di Patrick è isolata, i due devono attendere che passi la nottata, per così dire, e soprattutto la tempesta, che continua a infuriare. E mentre conversano, il clima dentro casa si fa sempre più misterioso e inquieto, tra incertezze e bugie.
Esordio nella regia di un lungometraggio per la coppia composta da Josiah Allen e Indianna Bell, è un interessante psicodramma interamente ambientato all'interno di una piccola e squallida, oltre che un po' lugubre, abitazione.
Un film che avvince e interessa, offrendo uno sguardo almeno parzialmente originale su una materia molto usata e dimostrando le ottime qualità della promettente coppia registica. Recensione ❯
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Un viaggio poetico nell'eterna infanzia, tra domande senza risposta e rimpianti per gesti mai compiuti, alla ricerca di luce nell'oscurità. Espandi ▽
Bonifacio Angius mette in scena il suo rapporto con il padre facendo interpretare se stesso da suo figlio ed assumendo il ruolo del genitore. Al contempo offre una complessa riflessione sul potere salvifico del cinema ogni volta che questo riesce a ritrovare la sua vera funzione.
Lo spazio interiore di un regista esplorato senza falsi pudori da lui stesso ma sempre con una profonda tensione verso la necessità della presenza dell'amore.
Angius, proprio perché ama in modo smisurato il cinema, quello che non cerca di imitare la realtà, conosce sicuramente i grandi classici in cui i registi hanno raccontato di sé, dei propri desideri, ansie, timori al contempo riflettendo su quello che costituiva la loro passione: il fare cinema. Recensione ❯
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Un uomo viene derubato ad Atene. Decide così di vendicarsi. Espandi ▽
Due cugini palestinesi, Chatila e Reda, sono bloccati ad Atene dopo essere fuggiti da un campo profughi in Libano. Sognano di raggiungere la Germania, ma la strada è piena di ostacoli: tra lavori precari, piccoli furti e la costante ricerca di denaro per acquistare documenti falsi, la loro quotidianità è segnata dalla lotta per la sopravvivenza e dal desiderio di una vita migliore. Recensione ❯
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Un'opera che riflette sulla violazione del corpo delle donne conservando il tratto autoriale del suo regista. Drammatico, Italia, Belgio, Svizzera2025. Durata 123 Minuti.
Dal romanzo di Rosella Postorino un film che propone uno sguardo inedito sul nazismo. Espandi ▽
Rosa Sauer, insieme ad altre sei donne, viene costretta per anni a sedere a tavola per assaggiare il cibo destinato ad Adolf Hitler con lo scopo di verificare che non sia avvelenato. Tra le sette donne, che ogni giorno potrebbero perdere la vita, si intrecciano rapporti che implicano sia la solidarietà che il possibile tradimento. Il film si ispira al romanzo omonimo di Rosella Postorino vincitore del Premio Campiello nel 2018. La scrittrice era rimasta colpita dalla vicenda reale di Margot Wölk, una segretaria tedesca costretta dal 1942 ad assaggiare il cibo destinato ad Hitler. Compiendo per la prima volta un balzo indietro nel passato, realizzando quindi il suo primo film ‘in costume’, Soldini continua la riflessione sul corpo delle donne violato. Ne nasce un film che merita la visione dimostrando che un vero autore può rimanere se stesso anche tentando nuove strade ed affrontando storie che sembrano lontane nel tempo ma che possono purtroppo ripresentarsi, mutando magari forme, nella storia di quella che chiamiamo umanità. Recensione ❯
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