tiazgasolio
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giovedì 13 novembre 2014
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interstellar la recessione
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Interstellar la recessione
Ovvero sentimenti a distanze spaziotemporali.
Segue recensione di lunghezza siderale con anelli di spoiler.Dopo settimane di grandi aspettative, esce l'ultimo film di Christopher Nolan, praticamente un evento tra i cineasti della domenica pomeriggio come me, la fiera della opinione scontata, quindi leggendo in rete potete essere accusati di eccesso di intellettualismo-sinistroide se siete tra le persone che non lo hanno apprezzato, oppure accusati di essere delle bestie di ignoranza se non conoscete la teoria della relatività, pedofilia se credete che la figlia del protagonista sia meglio da giovane che da vecchia, probabilmente non sarete accusati di niente se insultateCasey Affleck, fondamentalmente è un abitudine che sia il N°2, quindi se dovete parlare male di interstellar sfogatevi sul fratello sfigato di Affleck che non disturberete di sicuro nessuno;
Ma veniamo al film, il mondo in un prossimo futuro è sotto il gioco della piaga, che non è uno dei governi Italiani degli ultimi 20 anni ma un malattia che colpisce i cereali e le piante da coltivazione intensiva, la popolazione mondiale è stremata dalla fame con tassi di mortalità astronomici, in America sono così messi male, che i giovani sono obbligati a studiare per diventare coltivatori, o per essere inseriti al meglio nella catena della produzione alimentare, al posto di potersi dedicare a quello che desiderano, se la stessa cosa fosse stata applicata nel nostro paese anni fa, non saremmo invasi da inutili avvocati e ingegneri che lavorano al Mcdonald e si lamentano, rovinandoci anche la pausa di assunzione di quasi carni imbottite di steroidi, il protagonista :Matthew McConaugheymeglio conosciuto come il supremo attore del 2014, una persona che negli ultimi due anni ha smesso di fare, finalmente, film di merda per fighe passe e si è dedicato alla recitazione “vera” sbaragliando i festival del cinema di tutto il mondo,a colpi di premi, se quest'anno gli facessero fare un cameo al fianco di Rocco Siffedi si becca pure il premio come miglior attore porno non protagonista, è un astronauta in pensione forzata, visto che il governo ha giustamente tagliato i fondi per la ricerca spaziale, causa, fine del mondo non proprio imminente.
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Interstellar la recessione
Ovvero sentimenti a distanze spaziotemporali.
Segue recensione di lunghezza siderale con anelli di spoiler.Dopo settimane di grandi aspettative, esce l'ultimo film di Christopher Nolan, praticamente un evento tra i cineasti della domenica pomeriggio come me, la fiera della opinione scontata, quindi leggendo in rete potete essere accusati di eccesso di intellettualismo-sinistroide se siete tra le persone che non lo hanno apprezzato, oppure accusati di essere delle bestie di ignoranza se non conoscete la teoria della relatività, pedofilia se credete che la figlia del protagonista sia meglio da giovane che da vecchia, probabilmente non sarete accusati di niente se insultateCasey Affleck, fondamentalmente è un abitudine che sia il N°2, quindi se dovete parlare male di interstellar sfogatevi sul fratello sfigato di Affleck che non disturberete di sicuro nessuno;
Ma veniamo al film, il mondo in un prossimo futuro è sotto il gioco della piaga, che non è uno dei governi Italiani degli ultimi 20 anni ma un malattia che colpisce i cereali e le piante da coltivazione intensiva, la popolazione mondiale è stremata dalla fame con tassi di mortalità astronomici, in America sono così messi male, che i giovani sono obbligati a studiare per diventare coltivatori, o per essere inseriti al meglio nella catena della produzione alimentare, al posto di potersi dedicare a quello che desiderano, se la stessa cosa fosse stata applicata nel nostro paese anni fa, non saremmo invasi da inutili avvocati e ingegneri che lavorano al Mcdonald e si lamentano, rovinandoci anche la pausa di assunzione di quasi carni imbottite di steroidi, il protagonista :Matthew McConaugheymeglio conosciuto come il supremo attore del 2014, una persona che negli ultimi due anni ha smesso di fare, finalmente, film di merda per fighe passe e si è dedicato alla recitazione “vera” sbaragliando i festival del cinema di tutto il mondo,a colpi di premi, se quest'anno gli facessero fare un cameo al fianco di Rocco Siffedi si becca pure il premio come miglior attore porno non protagonista, è un astronauta in pensione forzata, visto che il governo ha giustamente tagliato i fondi per la ricerca spaziale, causa, fine del mondo non proprio imminente.
