maurizio celani
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venerdì 18 dicembre 2020
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peggior film 2020
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Il cambiamento c'è stato effettivamente ma un cambiamento in peggio.... Si ride poco ma la pretesa di fare un film sociale naufraga in ogni senso sul mare della confusione.
Zalone si schiera politicamente, eccome se lo fa, verso il buonismo più estremo ma che non convince nessuno nemmeno i buonisti.
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st7n
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giovedì 10 dicembre 2020
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che peccato
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Non nascondo di essere un vero amante di Checco e che negli anni, ha mostrato a mio avviso, prodotti sempre piu' esileranti e divertenti, da piegarsi in due dalle risate, fino ad arrivare a Quo Vado, secondo me EVEREST di risate. Speravo che TOLO TOLO fosse ancora meglio... in realta'..lontanissimo da qualsiasi altro precedente. Non ricordo di aver mai riso davvero, forse sorriso un paio di volte, ma il Checco e' tutt' altra cosa. Spero e confido nel prossimo.
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leri
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giovedì 26 novembre 2020
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un attacco d''amore
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Checco Zalone torna con questa commedia dai temi sempre moderni e l'affronta con il peso della sua leggerezza comica. Il prodotto è un viaggio verso la libertà, la rinascita, la fuga da una vita di privazioni e sofferenze (ad ognuno le sue) con una sola arma: l'amore. D'altronde siamo tutti un po' dei sognatori.
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venerdì 20 novembre 2020
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me contro te buuu
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lunedì 16 novembre 2020
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non smette mai di sorprendere
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Un Checco Zalone diverso dagli altri, non manca comunque il suo umorismo e la sua ironia che però in questo film è come se venissero messi in secondo piano, lasciando spazio al tema della "migrazione", quindi, un tema più serio. Ho trovato molto gradevole questo film, anche se non è uno dei miei preferiti di Zalone, perchè sono riusciti a spiegare con leggerezza il tema della migrazione.
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luigiluke
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domenica 15 novembre 2020
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il film più brutto mai visto
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Non sono un appassionato dei monologhi comici e dei film di Zalone,che però avevo in parte apprezzato in Quo Vado, fino a riconoscere in lui, sulla base di quel film, un po' dell'eredità del primo Fantozzi, a 40 anni di distanza dal capolavoro umoristico di Villaggio e Salce, adattato ai tempi nuovi ed alle vecchie abitudini degli italiani.
Tolo Tolo però è semplicemente un film mal riuscito.
Storia, sceneggiatura, le stesse recitazioni, ma anche il montaggio e la scenografia mi hanno ricordato un altro disastro cinematografico come Fuga da Reuma Park che prima di questo consideravo il film umoristico/comico più brutto mai visto (con mio enorme dolore, data la mia grande stima per il trio).
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Non sono un appassionato dei monologhi comici e dei film di Zalone,che però avevo in parte apprezzato in Quo Vado, fino a riconoscere in lui, sulla base di quel film, un po' dell'eredità del primo Fantozzi, a 40 anni di distanza dal capolavoro umoristico di Villaggio e Salce, adattato ai tempi nuovi ed alle vecchie abitudini degli italiani.
Tolo Tolo però è semplicemente un film mal riuscito.
Storia, sceneggiatura, le stesse recitazioni, ma anche il montaggio e la scenografia mi hanno ricordato un altro disastro cinematografico come Fuga da Reuma Park che prima di questo consideravo il film umoristico/comico più brutto mai visto (con mio enorme dolore, data la mia grande stima per il trio).
Tolo Tolo è però peggiore perchè è anche un'operazione commerciale sulla pelle di persone e di un problema, come quello dell'emigrazione dall'Africa, in cui tutto diventa fumetto, banalità, ammiccamento ad una certa forma di propaganda e polemica politica che ha finito inevitabilmente per far schierare il pubblico - e soprattutto la critica - su posizioni che nulla hanno a che vedere con la qualità della pellicola.
