Parigi, 1927. Dopo la morte del padre, Madeleine Péricourt avrebbe dovuto ereditare il suo impero finanziario ma cadde vittima di una cospirazione che la portò alla rovina. Ora avrà la sua vendetta. Espandi ▽
A partire dal lungo e complesso piano sequenza di apertura su delle esequie molto solenni, avverte lo spettatore: assisterà a un film che vede sullo schermo un consistente numero di coprotagonisti. Sono quelli del romanzo omonimo di Pierre Lemaitre uscito da noi nel 2018. Cornillac ne fa un
revenge movie forse un po' troppo lungo ma sicuramente supportato da attori, noti e meno noti, che riescono a sostenere il doppio registro di narrazione. Perché si inizia con un funerale a cui si somma una tragedia ma poi non mancano i toni da commedia, anche se nel mezzo troviamo crisi finanziarie, tracolli ed anche Hitler. Siamo di fronte ad un modo di fare cinema che potremmo definire "come quello di una volta". Questa collocazione non va intesa in senso negativo. Vuole solo significare che ciò che accade sullo schermo non richiede un intervento da parte dello spettatore. Gli si chiede solo di lasciarsi andare e di aspettarsi il colpo di scena giusto al momento giusto senza per questo anticipargliene il contenuto.