Seguendo le fantasie della figlia scopre delle inspiegabili coordinate scritte tra la polvere nella stanza della piccola, che lo portano alla sede segretissima di ciò' che è rimasto della nasa, culo??
NO.
per fortuna!! se mi inserivano una figlia sensitiva picchiavo il vicino di posto al cinema, (fortunatamente non è stato così); veniamo a scoprire che la nasa ha un progetto per salvare gli abitanti della terra portandoli su nuovi pianeti abitati al di là di un cunicolo spazio-temporale (worm-hole): Matthew McConaughey è l'unico pilota che abbia delle ore di volo alle spalle, come mai non sia mai stato contattato viene risolto brevemente con un “non sapevamo che fossi vivo”, cmq dopo una dura decisione si aggrega alla missione e parte verso l'ignoto, lo scopo della missione è raggiungere altri scienziati che sono già in fase esplorativa e creare una base per l'insediamento umano, che verrà gestita dalla terra con un piano “non ancora ben completatato” oppure, piano B insediare una nuova colonia partendo da degli ovuli fecondati.Mi pare ovvio che le cose non vanno come previsto, ci troviamo davanti prima di tutto alla delusione della scoperta che il primo esploratore non ce l'ha fatta ed alla consapevolezza che il passare del tempo vicino al worm-hole è accelerata rispetto alla normale, per esempio 10 minuti sulla superficie equivalgono a 20 anni in orbita(circa), le spiegazioni del perché, per quanto io non conosca le leggi fisiche citate, sono discretamente credibili e non cadono in dichiarazioni banali che lo spettatore potrebbe prendere come boiate, quindi niente supercarburanti oppure cristalli di energia o cacate simili, questo porta i passeggeri del viaggio a dover affrontare decisioni importanti per la riuscita della missione, mentre a casa la famiglia di Matthew McConaughey vive la privazione di un genitore, e vediamo che la figlia “buona” Murph segue le orme del padre dedicandosi al progetto ed alla ricerca spaziale, mentre il figlio scemo Casey Affleck, si da alla agricoltura.
Gli astronauti raggiungono il secondo pianeta dove c'è l'esploratore di turno, uno che viene presentato come uno dei maggiori fautori della pianificazione della missione, una delle menti più' brillanti, è interpretato da Mat Demon, io credo che bisognerebbe firmare una petizione per vietare a Mat Demon di fare personaggi intelligenti, in italia è salvato dal doppiaggio, in lingua originale quando parla sembra pippo!!! Oltre a da avere il volto che secondo me dovrebbe essere inserito sotto la voce coglione di Wikipedia.Mat Demon nei panni del Dr. Mann mente agli esploratori, cercando di ritornare a casa,, ma fortunatamente ci regala uno dei momenti migliori del film morendo, e da qui inizia la parte meno, a dir si voglia, lineare ci troveremo davanti a re-interpretazioni dello spazio da cinque a tre dimensioni da parte di creature aliene (o forse no), dove il tempo non è un variabile costante, che serviranno al protagonista per contratte la figlia nel passato, il tutto per far capire allo spettatore cose è veramente l'amore tra le persone, e la famiglia, che trascende ogni cosa e le porta non arrendersi mai anche davanti a situazioni al limite dell'immaginabile e del quantisticamente calcolabile, vi sembra una cosa assurda, forse è per questo che il film è da vedere no??
per insulti anche non costruttivi
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miranbaricic
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martedì 3 febbraio 2015
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bello, ma non un capolavoro
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Chiariamoci subito: Interstellar è un film bello. Bello anche esteticamente, dato che anche qui il soberrimo Nolan ci ha regalato i suoi scorci dall'aspetto magnificamente severo e pulito, si è infatti adattato molto bene al genere fantascentifico. Interstellar è un film che cattura, che piace e che mostra fra i primi un futuro in cui il mondo di ingegneri ne ha le tasche piene; un film che fa sentire pienamente il senso di terribile smarrimento che lo spazio infonde nell'uomo, smarrimento che non è solo spaziale, ma anche temporale, come si vedrà nel film. L'opera insomma è bella, non c'è molto altro da dire se non che, personalmente alcune cose mi hanno fatto storcere il naso.
