Una serie molto realistica nel mettere in scena l'azione della squadra di celerini, dove,
però, tutto viene "sporcato" per raccontare qualcosa che striscia dal di dentro. Azione, Italia2025.
Una notte di feroci scontri in Val di Susa. Una squadra del Reparto Mobile di Roma resta orfana
del suo capo, che rimane gravemente ferito. Quella di Mazinga (Marco Giallini), Marta
(Valentina Bellè) e Salvatore (Pierluigi Gigante), però, non è una squadra come le altre, è
Roma, che ai disordini ha imparato ad opporre metodi al limite e un affiatamento da tribù, quasi
da famiglia. Una famiglia con cui dovrà fare i conti il nuovo comandante, Michele (Adriano
Giannini), figlio invece della polizia riformista, per cui le squadre come quella sono il simbolo di
una vecchia scuola, tutta da rifondare. Come se non bastasse il caos che investe la nuova
formazione nel momento di massima fragilità interna, si aggiunge quello dato da una nuova
ondata di malcontento della gente verso le istituzioni. Un nuovo "autunno caldo" contro cui
proprio i nostri sono chiamati a schierarsi e in cui ogni protagonista è costretto a mettere in
discussione il significato più profondo del proprio lavoro e della propria appartenenza alla
squadra. Recensione ❯
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La storia tragicomica di Ray, un chitarrista jazz assurto a fuggevole fama alla fine degli anni 30, secondo soltanto al grande chitarrista gitano Djan... Espandi ▽
La storia tragicomica di Ray, un chitarrista jazz assurto a fuggevole fama alla fine degli anni '30, secondo soltanto al grande chitarrista gitano Django Reinhart. Omaggio tenero e partecipato del musicista dilettante Woody Allen agli artisti dimenticati virtuosi, ubriaconi, scapestrati, eccentrici fino all'inverosimile. Delizioso il personaggio di Hattie la inseparabile compagna muta di Ray. Recensione ❯
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Una serie che vede una famiglia precipitare in un incubo quando il figlio tredicenne viene arrestato per l'omicidio di una sua compagna di scuola. Espandi ▽
È l'alba, e nella cittadina inglese dove vivono i Miller la polizia irrompe in casa, sconvolgendo la famiglia. Gli agenti non cercano il padre, Eddie, ma il figlio tredicenne Jamie, arrestato per omicidio. Portato in centrale, il ragazzo subisce un duro interrogatorio, via via scoprendo una serie di eventi impensabili, mentre una psicologa incaricata di valutarlo scopre i lati inquietanti della sua personalità e le influenze tossiche che ne hanno segnato la crescita, facendo emergere un quadro oscuro sull'adolescenza e sulle insidie digitali.
La serie affronta temi di grande rilevanza sociale e psicologica, ponendo interrogativi profondi sulla radicalizzazione maschile, sul potere pervasivo dei social media nella formazione dell'identità giovanile - a prescindere dal background e dalle stesse possibilità educative (buone di base) di una coppia di genitori allibiti - e sull'incapacità degli adulti di comprendere la nuova realtà generazionale.
Adolescence è una miniserie da vedere, forse da portare nelle scuole, ma non per gli studenti, bensì per i loro insegnanti. Così come il piano sequenza impedisce di distogliere lo sguardo dagli eventi, la miniserie costringe lo spettatore adulto (e soprattutto lo spettatore maschio) a confrontarsi con domande scomode e prive di risposte facili. Recensione ❯
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Una storia di coraggio e libertà, ambientata nella Sicilia degli anni 90 e ispirata a fatti reali. Espandi ▽
Sicilia, 1993. Ludovica è un'esperta sommozzatrice costretta dalla mafia a svolgere un lavoro per pagare i debiti contratti dal compagno, morto in un incidente stradale. Deve dunque aiutare la subacquea Sabrina, giovane e meno esperta, e il pericoloso scagnozzo Rocco a recuperare il carico di tritolo di una vecchia nave affondata durante la Seconda Guerra Mondiale. Per tutta la durata della missione, i tre convivono in una salina abbandonata dove, poco a poco, la presenza di Ludovica si insinua tra le crepe della relazione oppressiva tra Rocco e Sabrina.
Il film ci immerge in un triangolo carico di tensione e attrazione, e dal fondo di quelle pulsioni contrastanti affiora un amore femminile liberatorio.
