Un marito e una moglie sono separati da duecento metri che non possono oltrepassare. Quando il figlio starà male però, l'uomo farà di tutto per abbattere il muro. Espandi ▽
La famiglia di Mustafa e sua moglie Salwa è divisa dal muro che separa palestinesi e israeliani in Cisgiordania. Lui si rifiuta di accettare il visto di lavoro israeliano per risiedere nella propria terra e così ha scelto di vivere oltre la barriera, separato dalle persone che ama. La situazione mette in crisi la famiglia, ma Mustafa e Salwa fanno di tutto per far funzionare le cose. Un giorno Mustafa viene avvisato che il figlio ha avuto un incidente: l'uomo si precipita al checkpoint israeliano, ma a causa di un problema burocratico gli viene negato l'ingresso. Disperato, chiede aiuto a un contrabbandiere e insieme ad altri passeggeri s'imbarca in un viaggio sulle colline lungo le quali scorre il confine. Un viaggio di chilometri per coprire una distanza idealmente percorribile in appena 200 metri… Un piccolo film dichiaratamente politico, che alla maniera delle commedie balcaniche trova nelle ferite di una terra la metafora del male che la affligge.
La geometria insegna che il modo più veloce per unire due punti è tracciare una retta. La vita e la Storia, però, hanno da sempre altre regole, altri piani, e le rette possono spezzarsi di fronte a un muro o diventare linee circonflesse e tortuose che uniscono i punti in maniera imprevedibili. Recensione ❯
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Amber appartiene alla generazione queer, e si rifiuta che la società continui a sindacare sulla propria identità. Espandi ▽
Amber è una teenager di 17 anni. Insieme al suo migliore amico Sebastian, i due giovani ragazzi queer condividono un mondo lontano dagli occhi inquisitori e dal giudizio della società. Quando Amber si innamora di Charlie, qualcosa cambia mettendo alla prova la loro utopia. Emergono problemi di fiducia, in tutto quel caos Amber si trova ad affrontare la transizione da sola. Always Amber è uno sguardo speciale su una nuova generazione. Recensione ❯
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Un caso vergognoso di colonialismo moderno, la storia di una comunità lacerata raccontata con uno stile sospeso tra film d'inchiesta e dramma giudiziario. Espandi ▽
A metà degli anni Ottanta, il gigante svedese delle miniere e delle fonderie Boliden fece spedire una grande quantità di rifiuti tossici in Cile, dove avrebbero dovuto essere trattati da Promel, un'azienda locale. Tuttavia, solo una minima parte dei rifiuti fu processata in un impianto e la maggior parte fu scaricata alla periferia della città, nel deserto. Le conseguenze di questo atto brutale sono ancora visibili nella comunità: i residenti hanno respirato grandi quantità di arsenico e sviluppato diverse forme di cancro, molti bambini sono nati con difetti congeniti. Attraverso testimonianze registrate dentro e fuori i tribunali e resoconti diretti delle vittime del disastro, il film fa luce su un caso vergognoso di colonialismo moderno. Recensione ❯
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Il processo creativo di Roy Andersson e le tematiche centrali del suo lavoro raccontate in un documentario. Espandi ▽
A 76 anni, l'autore svedese Roy Andersson sta per completare il suo ultimo film. Con la fine della sua carriera in vista, le preoccupazioni tematiche centrali del lavoro di Roy - vulnerabilità, insicurezza e mortalità - si riversano nel suo processo creativo. Recensione ❯
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Durante un'immersione una donna rimane intrappolata da una frana. Espandi ▽
Due sorelle si immergono nelle acque di uno sperduto fiordo norvegese, ma l'avventura diventa una disperata lotta per la vita quando una frana intrappola una delle due donne nei bui e minacciosi fondali. Recensione ❯
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In attesa del verdetto per la custodia dei figli, Alice, esausta, decide di rapirli e portarli con sè alle Canarie. Espandi ▽
Alice non vede i suoi due figli da mesi. Dopo un recente e difficile divorzio, l'ex marito li tiene lontani, nella Svezia settentrionale, in attesa del verdetto per la custodia. Ma quando suo figlio la chiama nel cuore della notte piangendo, Alice non può più aspettare. In un ultimo e disperato tentativo, viaggia verso Nord per un ultimo tentativo di riconciliazione. Ma quando le sue speranze svaniscono miseramente, non le rimane che una strada: rapisce i bambini e fa tappa verso un resort alle Isole Canarie. Col passare dei giorni, farà il possibile per riaccendere l'amore e la fiducia dei ragazzi, ma sarà sempre viva in lei la paura di essere scoperta e di doverli perdere per sempre. Recensione ❯
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Ideata e scritta da Camilla Lackberg, una soap dal tono moderno. Espandi ▽
Il ritorno alla sua città natale di Hammarvik per l'agente di polizia Johanna Strand non è facile. Tornata a casa per il funerale della madre si trova coinvolta nelle indagini relative al cadavere di una giovane donna ritrovata nel bagagliaio di un'auto in fondo al mare. Ma indagare per Johanna vorrà dire scavare nel suo passato, rincontrare vecchi amori, e fare i conti con una tragedia irrisolta. Recensione ❯
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Cronaca autorizzata dell'anno di attivismo di una paladina, da Stoccolma all'ONU. Per amore e per forza. Documentario, Svezia2020. Durata 97 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Un film che ripercorre le azioni di Greta Thunberg per combattere il cambiamento climatico. Espandi ▽
