Un'opera che trasporta lo spettatore all'interno delle riflessioni del regista. Espandi ▽
Un film strutturato come una serie di movimenti: parte dal documentario classico per presentarci una serie di vignette che uniscono passato e presente, disperazione esistenzialista e umorismo impassibile, riflessione e creatività, gioie e dolori di ricordare e dimenticare. Recensione ❯
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Un home movies sperimentale che ci riporta all'aprile del 2020 quando il regista ha deciso di filmare tutti i piccoli momenti quotidiani. Espandi ▽
Aprile 2020. Un mondo in cui è proibito incontrare gli amici per un lungo periodo di tempo. Il regista allora ha deciso di filmare tutti i giorni senza uno scopo preciso: la piccola scintilla del quotidiano con figlia e moglie, frammenti messi insieme in forma di lettera per gli amici più cari. Un home movie sperimentale sul dimenticare e scoprire. «Nessuno mi ha detto di farlo, ho semplicemente deciso di girare tutti i giorni per un anno. Tornando su quel periodo, poiché dovevo filmare qualcosa ogni giorno con la mia macchina da presa, avevo qualcosa su cui concentrarmi; e poiché continuavo a girare, avevo anche qualcosa a cui pensare. La macchina da presa era diventata i miei nuovi occhi». Recensione ❯
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In una foresta appaiono animali tassidermizzati, disturbati dal frastuono dei fuochi d'artificio della notte di Capodanno. Espandi ▽
Nel poema georgiano Il mangiatore di serpenti (1901) di Vazha-Pshavela, il protagonista può comprendere il linguaggio della natura. In una foresta appaiono animali tassidermizzati, disturbati dal frastuono dei fuochi d'artificio della notte di Capodanno. Critico nei confronti del carnevale umano che è tossico e fatale per la fauna selvatica, il film riposiziona i fuochi d'artificio come un punto di accesso al lato oscuro e mitologico della foresta, un mondo di piante, animali e fantasmi. Recensione ❯
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In un mondo di finestre e riflessi, uno sguardo alieno alla deriva fluttua senza distinzioni tra il reale e il virtuale. Espandi ▽
Una temibile colonna musicale fatta di clacson e distorsioni sonore dà il tono a una sinfonia urbana sui generis, in cui le inquadrature di parcheggi di negozi e di strade di periferia malamente illuminate suscitano un'atmosfera minacciosa ma non troppo. Da un estremo all'altro, il film passa a levigati rendering digitali che promettono una futura utopia spettrale e scintillante, tutta linee nette e griglie specchiate. In un mondo di finestre e riflessi, uno sguardo alieno alla deriva fluttua senza distinzioni tra il reale e il virtuale. Recensione ❯
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Un re-enactment dei ricordi della mobilitazione di massa durante la successione al regime indonesiano. Espandi ▽
L'intervento dell'artista, nella rievocazione dei ricordi della mobilitazione di massa durante la successione al regime indonesiano, è accompagnato da un narratore che recita una poesia anacronistica. La produzione di quest'opera di finzione rivela la sovrapposizione e l'oscuramento dei ricordi, con conseguente cacofonia di voci e distorsione della memoria. Recensione ❯
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Un'opera difficile da incasellare che con intelligenza e conoscenza riflette su una delle figure chiave del cristianesimo. Sperimentale, USA2023. Durata 64 Minuti.
Un mockumentary che esplora la vita e la cultura che ha generato il primo teorico e divulgatore del Cristianesimo: Paolo. Espandi ▽
Jim Finn si avvale di un'ampia ed approfondita conoscenza della vita e delle opere di San Paolo che, unita a suggestioni visive di indubbia efficacia, propone una riflessione originale su una figura fondamentale del cristianesimo. All'inizio della visione di questa opera, difficile da incasellare in una categoria, si può avere il dubbio di stare per assistere a una facile narrazione ironica su uno dei personaggi fondamentali della cattolicità. Invece nulla di tutto ciò. Ripercorre la vita di Saulo di Tarso con grande attenzione, ma fa molto di più perché legge il suo insegnamento non con le lenti deformanti del presente ma contestualizzandolo nei tempi in cui si realizzava. Dimostra così come molte delle sue riflessioni, che oggi potrebbero suonare come retrive o conservatrici, in realtà rappresentassero degli ordigni di profondità che minavano alle basi la romanità basata sulle classi sociali e sulla schiavitù. Recensione ❯
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Realizzato con un programma di animazione digitale open source, il film segue un'adolescente ideologicamente confusa che non riesce a portare a termine i propri compiti. Espandi ▽
Realizzato con un programma di animazione digitale open source, il film segue un'adolescente ideologicamente confusa che non riesce a portare a termine i propri compiti. Mentre inciampa nella sua camera da letto d'infanzia, una visione onirica la fa precipitare su una costa rocciosa attraverso una dimensione di caleidoscopica oscurità. I brani letti provengono da una composizione della poeta cipriota Andriana Ierodiakonou, da testi di due canzoni popolari greche e da appunti tratti dal diario dell'artista. Recensione ❯
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Mentre l'immagine si muove tra filmati di droni e immagini generate al computer, la città di Wuhan mitizzata sembra brillare in uno smog post-apocalittico. Espandi ▽
La città cinese di Wuhan viene evocata attraverso una voce fuori campo che ricorda personaggi e vicende: dalla storia di un ex membro scomparso del gruppo punk Si Dou Le al Centro Autonomo Giovanile, dai luoghi di esibizione anarchici e abusivi all'epica alluvione del 1998. Mentre l'immagine si muove tra filmati di droni e immagini generate al computer, la città industriale mitizzata sembra brillare in uno smog post-apocalittico. Recensione ❯
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