floridiano
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sabato 8 novembre 2014
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l'amore è una forza che non può essere piegata.
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La pellicola ( eh si, stiamo proprio parlando di pellicola dato che Nolan ha voluto girarla sul famoso ma quasi ormai inutilizzato rotolone di celluloide) inizia in un periodo che non viene espresso, sappiamo solo che è nel futuro dato che la terra sta finendo le riserve nutritive.
Vediamo uno splendido ma dimagrito McConaughey, non quel personaggio fisicato e comico che siamo abituati a vedre, no, stavolta è al 100% attore, che sta per intraprendere un viaggio interstellare per cercare nuovi pianeti abitabili, costretto ad abbandonare i suoi due figli...ma con la promessa di ritornare.
A dirla così la trama sembra banale, ma appena uscito dalla sala ho avuto un sensazione familiare, una sensazione che non percepivo dai tempi del Cavaliere Oscuro e Inception, l'ossessione!
Si esatto, penso che siano stati i 168 minuti più belli di sempre, non si riesce rimanere sconcentrati perchè Nolan ha l'abiità e la maestria di incuriosire l'aspettattore, di affascinarlo ma soprattutto di lasciarlo perplesso.
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La pellicola ( eh si, stiamo proprio parlando di pellicola dato che Nolan ha voluto girarla sul famoso ma quasi ormai inutilizzato rotolone di celluloide) inizia in un periodo che non viene espresso, sappiamo solo che è nel futuro dato che la terra sta finendo le riserve nutritive.
Vediamo uno splendido ma dimagrito McConaughey, non quel personaggio fisicato e comico che siamo abituati a vedre, no, stavolta è al 100% attore, che sta per intraprendere un viaggio interstellare per cercare nuovi pianeti abitabili, costretto ad abbandonare i suoi due figli...ma con la promessa di ritornare.
A dirla così la trama sembra banale, ma appena uscito dalla sala ho avuto un sensazione familiare, una sensazione che non percepivo dai tempi del Cavaliere Oscuro e Inception, l'ossessione!
Si esatto, penso che siano stati i 168 minuti più belli di sempre, non si riesce rimanere sconcentrati perchè Nolan ha l'abiità e la maestria di incuriosire l'aspettattore, di affascinarlo ma soprattutto di lasciarlo perplesso.
Il giovane regista in questa pellicola si è spinto più in là di quello che sono solito a vedere nei film di fantascienza, si è spinto verso l'ignoto e il mistero che si è trascinato con me anche dopo i titoli di coda.
Un lungometraggio coraggioso, capace di emozionare e intrattenere:
Il legame tra padre e figlia lo si percepisce sin dai primi minuti
Il finale, che è sempre stata la vera forza di Nolan, mi ha lasciato senza fiato.
Ad arrichire questa magnifica aragosta c'è la "salsa" di Hans Zimmer che anche questa volta mi ha impnotizzato con la sua colonna sonora, brividi, veramente sublime.
Se siete dei veri fan di Nolan e della fantascienza, pagate il biglietto e godetevi il miglior (forse) film dell'anno.
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spock88
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domenica 9 novembre 2014
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nolan-thorne: è scienza
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Interstellar è sicuramente un film che già dal titolo promette bene: il tema sembra essere la solita catastrofe mondiale, e la soluzione pare un solito e avventuroso viaggio spaziale; ma chi ha davvero colto il senso del film sa che il fine non è quello.
Tanti sono i paragoni che si sono fatti con altri film, in particolare con 2001 Odissea nello Spazio. Interstellar non ha convinto molti proprio perchè non c’è la filosofia di Kubrick, là dove parlano le immagini, i suoni, i costumi e gli effetti speciali. Ma Nolan non è Kubrick, lui ha una concezione diversa dello sci-fi... e io dico meno male perchè se no verrebbe meno la sua vera personalità, quindi apprezzo che lui abbia solo preso spunto da 2001.
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Interstellar è sicuramente un film che già dal titolo promette bene: il tema sembra essere la solita catastrofe mondiale, e la soluzione pare un solito e avventuroso viaggio spaziale; ma chi ha davvero colto il senso del film sa che il fine non è quello.
