Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Filippo Bologna |
Attori | Luca Argentero, Ilenia Pastorelli, Alessandro Haber, Vittoria Puccini, Isabella Ferrari Ludovico Succio, Sidy Diop, Arianna Ninchi, Massimo De Lorenzo, Carlo Luca De Ruggieri, Riccardo Scamarcio, Valentina Lodovini. |
Uscita | giovedì 15 novembre 2018 |
Distribuzione | Vision Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,97 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 10 dicembre 2018
Mentre le lancette dell'orologio corrono inesorabili verso la mezzanotte e la cena tarda ad arrivare, le coppie fanno conoscenza e l'atmosfera si scalda. In Italia al Box Office Cosa fai a Capodanno? ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 810 mila euro e 576 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Un gruppetto di scambisti decide di trascorrere la notte di Capodanno in una baita di montagna. Ecco in arrivo due sposini in cerca di emozioni forti, un ex politico confinato su una sedia a rotelle accompagnato da una giovane dark, e una matura signora altoborghese insieme ad un ragazzo che, per età, potrebbe essere suo figlio. È anche in arrivo (o forse no) un carico di aragoste e champagne per consentire al gruppetto di festeggiare l'occasione nel tripudio dei sensi. Ma nulla andrà come pianificato, anche perché ad aspettarli nella baita non c'è la coppia di viziosi pronti ad ospitare un'orgia casalinga, ma due ladruncoli intenzionati a svaligiare la casa.
Filippo Bologna, scrittore affermato e sceneggiatore con all'attivo un David di Donatello (collettivo) per il copione di Perfetti sconosciuti, debutta alla regia con un altro gioco al massacro fra quattro pareti, e i riferimenti cinematografici sono espliciti e frequenti, da Carnage a The Hateful Eight (di qui l'uso reiterato di un commento musicale da spaghetti western).
Quello che manca però sono i riferimenti alla realtà, perché nessuno dei protagonisti appare umanamente riconoscibile, e la storia di questo Capodanno pronto a trasformarsi in una cena delle beffe (peraltro quasi a digiuno) perde credibilità ad ogni svolta successiva.
Contrariamente a Perfetti sconosciuti, qui non ci sono persone ma invenzioni narrative senza alcun corrispettivo nella quotidianità, e neppure elaborate in forma di estremizzazione cinematografica (il che avrebbe forse potuto funzionare). I dialoghi sono letterari, assai distanti dallo scambio verbale fra esseri umani persino quando vorrebbero apparire colloquiali, e i vissuti dei personaggi appaiono ispirati esclusivamente ad un immaginario astratto di finzione; le stoccate alla politica e alla contemporaneità suonano come qualunquismi senza dolorosa sostanza - proprio quei "discorsi da bar" cui una battuta del film afferma di voler andare oltre; la volgarità è sparsa a pioggia ma non si traduce in comicità, nemmeno in termini "vanziniani", suscitando invece disagio e imbarazzo.
Le capacità dell'intero cast si scontrano rovinosamente con questa costruzione che dimentica completamente la veridicità, senza peraltro approdare ad un'invenzione narrativa interessante. Dunque la signora matura (Isabella Ferrari) è una caricatura ma non una rilettura satirica; il millennial che l'accompagna (Ludovico Succio) spara slogan offensivi per l'impegno autentico della sua generazione; l'ex politico guardone sperpera il talento tragicomico di Alessandro Haber; la sua compagna (Vittoria Puccini) diventa una Lisbeth Salander de noantri; Ilenia Pastorelli ripropone per l'ennesima volta la coatta dal cuore d'oro e l'elegante Luca Argentero si sforza di mostrarsi greve e triviale: persino la battuta sul loro essere reduci dal Grande Fratello è mal congegnata.
Soprattutto, si ride pochissimo, a denti stretti, e non per il cinismo implicito in questa storia di belli e cattivi, ma per la farraginosità della trama e la legnosità degli scambi fra i personaggi. La cura nelle inquadrature non basta a ovviare a quello che è il difetto più imperdonabile da parte di uno scrittore e sceneggiatore, ovvero l'aver messo in piedi una storia popolata da perfetti sconosciuti, cioè persone di cui ci domandiamo: "Ma questi, chi sono?".
