Un forte grido di allarme sui mutamenti climatici dalla grande empatia umana. Drammatico, Bolivia, Uruguay, Francia2022. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una coppia dell'altopiano boliviano è indecisa se lasciare o meno la propria terra. Espandi ▽
Virginio e Sisa sono un'anziana coppia quechua che vive sull'Altipiano boliviano devastato dalla siccità. Lui è un allevatore di lama che ogni giorno deve compiere un percorso di diversi chilometri per poter trovare qualche stentato ciuffo d'erba e un po'd'acqua per gli animali. Un giorno arriva il nipote Clever con una proposta: i nonni potrebbero andare a vivere in città dove sia lui che suo padre abitano.
Il vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance lancia un forte grido di allarme sui mutamenti climatici senza fare proclami ma con empatia umana.
I film che ci mettono in allarme sui mutamenti climatici sono ormai numerosi. Pochi però hanno la forza mite e quasi silenziosa di Utama che ci ricorda che il futuro è purtroppo già presente e lo fa attraverso i volti scavati di un uomo e di una donna che resistono nonostante tutto. Recensione ❯
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Un documentarista visionario come Cousins rilegge il periodo fascista attraverso l'occhio del cinema. Documentario, Italia2022. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Archivi inediti si affiancano al personaggio di Anna e insieme a lei ci accompagnano in un mondo di mascolinità tossica, isteria nazionale e fake news. Espandi ▽
Il 28 ottobre del 1922 i fascisti marciano sulla capitale, nell’evento che segna l’avvio del ventennio mussoliniano. Mark Cousins ripercorre le cause e le tappe di quel momento storico attraverso materiali dell’Istituto Luce e film dell’epoca come A noi! di Umberto Paradisi, o È piccerella di Elvira Notari. Le libere associazioni tipiche del regista diventano una meditazione sul fascismo dal punto di vista della cultura dell’immagine. Un documentario su Roma, sull’Italia e sul fascismo che si interessa alla semiotica e alla psicologia dei simboli che li pervadono. Lo firma Mark Cousins, voce fuori dal coro, autore sui generis, che i più conoscono per la serie-fiume sulla storia del cinema The story of film. Non tutto va preso alla lettera nei flussi cognitivi di Cousins, famoso per i suoi salti e le sue omissioni ma anche per gli esempi geniali di pensiero laterale che connettono fili inusuali della storia del cinema. Sono ispirazioni e suggestioni che rendono sempre fresco il suo lavoro, specialmente quando si applica a un soggetto solitamente circondato da un dibattito stantio e asfissiante. Recensione ❯
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Un ritratto intenso e profondo di un gigante che ha cambiato per sempre la settima arte. Documentario, Italia2022. Durata 107 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto intimo e inedito del grande regista che rivoluzionò il cinema. Espandi ▽
Un documentario su un regista che ha cambiato il cinema non solo di genere e che ha influenzato coloro che sono stati suoi coevi ma anche chi, venuto dopo, si è avvalso delle sue intuizioni e visioni per sviluppare la propria visione della settima arte. Sergio Leone ci viene raccontato con dovizia di particolari e con una intensità che non cede mai alla retorica celebrativa. Ricco di materiali anche inediti e sempre di grandissima qualità (grazie anche alla collaborazione di Gianluca Farinelli direttore della Cineteca di Bologna) il documentario non si limita a ripercorrere la filmografia di Leone arricchendola anche di preziosi aneddoti. Fa di più perché si addentra nella lettura delle scelte narrative ed estetiche cercando di indagarne le ragioni più profonde. Recensione ❯
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Un'avventura d'animazione di una compagnia di amici stravagante e divertente. Animazione, Russia, Ungheria2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una stravagante compagnia di animali un po' impacciati, chiamati a risolvere una nuova complicata missione. Espandi ▽
È passato un po' di tempo da quando l'orso Mic Mic e Oscar sono tornati dalla loro ultima e incredibile avventura. Ora il loro acerrimo nemico Vulture sta escogitando un nuovo piano diabolico per sabotare la consegna del cucciolo di Grizzly al suo avversario alle elezioni presidenziali americane; Mic Mic, Oscar, l'adolescente Panda e Cicogna si lanciano così in un'altra grande missione mentre cavalcano uno zeppelin per riportare Grizzly ai suoi legittimi genitori. Dovranno inoltre salvare le elezioni americane e l'intero continente dal vulcano in eruzione. Recensione ❯