Afrodite si rivela profondamente femminista, ma non in maniera forzata e senza cedere all'enfasi ideologica; è femminista nei gesti, negli sguardi, nella possibilità per due donne di ribellarsi all'uomo che le tiene soggiogate e di riscrivere il proprio destino. Recensione ❯
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Guadagnino accende coraggiosamente un riflettore su un argomento scomodo e divisivo accettando di mostrarne le ombre. Thriller, Drammatico - USA, Italia2025. Durata 139 Minuti.
Dal visionario regista Luca Guadagnino, un avvincente dramma psicologico scritto da Nora Garrett. Espandi ▽
Una professoressa universitaria (Julia Roberts) si trova in un momento cruciale della sua vita personale e professionale, quando una studentessa modello (Ayo Edebiri) muove delle accuse verso uno dei suoi colleghi (Andrew Garfield) e un oscuro segreto del suo passato rischia di venire alla luce. Recensione ❯
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Cinema come avventura e come impresa straordinaria, in un modello di poetica destinato a influenzare le generazioni future. Drammatico, Germania, Messico, Perù1972. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Una spedizione muove alla conquista dell'Eldorado, territorio ricchissimo d'oro, tra mille pericoli e difficoltà. Espandi ▽
1560. La ricerca dell'El Dorado spinge Pizarro a inviare un manipolo di soldati in esplorazione, guidato da Don Pedro de Ursua e dal vicecomandante Aguirre. Di fronte alle prime difficoltà e perdite umane, Ursua decide di tornare da Pizarro e finire la missione, ma Aguirre guida un ammutinamento contro di lui e nomina Don Guzman imperatore di El Dorado. La ricerca della terra favoleggiata spinge gli spagnoli tra le braccia di indios cannibali e verso una carneficina, ma Aguirre non smetterà di credere in impossibili sogni di grandezza.
Al terzo lungometraggio di finzione Werner Herzog compie già un'impresa sovrumana, conducendo una troupe lungo l'Ucayali in Perù nel racconto di una follia che diviene esso stesso scellerata avventura.
Sulla pellicola Herzog riesce a catturare questa tensione omicida e il delirio di un condottiero mancato, il cui scopo sembra più quello di condurre gli uomini alla morte che di raggiungere l'El Dorado. Recensione ❯
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Claudia, una venticinquenne con gravi insicurezze, affitta il piano superiore di una casa isolata. Lì conosce Letizia, la proprietaria, un'affascinante donna dal passato oscuro. Espandi ▽
Claudia è una ragazza che, a causa di una madre piuttosto apprensiva e invadente, ha perso fiducia in sé stessa. Si fida solo di Lodovico il quale la invita a misurarsi con un corso di sopravvivenza. Per fare ciò affitta una stanza in una casa ai margini del bosco dove si terrà la prova. La proprietaria si dimostra tanto gentile quanto 'strana' invitandola a sperimentare la metafonia, cioè la comunicazione con i trapassati.
Davide Montecchi conferma la sua versatilità nei confronti dell'horror. Montecchi porta sullo schermo un horror leggibile sul versante psicanalitico attraverso queste due figure femminili, una desiderosa di liberarsi e l'altra prigioniera delle proprie ossessioni e al contempo castratrice subdola delle potenzialità altrui.
Resta l'esito di un'opera seconda realizzata con mano sicura, competenza e visionarietà. Recensione ❯
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Ambientata due anni prima del film originale di Ridley Scott (realizzato quasi mezzo secolo fa, nel 1979), la serie midquel del franchise Alien. Espandi ▽
Nel 2120 la nave di ricerca USCSS Maginot, al soldo della Weyland-Yutani, rientra verso casa dopo sessantacinque anni trascorsi a catturare specie extraterrestri. A bordo convivono umani, un inflessibile responsabile di sicurezza con innesti cibernetici, e androidi. Un guasto manda la missione fuori rotta: i contenitori cedono, gli organismi scappano e l'astronave precipita su un complesso urbano di proprietà Prodigy, conglomerato guidato dal giovanissimo Boy Kavalier. Quando la Maginot s'infrange nel cuore della metropoli, squadre di recupero convergono sul sito. Le traiettorie di umani, ibridi e macchine si incrociano mentre le creature liberate cominciano a mietere vittime.