Tanti sono i paragoni che si sono fatti con altri film, in particolare con 2001 Odissea nello Spazio. Interstellar non ha convinto molti proprio perchè non c’è la filosofia di Kubrick, là dove parlano le immagini, i suoni, i costumi e gli effetti speciali. Ma Nolan non è Kubrick, lui ha una concezione diversa dello sci-fi... e io dico meno male perchè se no verrebbe meno la sua vera personalità, quindi apprezzo che lui abbia solo preso spunto da 2001.
I film di Nolan sono pieni di dialoghi che non si fermano alle apparenze, hanno un mistero, e i piccoli dettagli fanno la differenza. Con Nolan lo spettatore deve comporre un puzzlet 3D e a volte anche 4D, cioè deve andare fuori dai normali schemi e trascendere il tutto.
In Interstellar, rispetto ai precedenti di Nolan, si nota molto l’impronta di Kip Thorne. Io l’ho apprezzato molto perchè di questo film fantascientifico si potrebbe benissimo omettere il termine “fanta”. Thorne ha messo in pratica la teoria della relatività come nessuno ha mai fatto prima e ha dimostrato come tutte quelle equazioni non sono solo teorie astratte e inconcepibili ma possono essere comprensibili e accessibili a tutti.
In particolare i temi che ho apprezzato di piu sono stati:
-la relatività e la comprensione umana delle dimensioni extra: questo ci avvicina di più alla fisica attuala magari alla teoria delle stringhe;
-il Darwinismo: “non dobbiamo ragionare come individui ma come specie”;
-l’amore inserito nelle equazioni matematiche;
-la legge di Murphy;
-la menzogna: se un robot è onesto max al 90%, l’uomo... infatti nel film hanno mentito quasi tutti (Cooper, Amelie, prof. Brand, dr. Mann...);
-l’importanza della scienza e della ricerca: quando il mondo stava crollando si è puntato tutto sull’agricoltura;
A mio avviso non ha apprezzano il film chi voleva una copia di 2001 Odissea nello Spazio; chi pensava fosse il solito Nolan di Inception, The Prestige o Memento; chi non ha nozioni generali di astronomia. Per il resto credo che Nolan abbia composto un nuovo capolavoro che verrà apprezzato anche e soprattutto in futuro.
Il mio auspicio è un altro duetto Nolan-Thorne.
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tarantinofan96
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lunedì 10 novembre 2014
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interstellar
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Sappiamo tutti che ormai parlare male di Nolan è diventato di moda e non si sa assolutamente perché. Ci sono persone che lo giudicano come uno dei registi migliori contemporanei e altri che lo giudicano uno dei peggiori. Ovviamente hanno torto entrambe le parti tenendo conto del fatto che nessun film fatto finora da Nolan è un capolavoro (soltanto un paio ci si avvicinano abbastanza) e tenendo conto del fatto che l'ultimo Batman e Insomnia sono due film non esenti da difetti, ma nemmeno così tanto brutti alla fine.
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Sappiamo tutti che ormai parlare male di Nolan è diventato di moda e non si sa assolutamente perché. Ci sono persone che lo giudicano come uno dei registi migliori contemporanei e altri che lo giudicano uno dei peggiori. Ovviamente hanno torto entrambe le parti tenendo conto del fatto che nessun film fatto finora da Nolan è un capolavoro (soltanto un paio ci si avvicinano abbastanza) e tenendo conto del fatto che l'ultimo Batman e Insomnia sono due film non esenti da difetti, ma nemmeno così tanto brutti alla fine. Ma parliamo di Interstellar. Entrato in sala non sapevo cosa aspettarmi data la varietà di commenti negativi e positivi letti in precedenza. A fine visione sono rimasto piacevolmente stupito da quello che avevo visto: un film che sicuramente cattura lo spettatore e che non gli lascia un attimo di respiro, ma anche un film con un paio di pecche, non enormi, ma che semplicemente potevano essere spiegate meglio e che lasciano lo spettatore con qualche dubbio alla fine. Ma alla fine un paio di piccoli dubbi non sono niente confronto a tutte le altre emozioni che il film ti regala e ti lascia portare con te a fine visione. Visivamente stupende sono le sequenze nello spazio che si alternano tra momenti accompagnati dalla splendida colonna sonora di Hans Zimmer (che stavolta ha superato se stesso per quanto mi riguarda) e altri momenti di silenzio assoluto che non possono non ricordare il capolavoro supremo di Kubrick 2001: Odissea nello spazio . Molto ben studiato anche il rapporto tra Cooper e sua figlia che, bene o male, fa da filo conduttore per tutto il film e ci regala un paio di scene da lacrimuccia. La regia di Nolan è a livelli altissimi, mai invasiva e riesce sempre a far capire bene cosa succede sullo schermo. Interstellar è uno dei migliori film di Nolan, un'esperienza da fare e che ti colpisce come pochi altri film negli ultimi anni. Se cercate la perfezione assoluta evitate il cinema di Nolan o almeno evitate di buttargli merda addosso ogni volta perché francamente non se lo merita affatto. Nolan fa dell'ottimo cinema di intrattenimento, diverso dai soliti del genere che, pur con qualche difetto, riesce sempre a stupire.