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La Boheme nella produzione di Richard Jones, con le superbe luci di Mimi Jordan Sherin e le splendide scenografie e costumi di Stewart Laing. Espandi ▽
Il capolavoro di Puccini ha incantato il pubblico fin dalla sua prima rappresentazione nel 1896, diventando rapidamente una delle opere più rappresentate al mondo. La produzione di Richard Jones propone le superbe luci di Mimi Jordan Sherin e le splendide scenografie e costumi di Stewart Laing, che si snodano a partire da una gelida soffitta che evoca perfettamente la Parigi di fine secolo. Una storia d'amore senza tempo, un'opera perfetta per gli appassionati di cinema e una delizia anche per gli spettatori più esperti. Recensione ❯
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L'incredibile storia di uno dei talenti più amati della scena musicale italiana di oggi: un artista che parla la lingua dei suoi fan, li rappresenta e dà loro una voce. Espandi ▽
Partito dal Bataclan di Parigi ad aprile - con date a Londra, Madrid, Milano, e in mezzo l’Eurovision in tandem con Blanco - il Ghettolimpo Tour 2022 di Mahmood si è concluso a luglio al Teatro greco di Taormina. Un palco dalla posizione spettacolare e quindi altamente cinematografico, da cui infatti inizia e su cui si chiude Mahmood. Un riepilogo ampiamente autorizzato, della rivelazione musicale italiana più rilevante e innovativa degli ultimi anni: una figura il cui gesto artistico va ben oltre i dischi di platino e oro, i numeri dello streaming e sui social e il tutto esaurito dei concerti. Il film è un mix di estratti di live, interviste, archivi e animazione che sembra voler essere prima di tutto una sintesi dell’affermazione inaspettata, e altrettanto desiderata, di Alessandro Mahmoud, nato nel 1992 da madre italiana e padre egiziano. Il quale piuttosto presto abbandona la famiglia e così facendo, suo malgrado, dà il via alla spinta creativa del figlio. È una storia che conosce chiunque abbia ascoltato Soldi, la hit con cui Mahmood ha vinto, nella sorpresa sua e di molti, il Festival di Sanremo nel 2019, vedendosi spalancare tante altre strade all’estero.
Coprodotto da Red Carpet, con Pulse Films come produttore esecutivo, Mahmood è diretto da Giorgio Testi, già regista di altri documentari monografici.
Il trentenne autore di Soldi, solitamente molto riservato, si concede qua a un racconto piuttosto intimo, che non si limita alla carriera e all’ascesa artistica ma va a scavare nella profondità dei rapporti soprattutto familiari.
In uno stile tra il fiabesco e l’urban, sembra proprio che si sia voluto fissare in immagini, con un documentario celebrativo, il legittimo orgoglio per la realizzazione di un sogno. Recensione ❯
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Un plastico altoborghese - a cui manca un respiro di vita - che riflette sulla mascolinità gravata dai sensi di colpa. Drammatico, Italia2022. Durata 126 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film, diretto da Francesca Archibugi, è tratto dal romanzo "Il Colibrì" dello scrittore fiorentino Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2020. Espandi ▽
La vita di Marco Carrera, medico e padre di famiglia, scorre su binari apparentemente tranquilli, in realtà è irta di percorsi paralleli, coincidenze mancate, occasioni non colte e strade non prese. La moglie Marina tradisce il marito compulsivamente e lo accusa di avere una relazione con Luisa Lattes, una donna italofrancese conosciuta al mare in gioventù. E ha ragione, perché da sempre Marco intrattiene con Luisa un rapporto mai consumato, di quelli che la realtà non può contaminare ma che alimentano un desiderio ostinato e una passione segreta. Completano il quadro famigliare la figlia di Marco e Marina, Adele, il fratello di Marco, Giacomo, il ricordo della sorella Irene morta a 24 anni, e due genitori eternamente conflittuali ma incapaci di vivere lontani. In mezzo a loro Marco fa come il colibrì: sbatte forsennatamente le ali per rimanere fermo allo stesso posto, mentre intorno il mondo e i rapporti inevitabilmente cambiano.
Il film si avvale di un cast stellare e va sottolineata l'abilità filmica della regista, sempre più brava dal punto di vista tecnico e sempre più capace di interpretare l'estetica di un benessere che ormai, per molti, fa parte solo dell'immaginario cinematografico.
