Anno | 2009 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Enrico Oldoini |
Attori | Ottavia Piccolo, Angela Finocchiaro, Valeria de Franciscis, Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli Giorgio Panariello, Claudio Bisio, Carlo Buccirosso, Paola Lavini. |
Uscita | venerdì 27 marzo 2009 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
MYmonetro | 1,88 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 6 agosto 2014
I mostri ritornano ma questa volta, al posto di Gassman e Tognazzi, c'è Abatantuono e Bisio. In Italia al Box Office I mostri oggi ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 2 milioni di euro e 1,1 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NO
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Sedici episodi per raccontare e fotografare l'italiano contemporaneo e le ipocrisie della nazione ad ogni latitudine. A Roma un ragazzo di periferia ruba una carrozzella a un'invalida per entrare allo stadio mentre due camerieri impiegati in centro vaneggiano su capitali inesistenti e su un futuro impraticabile; a Milano un allibratore investe un pedone e "omette" di soccorrerlo; a Napoli un camorrista si "allarga", ristrutturando casa e mettendo a tacere architetti e operai; a Firenze un portiere ottuso si oppone alla relazione omosessuale del figlio con un professore di grande appetito. (S)travolti dalla modernizzazione e dal mondo dei consumi, sei personaggi mostruosi vivono e sopravvivono in un Paese cinico e superficiale.
Se l'Italia industrializzata, investita dalla felicità del consumismo negli anni Sessanta, generò i mostri di Age e Scarpelli, la nazione del quarto governo Berlusconi produce mostri nuovi e consenzienti. Enrico Oldoini, buon esempio di "artigiano" (ieri), mestierante del film natalizio, della crassa risata e di confezioni rapide (oggi), prosegue l'esperienza del film a episodi, il prodotto strutturalmente più tipico della commedia all'italiana.
Dalla periferia coatta allo spazio metropolitano, I mostri oggi recupera la caricatura sociale e coniuga uno sguardo sulla società contemporanea con i modelli classici della commedia e i volti comici proposti dalla televisione (Bisio, Marcorè, Finocchiaro, Panariello).
Ma se gli episodi diretti da Risi, Scola e Monicelli costruivano un nuovo universo in grado di dialogare con la realtà, in uno scambio che rimandava dall'uno all'altra, quelli di Oldoini ricorrono a forme testuali già codificate, pre-esistenti, ovvero il cinema e la televisione. A mancare è la corrispondenza tra società e rappresentazione della società, tra lo smarrimento dei nostri tempi e la forma stessa della commedia, che non trova un corrispettivo formale e stilistico.
Oldoini e autori imitano, con intenzione comica e umoristica, le caratteristiche dei nobili mostri precedenti, manipolandone le convenzioni e ottenendo una soddisfazione comica tutt'altro che irrefrenabile. Il regista offre una lettura dei mostri al secondo grado, gli attori esibiscono un'interpretazione già esibita sul piccolo e grande schermo. Come la maggior parte degli interpreti dei Mostri Oggi, Tognazzi proveniva direttamente dall'avanspettacolo e dalla televisione eppure seppe separare inequivocabilmente la commedia vera dal comico tout court.
S'intenda, la commedia all'italiana non può fare a meno di assorbire il tessuto mediale che le sta intorno, dialogando con il teatro (e la televisione) d'intrattenimento o con la società dei consumi, ma gli interpreti in questione coabitano i due mondi, riducendosi a uno strano ibrido attoriale e dialettale: il milanese Bisio, il fiorentino Panariello, il napoletano Buccirosso e il vagamente pugliese ras Abatantuono.
Fino a quando il cinema italiano non si deciderà a fare i conti con la realtà sociale e a formalizzarla in una nuova arte del racconto, rimandiamo lo spettatore ai mostri in bianco e nero.
Appena tornato dal cinema, ho la certezza di aver assistito al film peggiore visto negli ultimi dieci anni. Il ricordo dei geniali predecessori e un cast importante mi avevano fatto sperare, almeno, nella possibilità di trascorrere due ore serene, ma all'uscita dalla sala la sensazione di aver subito una truffa è inevitabile. Oldoini non è certo Dino Risi o Monicelli, ma un simile baratro non lo [...] Vai alla recensione »
Questo film tratta dei difetti e della mentalità degli italiani a tutti i livelli sociali senza però riuscire a conquistare mai lo spettatore.Ci troviamo di fronte ad un film che non ha una vera identità.Non è un film comico,nonostanza gli interpreti,poichè le battute e i vari episodi non riescono quasi mai a far sorridere veramente,e non è neppure un film che tratta l'argomento in maniera seria e [...] Vai alla recensione »
Per piacere! Si può parlare di un film pIccolo con attenzione , magari solo per evidenziare come quel tentaivo fallito di rappresentare un'Italia di oggi abbia in realtà dimenticato quella parte intelligente di noi che non è mostro Instabile ed inconsapevole ma "energia positiva da cui attingere e ripartire". L' [...] Vai alla recensione »
Recensire un film come questo? Semplice: zero idee, tanti piccoli episodi scollegati che dovrebbero assomigliare a delle barzellette ma che non fanno nemmeno ridere, un cast che di sicuro non ha dato il meglio che poteva (sempre se poteva...)!! Mediocre è già un aggettivo benevolo nei confronti di questa pellicola. Se pretendevano di girare un film solo tanto per girarlo ci son riusciti, [...] Vai alla recensione »
"I Mostri oggi"(Enrico Oldoini, 2009)non è certo un film memorabile: sì, a parte il fatto che non ci sono più Gassman, Tognazzi, Sordi, Manfredi etc., ma anche che il film è del 2009 e i "mostri"(con le virgolette e anche senza)di oggi sono diversi/sarebbero diversi, a dieci anni di distanza(anche a cinque, ma dopo un decennio.