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sebastian13
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mercoledì 12 novembre 2014
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legati ad un granello di sabbia
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Timorosi e indifesi percorriamo questa nostra esistenza rintanati in questo granello di vita che è la nostra Terra, al quale rimaniamo legati per via delle discendenze, dei figli, dei padri, dei nonni. Il bisogno di calore umano contraddice il bisogno primordiale di conoscenza e le opportunità che ci vengono date stridono con gli affetti e con essi si confrontano uscendone regolarmente sconfitte. Questa è la sintesi di questo capolavoro del grande Nolan e non di fantascienza si tratta ma di vita quotidiana, di nascoste paure ed insicurezze, di fantasmi, di bisogno d'amore. Le citazioni via via riscontrate da altri capolavori altro non sono che il riflesso condizionato di cercare sempre nell'altro, nel mistero profondo dell'universo, la risposta alle nostre domande che invece, e questa è la grande lezione di Interstellar, deve essere cercata nei nostri quotidiani dolori, nelle nostre case, dietro le nostre librerie.
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Timorosi e indifesi percorriamo questa nostra esistenza rintanati in questo granello di vita che è la nostra Terra, al quale rimaniamo legati per via delle discendenze, dei figli, dei padri, dei nonni. Il bisogno di calore umano contraddice il bisogno primordiale di conoscenza e le opportunità che ci vengono date stridono con gli affetti e con essi si confrontano uscendone regolarmente sconfitte. Questa è la sintesi di questo capolavoro del grande Nolan e non di fantascienza si tratta ma di vita quotidiana, di nascoste paure ed insicurezze, di fantasmi, di bisogno d'amore. Le citazioni via via riscontrate da altri capolavori altro non sono che il riflesso condizionato di cercare sempre nell'altro, nel mistero profondo dell'universo, la risposta alle nostre domande che invece, e questa è la grande lezione di Interstellar, deve essere cercata nei nostri quotidiani dolori, nelle nostre case, dietro le nostre librerie. Tutto il resto è splendido contorno di questa opera profondamente intimista. E poco importa che gli interpreti non sembrano all'altezza, che la sceneggiatura sembra un poco datata, tutto è contorno davanti a queste tre ore di puro Cinema. Opera unica nel suo genere, derivante da sogni propibiti di risposte definitive alle possibili alternative e definitive risposte, nel senso che Si, possono esserci alternative a queste case costruite sui torrenti, a questa incuria davanti a tanta offerta. Il senso che il punto di non ritorno è stato raggiunto ed è inutile arrovellarsi sulle possibili soluzioni, perché non ce ne sono, e la scienza ci offre la possiiblità di uscirne definitivamente, in pace e serenità senza stracciarsi le vesti, che il nostro tempo è finito e che dovremo fare le valigie insieme, padri e figli e lasciare in pace questo granello, alla sua naturale evoluzione, senza la vita dell'uomo che fu. Sciogliere questo legame nella consapevolezza che così si è e si è stati, violenti occupanti abusivi, che diversamente non avremmo potuto essere e, se ne usciamo sconfitti, ecco che ci rivolgiamo altrove per ripetere probabilmente gli stessi errori, nell'infinito roteare della splendida astronave di Kubrikiana memoria, alla ricerca della gravità, della stabilità, nella illusione di trovare finalmente quell'equilibrio che ci avrebbe potuto salvare.
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gatsby97
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giovedì 13 novembre 2014
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quando nolan e fantascienza si incontrano !
