L'esilarante avventura di due sorelle che devono salvare il matrimonio della terza sorella. E il rapporto con lei, malgrado i postumi di una sbornia. Espandi ▽
La sahti è una birra molto forte aromatizzata al ginepro, che si trova solo in Finlandia, e che si produce
preferibilmente in casa seguendo metodi secolari. Le due sorelle Taina e Pirkko ne sono apprezzate (e
invidiate) produttrici: ma quando la terza sorella gliene chiede cento litri per il proprio matrimonio,
iniziano i guai. Sensi di colpa inevasi, rivalità quasi letali con i vicini, beffe del destino e irresistibile
voglia di assaggiare il prodotto renderanno la fornitura dei cento litri una vera e propria odissea
tragicomica. Recensione ❯
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Basato sull'omonimo e acclamato romanzo della biologa e scrittrice tedesca Jasmin Schreiber Espandi ▽
La giovane Paula è perseguitata da un incubo ricorrente: si trova nel buio di un inospitale fondale marino insieme a un bambino che, come lei, fatica a riemergere dall'acqua. Il sogno ha un'origine ben precisa: Paula ha da poco perso il suo fratellino, annegato in mare a Trieste. Un giorno, al cimitero, fa un incontro inaspettato: un uomo anziano sta cercando di trafugare l'urna della moglie defunta e ha bisogno del suo aiuto per scavare e scappare in tempo. Quell'uomo si chiama Helmut e sarà l'improbabile compagno di avventure di Paula in un rocambolesco viaggio verso l'Italia a bordo di un camper sgangherato.
Per il suo esordio al lungometraggio la regista lussemburghese Eileen Byrne dirige un road movie dolce e malinconico ma carico di speranza, ambientato fra Germania, Austria e Südtirol e dedicato al tema dell'elaborazione del lutto.
Nonostante alcuni cliché che ricalcano gli stilemi del genere road movie, La fossa delle Marianne si dimostra un film capace di affrontare con gentilezza temi complessi come la perdita, la depressione e il senso di colpa, strappando al pubblico qualche lacrima, ma anche un sincero sorriso. Recensione ❯
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Johnny Depp alla regia di un biopic su Amedeo Modigliani. Tratto da un testo di Dennis McIntyre e adattato da Jerzy e Mary Kromolowski. Espandi ▽
Settantadue ore nella vita dell'artista bohémien Amedeo Modigliani (Riccardo Scamarcio)
- "Modi" per gli amici - in cui si susseguono un vortice di eventi nella Parigi del 1916, dilaniata
dalla guerra. In fuga dalla polizia, il desiderio di Modi di porre fine alla sua carriera e
abbandonare la città è ostacolato dai suoi colleghi Maurice Utrillo (Bruno Gouery) e Chaim
Soutine (Ryan McParland) e dalla sua musa Beatrice Hastings (Antonia Desplat). Modi
chiede così consiglio al suo amico e mercante d'arte Leopold Zborowski (Stephen
Graham). Tuttavia, dopo una notte di allucinazioni, il caos nella mente di Modi raggiunge
il culmine quando si trova di fronte a un collezionista americano, Maurice Gangnat (Al
Pacino), che ha il potere di cambiare la sua vita. Recensione ❯
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Antonio Albanese è ancora una volta all'altezza, in una favola sulla solidarietà umana. Sorprendente Virginia Raffaele. Commedia, Italia2024. Durata 113 Minuti.
Cercare in tutti i modi di salvare una scuola speciale. Antonio Albanese torna protagonista di una commedia diretta da Riccardo Milani. Espandi ▽
Michele Cortese è un maestro elementare che chiede l'assegnazione provvisoria presso una scuola di Rupe, un paesino sperduto dell'alta Val di Sangro, nel cuore del Parco nazionale dell'Abruzzo, che conta 378 anime - anzi, 364 perché l'anno prima ci sono state "14 dipartite e nessuna nascita". Quando Michele arriva alla scuola del nuovo incarico scopre che dovrà insegnare ad una pluriclasse di soli sette bambini fra prima, terza e quinta elementare. E in breve scoprirà anche che il preside del comprensivo di una cittadina più grande ha tutto l'interesse a che la scuola di Rupe chiuda i battenti. Toccherà al maestro Cortese e alla vicepreside Agnese, insieme al personale scolastico, ai bambini e agli abitanti di Rupe, tentare di salvare il proprio presidio educativo con un escamotage davvero audace.
Riccardo Milani torna a scegliere Antonio Albanese come suo alter ego, con cui condivide le caratteristiche di generosità d'animo, impegno civile e comune decenza. Un mondo a parte è una favola intenzionata a tradurre in forma di commedia popolare un depauperamento tangibile e lo spettro di una generale rassegnazione "a perdere una cosa dopo l'altra", riconducendoci ad un principio base di solidarietà umana.
