"Fino al 20 di agosto potete decidere di andarvene, di scappare. I posti sono difficili, pioverà sempre, gireremo con la pioggia, gireremo col fango. Il film l'avete letto, ha tanto difficoltà dentro. Non lo nascondo, ve lo dico sinceramente". A dirlo è il regista Matteo Rovere, durante le fasi iniziali delle riprese de Il primo re, film che lo riporta dietro la macchina da prese a tre anni dal successo di Veloce come il vento. Davanti a lui, ad ascoltarlo, ci sono Alessandro Borghi e Alessio Lapice, non ancora consapevoli di quello che avrebbero affrontato nelle 8 settimane di set. La storia narrata è nota, è quella di Romolo e Remo, due fratelli che, soli, nell'uno la forza dell'altro, in un mondo antico e ostile sfideranno il volere implacabile degli Dei. Dal loro sangue nascerà una città, Roma, il più grande impero che la Storia ricordi. Un legame fortissimo, destinato a diventare leggenda.

"Dalla preparazione non si era capito benissimo quanto sarebbe stata dura fare questo film, perché a tutta la componente tecnica della spada, del pugnale, della colluttazione, abbiamo dovuto aggiungere il fango, il freddo, il fatto di essere praticamente sempre nudi, la pioggia e tutta una serie di componenti che ovviamente rendono tutto molto più complicato, ma assolutamente tutto più bello"

Diretto da Matteo Rovere, Il primo Re - di cui presentiamo in anteprima l'esclusivo backstage - sarà al cinema da giovedì 31 gennaio, distribuito da 01. Nel cast, oltre ad Alessandro Borghi (Remo) e Alessio Lapice (Romolo), troviamo tra gli altri anche Fabrizio Rongione (Lars Il Vecchio), Massimiliano Rossi (Tefarie), Tania Garribba (Satnei), Michael Schermi (Arant La Bestia), Max Malatesta (Veltur) e Vincenzo Pirrotta (Cai Il Sabino).