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Parto subito dicendo che il film è più che buono , probabilmente uno dei migliori prodotti fantascientifici degli ultimi 20 anni. Nolan questa volta mantiene lo stesso filo conduttore di Inception , ovvero meravigliare , far pensare ed intrattenere ; il film in sè ha i suoi pregi ( lodevoli ) e i suoi difetti ( buchi di sceneggiatura quà e là ) : il primo pregio è sicuramente l attore principale , Matthew McConaughey che da Killer Joe in poi sta vivendo un altra carriera senza sbagliare un copione , buon per lui ; il secondo pregio è la regia di Nolan , evidente la strizzata d'occhio a Kubrick ed anche un pò di Malick ( sensazione personale e molto discutibile ) , la quale non butta via un'inquadratura e prova sempre a tenere alta la concentrazione nei punti in cui deve , ed a smorzare il ritmo in giusti momenti ; il secondo pregio sono senz'altro la musica di Zimmer e Williams ( non proprio gli ultimi arrivati ) che accompagnano lo spettatore a con una colonna sonora in climax , costruendo attorno al film un crescendo di emezioni nelle quali lo spettatore può rispecchiarsi.
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Parto subito dicendo che il film è più che buono , probabilmente uno dei migliori prodotti fantascientifici degli ultimi 20 anni. Nolan questa volta mantiene lo stesso filo conduttore di Inception , ovvero meravigliare , far pensare ed intrattenere ; il film in sè ha i suoi pregi ( lodevoli ) e i suoi difetti ( buchi di sceneggiatura quà e là ) : il primo pregio è sicuramente l attore principale , Matthew McConaughey che da Killer Joe in poi sta vivendo un altra carriera senza sbagliare un copione , buon per lui ; il secondo pregio è la regia di Nolan , evidente la strizzata d'occhio a Kubrick ed anche un pò di Malick ( sensazione personale e molto discutibile ) , la quale non butta via un'inquadratura e prova sempre a tenere alta la concentrazione nei punti in cui deve , ed a smorzare il ritmo in giusti momenti ; il secondo pregio sono senz'altro la musica di Zimmer e Williams ( non proprio gli ultimi arrivati ) che accompagnano lo spettatore a con una colonna sonora in climax , costruendo attorno al film un crescendo di emezioni nelle quali lo spettatore può rispecchiarsi. Ci sarebbero altri punti forti ( non si possono elenacsrli tutti ) ma non esiste un qualcosa che non ha pregi ed altrettanti difetti , soprattutto nel cinema ; infatti , Così come in Inception , il film presenta più di una sbavatura nella sceneggiatura ( molto intricata tra l altro ) ; sicuramente mette moltissima carne a cuocere , disorientando lo spettatore costringendolo a tenere in mano i fili narrativi del film e , allo stesso tempo , seguire i dialoghi dei personaggi che parlano di argomenti non proprio semplicissimi ( Fisica quantistica , meccanica e via dicendo ) ; il secondo punto è senz altro ( SPOILER ) come riescono a trovare la base della Nasa ( poco credibile secondo me ) ; il terzo è sicuramente il finale , troppo buonista con il E VISSERO FELICI E CONTENTI in totale disaccordo col resto del film , infatti perde parecchio nei 20 minuti finali ( forse anche ler non sapere dove andare ad apparare ) ; tutto sommato è un blockbuster buonissimo , non un capolavoro , che riesce anche a spingere lo spettatore a porsi qualche domanda su temi molto importanti : il tempo ( chi l avrebbe mai detto che abbiamo un dono così importante , tanto da trascurarlo tutti i giorni , mettendolo in secondo piano ) e il peso delle decisioni ( tema molto caro a Nolan , rintracciabile in The Prestige e , appunto , Inception ) ; Nolan ci sa fare , speriamo che continui su questa strada , migliorando anche quei difetti di scrittura che si porta dietro.