Ambientata due anni prima del film originale di Ridley Scott (realizzato quasi mezzo secolo fa, nel 1979), la serie midquel del franchise Alien (FX/Hulu, in Italia su Disney+) è forse uno dei prodotti meglio riusciti, tanto della saga quanto del 2025.
La scelta di far impattare materiale xenomorfo sul pianeta prima degli eventi del 1979 apre interrogativi di canone, e vengono così piantati i semi per un prosieguo che non possiamo che aspettare con trepidazione. Recensione ❯
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Ducournau si avventura di nuovo nel territorio dell'orrore corporale. Un film emozionante come una nascita e struggente come un lutto. Drammatico, Francia, Belgio2025. Durata 128 Minuti.
Alpha ha 13 anni e vive in un mondo minacciato da un virus che pietrifica gli uomini. Tra paure, segreti e tensioni familiari, cerca di salvarsi e capire. Espandi ▽
Alpha ha 13 anni e un’adolescenza tribolata. Figlia unica di una madre single, rientra da una festa con un tatuaggio sul braccio e il terrore negli occhi, perché da qualche tempo un misterioso virus trasforma gli uomini in pietra. La sindrome misteriosa è al centro delle ricerche di sua madre. A complicare il foyer domestico e il clima ansiogeno è Amin, lo zio di Alpha, tossico impenitente e redivivo. Julia Ducournau prosegue la sua esplorazione ossessiva del corpo, filmato come soggetto concreto e carnale - un grano di pelle, una goccia di sangue, un braccio bucato dalla siringa – ma anche fantasmagorico – una misteriosa malattia trasforma la gente in sculture di marmo. Alpha è il racconto di una mutazione, quella del corpo adolescenziale, che scopre l’alterazione e non sa cosa fare, e quella del corpo mortale, che la natura ci costringe a sopportare, nell’inferno della dipendenza dall’eroina o nell’inferno di un’età irrespirabile in cui non c’è quasi nulla da salvare. Recensione ❯
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Un documentario che racconta la vita all'interno della clinica veterinaria Duemari di Oristano. Espandi ▽
Monica Pais e Paolo Briguglio si sono incontrati e innamorati alla facoltà di Veterinaria, lavorano e vivono insieme e nel 2003 hanno aperto la clinica Due mari a Oristano. Un ambulatorio che ospita e cura non solo cani e gatti, ma anche uccelli, tartarughe, cinghiali, e ovviamente, vista la regione in cui operano, ovini. Monica e Paolo sono testimoni e alfieri degli avanzamenti tecnologici della chirurgia, a servizio di quelli che loro definiscono "altri animali", in parallelo alla specie umana.
Il documentario di Guido Votano dimostra come un'idea bella e cinematografica possa essere messa in immagini in maniera efficace, sintetica, ma anche non retorica: la coppia unita dalla passione per "riparare i viventi", come recitava un recente titolo francese, dalla tenerezza per gli animali sofferenti e la gratificazione professionale e umana di ridare loro indipendenza. Recensione ❯
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Un grande film biografico di forte impatto. Con una colonna sonora straordinaria. Drammatico, USA1984. Durata 158 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Nella Vienna gaia e libertina del '700 il giovane Wolfgang Amadeus Mozart (Hulce), sboccato, gaudente e volgare, incanta con l'originalità e la grandezza della sua musica la corte illuminata di Giuseppe II. Espandi ▽
1823. L'ormai anziano compositore Antonio Salieri tenta il suicidio autoaccusandosi della morte di Mozart avvenuta il 5 dicembre 1791. Tradotto nel locale ospedale psichiatrico riceve la visita di un sacerdote che intende confessarlo. A lui racconterà la lunga vicenda di amore-odio che ha legato tutta la sua vita a quella di Amadeus.
Un grande film biografico che mette a confronto due personalità del mondo della musica classica distanti anni luce l'una dall'altra in quanto a genialità ma inestricabilmente vicine.