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Chiariamoci subito: Interstellar è un film bello. Bello anche esteticamente, dato che anche qui il soberrimo Nolan ci ha regalato i suoi scorci dall'aspetto magnificamente severo e pulito, si è infatti adattato molto bene al genere fantascentifico. Interstellar è un film che cattura, che piace e che mostra fra i primi un futuro in cui il mondo di ingegneri ne ha le tasche piene; un film che fa sentire pienamente il senso di terribile smarrimento che lo spazio infonde nell'uomo, smarrimento che non è solo spaziale, ma anche temporale, come si vedrà nel film. L'opera insomma è bella, non c'è molto altro da dire se non che, personalmente alcune cose mi hanno fatto storcere il naso. Va precisato fin da subito che il tanti lati positivi del film suscitano benevolenza nei confronti dei pochi aspetti negativi. Questi aspetti negativi sono forse il tema dell'amore, guardato come una cosa magnificente e "scientificamente non scientifica", questa cosa inquantificabile che attrae le persone da anni luce di distanza... lo ho trovato un poco banale, ma non tutti sono dello stesso avviso. Altra nota dolente è la tendenza di Nolan a voler a tutti i costi far tornare tutti i conti a fine pellicola, a volere a tutti i costi districare una arzigogolata matassa solo alla fine: il finale infatti potrebbe sembrare piuttosto inverosimile e un po' forzato, ma nulla per cui arrabbiarsi.
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kronos
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giovedì 21 maggio 2015
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di tutto di più
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Dopo aver firmato il capolavoro "The Prestige", il cui script era tratto da un romanzo preesistente, Nolan è in preda a una sorta di bulimia filmica che lo porta ogni volta a tentar di superare, in complessità narrativa e suggestioni visive, i migliori esiti d'inizio carriera.
L'ambizione, appunto, è quella del prestigiatore che vuol dare sempre qualcosa in più al suo pubblico, tentando d'esorcizzare il rischio dell'assuefazione o del già visto.
Ma il troppo stroppia, specialmente se ci si vuol improvvisare sceneggiatori su progetti che richiederebbero una capacità di controllo che solo i migliori specialisti al mondo possiedono.
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Dopo aver firmato il capolavoro "The Prestige", il cui script era tratto da un romanzo preesistente, Nolan è in preda a una sorta di bulimia filmica che lo porta ogni volta a tentar di superare, in complessità narrativa e suggestioni visive, i migliori esiti d'inizio carriera.
L'ambizione, appunto, è quella del prestigiatore che vuol dare sempre qualcosa in più al suo pubblico, tentando d'esorcizzare il rischio dell'assuefazione o del già visto.
Ma il troppo stroppia, specialmente se ci si vuol improvvisare sceneggiatori su progetti che richiederebbero una capacità di controllo che solo i migliori specialisti al mondo possiedono.
Il risultato è che i lavori recenti in cui Nolan ha avuto carta bianca dagli studios ("Inception" oltre che il qui presente "Interstellar") risultano essere dei mastodontici di tutto di più filmici, ambiziosi ma confusi.
Quello che vorrebbere essere il "2001 odissea nello spazio" del terzo millennio, è un film tonitruante nel montaggio, nella colonna sonora, nell'incessante accumularsi di trame e sottotrame, nella ricerca ad ogni costo dell'epico e del meraviglioso, ma che alla fine lascia poco, a parte la stanchezza.
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enrimaso
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lunedì 29 giugno 2015
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lunga vita a nolan!
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Interstellar a molta critica non è piaciuto: troppi buchi neri nell'odissea interstellare di Nolan. Così era stato per Inception e per la trilogia del Cavaliere Oscuro.
Eppure, con questo film, Nolan si conferma come il nuovo Spielberg: forse, uno dei pochi cineasta del nuovo Millennio capace di realizzare filmoni di puro entertainment proponendo uno stile personale ed originale e contribuendo ad arricchire il linguaggio cinematografico classico.
Da questo punto di vista, Interstellar è un film magnifico e ambizioso, chiaramente imperfetto (troppo audace la sceneggiatura che - in alcuni salti spazio-temporali - mette a dura prova l'attenzione dello spettatore), ma da vedere a rivedere.