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[+] scimmia non uccide scimmia, ma uomo al cinema
(di ziocamo)
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bruce wayne
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venerdì 14 novembre 2014
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in giro per lo spazio come in auto in città
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Buon film, ma!!; 1)Troppo minutaggio dedicato ad elucubrazioni parascientifiche: tra la mia ignoranza in materia, e la sottile presa di coscienza che di fondato ci fosse ben poco, una leggera brezza soporifera di fù.2)Il breve trattato sull'amore esposto dalla scienziata Anne Hathaway: un po' retorico; non nuovissima la rappresentazione del dualismo ragione/sentimento, scienza/seguo il cuore pazienza per la terra io vado nel pianeta dove c'è il tizio che mi piace tanto 3)Tutto troppo semplice: voli tra i pianeti, commissioni tra buchi neri, saltelli tra galassie, incastri tra astronavi ruotanti tra macerie e fiamme con frasi ad effetto; come andare in bici, ed in pianura.Ma il tocco di Nolan c'è.
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Buon film, ma!!; 1)Troppo minutaggio dedicato ad elucubrazioni parascientifiche: tra la mia ignoranza in materia, e la sottile presa di coscienza che di fondato ci fosse ben poco, una leggera brezza soporifera di fù.2)Il breve trattato sull'amore esposto dalla scienziata Anne Hathaway: un po' retorico; non nuovissima la rappresentazione del dualismo ragione/sentimento, scienza/seguo il cuore pazienza per la terra io vado nel pianeta dove c'è il tizio che mi piace tanto 3)Tutto troppo semplice: voli tra i pianeti, commissioni tra buchi neri, saltelli tra galassie, incastri tra astronavi ruotanti tra macerie e fiamme con frasi ad effetto; come andare in bici, ed in pianura.Ma il tocco di Nolan c'è. I Tratti epici e commoventi (SPOILER----l'incontro finale con la figlia ormai morente, la crescita dei figli avvenuta in un arco di tempo ventennale osservata da McConaughey in un unica ripresa attraverso un monitor, le conseguenze della differenza temporale nei volti degli astronauti,) non mancano e le quasi tre ore scorrono con piacere. A lui va pure il merito di aver affidato l'ottima colonna sonora nuovamente ad Hans Zimmer, (santissima trilogia). In conclusione, pur essendo lontano da quello che secondo personalissimi criteri possa essere ritenuto un capolavoro, credo che meriti comunque di comparire tra i più rilevanti film del genere.
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shiningeyes
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sabato 15 novembre 2014
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nolan supera tutti!
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Più o meno un anno fa, ci stavamo ancora godendo “Gravity”, che rappresentava l’ambizione più
estrema e spettacolare dei film sci-fi. Nulla da dire sul prodotto di Cuaròn, che gli è valso l’Oscar alla regia, ma è indubbia la superiorità del ben più ambizioso sci – fi di Nolan, “Interstellar”. Con “Interstellar”, Nolan ha osato molto più di quanto si potesse immaginare, e non aspettavamo altro che rimanere affascinati e tramortiti da una pellicola così grandiosa. Il film si districa senza problemi sulle teorie del fisico Kip Thorme, non risultando eccessivamente complicato e pieno di metafore e tematiche sull’esistenza umana e sul potere dei sentimenti dell’uomo.
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Più o meno un anno fa, ci stavamo ancora godendo “Gravity”, che rappresentava l’ambizione più
estrema e spettacolare dei film sci-fi. Nulla da dire sul prodotto di Cuaròn, che gli è valso l’Oscar alla regia, ma è indubbia la superiorità del ben più ambizioso sci – fi di Nolan, “Interstellar”. Con “Interstellar”, Nolan ha osato molto più di quanto si potesse immaginare, e non aspettavamo altro che rimanere affascinati e tramortiti da una pellicola così grandiosa. Il film si districa senza problemi sulle teorie del fisico Kip Thorme, non risultando eccessivamente complicato e pieno di metafore e tematiche sull’esistenza umana e sul potere dei sentimenti dell’uomo. Tra argomenti di fisica che studiano i warmhole spazio temporali, paradossi e i problemi che probabilmente affliggeranno la terra, Nolan ci porta con sé in un viaggio interstellare pieno di pericoli di cui non si sa la precisa entità e di pianeti che dovrebbero ospitare la fauna morente della terra, senza tradire le regole cardine di una sceneggiatura ben scritta e senza tanti luoghi comuni del genere. I riferimenti al genio di Kubrick ci stanno, ma sono solo omaggi e con passaggi alla “2001: Odissea nello spazio” appena sussurrati che non fanno scendere scomodi paragoni. La scelta di girare in analogico (vera e propria religione per Nolan) è una scelta ardita e ben studiata, e che premia l’impegno e ci fa vedere la bravura di Nolan, che ormai dovrebbe essere riconosciuto il migliore solo per il tentativo di fare un film così difficile, e che è comunque ben riuscito. Ottimo il cast, con un McCounaghey che giganteggia su tutti e che si dimostra uno dei migliori attori in circolazione; bravissime anche la Hathaway e la Chastain, che mettono in mostra capacità e risolutezza da grandi attrici. “Interstellar” è un film che dovrebbe essere visto e rivisto per cogliere bene tutti i messaggi e i tanti dettagli che possono sfuggire ad una prima visione, ma è ben chiaro che un film che ti colpisce in tutti i sensi, che ti fa tremare i polsi in tante sequenze ben studiate e applicate, che ti fa riflettere su cosa potrà fare l’essere umano in futuro e, cinematograficamente parlando, ti fa sperare in un cinema ancora in grado di sfornare film con idee originali e che non debbano somigliare ai soliti film con storie tutte uguali (anche se ben realizzati) che non ci sanno soddisfare al 100% come “Interstellar”.
