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Ant-Man and the Wasp, Paul Rudd e Evangeline Lilly piccoli grandi supereroi

Oggi ospiti al Giffoni Film Festival i protagonisti della nuova adrenalinica avventura Marvel. Dal 14 agosto al cinema.
di Andrea Fornasiero

Ant-man and the Wasp

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Evangeline Lilly (Nicole Evangeline Lilly) (44 anni) 3 agosto 1979, Fort Saskatchewan (Canada) - Leone. Interpreta Hope van Dyne / Wasp nel film di Peyton Reed Ant-man and the Wasp.
venerdì 20 luglio 2018 - Incontri

Il giorno prima di arrivare a Giffoni per accompagnare l'apertura del festival con Ant-Man and the Wasp, i due protagonisti Paul Rudd ed Evangeline Lilly sono passati da Roma dove hanno concesso un incontro con la stampa presso il lussuoso Hotel De Russie. Lei si è presentata con un vestito e soprattutto un tacco da grande occasione, più casual invece lui, vicino anche nella vita al modo di fare del proprio personaggio.
Hanno iniziato l'incontro parlando del loro rapporto con la super-saga cinematografica del Marvel Cinematic Universe, giunta proprio con Ant-Man and the Wasp alla cifra tonda del ventesimo film e ancora ben lontana dal terminare.

Pl MCU è stato una grande aggiunta alla mia vita e una forza del tutto positiva. Mi piace far parte di un fenomeno così conosciuto e amato in tutto il mondo, inoltre è qualcosa che posso condividere con i miei figli: lui li ha visti tutti mentre lei mi sta implorando per vedere Avengers: Infinity War (guarda la video recensione) anche se ha solo otto anni. Da questa partecipazione ho avuto solo gioia.

Evangeline Lilly: Vedo il MCU come una piccola fuga dalla realtà, un modo di sentirsi bene e speranzosi anche se nel mondo le cose non vanno al meglio. Inoltre mi ricorda di cercare il coraggio dentro di me: incarnare un eroe è una sfida e mi permette di vedere il potenziale che posso raggiungere come madre e cittadina. La Marvel poi è davvero una famiglia, una buona famiglia, anche se non credo che nella mia carriera qualcuno potrà mai prendere il posto del cast e della troupe di Lost, con cui ho convissuto sei anni, su un'isola isolata, anche con una certa solitudine - ero là senza marito o figli. Mi hanno dato davvero tanto amore e ancora mi commuovo quando penso a loro e a quanto mi hanno aiutato quando ero triste. Piangevo tutte le volte che finiva una stagione.
Paul Rudd: Lavorare nel cinema è un'esperienza interessante, perché ci vogliono mesi a realizzare un film ed è un periodo intenso insieme al cast artisto e tecnico, ma poi si riprende la propria vita. Lavorare con la Marvel, conoscere gli altri attori e gli executive, ha creato invece un rapporto più duraturo, di amicizia e famigliarità, un vero piacere.


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Di rito poi la domanda sul potere di rimpicciolirsi e sul rapporto con gli insetti.
Evangeline Lilly: Nella prima stagione di Lost guardavamo la serie insieme e allora avrei voluto rimpicciolirmi perché era il mio primo lavoro e mi sembrava di essere terribile. Riguardo gli insetti: li ho sempre amati fin da piccola, li proteggevo e mi piacevano i millepiedi, me li mettevo addosso e li usavo per spaventare le altre bambine!
Paul Rudd: Adorerei potermi rimpicciolire in situazioni poco confortevoli, mi ci trovo spesso. E in merito alle formiche ho cambiato il mio atteggiamento, non le pesto più, lascio che si facciano gli affari loro, sono i miei fratelli e sorelle.

Altrettanto classica la domanda su quale personaggio di fantasia fantasticavano da bambini:
Evangeline Lilly: Io sognavo due cose, di essere un'elfa nella Terra di mezzo e l'ho realizzato, e di essere la Catwoman di Michelle Pfeiffer, che ora mi ritrovo come mamma [interpreta la madre del suo personaggio, Janet Van Dyne]. Sto vivendo i miei sogni.
Paul Rudd: Io invece volevo essere Hulk, ma non mi hanno dato la parte...

Evangeline Lilly ha poi parlato di come aveva sperato da subito di avere il ruolo di Wasp...
Evangeline Lilly: Quando sono stata scelta per il primo Ant-Man ho letto la sceneggiatura e nell'ultima scena vedevo che il mio personaggio, Hope, osservava un prototipo di tuta dicendo "It's about time!" [ossia: È arrivato il momento]. Sapevo quindi che se il primo film fosse stato un successo c'erano ottime chance che diventassi The Wasp. Per cui ho fatto il possibile per far fare bella figura a Paul nel primo capitolo!

Infine i due attori hanno parlato delle possibilità delle tecnologie digitali come le loro copie virtuali per gli stunt più impossibili e il ringiovanimento al computer...
Evangeline Lilly: Io ho avuto il mio primo doppio digitale in Lo Hobbit, avevo già fatto vari scan per le action figure e quanto me ne hanno chiesto un altro mi hanno spiegato che avrebbero ricreato il mio personaggio come un doppione in mia assenza. Inizialmente mi sono rifiutata di fare questo scan, perché pensavo che andando avanti in questa direzione tra vent'anni non ci sarebbe stato più bisogno degli attori. Poi però mi sono rassicurata, non si può combattere il progresso, è inevitabile ed è in questa direzione che va l'industria. Inoltre alla fine lo stunt double era davvero fantastico.
Paul Rudd: Non credo che a Hollywood sia superato il mito della giovinezza, c'è sempre grande richiesta di attori giovani. Tanto che mi stupisce come i supereroi abbiano interpreti così maturi, a partire da me, e sono molto grato di questa occasione. Grazie al sistema anti-age al computer magari li interpreteremo ancora per molti anni. Michael Douglas ci raccontava che non aveva mai lavorato con Michelle ed era davvero contento di farlo, ma era ancora più eccitato dall'idea di lavorare con lei ringiovaniti di trent'anni!
Evangeline Lilly: Credo che Robert Downey Jr. e Gwyneth Paltrow abbiano dimostrato come fosse possibile essere straordinari, belli e attraenti a dispetto della propria età. Perché in fondo l'età è bellissima e io personalmente la voglio onorare. In un'intervista spiegavo che cerco prodotti cosmetici che non sbandierino proprietà anti-invecchiamento, per varie ragioni ma anche perché non voglio dare a me stessa inconsciamente l'idea di non dover diventare vecchia. Voglio invecchiare e crescere, divenire più esperta e più saggia. Credo che per un'attrice pensare di valere solo quanto la propria bella faccia sia una scempiaggine.
Paul Rudd: Infatti uso io i prodotti anti-invecchiamento che Evangeline butta via.
Evangeline Lilly: Per questo lui ha un aspetto più giovanile di me!


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