Che, ribadisco, a mio parere è talmente scarsa, al limite dell'insignificante, che la sorpresa più grande (e triste dal mio punto di vista) è dover leggere che si è posizionato al 5° posto tra i maggiori incassi di sempre del cinema italiano.
Siamo lontani dai fasti anni '60 e '70, certamente, ma persino dai livelli, già non eccelsi, dei cinepanettoni degli ultimi decenni.
Zalone può anche diventare ricchissimo con simili operazioni ma i questo modo finisce solo per sfruttare la pancia degli spettatori e non è un bel vedere in ogni caso
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elgatoloco
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martedì 10 novembre 2020
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certo non disprezzabile, anzi
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Non conosco bene il resto della produzione del regista-attore-cantautore Checco Zalone(in realtà Luca Medici), qui anche regista e sceneggiatore con Paolo Virzì di questo"Tolo Tolo"(2019), ma mi sento di dire che è comico come lo è molta parte del cinema made in Italy à la Fabrizi e Sordi.Gassman Tognazzi, ossia con una morale magari non smaccatamente dichiarata, ma fatta intujire: qui il periplo-Odissea(sia detto cum grano salis, anzi metaforicamente)di Pierfrancesco-Checco(è anche proprio il nome dl personaggio-.protagonista , partendo dalla nativa Murgia ,, seguendo un suo amico e collega di ristorazione, va in Africa, vi incontra l'amore, ma anche la guerra(isamismo yahidista, versante quasi ISIS, anche se prudenza impone di non etichettare troppo.
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Non conosco bene il resto della produzione del regista-attore-cantautore Checco Zalone(in realtà Luca Medici), qui anche regista e sceneggiatore con Paolo Virzì di questo"Tolo Tolo"(2019), ma mi sento di dire che è comico come lo è molta parte del cinema made in Italy à la Fabrizi e Sordi.Gassman Tognazzi, ossia con una morale magari non smaccatamente dichiarata, ma fatta intujire: qui il periplo-Odissea(sia detto cum grano salis, anzi metaforicamente)di Pierfrancesco-Checco(è anche proprio il nome dl personaggio-.protagonista , partendo dalla nativa Murgia ,, seguendo un suo amico e collega di ristorazione, va in Africa, vi incontra l'amore, ma anche la guerra(isamismo yahidista, versante quasi ISIS, anche se prudenza impone di non etichettare troppo...), finisce con altri amici(tutti africani)ostaggio di feroci guerrglieri , e il riscatto da parte degli Italiani(per Checco, personaggio che ha accessi di reazzismo-fascismo, dati dal nonno che esibisce ancora la camicia nera, rimpiange il"buon tempo passato" e scambia"Sushi"con"Duce"...)gli fa paura, ingolfato com'è di debiti con l'"Italian State"... Divertentissime le tirate sul fascismo, paragonato alla"candida", perché"con il sole e lo stress viene fuori", dove certo ideologicamente vi sarebbe non poco da obiettare... Divertenti che le situazioni nelle quali , unico bianco, porta"sfiga"in autobus tutto pieno di Africani di colore scuro, per non dire, naturalmente, delle tirate(giuste e comprensibili)contro una tassazione(quella made in Italy)che tartassa i piccoli imprenditori, mentre "premia"o quasi i"grandi"... Complessivamente non razzista, si direbbe(anche se non si sa quanto della reali convinzioni di Medici alias.Zalone"passino"nel film), tanto che è neutra anche la canzone famosa"Immigrato"lanciata molto prima dell'uscita effettiva del film nelle sale, per non dire della"première"in TV, il flm non sottace anche le violenze terroristiche che pervadono l'Africa(qui si parla del Kenya, in primis), per cui molti immigrati sarebbero effettivamente"politici"e comunque"profughi da situazioni belliche", capace di mostare l'amico africano(Souleymane Sylla sullo schermo, decisamente bravo)come molto più colto di lui, capace di citare Baudelaire sempre in modo opportuno, ma poi non esitante a mostrare gli Africani come superstiziosi, quasi gli Italiani, in specie del Sud, non avessero anche loro supersitizioni tali da rasenatre l'assurdo. Simpatiche le citazioni di canzoni italiane,da Modugno a ToTo Cutugno, di far recitare Nicola di Bari(ancora vivo, chiaramente), di porre Manda Touré, come "imprendibile oggetto d'amore". El Gato
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woobinda
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domenica 11 ottobre 2020
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zalone schierato
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Il film, come tutti i film di Zalone, sono molto divertenti, anche se a livello registico e di sceneggiatura presentano sempre qualche falla. Questo suo ultimo film non è certo quello che ha provocato più risate, ma forse è quello che ha stimolato maggiori ragionamenti su grandi temi, nello specifico in merito al tema dell'immigrazione. Chi non ha capito che è un film dichiaratamente anti Salvini, deve riguardarselo. Non il film, ma Salvini.