Tutti i bambini in scena riescono ad essere naturali e credibili, e questo è sempre stato un grande talento di Archibugi: scegliere, e poi lasciare cinematograficamente liberi, i minori in scena. Recensione ❯
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Una storia di solidarietà e amore fra (cuccioli di) uomo e animale senza sentimentalismi o piaggeria. Avventura, Italia2022. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Una storia ricca d'avventura ed emozioni che riflette sulla sempre più urgente questione della scomparsa delle tigri di cui restano solo 3900 esemplari in libertà Espandi ▽
Balmani è un 12enne che ha perso la madre nel terremoto che ha devastato il Nepal, ed è stato mandato in un orfanotrofio lontano da casa, l'Ananadita Children's Home. Ma il ragazzino vorrebbe tornare nella sua Katmandu, e a nulla valgono le attenzioni che Hanna, capostruttura dell'orfanotrofio, gli riserva, immedesimandosi nel suo smarrimento: anche lei infatti è un'orfana, e ha la missione di aiutare chi ha subìto la sua stessa sorte. Nella zona alcuni bracconieri uccidono una tigre del Bengala e le sottraggono il piccolo, ma Balmani, in fuga dall'orfanotrofio, vede il cucciolo e lo libera, portandolo con sé.
Brando Quilici, figlio dell'indimenticato documentarista Folco, mette a frutto la sua lunga esperienza come regista di speciali del National Geographic e del Discovery Channel per narrare attraverso immagini sontuose l'avventura di Il ragazzo e la tigre che trae ispirazione da una leggenda popolare, portando gli spettatori in luoghi inaccessibili e incontaminati e facendocene scoprire tutta la meraviglia.
Quilici riesce a raccontare non solo la magnificenza della natura ma anche la profondità dei sentimenti degli esseri umani che popolano quei luoghi. Recensione ❯
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Un'opera patinata tra melodramma e giallo che trova il suo punto di forza in Daisy Edgar-Jones. Drammatico, USA2022. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una donna viene accusata di essere l'omicida di un uomo con cui ha avuto una relazione. Espandi ▽
La storia di Kya, una bambina abbandonata che è cresciuta fino all'età adulta nelle pericolose paludi della Carolina del Nord. Per anni, le voci sulla "ragazza della palude" hanno perseguitato Barkley Cove, isolando la forte e selvaggia Kya dalla sua comunità. Attratta da due giovani della città, Kya si apre a un mondo nuovo e sorprendente; ma quando uno di loro viene trovato morto, è immediatamente indicata come la principale sospettata. Man mano che il caso si sviluppa, il verdetto su ciò che è realmente accaduto diventa sempre meno chiaro, minacciando di rivelare i molti segreti che si nascondono all'interno della palude. Recensione ❯
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Da che si ricorda Amanda, 24 anni, non ha mai avuto amici. É la cosa che desidera di più. Quando scopre che da neonate lei e Rebecca passavano un sacco di tempo insieme, Amanda sceglie la sua nuova missione: convincerla che sono ancora migliori amiche. Espandi ▽
Amanda è una ragazza di 25 anni che non ha amici e forse non li ha mai avuti. Un giorno rivede una sua coetanea, Rebecca, con cui da bambina trascorreva molto tempo insieme. Ora anche Rebecca è spesso isolata. Riusciranno, insieme, ad essere meno infelici? Non è solo un film sull’isolamento ma su uno straniamento esistenziale. Amanda, opera prima di Carolina Cavalli che ha scritto anche la sceneggiatura, segue la protagonista nel suo nervoso nomadismo fisico ed esistenziale. Sorretto dalla convincente interpretazione di Benedetta Porcaroli che rende il suo personaggio malinconico, disperato, rabbioso ma anche ironico, il film mette a fuoco tutti gli altri personaggi quasi esclusivamente attraverso la sua protagonista. Forse è questo uno dei limiti del film, incapace di far respirare in pieno la storia perché troppo concentrato su Amanda. Recensione ❯
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Un inno alla vita gentile, un po' ingenuo ma in definitiva piacevole grazie al suo variegato e convincente cast. Drammatico, Corea del sud2022. Durata 129 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Storie di personaggi accomunati tra loro dalle "baby boxes": luoghi dove i genitori coreani possono lasciare i bambini che hanno messo al mondo ma che non possono o non vogliono tenere con sé. Espandi ▽
Un affare di famiglia ha cambiato molte cose nella carriera di Kore-eda, che dopo il grande successo internazionale e la Palma d’oro a Cannes nel 2018 ha allargato i suoi orizzonti dal nativo Giappone con la tappa in Francia per Le verità. Con Broker racconta invece una storia coreana (che lo vede lavorare con star locali come il Song Kang-ho di Parasite) che inizia a Busan e diventa poi un road movie itinerante, pur rimanendo molto vicina ai temi tradizionali del suo cinema. Broker si chiede e fa chiedere ai suoi personaggi cosa sia più giusto, esaminando un caleidoscopio di casi da diverse prospettive durante il viaggio sgangherato di questa famiglia improvvisata. Dilemmi sui quali Kore-eda si schiera sempre dalla parte dell’empatia e dei buoni sentimenti, in quello che è un inno alla vita gentile e perfino un po’ ingenuo. Recensione ❯
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Le notti rossonere della UEFA Champions League. Espandi ▽
Cosa si può chiedere in genere al documentario sportivo, sottogenere sempre più gettonato in epoca di piattaforme streaming? Passione, immagini memorabili, aneddoti inediti dei dietro le quinte, nostalgia. Ma la chimica non riesce sempre alla perfezione, complici il personalismo dei protagonisti o l'esigenza di sovraccaricare il lato emozionale e trasformare il documentario in agiografia. Sfugge a queste trappole Stavamo bene insieme di Mattia Molinari, in virtù della forza di un'idea semplice ma efficace: privilegiare la testimonianza rispetto al materiale di repertorio e la spontaneità dei campioni che hanno fatto la storia di quel Milan.