Una location, una commedia corale e uno degli sceneggiatori di Perfetti Sconosciuti al suo debutto come regista. Questi gli ingredienti per la black comedy Cosa fai a Capodanno?, la cui uscita è prevista per il 15 novembre. Quattro coppie si danno appuntamento per passare Capodanno in uno chalet in montagna, con l'obiettivo di passare la fatidica mezzanotte in un modo nuovo e originale: fare un'ammucchiata. "E' un obiettivo a cui non arriveranno mai", svela Luca Argentero all'ottava edizione di Ciné - Giornate di cinema. "Saranno proprio gli incidenti che portano alla mezzanotte il tema portante della narrazione.
La coppia meno interessata al programma sensuale è quella composta da Luca Argentero e Ilenia Pastorelli. Tra le altre, c'è una battuta sul Grande Fratello che li riguarda entrambi e ne racconta l'autoironia e il volersi prendere poco sul serio.
Luca Argentero si dice felice di interpretare un personaggio diverso e del tutto deprecabile: "Ho avuto modo di vedere il film, anzi a dire il vero l'ho preteso per potervene parlare con cognizione di causa, e sono rimasto colpito perché si tratta di una black comedy davvero riuscita. A differenza di altre opere prime, qui non c'è alcun timore referenziale nell'uscire fuori dai parametri, Bologna spariglia le carte".
Lo fa con una storia di sesso, pretesto intrigante per poter far riflettere su argomenti come migrazione, droga, problematiche relazionali e di coppia. "Il sesso è attraente per definizione, nel film però è solo un motore che spinge i personaggi: la bravura di chi scrive è aver saputo anticipare il momento storico, la tirata di Alessandro Haber sull'immigraziome vista oggi è estremamente attuale, eppure è stata scritta un anno fa".
Un film in cui i segreti hanno un peso fondamentale, in quanto ogni personaggio ha qualcosa che non ha rivelato. La crisi si scatena proprio quando i segreti di tutti vengono a galla. E lì sarà un crescendo, tra persone legate, pistole, colpi di scena, approcci lesbo, scambi di sguardi equivoci, tute in lattex e frustini. E un cast di livello, da Argentero e Haber a Isabella Ferrari, Vittoria Puccini, Riccardo Scamarcio e Ilenia Pastorelli. "Se funzionano le commedie corali? Dipende molto dalla storia, se è buona e segue un'idea interessante allora è bello avere un gruppo di attori ben assortiti"
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Povero cinema italiano. Non se ne può più di filmetti da cassetta a basso costo ambientati in una stanza con sceneggiature banali e con attori importanti che figurano solo 2 minuti!! Comicità assente e vecchi attori patetici.
Pellicola, nell'insieme, insignifcante sia nei suoi aspetti umoristici e sia nei momenti di amara riflessione. Si salva comunque il buon attore Alesandro Haber che riesce a catalizzare sul suo personaggio quel poco di interesse sarcastico e cinico che questo film riesce almeno un pò a dare. Peccato in quanto il cast di attori a disposizione avrebbe potuto far decollare una trama che almeno [...] Vai alla recensione »
Non ho dato importanza alle recensioni negative, con le quali ora concordo pienamente. Un ottimo cast imprigionato in una sceneggiatura che non rapisce il pubblico, ma lo irrita per la mancanza di una precisa identità da attribuìre al film, né commedia, né thriller.......niente. Ho duramente resistito, a differenza di altri, fino ai titoli di coda......
Certo che nel 2019, fra le tante tecnologie e le mille fonti di ispirazione far un film così brutto ed inutile è abbastanza complicato. Eppure qua ci son riusciti in pieno, anzi, di più. Ho atteso a lungo a guardarlo in quanto se da una parte avevo una grande attesa visti i personaggi coinvolti e la possibile trama farsesca, dall'altra c'era qualcosa in me che mi faceva [...] Vai alla recensione »
l'ammucchiata l'ha fatta il regista. film pallosissimo e surreale
Un guazzabuglio dove non si riesce a percepire quale sia la vera trama del film . Scene scollegate una commedia nel senso napoletano del termine. Un ‘angosciante truffa!!!