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gallomatt
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sabato 15 novembre 2014
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altro gran film di nolan
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Ogni volta che esce un film di Nolan mi ritrovo sempre più incuriosito da come riuscirà a creare un altro capolavoro; certamente è impossibile chiedere di raggiungere i livelli di Memento o di Inception, ma con Interstellar non ha deluso le mie aspettative. Nonostante le due ore e passa, vi è la solita mescolanza, con ottimo dosaggio a mio avviso, di scene più lente con sequenze concitate. Nolan si lancia in un mondo completamente diverso, quello spaziale, dove, a differenza di quello onirico di Inception, determinate leggi vanno rispettate; facendomi un giro su un paio di siti ho letto pareri di gente sicuramente più qualificata di me che criticava fortemente alcune scene del film dal punto di vista della veridicità e del rispetto delle regole scientifiche: non si può pretendere una realtà scientifica perfetta perché, in tal modo, la parte fantastica scompare, rendendo il film un mero documentario (per chi voglia approfondire gli argomenti sui buchi neri ci sta sempre NatGeo).
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Ogni volta che esce un film di Nolan mi ritrovo sempre più incuriosito da come riuscirà a creare un altro capolavoro; certamente è impossibile chiedere di raggiungere i livelli di Memento o di Inception, ma con Interstellar non ha deluso le mie aspettative. Nonostante le due ore e passa, vi è la solita mescolanza, con ottimo dosaggio a mio avviso, di scene più lente con sequenze concitate. Nolan si lancia in un mondo completamente diverso, quello spaziale, dove, a differenza di quello onirico di Inception, determinate leggi vanno rispettate; facendomi un giro su un paio di siti ho letto pareri di gente sicuramente più qualificata di me che criticava fortemente alcune scene del film dal punto di vista della veridicità e del rispetto delle regole scientifiche: non si può pretendere una realtà scientifica perfetta perché, in tal modo, la parte fantastica scompare, rendendo il film un mero documentario (per chi voglia approfondire gli argomenti sui buchi neri ci sta sempre NatGeo). E' un gran bel film, punto. Per quanto riguarda la trama mi sarei aspettato più complessità da un maestro come Nolan, ma gli elementi per renderla "catchy" ci sono tutti. Non mi permetterei mai di fare paragoni tra 2001 Odissea nello spazio e Interstellar, ma indubbiamente Nolan rende omaggio a Kubrick, a partire dalla forma monolitica dei robot (cosa che forse poteva anche evitare), continuando con le scene nello spazio, accompagnate da un sublime Hans Zimmer, che per quanto riguarda colonne sonore rimane il migliore in assoluto, davvero complimenti. Sono però dell'idea che McConaughey non sia stato sfruttato a pieno; Nolan aveva a disposizione davvero un grande attore, fresco di Oscar e interpretazione fenomenale in True Detective, ma ha dato poco risalto alle parti dialogate, facendo parlare, come spesso gli accade, più le immagini che gli attori stessi. Immagini che lo hanno spinto a rappresentare quello che Kubrick aveva tentato e in parte vi era riuscito; lo spazio, i pianeti, le navicelle sono tutti rappresentati in maniera perfetta (evidente l'uso di modelli e non solo l'utilizzo della computer grafica). Sono rimasto sbalordito dalla rappresentazione dell'interno del buco nero: chiamatemi naif, ma poco mi importa, mentre seguo scene concitate, se McConaughey e la sua navicella non si distruggono in mille pezzi nell'entrare e superare l'orizzonte di Gargantua. Ritornando all'interno del buco, sono rimasto secondi a pensare e a ragionare sul fatto che un regista sia riuscito a rappresentare su uno spazio bidimensionale una realtà pentadimensionale resa tridimensionale così che il protagonista possa capirne la sua funzione; mi è sembrato di tornare ad Inception. Ultima nota, il tema dell'amore, descritto come forza che può trascendere lo spazio e il tempo, contrariamente all'immanenza propria di tutti i personaggi, mi è sembrato un po' fuori contesto, ma forse necessario e funzionale alla visione del film da parte di una più grande vastità di pubblico. Il protagonista salvato alla fine mentre vaga nello spazio poteva essere evitato, ma certe abitudini hollywoodiane sono dure a morire; detto questo Interstellar mi ha fatto pensare e riflettere ed è tutto ciò che andrebbe richiesto da un film del genere, oltre ovviamente all'intrattenimento, che come detto prima, c'è stato eccome.