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giulio andreetta
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mercoledì 8 luglio 2020
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una narrazione epica
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Anche se non a livello dell'unico film a cui può essere accostato, 2001, Odissea nello spazio, per le stesse ambizioni enciclopediche e la stessa grandiosità costruttiva, risulta comunque a mio avviso un capolavoro. Per comprendere a fondo la narrazione di questo film è necessario disporre di conoscenze avanzate di fisica, il che non significa che non si possa godere della pellicola anche se non si è esperti scienziati. Il racconto del viaggio di Joseph Cooper, alias Matthew McConaughey, in splendida forma e concentrazione, appare un'epica paragonabile ai più grandi poemi classici, almeno nelle intenzioni.
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Anche se non a livello dell'unico film a cui può essere accostato, 2001, Odissea nello spazio, per le stesse ambizioni enciclopediche e la stessa grandiosità costruttiva, risulta comunque a mio avviso un capolavoro. Per comprendere a fondo la narrazione di questo film è necessario disporre di conoscenze avanzate di fisica, il che non significa che non si possa godere della pellicola anche se non si è esperti scienziati. Il racconto del viaggio di Joseph Cooper, alias Matthew McConaughey, in splendida forma e concentrazione, appare un'epica paragonabile ai più grandi poemi classici, almeno nelle intenzioni. Il racconto di questo viaggio inarrestabile, infatti, pone quest'opera a stretto paragone con l'Odissea omerica, oltre che con quella kubrickiana. Ma a colpire è senz'altro l'ottimo lavoro svolto nell'ambito della creazione degli effetti speciali e della scenografia. Si nota un lavoro profondamente meticoloso, ad esempio, nella ricostruzione tridimensionale dell'enorme buco nero di Gargantua, oppure dell'altrettanto spettacolare wormhole. Sicuramente, per chi è appassionato di astronomia e soprattutto di astrofisica questo film non potrà passare inosservato, soprattutto, direi, per la fotografia, curata in ogni minimo dettaglio. Molto interessanti anche alcune riflessioni profonde e filosofiche sulla natura dell'uomo e sul destino dell'umanità, ad opera del protagonista. Attori non sempre all'altezza di un simile arduo compito: ho trovato non sempre convincente l'interpretazione di Jessica Chastain, mentre molto bene Anne Hathaway.
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elothen.
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giovedì 6 novembre 2014
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un salto nel vuoto
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Premessa: Interstellar non è 2001 Odissea nello Spazio. Questa premessa e doverosa.È sbagliato anche solo provare a fare un paragone tra i due film: in primis perché il film di Kubrick ha una sua storia ed un suo peso all'interno della cinematografia; in secundis perché 2001 Odissea nello spazio È stato girato molti anni addietro, quando le conoscenze scientifiche e tecnologiche erano completamente diverse: in questo è stato completamente innovativo. Chi paragona i due film sbaglia, anche se per audacia sono sicuramente paragonabili.
Ho provato una certa emozione nel vedere questo film. Nolan riesce a tenere l'attenzione dello spettatore costantemente alta, radicando come da suo stile una storia nella storia, alimentando un climax che permette di far scorrere quasi tre ore di film arrivando alla fine (chiedendosi "già finito?").
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Premessa: Interstellar non è 2001 Odissea nello Spazio. Questa premessa e doverosa.È sbagliato anche solo provare a fare un paragone tra i due film: in primis perché il film di Kubrick ha una sua storia ed un suo peso all'interno della cinematografia; in secundis perché 2001 Odissea nello spazio È stato girato molti anni addietro, quando le conoscenze scientifiche e tecnologiche erano completamente diverse: in questo è stato completamente innovativo. Chi paragona i due film sbaglia, anche se per audacia sono sicuramente paragonabili.