Albanese è come al solito all'altezza del ruolo, ma sorprende per efficacia Virginia Raffaele sia per la capacità di calarsi a fondo, lei romana, nell'accento di sua madre, sia per quella di impersonare in modo riconoscibile una delle tante figure scolastiche che combattono una quotidiana battaglia. Recensione ❯
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Bocciata per il ruolo di Giulietta, una giovane attrice ritenta sotto falsa identità per dimostrare il suo talento. È così che si trasforma in Otto Novembre, si propone per il ruolo di Romeo e ottiene la parte. Cosa fare a quel punto? Espandi ▽
Vittoria è un'attrice che ha commesso un grosso errore: spacciare per proprio un testo teatrale, ricavandone un'accusa di plagio e l'impossibilità di presentarsi ai casting. Federico Landi Porrini è un regista teatrale geniale ma intrattabile. Vittoria, miracolosamente arrivata ad ottenere un provino per la parte di Giulietta, viene allontanata malamente da Landi Porrini. La giovane donna allora decide di imbastire un imbroglio ai danni del regista, travestendosi da uomo e proponendosi per il ruolo di Romeo. Inaspettatamente Federico viene conquistato proprio da quel Romeo sui generis, e Vittoria rinuncerà temporaneamente a svelare l'inganno, prendendo gusto alla possibilità di calcare di nuovo le tavole del palcoscenico.
Un po' Shakespeare in Love, un po' Tootsie, molto Victor Victoria (di cui la protagonista ha anche il nome), e ovviamente "La dodicesima notte" scespiriana, Romeo è Giulietta è una commedia degli equivoci gradevole e ben scritta da Pilar Fogliati, Nicola Baldoni e Giovanni Veronesi, che dirige con mano più leggera del solito, rispettando l'afflato gentile del testo.
Il film racconta bene la peculiarità del mondo degli artisti teatrali che "tengono più al ruolo che all'orgoglio", che sono disposti anche a truffare pur di rimanere in scena, che non conoscono altra vita che quella del palcoscenico e fanno del proprio narcisismo una bandiera. Recensione ❯
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Il film è ambizioso ma anche decisamente sentito e dà l'opportunità a Jesse Eisenberg di confrontarsi con le sue origini. Drammatico, USA2024. Durata 90 Minuti.
David e Benji, due cugini non in sintonia tra loro, che si ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna. Espandi ▽
Due cugini non in sintonia tra loro, che si ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna. L'avventura prende una svolta quando le vecchie tensioni della strana coppia riemergono sullo sfondo della loro storia familiare. Recensione ❯
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Il quarto capitolo riacchiappa tutti i fan della serie con un buonumore contagioso. Animazione, Avventura - USA2024. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Dopo sette anni dall'ultimo Cattivissimo Me, Gru, il supercattivo preferito dal mondo intero, diventato agente della Lega Anti-Cattivi, torna al fianco dei Minions per un'entusiasmante, caotica e audace nuova era. Espandi ▽
Durante la riunione degli ex alunni del Licée Pas Bon, la rinomata scuola dei cattivi, Gru reincontra Maxime Le Mal, un superbad che ce l'ha ancora con lui. Gru, la moglie Lucy, le figlie Margo, Edith e Agnes più l'ultimo arrivato, il neonato Gru Jr, si recano nell'amena cittadina di Mayflower, portando con sé i tre Minion Phil, Ron e Ralph. Lì dovranno relazionarsi con una coppia di vicini spocchiosi e la loro figlia adolescente Poppy. Nel frattempo i dirigenti della Lega trasformano cinque Minion in agenti d'élite dotati di superpoteri e Maxime trasforma la sua ossessione per gli scarafaggi in un'arma contro Gru.
Chris Renaud torna alla regia del quarto episodio della saga del Cattivissimo, aggiungendo un nuovo rivale (ma a fine film compariranno anche i rivali dei film precedenti) e un nuovo membro della famiglia di Gru, l'unico figlio naturale e l'unico maschio: di qui forse, l'ossessione che Gru ha nel farsi amare dal neonato.
Il film prosegue a rotta di collo intento a riacchiappare tutti i fan della serie, dedicando almeno un momento o una scena a ognuno dei personaggi che il pubblico ha imparato ad amare. Se non ha la forza innovativa del primo film della serie, mantiene comunque un buonumore contagioso e inoffensivo che piacerà ai suoi spettatori affezionati. Recensione ❯
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Paolo Cognetti debutta alla regia di un film con il racconto del suo amore per il Monte Rosa. BIGLIETTI QUI »Espandi ▽
Cognetti, insieme a Laki, il cane con cui si fanno reciproca compagnia, sale verso le quote più alte del Monte Rosa spinto dal desiderio di comprendere per quale ragione non arrivi più acqua nella casa in cui abita. Lungo il percorso incontra persone che conosce da tempo che raccontano quale senso abbia per loro il vivere in montagna.