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luca9892
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sabato 15 novembre 2014
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viaggio interstellare
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Fantastico. Film bellissimo, completo.
Idea geniale, realizzazione ottima, sonoro di una forza e di un bellezza ineccepibile, mi aspettavo qualcosa in più dagli effetti ma la pessima riproduzione del progliettore, non in formato Imax, non ha certamente aiutato. Ho visto commenti da parte di critici televisivi che dicevano: primi 40-50 minuti inutuli e noiosi e troppo semtimentalismo. Allora la prima polemica fondata sul nulla perchè senza quei 40 minuti il film sarebbe stato un'altra cosa, in senso negativo; mentre secondo il mio parere hanno dato più ordine e concretezza a questo film. Seconda questione: non so perchè la gente odia tanto nolan sul serio, in inception non c'era sentimento in interstellar c'è troppo sentimento, in poche parole il regista non sta equilibrare il tutto, forse nel film inception si ma interstellar secondo me è il film di nolan più equilibrato ed il miglior film dell'anno per adesso e uno dei migliori film fantascientifici della storia o almeno dell'ultimo decennio insieme a gravity.
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Fantastico. Film bellissimo, completo.
Idea geniale, realizzazione ottima, sonoro di una forza e di un bellezza ineccepibile, mi aspettavo qualcosa in più dagli effetti ma la pessima riproduzione del progliettore, non in formato Imax, non ha certamente aiutato. Ho visto commenti da parte di critici televisivi che dicevano: primi 40-50 minuti inutuli e noiosi e troppo semtimentalismo. Allora la prima polemica fondata sul nulla perchè senza quei 40 minuti il film sarebbe stato un'altra cosa, in senso negativo; mentre secondo il mio parere hanno dato più ordine e concretezza a questo film. Seconda questione: non so perchè la gente odia tanto nolan sul serio, in inception non c'era sentimento in interstellar c'è troppo sentimento, in poche parole il regista non sta equilibrare il tutto, forse nel film inception si ma interstellar secondo me è il film di nolan più equilibrato ed il miglior film dell'anno per adesso e uno dei migliori film fantascientifici della storia o almeno dell'ultimo decennio insieme a gravity. 2 film cosi diversi ma allo stesso tempo cosi simili TWO MASTERPIECE. Abbiamo dimenticato chi siamo: esploratori e pionieri, non guardiani.
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(di alessiok)
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giulioct
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lunedì 17 novembre 2014
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interstellar: il cinema oltre se stesso
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"L'umanità è nata sulla terra, ma non è destinata a morirci": è questa la premessa che viene posta alla base del tanto atteso Interstellar, nono lavoro del tanto amato ed odiato Christopher Nolan. Il regista britannico cerca di farsi largo fra le centinaia di produzioni Hollywoodiane, con un progetto tanto ambizioso e spettacolare, quanto intimo ed emozionale. Il film punta a stuzzicare nella coscienza di tutti, una domanda fondamentale che si riflette poi sul cinema e sull'autore stesso: "Chi siamo?".
