Donna agguerrita, armata di parlantina graffiante, Maria Giuseppina Cucciari - in arte Geppi - è promotrice di un irresistibile femminismo ironico. Comica abile a prendersi in giro prima di ironizzare sugli altri, analizza la realtà con gli occhi di una single inasprita da maschi mai diventati tali, costretta a convivere con le manie di uomini troppo figli. La sua comicità grottesca diventa un manifesto dei trentenni italiani, spesso immobili nell'abitudine, frustrati dall'idea del cambiamento e al limite della sociopatia. Ed è con un approccio sociologico che questa Bridget Jones sarda descrive il suo tempo, lo irride e ne parla con un sorriso dal retrogusto agrodolce.
Dal piccolo al grande scherno
Nata a Cagliari il 18 Agosto 1973, Geppi Cucciari cresce a Macomer, in provincia di Nuoro. Giovane sportiva, si dedica alla pallacanestro, arrivando a giocare anche in serie A2 con la maglia del Virtus Cagliari. Trasferitasi a Milano, consegue prima la laurea in Giurisprudenza all'Università Cattolica del Sacro Cuore per poi frequentare il laboratorio teatrale Scaldasole. La notorietà arriva nel terreno fertile e creativo di Zelig, scintilla che dà il via ad una serie ininterrotta di programmi televisivi e radiofonici d'impronta ironica (Pinocchio, Comedy Lab, Geppi Hour, Zelig Off). La prorompente vivacità di Geppi Cucciari è artisticamente duttile. Partecipa a spettacoli teatrali, ad alcune sitcom televisive (Belli dentro) e scrive romanzi, racconti irridenti di una single nostrana. Premiata con diversi riconoscimenti per le sue recenti apparizioni televisive (Victor Victoria, Le invasioni barbariche), approda al cinema con Grande, grosso e Verdone (2008), in un contesto che esalta le sue doti da comica. Conferma un certo interesse per le problematiche sociali collaborando al film indipendente La ballata dei precari (2012), opera corale esplicita nei temi sin dal titolo. Dopo la commedia agrodolce Passione sinistra (2013), entra nel cast di Terza Categoria (2013) , racconto di sogni e corruzione all'interno del macrocosmo calcistico. Quasi un ossimoro per l'orgoglio femminile di Geppi Cucciari.
Si dedica poi alla radio, al teatro e alla tv (con il programma Splendida cornice), e nel 2024 torna al cinema nel film di Giovanni Veronesi Romeo è Giulietta.