Ho provato una certa emozione nel vedere questo film. Nolan riesce a tenere l'attenzione dello spettatore costantemente alta, radicando come da suo stile una storia nella storia, alimentando un climax che permette di far scorrere quasi tre ore di film arrivando alla fine (chiedendosi "già finito?"). La storia non è delle più originali, considerato che lo spettatore e comunque portato a sperare in un finale lineare. TUTTAVIA, va riconosciuto che la parte del viaggio interstellare è oltrechè magnifica, anche super avvincente, carica di colpi di scena e di situazioni del tutto inaspettate. Le ricostruzioni per quanto sia possibile immaginare a livello scientifico ora come ora sono formidabili. L'universo non viene presentato come un luogo magnifico e ricco di bellezze, ma come probabilmente e ovvero freddo e inospitale, lontano. Il gioco spazio temporale che c'è per tutto il film garantisce una serie di inaspettati sviluppi che garantiscono sorprese davvero incredibili. È un film probabilmente da vedere più volte, anche solo per poterlo capire meglio. Da questa prima visione posso soltanto dire che sono uscito estasiato.
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[+] opinabile
(di mrgm1221)
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mtosco
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venerdì 7 novembre 2014
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"cinema" allo stato puro.
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Ottimo film, mai un momento di noia nonostante la durata della pellicola. Ottimo lavoro degli sceneggiaotri: quando una storia è raccontata così egregiamente, tanto più quando si intrecciano emozioni,azione e scienza, il risultato finale è assicurato: è cinema allo stato puro. Ottima fotografia. La colonna sonora di Hans Zimmer non delude. Da vedere, a prescindere se il genere piaccia o no.
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vincenzo ambriola
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venerdì 7 novembre 2014
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un intreccio elegante di piani narrativi
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La razza umana rischia di estinguersi perché la Terra è stravolta da una piaga apocalittica, causata dall'eccessivo sfruttamento delle sue risorse ecologiche. Come estrema ratio, la NASA organizza una migrazione verso un sistema solare lontano, sfruttando le caratteristiche spazio-temporali dell'universo. Un film che si svolge su numerosi piani narrativi, ognuno ricco e articolato, che si intrecciano elegantemente senza sbavature o cadute di stile. Il piano fantascientifico è quello più complesso, con un continuo riferimento alla fisica quantistica e agli ultimi sviluppi della teoria della gravità. La piena comprensione di questo piano è rivolta a quei pochi esperti che conoscono la materia mentre agli altri Nolan offre una chiave di lettura semplice e didascalica.
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La razza umana rischia di estinguersi perché la Terra è stravolta da una piaga apocalittica, causata dall'eccessivo sfruttamento delle sue risorse ecologiche. Come estrema ratio, la NASA organizza una migrazione verso un sistema solare lontano, sfruttando le caratteristiche spazio-temporali dell'universo. Un film che si svolge su numerosi piani narrativi, ognuno ricco e articolato, che si intrecciano elegantemente senza sbavature o cadute di stile. Il piano fantascientifico è quello più complesso, con un continuo riferimento alla fisica quantistica e agli ultimi sviluppi della teoria della gravità. La piena comprensione di questo piano è rivolta a quei pochi esperti che conoscono la materia mentre agli altri Nolan offre una chiave di lettura semplice e didascalica. Il piano emotivo è fortemente incardinato sulla forza dell'amore che agisce su di noi, spingendoci a prendere decisioni, ritenute giuste e obbligate, anche in contrapposizione con chi la pensa diversamente. Il piano etico è sapientemente affrontato prima sui robot, con l'uso peculiare della percentuale di sincerità e umorismo, e poi sugli umani, con il conflitto tra interessi personali e dell'umanità. Infine, il piano spettacolare è rigoroso, apparentemente semplice nel suo rigore stilistico: gli ambiente spaziali sono infatti difficili da riprodurre senza cadere nel ridicolo o nel già visto. Nolan ci riesce, da grande maestro.
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william anonimo
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venerdì 7 novembre 2014
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dove nessuno è mari riuscito ad arrivare
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Impari ad attendere un film per mesi, a volte anche per anni, e sempre più spesso si corre il rischio di uscire dal cinema delusi, amareggiati o nel migliore dei casi con l’amaro in bocca.
Queste erano le paure che temevo di riscontrare dopo la visione di Interstellar, ma fortunatamente non è stato cosi, anzi… il film è stato una sorpresa come poche, un capolavoro che indubbiamente è riuscito a spingersi dove nessuno, a parere mio, è mai riuscito a giungere (o almeno a giungervi con successo)
Ma iniziamo dall’inizio. Il film si apre che in un epoca futura non ben specificata, capiamo soltanto che si tratta di un futuro distopico in cui la terra sembra quasi invitare (non molto gentilmente) l’essere umano ad abbandonarla.