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fabian t.
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mercoledì 23 settembre 2020
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il peggior film di zalone
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Non ci siamo proprio. Sebbene si tratti, a oggi, di un'eccezione che confermerebbe la regola, si fa davvero fatica a comprendere come sia stato possibile rilasciare un prodotto così mediocre dal punto di vista del soggetto, dei dialoghi, della coesione narrativa, del cast e via discorrendo. Inutile aggiungere altro. Speriamo sia stato solo un lecito esperimento e che il simpatico Zalone rimedi con i prossimi film (facendosi aiutare nella regia e nella sceneggiatura), considerato il suo indiscusso potenziale comico.
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solvsrf
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sabato 1 agosto 2020
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latitans&maigrascion company comics che county boe
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cantino nessuno mi può... neanche tu, la verità... che storia che film,
non sembra possibile poi muovere chissàquale critiche a un film
che confronto al caimano diciamolo si parla di
bazzecolone da bar, guardare il film... il
caimano, senza rendersi conto di avere il cuore del
caimano e fare e parlare mostrarsi col cuore del
caimano, caimanoni... coi tacchi diventati adesso, ecco perchè per quelle molte
persone, fracassoni con i tacchi e valigetta sbucati da chissàdove..., nonchè
lilloni e ospiti vari, king kong della finanza
abbarbicati alla loro torre che hanno sempre
qualcosa da dire e remano contro non possono apprezzare questo film,
giornalisti gentaccia tv col reddito a vaucher dell'europa, speranzosi,
perchè a ben guardarli fanno le cose avendo il cuore del
caimano, lo stesso cuore che ha fatto tutte le
nefandezze di cui si crogiolano di aver
rimediato con il carcere loro.
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cantino nessuno mi può... neanche tu, la verità... che storia che film,
non sembra possibile poi muovere chissàquale critiche a un film
che confronto al caimano diciamolo si parla di
bazzecolone da bar, guardare il film... il
caimano, senza rendersi conto di avere il cuore del
caimano e fare e parlare mostrarsi col cuore del
caimano, caimanoni... coi tacchi diventati adesso, ecco perchè per quelle molte
persone, fracassoni con i tacchi e valigetta sbucati da chissàdove..., nonchè
lilloni e ospiti vari, king kong della finanza
abbarbicati alla loro torre che hanno sempre
qualcosa da dire e remano contro non possono apprezzare questo film,
giornalisti gentaccia tv col reddito a vaucher dell'europa, speranzosi,
perchè a ben guardarli fanno le cose avendo il cuore del
caimano, lo stesso cuore che ha fatto tutte le
nefandezze di cui si crogiolano di aver
rimediato con il carcere loro. Vi è il bisgno minimo mondiale di sapere
interpretare la storia del caimano, perchè possa piacere questo il film.
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