Cognetti in questa prima totalmente personale ci mostra senza retorica una montagna che vive e tiene in vita."Mio padre aveva il suo modo di andare in montagna. Poco incline alla meditazione, tutto caparbietà e spavalderia". Così inizia "Le otto montagne", il romanzo che ha ampliato in maniera esponenziale la notorietà di Paolo Cognetti. In Fiore mio il suo è un passo che deve tenere conto della presenza di Laki e che si propone allo spettatore come un'occasione di incontri. Recensione ❯
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La storia vera di Lee Miller, modella e fotoreporter dall'anima inquieta. Espandi ▽
Elizabeth "Lee" Miller è stata una celebre modella, una fotografa di moda e la musa dell'artista surrealista Man Ray. Ha frequentato il mondo degli artisti e degli intellettuali nella Parigi degli anni Venti, ha conosciuto Pablo Picasso, Coco Chanel e Jean Cocteau: ma arrivata alla mezza età vuole confrontarsi con qualcosa di più autentico, e raccontare al mondo ciò che sta succedendo sul fronte della Seconda Guerra Mondiale. Dunque si reca in prima linea come fotoreporter e corrispondente di guerra, anche contro il volere dell'esercito, per testimoniare le condizioni dei prigionieri e il coraggio delle ausiliarie al fronte, rischiando la pelle e riportando a casa una sindrome da stress post traumatico che l'accompagnerà per tutta la vita.
Winslet è al centro di ogni scena e butta alle ortiche ego e vanità per farsi tramite della vicenda avventurosa di una donna impavida e determinata che si era posta come unica priorità quella di raccontare la verità delle cose, e in particolare di testimoniare una guerra di proporzioni mondiali. Recensione ❯
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Anna e Aysè in viaggio da Trieste alla Turchia con un letto al seguito. Espandi ▽
Anna deve affidare da tempo il padre, a cui è affezionata, a una badante turca con la quale è in costante disaccordo. Il genitore invece la stimava al punto di averle lasciato in eredità il proprio letto. Anna si ritrova così ad accompagnare il letto ed Aysé in un viaggio che fa loro attraversare la penisola balcanica. Nichetti sa come catturare e far sorridere e ridere lo spettatore. Se lo può permettere grazie alla scelta di una coppia comica di nuova costituzione. Angela Finocchiaro gli offre la capacità, si direbbe quasi innata, non solo di dare quel tocco di leggerezza ironica alle battute ma anche di saper condensare in piccoli gesti pensieri che, esposti oralmente, risulterebbero complessi. Al suo fianco troviamo Serra Yilmaz con i suoi capelli azzurri e con il suo understatement costantemente efficace e pungente. Insieme hanno una chimica che innerva questa commedia on the road che fonde la risata, il sorriso e un tocco di fiabesco senza rinunciare anche a una riflessione sui tempi in cui siamo chiamati a vivere. Recensione ❯
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Un'intensa riflessione sulla fragilità delle relazioni e sulla forza necessaria per ritrovare sé stessi quando la coppia va in crisi. Espandi ▽
Maria, già madre di due figli e divorziata dal primo marito, incontra a una festa Sigmund, con cui scatta l'amore. I due costruiscono una nuova famiglia ma il rapporto pian piano si deteriora tra incomprensioni, accuse reciproche e impeti di rabbia, lasciando Maria a chiedersi se ci sia qualcosa che non va in lei. Un'altra separazione sarà l'occasione per guardarsi dentro e ripensare sia il rapporto con Sigmund che quello con i figli.
Impietoso e incisivo, l'esordio alla regia della norvegese Lilja Ingolfsdottir trascina lo spettatore in un tour de force a cui ogni spettatore saprà relazionarsi.