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Impari ad attendere un film per mesi, a volte anche per anni, e sempre più spesso si corre il rischio di uscire dal cinema delusi, amareggiati o nel migliore dei casi con l’amaro in bocca.
Queste erano le paure che temevo di riscontrare dopo la visione di Interstellar, ma fortunatamente non è stato cosi, anzi… il film è stato una sorpresa come poche, un capolavoro che indubbiamente è riuscito a spingersi dove nessuno, a parere mio, è mai riuscito a giungere (o almeno a giungervi con successo)
Ma iniziamo dall’inizio. Il film si apre che in un epoca futura non ben specificata, capiamo soltanto che si tratta di un futuro distopico in cui la terra sembra quasi invitare (non molto gentilmente) l’essere umano ad abbandonarla. Ho avuto l’impressione che le tempeste di sabbia che sconvolgono il nostro pianeta e la Piaga che distrugge i nostri raccolti, volessero sussurrarci “basta, non sono più in grado di ospitarvi. Ora dovete trovarvi un altro posto dove vivere.” Quasi come se la terra si fosse stancata di noi (e chi potrebbe darle torto?). E già nei primi minuti che si coglie una prima fetta di originalità da parte dei fratelli Nolan. Si tratta di un film di fantascienza, come gia detto ambientato in un prossimo futuro, ma la terra è rappresentata come se si vivesse negli anni novanta, senza macchine volanti o vestiti appartenenti a una moda improponibile. Vi ricordate LOST IN SPACE? Anche in quel film si tratta del viaggio interstellare per trovare un altro mondo ma vediamo una terra completamente diversa dalla nostra, e lì troviamo una terra dove le navicelle spaziali sono le normali utilitarie e le strade di asfalto un ricordo passato. I fratelli Nolan invece si distaccano da quest’immaginario per rendere ancora più verosimile il nostro pianeta, per farci credere più facilmente che già al giorno d’oggi, dove il futuro sono contadini con un camioncino, la terra si sta ribellando a noi.
Successivamente abbiamo un’ellissi temporale non indifferente. Cooper e gli altri astronauti non li vediamo in alcun tipo di addestramento o preparazione per il viaggio che si apprestano ad affrontare, ma dopo un semplice conto alla rovescia partono alla volta di una nuova galassia. Un scelta coraggiosa a parere mio quella di fare questo grande salto temporale. Non c’è alcuna scena di addestramento stile ARMAGGEDON perché sullo schermo bisogna vedere ciò che davvero serve allo sviluppo della trama. E i fratelli Nolan hanno un vero e proprio talento nel mostrare solo quello che ci serve per apprezzare al meglio un film di quasi tre ore, dove nulla è lasciato al caso, nessuna parola, nessuna virgola è fuori posto.
La regia, il montaggio, la scenografia, gli effetti visivi la colonna a sonora si sposano cosi perfettamente da rendere ogni singolo secondo estremamente suggestivo, quasi come se stessimo vedendo per la prima volta un film ambientato nello spazio, quasi come GUERRE STELLARI e STAR TREK non siano mai esistiti.
È stato un piacere notare come le riprese “esterne” alla navicella con cui gli astronauti navigano nello spazio sono lasciate nell assoluto silenzio per rendere al meglio la sensazione di trovarci per davvero nell spazio profondo dove nemmeno le propulsioni della nave o le esplosioni emettono il minimo suono, come invece siamo stati abituati a credere da altri film fantascientifici.
La colonna sonora è studiata nel minimo dettaglio per esasperare ogni momento critico e commovente rendendo impossibile che lo spettatore non si senta partecipe del dolore, del pericolo e della gioia che provano i protagonisti.
Persino i pianeti visitati sono estremamente suggestivi, nulla di troppo costruito, nessun ambientazione troppo aliena per i nostri occhi ma i pianeti sui cui i protagonisti mettono piede danno davvero l’idea che non si tratti del pianeta terra ma di qualcosa di assolutamente simile e al tempo stesso assolutamente diverso. Il film nel suo insieme centra perfettamente il segno. È in grado di trasmettere un fascino tremendamente angosciante verso l’ignoto, un profondo legame tra terrore e senso di sopravvivenza e desiderio di salvare non tutti i miliardi di abitanti della terra, ma solo le persone giuste: le persone che il protagonisti amano.
