Il regista racconta il suo L'ora più buia, resoconto della clamorosa vittoria britannica contro la Germania nazista. Dal 18 gennaio al cinema.
Gran Bretagna, 1940. È una stagione cupa quella che si annuncia sull'Europa, piegata dall'avanzata nazista e dalle mire espansionistiche e folli di Adolf Hitler. Il Belgio è caduto, la Francia è stremata e l'esercito inglese è intrappolato sulla spiaggia di Dunkirk. Dopo l'invasione della Norvegia e l'evidente spregio della Germania per i patti sottoscritti con le nazioni europee, la camera chiede le dimissioni a gran voce di Neville Chamberlain, Primo Ministro incapace di gestire l'emergenza e di guidare un governo di larghe intese. A succedergli è Winston Churchill, con buona pace di re Giorgio VI e del Partito Conservatore che lo designa per soddisfare i Laburisti.
"Con L'Ora Più Buia - Darkest Hour, abbiamo dato nuova vita a discorsi eccezionali pronunciati in circostanze eccezionali che ne hanno comunque modellato la scrittura. Spesso non si ricorda che Winston iniziò la propria carriera come giornalista. La scrittura è stato il suo primo grande talento, quello in cui è riuscito sempre meglio".
Diretto dal regista londinese Joe Wright - protagonista dell'intervista che presentiamo in esclusiva - L'Ora Più Buia - Darkest Hour sarà al cinema dal prossimo 18 gennaio. Nel cast, tra gli altri, troviamo Gary Oldman, Lily James, Ben Mendelsohn, Kristin Scott Thomas e Richard Lumsden.