Il primo documentario che mostra il filo che lega l'industria della carne, le lobby e il potere politico. Espandi ▽
Polesine, Italia: un allevamento intensivo di polli, per rispettare le indicazioni del produttore, deve consegnare soltanto degli esemplari perfetti da poter immettere sul mercato, e gli "scarti" vengono eliminati con pratiche violente. Regione di Berlino, Germania: un allevamento intensivo di mucche, visto l'affollamento dei capi e la scarsa pulizia degli ambienti, viene colpito dal proliferare della mastite (un'infezione e infiammazione della ghiandola mammaria), così il personale non medico somministra antibiotici agli animali malati.
Murcia, Spagna: un allevamento intensivo di maiali sfrutta le poche risorse idriche del territorio e scarica in vasconi all'aperto i liquami di risulta, causando inquinamento del suolo e contaminazione della falda acquifera. Tutto vero, disturbante e inquietante. Solo che per alcuni politici, organi di controllo e istituzioni gli allevamenti intensivi non esistono...
Sono immagini compromesse quelle di Food for Profit, cariche di una loro connaturata identità emotiva quando mostrano le condizioni e i maltrattamenti a cui sono sottoposti gli animali. E se tutto è in nome del profitto, gli interventi del filosofo Peter Singer, dello scrittore Jonathan Safran Foer e del divulgatore scientifico David Quammen ci riportano al vero sistema di quel profitto, il capitalismo. Recensione ❯
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Un documentario affascinante che tratteggia il suo protagonista con esemplare genuinità. Documentario, Italia2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Marcello Lippi, campione del mondo, vincitore di scudetti e di Champions League, innovatore del calcio.
Un racconto appassionato di un allenatore vincente e un uomo coraggioso. Espandi ▽
Nel nostro calcio di figure mitologiche e affascinanti ce ne sono state molte, e tra queste quella di Marcello Lippi, tra gli allenatori più vincenti di sempre, occupa una posizione indubbiamente privilegiata. Il suo palmarès, che conta fra i tanti trofei vinti diversi campionati, una Champions League e un Mondiale, è quello di chi ha saputo vincere e lo ha saputo fare con le proprie idee, radicate nel Lippi uomo prima ancora di quello allenatore.
Adesso vinco io, documentario diretto da Herbert Simone Paragnani e Paolo Geremei, ripercorre la storia di Marcello Lippi attraverso le conquiste sportive e i successi, ma contemplando, così come si fa per le grandi opere, anche l'essenza dietro la superficie, dunque l'uomo e il padre dietro quell'allenatore apparentemente imperturbabile.
Il film è un documentario affascinante che tratteggia il suo protagonista con esemplare genuinità, che racconta ed esamina l'uomo prima della sua immagine pubblica, esaltandone quella straordinaria dedizione che forse ne è la principale specialità. Una storia di successi e trofei, quella di Lippi, di viaggi in giro per il mondo che, come in tutte le narrazioni più avvincenti, finiscono dove tutto è iniziato: dal cielo blu di Berlino all'azzurro del mare, quello di Viareggio, dove la sua grande storia ha avuto origine. Recensione ❯
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Chi non conosce Peppa Pig, la simpatica maialina che, da quando è apparsa per la prima volta sullo schermo nel 2004, è diventata uno dei personaggi più riconoscibili e amati dai bambini in tutto il mondo? Espandi ▽
In occasione della festa di compleanno di Peppa, i cinema di tutta Italia diventeranno così il palcoscenico di ben 10 episodi dell'ultima stagione, proposti in anteprima esclusiva proprio per il cinema. Tra le entusiasmanti sorprese spiccano lo speciale di tre parti tutto dedicato a una divertentissima festa di matrimonio, un episodio ambientato su un party bus e una novità assoluta: tanto divertimento interattivo dove Peppa e i suoi amici irromperanno nel mondo reale grazie a un mix di live action e animazione. Imperdibili anche le cinque nuove canzoni da cantare insieme alla maialina e i balletti che i più piccoli ameranno, arricchendo l'esperienza e rendendola ancora più memorabile. Un evento imperdibile che promette di incantare e divertire, invitando tutta la famiglia a unirsi alla festa! Recensione ❯
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Un'anteprima della serie televisiva. E la sala cinematografica diventa un luogo d'incontro per i fan. Ma non è cinema e non ha alcuna pretesa di esserlo. Animazione, Giappone2024.