Ad agosto del 2019, gli skipper Boris Hermann e Pierre Casiraghi approdano a New York in barca a vela. Partiti da Plymouth, nel Regno Unito, hanno attraversato l'Atlantico per accompagnare Greta Thunberg, suo padre Svante e il filmmaker Nathan Grossman al summit delle Nazioni Unite sul clima, dove la giovane attivista è stata invitata a intervenire. Il documentarista svedese Grossman la segue da un anno esatto, cioè dal suo primo sciopero solitario fuori dal parlamento di Stoccolma. Dodici mesi in cui la ragazza, nata nel 2003, ha affrontato un'eccezionale esposizione mediatica, condizione necessaria per portare all'attenzione della politica mondiale il suo appello ecologico. Tutto a scapito della frequenza scolastica e delle altre normali attività di un'adolescente con sindrome di Asperger («forse non direi "soffro di" ma "ce l'ho"», afferma lei). Recensione ❯
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Il regista racconta la propria esperienza all'interno di un eco-villaggio in Danimarca. Espandi ▽
Il regista Erlend, preoccupato per le conseguenze dei cambiamenti climatici, decide di abbandonare la campagna norvegese in cui vive per trasferirsi insieme alla moglie e ai tre figli in un eco-villaggio autosufficiente in Danimarca. L'adattamento alla nuova vita sarà però ricco di insidie e complicazioni inaspettate: che cosa si è disposti a sacrificare pur di rimanere coerenti con i propri ideali? Recensione ❯
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Un ragazzo escogita uno strano modo per arrivare dal Libano all'Europa. Espandi ▽
La regista tunisina Kaouther Ben Hania mescola una storia d'amore senza frontiere con la blanda provocazione di una satira sul mondo dell'arte, il tutto premendo sul nervo scoperto della crisi dei rifugiati. Un tema attuale che mette alla berlina il privilegio occidentale, ed europeo in particolare, attraverso il simbolo di una schiena tatuata con un visto che permette l'ingresso nell'area Schengen. Adattata sul grande schermo, la schiena è quella magnetica di Yahya Mahayni, che fa un piccolo miracolo nel tenere insieme i molti toni, spesso divergenti, del film. A contendersene l'umanità c'è una schiera di personaggi che, un po' come tutto L'uomo che vendette la sua pelle, risultano posticci e superficiali, e purtroppo ben oltre le intenzioni degli autori. Certamente suggestivo e capace di provocare il dibattito (caratteristica che ha regalato al film anche una candidatura agli Oscar), ma solo ed esclusivamente a un livello ben più epidermico di qualunque tatuaggio. Recensione ❯
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Dramedy capace di svilupparsi in forme di autoironia interessanti, incentrato sull'adattamento di un'azienda editoriale al mondo digitale e alle difficoltà connesse. Espandi ▽
Sofie è una consulente social pronta ad assumere un nuovo incarico. Non ci vuole molto prima che sorgano conflitti, soprattutto se il suo incarico è quello di rendere un editore di lunga data adatto al mondo digitale, e quindi aumentare le sue capacità, costi quel che costi. Le difficoltà aumentano nel momento in cui si verificano i primi attriti tra i dipendenti dell'azienda, soprattutto con il giovane esperto di informatica Max, principale antagonista della serie. I contrasti danno però luogo a situazioni esilaranti che avranno come esito una storia d'amore. Recensione ❯
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Cinque personaggi si ritrovano in una casa a discutere del mondo. Espandi ▽
In una grande casa padronale di campagna Nikolai, proprietario terriero, si intrattiene con alcuni ospiti su temi filosofici e morali. Si passa dall'Anticristo alla presenza della morte nel mondo, dal senso della guerra al progresso civile e morale. Recensione ❯
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Un documentraio che racconta tutti i rituali e le figure professionali di chi lavora per organizzare un funerale. Espandi ▽
Carl Olsson racconta tutto ciò che accade quando una persona muore e tutte le figure professionali che entrano in campo, dai becchini agli imbalsamatori. Recensione ❯
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A Yiwu ci sono 600 fabbriche di Natale dove si producono decorazioni per tutto il mondo. Ecco come scorre la vita di questi operai, tra fatiche e sogni. Espandi ▽
Gli ideali del comunismo hanno da tempo perso valore a Yiwu, città con più di 600 fabbriche di Natale. Consumismo e materialismo su scala mondiale, il Natale come lo conosciamo oggi. Grazie all'aumento dei salari, gli operai di queste fabbriche possono permettersi l'ultimo modello dell'Iphone, ma continuano a vivere in camerate affollate. Come immigrati nel proprio stesso paese, nostalgici di luoghi lontani, alcuni di loro sentono la mancanza della famiglia, ad altri mancano i colleghi e gli affetti nati sul luogo di lavoro, quando in ferie a casa. Le nuove generazioni sono già stanche dopo lunghe ore di lavoro, a contatto con i fumi chimici. Poco importa studiare e istruirsi, come vorrebbero i loro genitori. Bloccati tra il rispetto della tradizione cinese e la rincorsa di un sogno tutto nuovo, fatto di business, ricchezza, indipendenza e amore. Recensione ❯
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Il ritratto intimo di una donna nicaraguense, una storia di vera amicizia e un omaggio a tutte le donne che con coraggio e tenacia combattono per la propria indipendenza. Espandi ▽
Il regista Peter Torbjo¨rnsson da quarant'anni filma la vita degli abitanti del villaggio di San Fernando, in Nicaragua. Quello che doveva essere il ritratto di una comunità diventa la storia di una donna, Ninosca, che abbandona il marito violento e fugge in Europa, con l'unico obiettivo di guadagnare quanto basta per tornare e ricominciare una nuova vita insieme ai suoi figli. Nella sua lotta per l'indipendenza deve però confrontarsi con il proprio passato e fare i conti con la cultura machista dell'America Centrale. Recensione ❯
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