La La Land |
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Un film di Damien Chazelle.
Con Ryan Gosling, Emma Stone, J.K. Simmons, Finn Wittrock.
continua»
Titolo originale La La Land.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 126 min.
- USA 2016.
- 01 Distribution
uscita giovedì 26 gennaio 2017.
MYMONETRO
La La Land
valutazione media:
3,48
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Città delle stelledi HowlingfantodFeedback: 7986 | altri commenti e recensioni di Howlingfantod |
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sabato 25 febbraio 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Come poter pensare che in un film, una narrazione che prende lo spunto da vicende reali quindi, all improvviso la scena si trasformi e quelle persone che poco prima occupavano uno spazio reale e quotidiano, come trovarsi in un ingorgo in autostrada come nella scena iniziale, si mettano a cantare e ballare dando sfogo alla loro gioia? E’ irreale, è magico, è più di un film di fantascienza, è la magia del cinema che rende omaggio ad un genere ormai tramontato, quello del musical. E’ come se quelle musichette leggere ad un certo punto dal nulla venissero a galla dal nostro interno perché anche noi vogliamo essere spensierati, leggeri, liberi, ballare, cantare, innamorarsi. Questa è la leggerezza e la poesia di La La Land, che però non è solo questo. E’ anche un omaggio al fantasmagorico mondo del cinema, un po’ meta-cinematografico in questo: Mia (Emma Stone) la co-protagonista del film lavora in un bar degli studios della Warner e sogna di fare l’attrice, il film trabocca di citazioni cinematografiche, da Casablanca, fino a tutte le locandine dei vecchi film che fanno la comparsa qua e la nel corso del film, fino ai due innamorati che addirittura fanno una puntata allo stesso osservatorio astronomico di “Gioventù bruciata”, con la bellissima scena del ballo fra le stelle dei due, è anche un omaggio alla grande tradizione del jazz, tanto amata da Sebastian (Ryan Gosling), jazz che li farà incontrare e vivere la loro storia d’amore. Le loro strade si separeranno, fra recriminazioni, fallimenti e rispettive aspirazioni Lui è un appassionato del jazz, quello storico, vero, non le contaminazioni, eppure si lascia cooptare da un gruppo che fa un blando Rythm and blues, le convenzioni, si è svenduto in qualche modo, lei diventa attrice, grazie a lui che le dice che l’hanno cercata per un audizione. Si separeranno anche dopo essersi giurati amore eterno, lei diventerà alla fine quell’attrice che aveva sempre desiderato essere e lui riuscirà a metter su quel locale che aveva sempre sognato dove si suona il “vero” jazz. Alla fine si rivedranno proprio lì e la scintilla sarà ancora lì, come in tutte le più consolidate sceneggiature da commedia romantica strappalacrime, come per dirci che l’amore vince sempre, ma meno male non c’è il lieto fine almeno quello che gli amanti più mielosi del genere si aspetterebbero, perché era tutto un sogno la bellissima trovata della sceneggiatura che crea il flashback della scena iniziale quando Mia e Sebastian si incontrano nel locale jazz dove lui suonava il piano, benché il loro sorriso di addio finale, quando i due oramai hanno preso le loro strade diverse nelle loro vite è ancora lì, negli occhi di tutti gli spettatori.
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