Un film pessimo, volgare, senza una trama, un unione di tragico e comico terribile. I personaggi sono tutti di uno squallore terribile. Niente a che vedere con Perfetti sconosciuti, il film più mediocre che abbia mai visto
In un bel pomeriggio di primo dell'anno abbiamo scelto di vedere questo film a tema. Sarebbe stato molto più proficuo passare queste due ore a dormire. Incantati dai nomi degli attori, che spesso sono garanzia di mezza riuscita del film, siamo stati truffati. La sceneggiatura sembra scritta da un demente con seri problemi di droga, non ha ne capo ne coda, i personaggi non sono caratterizzati [...] Vai alla recensione »
Non riesco ha trovare le giuste parole per descrivere il mio disprezzo per questo film, bruttissimo. Speso male i miei soldi, non vedevo l'ora che finisse, on lo dico per esagerare,quando un film ti annoia... Sconsigliatissimo.
Credo nel cinema italiano.Il novero di bravi e brillanti attori sembrava il miglior presupposto per un bel sabato al cinema.Non è stato il caso.Film senza arte ne parte, trama insulsa e recitato dozzinalmente.Non fatevi fregare.
Ma finitela con questi film idioti con sceneggiature idiote
...se avesse passato più tempo a scrivere una sceneggiatura decente, ora non sarebbe costretto a scriversi delle inverosimili recensioni a cinque stelle.
a me non è piaciuto granchè . non iguardabile ma forse avevo aspettative più alte e mi ha un pò deluso
ho acquistato questo film pensando di passare una serata in allegria,non ho parole per descrivere la bruttezza e mediocrita' della pellicola,per non parlare degli attori.a che genere appartiene questo film?sto ancora tentando di capirlo.guardare questo "film" e' solo una perdita di tempo e soldi buttati via.veramente vergognoso
Prendete un capolavoro mancato, detestabile ma di qualche spessore, come The Eightful Eight, fatene una scopiazzatura trash in salsa di commedia all'italiana, con una vena pecoreccia (peraltro disattesa), scrivete un copione talmente mediocre da dilapidare la bravura di un cast di ottimi attori, Alessandro Haber e Isabella Ferrari su tutti, affidate il tutto a un esordiente che, se davvero ha partecipat [...] Vai alla recensione »
Un film noioso,completamente distaccato dalla realtà',con dialoghi e situazioni irreali e banali,luoghi comuni,durante la visione l'unica vera attesa e' che il film finisca presto.Povero cinema italiano.
Mi sono iscritto oggi soprattutto per poter recensire questo film terribile, illogico, senza senso, non fa ridere ma fa piangere per aver buttato soldi!Io spero che il regista capisca che non è un film guardabile, noioso e senza una trama. Una stella perché meno non è possibile purtroppo
Mi dispiace per gli attori perché alcuni di loro mi piacciono anche come la Pastorelli e Argentero ma veramente il film ha fatto pietá. Il cane che spinge l'uomo nella piscina... Quello che si taglia il dito... Totalmente no sense... GLI ALIENI? AHAHAHHA
Pessima trama,pessima recitazione di tutti gli attori presenti.
Penso che il titolo della recensione dica tutto. Questo film non doveva nemmeno essere presentato nei cinema...io non so chi sia stato il produttore incosciente che l'ha finanziato. Non c'è una trama, non c'è un genere...non c'è nulla di nulla. Sono riusciti a rendere patetico persino Haber, che generalmente è un attore straordinario. Assolutamente sconsigliato.
Orribile. Nonsense totale. Grandi attori che si abbassano ad uno squallore del genere. Vergognoso che proiettino certi film al cinema.
Film completamente sconclusionato non mi ha coinvolto neanche un secondo e ha tratti mi sono anche annoiata, per me film bruttissimo non credo abbia un gran successo considerando che in sala eravamo tre gatti. Sconsigliatissimo.
Povero film, questo"Cosa fai a Capodanno?"(Filippo Bologna, anche autore di soggetto e sceneggiatura", 2018)doove, con la scusa del capodanno, dove alcune coppie di ritrovanoa Capodanno, con la scusa del"liberoscambismo di coppie", quando in realta', a parte una coppia e in paritcolare un anziano prof, anche ex deputaot, e intenzioni sono diverse, legate anche a tentativi [...] Vai alla recensione »
Ci sono film drammatici e ci sono commedie. Questo film, invece, è una miscela fra i due generi e a mio parere genera un pasticcio senza capo nè coda. Anzi, con una coda, cioè un finale, che davvero mi è sembrato inopportuno. Capisco che già non doveva essere stato semplice sviluppare un film che partiva da un'idea un po' taboo, e condirla in salsa un po' [...] Vai alla recensione »
... questo è un film da votare con i buchi neri! 5 BEI BUCHI NERI! Ne scrivo perchè a volte vedo un gruppo ragguardevole di attori che stimo che si imbarca in avventure insensate come questa. Cosa gli fa fare questa scelta? I migliori sono stati Scamarcio e Lodovini, che, visto dove si andava a parare, se ne sono usciti a gambe levate all'inizio del film! Fra trent'anni diventerà [...] Vai alla recensione »
Film che a definirlo brutto gli fai un complimento....Trama assurda e senza una logica. Fa specie che attori di un certo calibro(Haber,Ferrari etc) si siano prestati a farlo.
