paolorol
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sabato 28 gennaio 2017
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tanto rumore per..nulla!
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Apriamo gli occhi e rendiamoci conto che i vestiti nuovi dell'imperatore non esistono! L'imperatore è nudo. Non è dato sapere quale psicosi collettiva abbia colpito i critici di mezzo mondo, i nostri in gregge compatto, tutti ad esaltare questa assoluta pochezza inondata da Palle Dorate (per la serie "ma che ce ne frega"). Posso capire che il filmetto possa (forse) piacere agl americani, gente piuttosto semplice, che possa essere apprezzato da un pubblico nazionalpopolare onnivoro da multisala, ma, mi domando senza riuscire a rispondermi, cosa diavolo ci avranno visto i super intelligentoni di Venezia??? La sola cosa che si salva dell'interminabile polpettone (2 ore che diventano quasi 3 grazie agli intervalli pubblicitari dell'ignobile catena The Space) sono i colori.
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Apriamo gli occhi e rendiamoci conto che i vestiti nuovi dell'imperatore non esistono! L'imperatore è nudo. Non è dato sapere quale psicosi collettiva abbia colpito i critici di mezzo mondo, i nostri in gregge compatto, tutti ad esaltare questa assoluta pochezza inondata da Palle Dorate (per la serie "ma che ce ne frega"). Posso capire che il filmetto possa (forse) piacere agl americani, gente piuttosto semplice, che possa essere apprezzato da un pubblico nazionalpopolare onnivoro da multisala, ma, mi domando senza riuscire a rispondermi, cosa diavolo ci avranno visto i super intelligentoni di Venezia??? La sola cosa che si salva dell'interminabile polpettone (2 ore che diventano quasi 3 grazie agli intervalli pubblicitari dell'ignobile catena The Space) sono i colori. Belli. Saturi. Punto. Tutto il resto è noia, volendo estrarre con testardaggine un pò di sangue dalla rapa possiamo salvare le brevi scenette in cui la protagonista sostiene le sue fallimentari audizioni.. La trama è inesistente, segue il canovaccio standard di un qualsiasi romanzetto rosa per decerebrati, poco più di un pretesto per mettere in scena coreografie scalcinate, che tentano di imitare, fallendo miseramente, i soliti Ginger & Fred o il solito Gene Kelly, sulle note di canzoncine inconsistenti che non lasciano nessuna traccia nella mente. La sceneggialura è una semplice scemeggiatura, la recitazione dei due squallidi protagonisti fa rimpiangere le alte fonti ispirative, vedi Fame & musicarielli in genere.
In definitiva questa ignobile pellicola mi è servita per resettare la mia fiducia nei confronti della critica. Non è mai stata totale, per carità! So bene che da Mollica in su e in giu il mondo è pieno di incensatori che, evidentemente avranno il loro tornaconto dall'arte di indorare coi loro commenti qualsiasi bruttura. Ma questo colpo è stato duro e violento: mi rifiuto di pensare che si siano in massa bevuti il cervello, penso che abbiano pensato a rimpinguare i loro conti in banca con recensioni edulcoranti e, in ultima analisi, disoneste. Tutto va bene, le "rivisitazioni", le "reinterpretazioni", le "dissacrazioni", gli "omaggi", i "riferimenti".. Volendo si può dire tutto ed il contrario di tutto. Resta il fatto che chiunque possegga un minimo di gusto e di cultura non è autorizzato ad esprimere giudizi così sopra le righe per un prodotto industriale così innaturale, sintetico e tossico. Un fil OGM? Per dirla col mitico Fantozzi: "La La Land è una boiata pazzesca !"
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angela
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lunedì 13 febbraio 2017
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che film insipido
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É un musical mediocre, di una lentezza esasperante, inutilmente lungo. Salvo la scena iniziale, la fotografia e il bellissimo Ryan Gosling... ma non basta per fare un film decente. Coraggiosi i protagonisti a cimentarsi nel ballo... perché non sanno ballare. Dialoghi noiosi e scontati.
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