Un'opera adrenalinica, graffiante e commovente con un duo di attori dall'alchimia perfetta. Recensione di Claudia Catalli, legge Nina Pons.
di A cura della redazione
Carroll Shelby è il pilota che nel '59 ha vinto la 24 ore di Le Mans, la più ardua delle gare automobilistiche. Quando scopre di non poter più correre, si dedica a progettare auto insieme all'amico Ken Miles. Insieme accetteranno la sfida targata Ford di sconfiggere la Ferrari e si batteranno per vincere una nuova 24 ore, a bordo di un nuovo veicolo messo a punto da loro stessi.
Il film è una metafora della lotta tra talento e marketing: vale di più un cavallo di razza o il più addomesticabile di tutti? Irascibile e testardo, Miles vanta volto scavato e carisma di Christian Bale, alla sua ennesima interpretazione magistrale. Altrettanto efficace Damon nei panni di Shelby.
Travolgente e profondo, il film di Mangold offre due ore e mezzo di puro spettacolo, in cui è impossibile staccare gli occhi dallo schermo.
In occasione dell'uscita al cinema di Le Mans '66 - La grande sfida, Nina Pons interpreta la recensione di Claudia Catalli.