Un film in cui il soundtrack è ovviamente straordinario ma di forte impatto è anche la costruzione narrativa. Perché ciò che di fatto muove Salieri è la consapevolezza della propria mediocrità dinanzi alla genialità assoluta (estremamente significativa la scena in cui scopre che Mozart scrive le partiture senza operare la benché minima correzione) sulla cui base muove una violenta accusa a Dio desiderando la fine del rivale. Recensione ❯
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Un ragazzo sfuggito al genocidio armeno negli Stati Uniti torna in Armenia nel '47, dove ad attenderlo trova la dura realtà del comunismo sovietico. Espandi ▽
Da ragazzo, Charlie è sfuggito al genocidio armeno nascondendosi in un baule diretto negli Stati Uniti. Nel 1947, Charlie torna in Armenia solo per essere accolto dalla dura realtà del comunismo sovietico. L'anima del suo paese è stata soffocata sotto la cortina di ferro. Quasi subito Charlie viene arrestato e condannato per l'assurdo reato di indossare una cravatta. Per assicurarsi che i suoi modi cosmopoliti non influenzino ulteriormente gli altri detenuti, Charlie viene addirittura messo in isolamento. Recensione ❯
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Anna e Aysè in viaggio da Trieste alla Turchia con un letto al seguito. Espandi ▽
Anna deve affidare da tempo il padre, a cui è affezionata, a una badante turca con la quale è in costante disaccordo. Il genitore invece la stimava al punto di averle lasciato in eredità il proprio letto. Anna si ritrova così ad accompagnare il letto ed Aysé in un viaggio che fa loro attraversare la penisola balcanica. Nichetti sa come catturare e far sorridere e ridere lo spettatore. Se lo può permettere grazie alla scelta di una coppia comica di nuova costituzione. Angela Finocchiaro gli offre la capacità, si direbbe quasi innata, non solo di dare quel tocco di leggerezza ironica alle battute ma anche di saper condensare in piccoli gesti pensieri che, esposti oralmente, risulterebbero complessi. Al suo fianco troviamo Serra Yilmaz con i suoi capelli azzurri e con il suo understatement costantemente efficace e pungente. Insieme hanno una chimica che innerva questa commedia on the road che fonde la risata, il sorriso e un tocco di fiabesco senza rinunciare anche a una riflessione sui tempi in cui siamo chiamati a vivere. Recensione ❯
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Il dodicenne Nanning vive la caduta del nazismo in una piccola isola sul Mare del Nord. Espandi ▽
Isola di Amrum. Primavera 1945. Sono gli ultimi giorni della seconda guerra mondiale e già si avverte che il nazismo sta per essere sconfitto. Il dodicenne Nanning ha il padre al fronte e una madre fervente nazista che soffre anche fisicamente per quanto sta accadendo. Il bambino cerca di comprendere quanto accade. Fatih Akin per la prima volta dirige una sceneggiatura che non nasce direttamente da una sua idea ma riesce a farla pienamente propria. Il film infatti ha origine da uno script del regista Hark Bohm che, vistosi nell’impossibilità fisica di dirigerlo, ha accettato la proposta di Akin di rivedere insieme il testo per poi portarlo sullo schermo. Akin ci consente di leggere una caduta dal supposto paradiso dell’ordine costituito ed imposto vissuta da chi indossa ancora la divisa della Hitlerjugend e che non può non avere introiettato il veleno dell’ideologia. Recensione ❯
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La serie che copre gli ultimi quattro anni prima degli eventi di Rogue One: A Star Wars Story. Espandi ▽
Cassian Andor lotta nella resistenza contro l'impero di Palpatine, si ritrova lontano dall'amata Bix Caleen e dal resto della sua squadra. Nel mentre, su Coruscant, la senatrice Mon cerca di sfruttare l'amicizia con il banchiere Tay, ma le cose sono più complicate del previsto. A precipitare la situazione è però un altro evento: l'entrata in scena di Orson Krennic, il direttore della ricerca sulle armi avanzate, al diretto servizio di Palpatine. Krennic affida a un gruppo scelto di gerarchi, tra i quali Dedra Mero e il maggiore Partagaz, un importante compito: l'estrazione di un raro minerale sul pianeta Ghorman, che ridurrebbe quel mondo in rovina.
Torna con una seconda e ultima stagione, carica di riflessioni sulla propaganda, l'etica e il sacrificio, la serie forse più importante dei nostri tempi, che usa la Galassia di Star Wars come veicolo per un inno alla resistenza.
Spicca Stellan Skarsgård, che nel ruolo di Luthen dà una delle interpretazioni migliori della sua carriera, ma non c'è una singola prova d'attore che non sia eccellente, persino tra i comprimari e i personaggi che appaiono per pochi episodi. La regia è pure impeccabile nell'incedere di piani sequenza o nell'affastellarsi di montaggi alternati. Recensione ❯
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