Tatjana è cresciuta in Croazia prima della disgregazione della Yugoslavia e della Guerra dei Balcani; la sua gioventù è segnata da storie d'amore intense, finite tutte per una dichiarata incapacità di trovare un equilibrio. Ora vive in Olanda col compagno Rogier, hanno un figlio, ma anche questa relazione è perturbata da un crescente, inafferrabile, senso di insoddisfazione. In un disperato tentativo di mantenere in piedi questo rapporto Tatjana decide di rincontrare, a distanza di anni, i suoi amori perduti, per capire cosa funzionava e cosa non aveva funzionato: Pavel, Frank, Jacob... ne esce un autoritratto che è anche una visione diffratta dell'Europa, un viaggio attraverso i miti culturali degli anni '80 e '90, fino al disincanto del tempo presente.