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raffaeledp
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sabato 15 febbraio 2020
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grande delusione
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Decido di vedere il nuovo film di Zalone dopo un po di tempo dall'uscita.
Film davvero deludente riesce addirittura ad essere noioso in più momenti. Film che non fa ridere per niente e cerca di affrontare (secondo me in modo molto confusionale) la tematica dell'emigrazione. Non lo consiglio.
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sabato 8 febbraio 2020
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mi piace molto
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enzo70
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venerdì 7 febbraio 2020
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zalone va oltre lo stereotipo del comico
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Checco Zalone spiazza un’altra volta il pubblico; diventa politicamente corretto. Ma ha l’intelligenza di farlo nel momento in cui la politica diventa talmente scorretta da far perdere tutte le coordinate. Questo film fa meno ridere degli altri, è vero. Ma Zalone ha sempre avuto una dignità narrativa nei suoi film proprio sovvertendo le regole del buonismo che da sempre caratterizza il nostro cinema. Irridere gli omosessuali è un modo per disarmare gli omofobi; il mito del posto fisso è una intelligente denuncia del trasformismo italiano strumentale a lasciare tutto come è. Tolo Tolo cambia la prospettiva, perché ci porta dal lato degli immigrati; ma non con le narrazioni degli intellettuali, ma di un povero cristo che va in Africa per sfuggire al fisco italiano.
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Checco Zalone spiazza un’altra volta il pubblico; diventa politicamente corretto. Ma ha l’intelligenza di farlo nel momento in cui la politica diventa talmente scorretta da far perdere tutte le coordinate. Questo film fa meno ridere degli altri, è vero. Ma Zalone ha sempre avuto una dignità narrativa nei suoi film proprio sovvertendo le regole del buonismo che da sempre caratterizza il nostro cinema. Irridere gli omosessuali è un modo per disarmare gli omofobi; il mito del posto fisso è una intelligente denuncia del trasformismo italiano strumentale a lasciare tutto come è. Tolo Tolo cambia la prospettiva, perché ci porta dal lato degli immigrati; ma non con le narrazioni degli intellettuali, ma di un povero cristo che va in Africa per sfuggire al fisco italiano. E per tornare nel suo Paese diventa un immigrato clandestino. Zalone è bravo, anzi è un genio: si, perché una canzone semplice, quella di una cicogna sbadata che per errore porta alcuni bambini a nascere in Africa è un colpo da maestro. Fa ridere, meno degli altri, come detto. Ma aiuta a vedere le cose con occhi diversi, sempre con un sorriso sulle labbra e con un piccolo dolore nel cuore pensando che, forse, a quella cicogna bisogna pensarci.
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giovanni
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giovedì 6 febbraio 2020
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non ci siamo proprio
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Film decisamente mediocre. Sentendo "gli esperti del settore" che rispondono "è stato comunque il film italiano con più incassi del 2019", vorrei dire che anche io come tutti gli spettatori, sono andato a vedere il film partecipando all'incasso generato, pieno di speranze dovute ai film precedenti di Zalone, ma ciò non vuol assolutamente dire che il film sia degno di tale nome.
Zalone cerca di fare un film sociale (comico?) sul tema immigrazione e evasione fiscale in Italia.
Mal riuscito in tutto, tralasciando l'aspetto comico che punta più volte sulle "dimensioni" intime africane (livello asilo..scuola elementare?) o sui loro difetti di pronuncia italiana, anche il tentativo del tema sociale dell'immigrazione è catastrofico: ironicamente denigra italiani e immigrati con dei luoghi comuni, con il solo risultato di insultarli entrambi (e questo non fa ridere).
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Film decisamente mediocre. Sentendo "gli esperti del settore" che rispondono "è stato comunque il film italiano con più incassi del 2019", vorrei dire che anche io come tutti gli spettatori, sono andato a vedere il film partecipando all'incasso generato, pieno di speranze dovute ai film precedenti di Zalone, ma ciò non vuol assolutamente dire che il film sia degno di tale nome.
Zalone cerca di fare un film sociale (comico?) sul tema immigrazione e evasione fiscale in Italia.
Mal riuscito in tutto, tralasciando l'aspetto comico che punta più volte sulle "dimensioni" intime africane (livello asilo..scuola elementare?) o sui loro difetti di pronuncia italiana, anche il tentativo del tema sociale dell'immigrazione è catastrofico: ironicamente denigra italiani e immigrati con dei luoghi comuni, con il solo risultato di insultarli entrambi (e questo non fa ridere).
Per concludere: a posteriori, se potessi tornare indietro, non entrerei più al cinema a vedermi questo film.
PESSIMO.
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venerdì 31 gennaio 2020
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film veramente brutto
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Non adro più a vedere un film di Checco Zalone, credo che chi ha recensito il film non lo ha neppure visto. Vetamente brutto
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loredana
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mercoledì 29 gennaio 2020
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film geniale e scomodo
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Tutto mi aspettavo tranne un film così.
Il trailer lasciava prevedere ben altro.
Invece mi ritrovo Zalone con un ristorante fallito; oppresso dalle tasse che scappa in un resort africano di lusso a fare il cameriere. E li inizia il bello.
Scoppia una guerra e i suoi parenti colpiti da pignoramenti vari sperano sia morto.
Mentre lui fa il migrante alla rovescia e cerca di ritornare in Europa con un barcone (possibilmente non in Italia).
Ci sono alcune scene veramente geniali come quando Zalone si chiede se in Africa applicano la flat tax.... o come quando sul barcone dei migranti si da' le cremine antisole.
Davvero il mondo visto a rovescio risulta molto scomodo.
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Tutto mi aspettavo tranne un film così.
Il trailer lasciava prevedere ben altro.
Invece mi ritrovo Zalone con un ristorante fallito; oppresso dalle tasse che scappa in un resort africano di lusso a fare il cameriere. E li inizia il bello.
Scoppia una guerra e i suoi parenti colpiti da pignoramenti vari sperano sia morto.
Mentre lui fa il migrante alla rovescia e cerca di ritornare in Europa con un barcone (possibilmente non in Italia).
Ci sono alcune scene veramente geniali come quando Zalone si chiede se in Africa applicano la flat tax.... o come quando sul barcone dei migranti si da' le cremine antisole.
Davvero il mondo visto a rovescio risulta molto scomodo.
Bravo !
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nadin
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mercoledì 29 gennaio 2020
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fantastico
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Non possono comprenderlo tutti ... solo questo, per me, spiega i commenti negativi. Salone numero 1 indiscusso, ottimo attore, ottimo regista! Per me è un 10 e lode!
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fragola
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martedì 28 gennaio 2020
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e chi poteva prevederlo?
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Luca Medici ha presentato un film divisivo, come lo furono La dolce vita e Arancia meccanica, per fare due titoli a caso. Il banalissimo Checco in un film che fa discutere e pensare, come non si faceva da un po' di tempo. Si può soltanto dire bravo.
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tyler
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martedì 28 gennaio 2020
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veramente brutto
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Purtroppo proprio brutto brutto !
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