L'avvincente finale di Swordsmith Village Arc e a conoscenza in anteprima dell'attesissimo Hashira Training Arc. Espandi ▽
Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - Verso l'allenamento dei Pilastri - comprende l'episodio 11 dell'Arco de "Il villaggio dei forgiatori di katana" in cui si conclude la feroce battaglia tra Tanjiro e Hantengu, la quarta Luna Crescente, e Nezuko guarisce dal problema del sole. A questo seguirà l'inedito primo episodio dell'arco de "L'allenamento dei Pilastri", in cui avrà inizio l'allenamento in vista della battaglia conclusiva contro Kibutsuji Muzan. Recensione ❯
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Un biopic che procede per accumulo o per inerzia lasciando la sensazione di una ricostruzione fittizia. Biografico, USA2024. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo. Un messaggio. Una rivoluzione. Una leggenda. Espandi ▽
Bob Marley, amatissimo ieri come oggi, era pericolosamente indiziato di possibile agiografia e Reinaldo Marcus Green chiarisce in poco tempo quale sarà il tono di Bob Marley: One Love.
Chi cerca una ricostruzione fedele della vita di Bob Marley resterà deluso al pari di chi cercherà semplicemente di vedere un buon film. Green non trasmette mai la volontà di scegliere cosa privilegiare e cosa trascurare della parabola di Marley. Procede per accumulo o per inerzia, senza timone. Le contraddizioni di Marley, eroe del popolo, rivoluzionario e pacifista, ma marito e padre discutibile, sono sempre affrontate con tale superficialità da non comportare alcuna presa di posizione. Primo non rischiare, sembra pensare Green. Si apprezza lo sforzo di mimesi di Kingsley Ben-Adir, che ha studiato meticolosamente le movenze di Marley e il patois giamaicano con le sue tipiche inflessioni. Recensione ❯
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Un'avventura al femminile dai risvolti sociali ed ecologici, ambientata negli splendidi scenari dell'Amazzonia. Avventura, Commedia, Family - Francia2024. Durata 100 Minuti.
Un'incredibile storia di amicizia raccontata in uno dei luoghi più straordinari del pianeta. Espandi ▽
Emma è un’adolescente cresciuta in Amazzonia con i genitori appassionati ambientalisti. Dopo la morte della madre vive a New York con il padre. Quando viene a sapere che il giaguaro nero con cui era cresciuta ora rischia di essere catturato dai bracconieri come specie rara inventa una scusa e parte. Viene seguita dalla sua professoressa di Biologia che ha molteplici paure e vorrebbe riportarla indietro. De Maistre si è ormai profilato come il regista che porta sullo schermo gli animali rispettando la Natura. Nel senso più pieno del termine perché non si limita a realizzare film con specie apparentemente difficili da utilizzare su un set ma non fa uso di effetti speciali. Tutto ciò è finalizzato ad una narrazione che mette in luce non solo la necessità della difesa della fauna ma anche l’urgenza di bloccare il processo di deforestazione che in Amazzonia sta assumendo proporzioni insostenibili. Recensione ❯
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Vietato correre. Vietato tuffarsi. Nessun bagnino di turno. Vietato nuotare dopo il tramonto. Espandi ▽
Ray Waller è un famoso giocatore di baseball che vive un momento di grande difficoltà: è infatti affetto da una malattia degenerativa. Spera ancora di tornare a giocare, ma il suo sembra un desiderio irrealistico. Con la famiglia trova una casa singola a buon prezzo che gli piace molto perché ha una bella piscina dove fare le necessarie terapie. La scelta sembra ottima perché Ray subito migliora, in modo sorprendente. Ma nel contempo Elliot vede qualcosa di strano e sente da uno dei bocchettoni della piscina una bambina di nome Rebecca che chiede aiuto e cerca la mamma.
La gestione della suspense è buona e McGuire riesce a tenere alta la tensione in diversi momenti, innestando incertezza anche in situazioni conviviali come il gremito party in piscina.
I personaggi e la loro interazione sono ben delineati: il dramma personale del protagonista è espresso in modo sobrio e credibile e anche gli altri membri della famiglia sono descritti in maniera realistica, così da rendere più facile per lo spettatore immedesimarsi con quanto avviene, grazie anche alla recitazione credibile di un cast affidabile. Prodotto da James Wan e Jason Blum, garanti dell'ortodossia horror di questi tempi. Recensione ❯
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La storia di un uomo costretto a "correre" pur di stare con la propria figlia, in un mondo disumano e senza scrupoli. Espandi ▽
Marino Bruni ha un'officina, una figlia amatissima di nome Claudia e una ex moglie, Simona, che ha appena ottenuto il divorzio da lui. Il tribunale gli ha accordato di passare con la figlia i martedì e i venerdì, e da quel momento il suo tempo è scadenzato da quei due giorni della settimana. Ma una cartella del Fisco da 50mila Euro lo costringe a chiudere l'officina e a cercare lavoro. E il lavoro, in tempi di crisi, non si trova con facilità, tranne quello sporco, che per Maino è incarnato da Cioccolatino, un rapinatore di supermercati che ha bisogno di qualcuno disposto a guidare la moto della fuga.