Le ripercussioni filosofiche sulla trama del film sono molteplici, ognuno vede ciò che preferisce, perché anche se in chiave fantascientifica, i fratelli Nolan secondo me hanno voluto inserire qualcosa di spirituale, come suggerito nella prima metà del film in cui i protagonisti sono convinti che “loro” li stiano aiutando a salvarsi. Per evitare spoiler non specificherò chi sono questi “loro” ma se sarete cosi attenti da coglierne i significato alla fine del film credo che rimarrete assolutamente stupefatti dalla risposta. Non sarà nulla che non sia stato già raccontato, ma il fascino con cui l’elemento spirituale ci viene inculcato lentamente non può lasciare indifferenti.
Sono tantissime le cose che ho tralasciato in questa recensione e vorrei avere la possibilità di parlare di ogni singolo minuto ma ci vorrebbe una video recensione per farlo. Per tanto non posso fare altro che augurarvi una buona visione, consigliarvi di sedervi comodi, di allacciarvi le cinture e lasciarvi trasportare verso nuovi mondi, perché la magia di questo film non è il punto di arrivo, ma l’intero viaggio.
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[+] brend
(di ceresfelipe)
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arbi!
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venerdì 7 novembre 2014
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nolan punta in alto!
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Quest'anno Nolan punta molto più in alto di quanto abbia mai fatto mettendo sul piatto il destino dell'umanità.
La trama sin dall'inizio sorge ben chiara: la mancaza di cibo presente sulla terra spinge la NASA a cercare una nuova casa, un nuovo pianeta, il nostro sistema solare non è di alcun aiuto perciò viene presa la decisione di viaggiare attraverso buchi neri, i cosidetti wormhole, il vero avversario di tutti i viaggiatori è la relativita, cooper sopratutto, quasi sempre costante.
Nolan dirige un cast mozzafiato, che sfrutta alla perfezione facendoli fare "assoli, " sopratutto con cooper e la figlia murph, che valgono da soli il prezzo del biglietto, inoltre credo che tutti i personaggi siano ben inseriti,micheal caine, matthew macconaughey e matt damon sopratutto, mentre credo che il figlio di cooper, tom, sia un personaggio un pochino troppo marginale.
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Quest'anno Nolan punta molto più in alto di quanto abbia mai fatto mettendo sul piatto il destino dell'umanità.
La trama sin dall'inizio sorge ben chiara: la mancaza di cibo presente sulla terra spinge la NASA a cercare una nuova casa, un nuovo pianeta, il nostro sistema solare non è di alcun aiuto perciò viene presa la decisione di viaggiare attraverso buchi neri, i cosidetti wormhole, il vero avversario di tutti i viaggiatori è la relativita, cooper sopratutto, quasi sempre costante.
Nolan dirige un cast mozzafiato, che sfrutta alla perfezione facendoli fare "assoli, " sopratutto con cooper e la figlia murph, che valgono da soli il prezzo del biglietto, inoltre credo che tutti i personaggi siano ben inseriti,micheal caine, matthew macconaughey e matt damon sopratutto, mentre credo che il figlio di cooper, tom, sia un personaggio un pochino troppo marginale.
Saltano subito agli occhi gli effetti speciali, come non notare il buco nero Gargantua, oggetto di grande rilevaza per la storia, o il pianeta saturno, o lo spazio profondo, reso così realisticamente da incutere timore.
impossibile non parlare della colonna sonora, sempre diretta dal grande hans zimmer ( autore della colonna sonora dei pirati de caraibi e di inception e tanti altri ) forse un'po troppo monotona, ma comunque spettacolare.
se si parla di christpher nolan è impossibile non parlare della sceneggiatura che è l'ennesimo punto di forza del film, essa non presenta un'intreccio complicato come quello di inception, ma gioca sopratutto sui fatti e rivelazioni che faranno crescere il pathos di minuto in minuto, nonostante tutto credo che nel film ci sia qualchè scena un'po forzata ma comunque dirette da una buona regia per compensare.
in poche parole interstellar è un film che va assolutamente visto per la spettacolarità visiva, la sceneggiatura, e il cast, essi infatti contribuiranno a tenerci attacati llo schermo per tutte e tre lo ore.
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