Il film è un'esplorazione profonda dei limiti e delle mancanze che una persona può avere come partner. Se raccontare la fine di un amore è piuttosto comune, questa storia sembra chiederci un passo in più, domandando se le cause siano sempre state lì, dentro di noi. Recensione ❯
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Un esordio in cui si respira una certa originalità e freschezza. Un buon talento registico pronto ad affermarsi. Drammatico, Italia2024. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una giovane artista riesce a interfacciarsi con la sua cantante preferita. Tra le due scatterà una grande sintonia. Espandi ▽
Arriva un momento nella vita di tutti, tra la giovinezza e l'età adulta, in cui bisogna
cominciare a capire cosa fare, e quale sia il posto che si vuole occupare nel mondo. Caterina
ha vent'anni e potrebbe averlo scoperto. Vuole fare la musicista, ma è paralizzata dalla paura
e dall'insicurezza. Un'estate le accade qualcosa di incredibile: incontra il suo idolo, la cantante
francese Mia, e la conosce. È l'inizio di un rapporto complesso che accompagnerà Caterina
negli anni e le permetterà finalmente di tornare a casa. Quasi Recensione ❯
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Tornano gli alieni sensibili ai rumori in un efficace prequel che ci racconta come
tutto è cominciato. Horror, Drammatico - USA2024. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un prequel, ma anche uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga. Espandi ▽
Samira è una giovane poetessa malata di cancro e perciò ricoverata in una clinica in periferia. Un infermiere porta lei (accompagnata dal suo gatto Frodo) e altri malati in una gita a New York City a bordo di un bus per vedere uno spettacolo di marionette. Samira però ci va soprattutto con l'idea di approfittarne per mangiarsi una buona pizza. Questa sua innocente idea si scontra con la terrificante realtà di un'improvvisa invasione aliena che mette tutto a soqquadro. Samira riesce a sopravvivere e si rifugia in un luogo chiuso assieme ad altre persone. Ci si rende conto che gli alieni sono estremamente sensibili ai rumori e perciò le chance di rimanere vivi sono strettamente legate alla capacità di essere silenziosi. Dopo massacri e incontri casuali, Samira si trova a unire il proprio destino con quello di Eric, uno studente universitario britannico di giurisprudenza, a New York per motivi di studio. Questo terzo film, come capita piuttosto spesso nelle serie di successo, torna indietro nel tempo per raccontarci come tutto è cominciato. Si tratta quindi di un prequel, ma anche, se vogliamo, di uno spin-off perché racconta vicende di personaggi diversi da quelli dei primi due film, pur in una situazione che ben presto diventa analoga. Il regista riesce a guidare e governare con sapienza il film, sfruttando in modo efficace la sempre brillante idea degli alieni sensibili ai suoni con tutto quello che ne consegue, in relazione alle modalità per sfuggire messe in atto dagli esseri umani. Recensione ❯
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Un film che ama sorprendere, dove il peso dell'esistenza si fonde con la tenerezza. Commedia, Italia2024. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un romanzo di formazione per sognatori. Un narratore muto, una realista rivoluzionaria e un irriducibile sognatore dentro una Milano carezzata dalla nebbia, romantica e complessa, nascosta e irresistibile Espandi ▽
Gollum (così lo chiamano i bulli) non sa parlare e si esprime sprayando sui muri. Un giorno incontra Frank che invece con le parole è abile tanto da poter vendere compiti di italiano e non solo. Quando compare Nina, sedici anni, e già una figlia con il malavitoso "Il Duce", la vita cambia per tutti e tre.
Paola Randi ci propone una Milano inedita e personale tracciando un percorso in cui una realtà trasfigurata e il peso dell'esistenza si fondono con la tenerezza.
Un film che ama sorprendere quello di Randi che però non utilizza mai la sorpresa fine a sé stessa. A partire dal prologo in cui ci viene descritto in dettaglio un furto di rame da una fabbrica si apre una continua scoperta. Prima si tratta dei pensieri di un narratore che non sa parlare ma riesce ad inserirci in ogni situazione e a descriverci il proprio rapporto con la realtà che lo circonda. Recensione ❯
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Chiara lavora come tecnico delle luci per uno spettacolo di teatro-danza dedicato a
Dioniso, quando Vittorio, suo padre, piomba nella sua vita con un male che sembra una punizione divina. Espandi ▽
Chiara lavora come tecnico delle luci in una compagnia che sta facendo le prove per la messa in scena de "Le baccanti" di Euripide. Ha una fidanzata più giovane di lei che soffre perché il loro rapporto non viene dichiarato e un padre che improvvisamente torna a farsi vivo dopo una lunga sparizione. L'uomo è brillante e pronto al confronto ma è anche consapevole di essere affetto da un virus che non dà scampo. I due si troveranno a condividere le stazioni di un duro calvario.
Anne Riitta Ciccone realizza un film personale a partire da un'esperienza realmente vissuta riuscendo però ad aprirsi alla condivisione con lo spettatore.
La regista e sceneggiatrice non si limita circoscrivere l'azione nell'ambito del rapporto genitore-figlia a cui offre tutte le sfumature necessarie per descrivere la non semplice ricucitura di un rapporto. Allarga lo sguardo innanzitutto al teatro classico di cui sa leggere la contemporaneità e, al contempo, la distanza. Recensione ❯
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