Martedì e venerdì è il secondo film da sceneggiatori e registi di Alessio De Leonardis e Fabrizio Moro, quest'ultimo anche autore delle musiche originali, e segue il debutto con Ghiaccio, anch'esso ambientato nelle periferie degradate della Roma periferica.
Edoardo Pesce presta con la consueta competenza la sua fisicità massiccia e il suo sguardo dolente a questo povero Cristo che si aggira per supermercati di campagna e una suburbia squallida e triste. Il film è il ritratto di un uomo che "non sa dove mettersi le mani" vessato da un mondo del lavoro disumano e spietato. Recensione ❯
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Andrea deve trascorrere l'ultima notte nelle stanze di Via Don Minzoni n. 6, la casa dov'è cresciuto assieme alla nonna appena scomparsa, con il compito di chiudere le scatole e consegnare le chiavi ai nuovi proprietari la mattina successiva. Recensione ❯
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Un po' meno riuscito del primo capitolo, il film di Alessandro Guida si guarda comunque con piacere. Drammatico, Commedia - Italia2024. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
A tre anni dalle vicende di Maschile Singolare e dalla scomparsa di Denis, Antonio e Luca si rincontrano, cresciuti e cambiati, ma entrambi ancora profondamente segnati dalla perdita dell'amico. Espandi ▽
Antonio è diventato un famoso pasticciere, celebrato dai social e autore di seguitissime videoricette, ma nella sua vita non ci sono più i due uomini a cui ha voluto più bene, Denis e Luca. Luca però ricompare a sorpresa: ha letto un articolo in cui si parlava di Antonio come di un autore da una nota sola, uno chef incapace di proporre un nuovo dolce che lo rappresenti dopo il successo di quello al mascarpone.
Luca ha dovuto vendere il suo forno dove lui e Antonio si erano conosciuti e amati, e ora lavora come gestore di una casa famiglia per ragazzi appartenenti alla comunità LGTB+ denominata Il rifugio. Antonio decide allora di riaprire il forno di Luca e di farne un locale tutto nuovo, ma il suo vero intento è quello di riconquistare il suo ex.
Maschile plurale si lascia comunque guardare con piacere, ma ha perso un po' in ironia dissacrante e di leggerezza non banale, lasciando sulle spalle di Giraud la maggior parte del divertimento. Resta però la capacità di raccontare un microcosmo gay, per ora declinato solamente al maschile. Recensione ❯
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Un anomalo road-movie, fisico e mentale, che non ha paura di osare nella contrapposizione tra l'inferno e la salvezza. Drammatico, Italia2024. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio di redenzione di due adolescenti persi nelle storture della società moderna. Espandi ▽
Daniele, dodicenne di Castel Volturno, sta per perdere sua nonna che vive a 40 km di distanza, a Bagnoli nei Campi Flegrei, la sua ultima volontà: mangiare una mozzarella fatta dal figlio, il padre di Daniele, allevatore di bufale. Il ragazzo decide di accontentare la nonna ed intraprende un viaggio, prima in motorino e poi a piedi, in compagnia della sua crush, Martina. Il viaggio diventa un percorso alla scoperta di se stesso e al tempo stesso una via di fuga dalla realtà. Alla morsa della droga e dell'emarginazione sociale, al clan di spacciatori, di cui rischia di diventare corriere, si oppongono incontri imprevisti con persone non comuni ed esperienze paranormali, che affiorano con insistenza scatenando in Daniele ricordi di un'età felice dimenticata troppo presto o addirittura mai vissuta. Su tutto aleggia la misteriosa presenza di una donna che appare in diverse vesti ed età e che sembra affiancarlo nel suo viaggio verso la libertà. Recensione ❯
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Bocciata per il ruolo di Giulietta, una giovane attrice ritenta sotto falsa identità per dimostrare il suo talento. È così che si trasforma in Otto Novembre, si propone per il ruolo di Romeo e ottiene la parte. Cosa fare a quel punto? Espandi ▽
Vittoria è un'attrice che ha commesso un grosso errore: spacciare per proprio un testo teatrale, ricavandone un'accusa di plagio e l'impossibilità di presentarsi ai casting. Federico Landi Porrini è un regista teatrale geniale ma intrattabile. Vittoria, miracolosamente arrivata ad ottenere un provino per la parte di Giulietta, viene allontanata malamente da Landi Porrini. La giovane donna allora decide di imbastire un imbroglio ai danni del regista, travestendosi da uomo e proponendosi per il ruolo di Romeo. Inaspettatamente Federico viene conquistato proprio da quel Romeo sui generis, e Vittoria rinuncerà temporaneamente a svelare l'inganno, prendendo gusto alla possibilità di calcare di nuovo le tavole del palcoscenico.