Interstellar apre la mente e spiana strade verso nuove fantasie. Christopher Nolan non smette di sognare e di prestigiare con i suoi film e dopo averci offerto un cinema caratterizzato da ambientazioni e personaggi profondamente dark, prosegue la strada da dove eravamo rimasti con l'ultimo Cavaliere Oscuro, che ci aveva lasciato con quel barlume di luce in alto a quel pozzo che teneva prigioniero Bruce Wayne.
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"L'umanità è nata sulla terra, ma non è destinata a morirci": è questa la premessa che viene posta alla base del tanto atteso Interstellar, nono lavoro del tanto amato ed odiato Christopher Nolan. Il regista britannico cerca di farsi largo fra le centinaia di produzioni Hollywoodiane, con un progetto tanto ambizioso e spettacolare, quanto intimo ed emozionale. Il film punta a stuzzicare nella coscienza di tutti, una domanda fondamentale che si riflette poi sul cinema e sull'autore stesso: "Chi siamo?".
Interstellar apre la mente e spiana strade verso nuove fantasie. Christopher Nolan non smette di sognare e di prestigiare con i suoi film e dopo averci offerto un cinema caratterizzato da ambientazioni e personaggi profondamente dark, prosegue la strada da dove eravamo rimasti con l'ultimo Cavaliere Oscuro, che ci aveva lasciato con quel barlume di luce in alto a quel pozzo che teneva prigioniero Bruce Wayne. I protagonisti di The Dark Knight Rises e quelli di Interstellar si incontrano anche loro quindi, come tutti noi, nel momento in cui si ritrovano a guardare il cielo sognando e -sentendosi parte del firmamento- come recita l'eccellente Matthew McConaughey, nei panni del protagonista Cooper. Con Interstellar il regista britannico inizia un viaggio all'insegna della riscoperta delle potenzialità che abbiamo come uomini, una vera e proria Odissea che ci (ri)porta nello spazio alla ricerca della luce e di quei sentimenti che ci hanno formato come esploratori, pionieri, grandi appassionati, esseri viventi bramosi di conoscenza al pari dell'Ulisse Omerico. La filmografia di Nolan prende così forma attingendo dai grandi maestri del cinema e, come un'unica grande opera, giunge il punto di svolta della sua carriera in cui lui stesso ci dice "non è tutto male ciò che rappresenta l'umanità".
Da parte dell'autore, c'è voglia di riscoprire il cinema come un potente mezzo di rappresentazione di mondi fisici o illusori, immergendoci in quelle realtà che forse non arriveremo mai a vedere in prima persona. Imitando il proprio protagonista, Nolan cerca di superare il limite cinematografico sfiorando delle soluzioni visive innovative dal sapore nostalgico, lasciando intendere l'idea che il cinema, per essere definito tale, deve ripartire da ciò che era. La filosofia di Nolan viene in qualche modo seguita da tutto il cast e dagli addetti ai lavori, primo della lista il mitico Hans Zimmer che realizza finalmente una colonna sonora degna del suo nome, che va oltre le trite sonorità che hanno contraddistinto quest'ultima fase della sua carriera.
Questi aspetti si riallacciano perfettamente alla soluzione che ci viene presentata narrativamente nel film: la passione ed il sentimento che nutriamo per il nostro lavoro, per la nostra famiglia e la voglia di riscoprire noi stessi per ciò che siamo, sono la chiave che porterà la specie alla sopravvivenza. Nolan abbandona definitivamente quella freddezza che lo ha contraddistinto all'inizio della sua carriera e si lascia andare trasportandoci con lui nelle immagini e nei sentimenti di questo Interstellar, che spesso ci commuove per la carica emotiva dei personaggi e ci stupisce per la potenza di rappresentazione. La pellicola ci proietta in momenti del passato e li relaziona al futuro, mettendo in primo piano non tanto le capacità del singolo come il classico film Hollywoodiano, quanto il legame che che abbiamo tra di noi come forma di vita dotata di intelligenza e soprattutto di sentimenti.
Nel film numero nove di Christopher Nolan l'uomo ne esce finalmente vincitore e questo aspetto dà inizio ad una nuova fase della sua carriera, che pone le basi non solo sul miglior film del 2014, ma su un lavoro degno di essere discusso, criticato ed elaborato in tutte le sue chiavi.
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