Molinari pone Alessandro Nesta, Andrea Pirlo, Rino Gattuso, Massimo Ambrosini e Filippo Inzaghi, insieme al mentore Paolo Maldini, in un salottino al centro dello stadio di San Siro.
Sono campioni e sono amici, conoscono pregi e difetti dell'uno e dell'altro, oggi come ieri. Insieme sono stati un corpus unico che ha affrontato sfide impossibili e ne è uscito vincitore. Recensione ❯
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Cattive idee di sceneggiatura per la maschera di Michael che ormai merita l'agognato riposo. Horror, Thriller - USA2022. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo 45 anni, il franchise horror più acclamato e venerato della storia del cinema giunge alla sua epica e terrificante conclusione Espandi ▽
Laurie Strode affronta per l'ultima volta l'incarnazione del male, Michael Myers, in uno scontro finale diverso da qualsiasi altro mai visto sullo schermo. Solo uno di loro sopravviverà. Recensione ❯
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Un'opera pacifista, affondata nel sangue e nel fango, che non ha bisogno di prodezze tecniche per impressionarci. Drammatico, Storico - Germania, USA2022. Durata 127 Minuti.
La storia di un giovane soldato tedesco in prima linea a ovest durante la Grande guerra. Espandi ▽
Paul Bäumer, giovane studente galvanizzato dal discorso patriottico del suo professore, si arruola volontariamente nell'esercito imperiale tedesco. Insieme a un pugno di compagni parte per il fronte occidentale. In trincea l'euforia iniziale volge in disperazione e il primo bombardamento manda in frantumi gli ideali che gli avevano inculcato. Paul scopre l'orrore della Prima Guerra Mondiale e perde le sue illusioni con i compagni, falciati uno dopo l'altro. Tra l'ottusità dei superiori e la determinazione del nemico, marcia lentamente verso l'armistizio e la morte.
Come i suoi soldati, Niente di nuovo sul fronte occidentale è affondato nel sangue e nel fango, nella disperazione e nelle note tormentate, quasi organiche, di Volker Bertelmann, un motivo lamentoso e minaccioso suonato con piano e armonium.
Il regista tedesco resta inchiodato alla trincea, quella di Francesco Rosi (Uomini contro) e di Stanley Kubrick (Orizzonti di gloria), per raccontarci una brutta storia che non ha bisogno di prodezze tecniche per impressionarci. Recensione ❯
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L'Aida di Giuseppe Verdi, messa in scena dall'acclamato direttore canadese Robert Carsen. Espandi ▽
L'opera ha debuttato per la prima volta al Cairo nel 1871 e ora detiene un posto centrale nel corpus operistico mondiale. È stata messa in scena più di 500 volte a Covent Garden e, con la sua grandiosa marcia trionfale Gloria all'Egitto, è quasi sempre descritta come epica - un lavoro monumentale sia per il suo prestigio che per la partitura.
La nuova produzione di Carsen colloca il dramma politico su vasta scala composto da Verdi in un contesto contemporaneo, enfatizzando lo strappo tra il dovere pubblico e la passione privata, e rappresentando le lotte di potere della storia sullo sfondo di uno stato moderno e totalitario. Recensione ❯
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