Un po' Shakespeare in Love, un po' Tootsie, molto Victor Victoria (di cui la protagonista ha anche il nome), e ovviamente "La dodicesima notte" scespiriana, Romeo è Giulietta è una commedia degli equivoci gradevole e ben scritta da Pilar Fogliati, Nicola Baldoni e Giovanni Veronesi, che dirige con mano più leggera del solito, rispettando l'afflato gentile del testo.
Il film racconta bene la peculiarità del mondo degli artisti teatrali che "tengono più al ruolo che all'orgoglio", che sono disposti anche a truffare pur di rimanere in scena, che non conoscono altra vita che quella del palcoscenico e fanno del proprio narcisismo una bandiera. Recensione ❯
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Un caso esemplare (e speriamo irripetibile) di autosabotaggio cinematografico. Azione, Avventura, Fantascienza - USA2024. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film che rende protagonista un altro personaggio del mondo di Spider-Man: Madame Web. Espandi ▽
Negli anni 70, nella foresta amazzonica peruviana, la scienziata Constance Webb cerca un ragno leggendario. Appena lo trova viene però tradita da Ezekiel Sims, che le spara e ruba il ragno per sé. Constance non potrà essere salvata nemmeno dagli Arañas, una tribù dotata di mistici poteri da ragno, che però faranno nascere sua figlia Cassandra. Trent'anni dopo, a New York, Cassandra è una paramedica anaffettiva la cui vita viene stravolta quando, in seguito a un incidente, sviluppa il potere di vedere nel futuro. Si ritroverà così a proteggere tre ragazze proprio da Ezekiel, che nei sogni si vede ucciso da un trio di future supereroine e cerca con ogni mezzo di eliminarle mentre sono ancora giovani e senza poteri.
Infelice tentativo di sfruttare alcuni personaggi minori del mondo di Spider-Man, Madame Web spreca il fascino delle sue protagoniste in un racconto senza spettacolo, senza passione e senza tensione. In tempi di femminismo e supereroine per fanciulle non si può certo puntare sull'erotismo e così anche quel potenziale rimane inerte, così come sul fronte spettacolare il budget risicato e la CGI rivedibile non convincono mai.
Non c'è insomma nulla di buono che Madame Web eviti di azzoppare con le proprie mani, facendone un caso esemplare (e speriamo irripetibile) di autosabotaggio cinematografico. Recensione ❯
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Per celebrare il loro 65° anniversario, i Puffi festeggiano sul grande schermo. Con avventure emozionanti, situazioni rocambolesche e irresistibile umorismo, i nostri piccoli amici blu ti faranno puffare a più non posso! Recensione ❯
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Un film adrenalinico e claustrofobico, interamente ambientato in un albergo isolato dal mondo. Espandi ▽
Lisa è una ex atleta che fa la runner cinematografica. Un giorno, mentre è in doccia, si consuma un omicidio nel suo albergo: tutte le prove sembrano contro di lei, non le resterà che fuggire in ogni modo possibile e immaginabile da chi le dà la caccia.
È una giostra claustrofobica metacinematografica, il nuovo film di Nicola Barnaba. Una sola location (un hotel), un solo giorno - o meglio una notte - e un delitto su cui indagare. Più dello sviluppo dell'indagine, al regista interessa raccontare la caccia all'uomo, anzi alla donna, la sua protagonista, un'atleta reinventatasi runner cinematografica e interpretata da Matilde Gioli. L'attrice firma una performance fisica, la più muscolare della sua carriera.
Tolte le loro performance, tuttavia, il film non spicca il volo. Manca di originalità e raffinatezza di fattura, malgrado il ritmo incalzante in fase iniziale l'atmosfera da "fiction all'italiana" verbosa e didascalica si impossessa sempre più del film, un poliziottesco nostalgico della grande action hollywoodiana. Recensione ❯
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