L'unica cosa che ho apprezzato è stata la "romanaggine" o "romanità" esilarante di Ilenia Pastorelli. Per il resto non commento
Raramente ho visto un film più brutto. A confronto i Vanzina possono essere paragonati a Ingmar Bergman e fare il paio con Antonioni. Perfino Alvaro Vitali potrebbe dire di aver interpretato persoggi dalla psicologia complessa. In coclusione questo film merita il giudizio che Fantozzi espresse su "la corazzata Potemkin"
E' un film strano quando sembra che voglia prendere una strada comica, che poi comico non lo è mai si sorregge sulla bravura di Alessandro Gaber, c'è qualche scena drammanica che ne rimescola tutto, secondo me l'idea non è male se fosse stato un film surreale in stile Terry Gilliam con scene assurde e giochi erotici improbabili sarebbe stato divertentissimo ma forse [...] Vai alla recensione »
Godibile. In sala molte reazioni, sorprese, risate, pensieri amari.Originale e denso. Stimolante.Tutti i personaggi coerenti e veri.Musiche evocative.
Grottesco e leggermente sgraziato, per questo piacevole dall'inizio alla fine con un pizzico di Tarantino e Monicelli. Un'opera prima assai più che sufficiente. Leggo critiche troppo negative, forse speravano in un cinepanettone.
Se avessi ascoltato la critica di Mymovies e peggio ancora quelle degli "esperti" che scrivono qui probabilmente non avrei visto questo film. perdendomi di fatto un capolavoro. Per fortuna invece ragiono con la mia testa e questo è tra i migliori film 2018. Un'opera prima che fa l'occhiolino a The Hateful Eight ma anche a 7 sconosciuti a El Royale, senza mostrare nessun timore [...] Vai alla recensione »
Il film Cosa fai a Capodanno? se si dovessero ampliare i criteri dei generi andrebbe classificato come imbarazzante. Non tanto per l'argomento: un gruppo di scambisti si dà appuntamento in una casa di montagna isolata per festeggiare tutti insieme. No, l'imbarazzo deriva dal film, dalla storia, dai dialoghi, dai personaggi, tutto suona agghiacciante (compreso il cameo erotico-giornalistico), non solo [...] Vai alla recensione »
In Cadore si ritrovano a Capodanno dieci personaggi. Alla ricerca di un copione decente. E dire che l'esordiente Filippo Bologna è tra gli sceneggiatori del magnifico Perfetti sconosciuti. Scambisti, ladri e fessi vari si rimpallano battute così: «È junghiano?», «Penso che mangi un po' di tutto». Il più saggio è Riccardo Scamarcio, che perde un dito nel prologo e riappare solo nel titoli di coda.
Opera prima di Filippo Bologna, tra gli sceneggiatori di Perfetti sconosciuti': premio David di Donatello assieme ai colleghi (cinque, compreso il regista Paolo Genovese). Mettersi in proprio è un rischio, anche se nel curriculum c'è un premio Bagutta opera prima per il romanzo "Come ho perso la guerra". L'andazzo letterario si vede nella prima scena: Riccardo Scamarcio resta bloccato in mezzo alla [...] Vai alla recensione »
Haber. Haber. Haber. Quanto sia bravo l'attore, regista e cantante è cosa nota, ma se «Cosa fai a Capodanno?» riesce sia pure in modo sghembo a reggere la sfida di un soggetto divagante, una drammaturgia a sbalzi, un mandato grottesco che lascia però gli spunti a metà del guado, lo deve molto alla performance dell'artista di lungo corso più fuori standard del cinema (non solo) italiano, uno per intenderci [...] Vai alla recensione »