“I MOSTRI OGGI” di ENRICO OLDOINI; ITA, 09. Sono17 episodi narrati con piglio veloce e senza siparietti di sorta. Tutti ambientati in grandi città italiane; e tutti aventi di mira comportamenti ipocriti tipici dei nostri giorni in tutti gli ambienti sociali, e da diverse provenienze regionali. Il titolo si rifà esplicitamente al capolavoro di Dino Risi del 63, che ebbe una specie di remake di Risi [...] Vai alla recensione »
Uno spaccato della società odierna, ma forse è meglio dire dell’Italia di questi tempi, descritto con ironia. Una ironia amara che fa sorridere e diverte con il retrogusto della riflessione su quanto siamo idioti e sui nostri comportamenti da idioti. L’ipocrisia tutta italiana raccontata in sedici episodi ed interpretati da sei personaggi che ben incarnano il soggetto umano italico; non per niente [...] Vai alla recensione »
Passano gli anni ma loro son sempre vigili, pronti a colpire: ritornano dopo più di trent'anni I mostri, rivisti e modernizzati anche se a distanza di tempo non è che siano cambiati. Enrico Oldoini dirige il terzo capitolo di una saga portata al successo da grandi menti quali Age e Scarpelli, Dino Risi, Mario Monicelli ed Ettore Scola ed interpretata magistralmente da attori del calibro di Ugo Tognazzi, [...] Vai alla recensione »
Una grandissima cacata: il capolavoro del grande Dino Risi non ha NULLA a che fare con questa cosa (non si può parlare di film) ignobile. Già I nuovi mostri di Monicelli, Risi e Scola era nettamente inferiore al prototipo, però almeno c'erano alcuni episodi molto riusciti lo stesso: nei Mostri oggi 2-3 episodi sono anche carini, ma il resto è proprio da buttare.
Il film è scandaloso, non merita nemmeno un centesimo esclusi uno o due episodi!!! Oldoini dopo la fidanzata di papà e quest'ultimo film, cambia mestiere perchè se continui così ti arresteranno per truffa!!!
Una regia assente, attori abbandonati. una storia senza spessore che cade inevitabilmente nel banale
un filmetto degno del peggior bagaglino. Abbatantuono ormai è finito, il film non fa ridere quasi mai, Oldoini dovrebbe andare in pensione. Se non avete più idee è inutile cercare di rifare film di successo. Vergogna.
I tanti caratteri a disposizione per esprimere una recensione sono nel nostro caso inutili.Un film abbozzato nelle idee con potenzialità assolutamente inespresse.La banalità del film rasenta la noia assoluta.Dove è finito il senso estetico e creativo della commedia italiana? Nel nulla come del resto il nostro paese.Cerchiamo statisti ma anche registi di talento .
Ho provato fastidio guardando questo film, Comico NON lo e' assolutamente, sarebbe + giusto definirlo Tragi-Comico se facesse almeno ridere, ma risulta a tratti inguardabile, puerile, banale, assolutamente inutile e non so quanto attinente alla realtà. Una critica che muovo allo staff (produttori, registi etc etc) è che fanno passare x Comico una banalità del genere, averlo definito Tragico-Trash sarebbe [...] Vai alla recensione »
Film commedia poco gradevole,insensata,inutile e discreta nel complesso.Voto 6
Film che strappa qualche risata e che lascia molti dubbi......A volte drammatico riesce anche a farti vergognare e a scandalizzare, peccato che poi si perda nella solita banalità della commedia italiana
Ho dato una stellina di valutazione ma il film è quasi ai livelli di una qualsiasi pellicola dei fratelli Vanzina: volgare, episodi che non fanno ridere, attori non al meglio e caricature di se stessi, una noia mortale, non si vede l'ora che finisca. Infatti sono uscito prima dalla sala Consiglio di non buttare via dei soldi per un filmaccio del genere.
Fa sghignazzare solo la profusione di parrucche usate dai protagonisti. Da dimenticare.
PIOGGIA DI STRONCATURE,A QUANTO SI VEDE...IO ,INVECE,CONCORDO CON QUANTI SALVANO QUESTO FILM. LA REGIA E' BUONA,LE IDEE CI SONO,DIVERTE ABBASTANZA E LASCIA SCONCERTATI AL TEMPO STESSO PER LA PERFIDIA DEI PERSONAGGI. OVVIO CHE TUTTO E' SOPRA LE RIGHE (MA SIAMO COSI' SICURI...?),ALTRETTANTO OVVIO CHE GLI ATTORI DI OGGI NON SONO SORDI ,GASSMAN O TOGNAZZI ,MA QUESTI ABBIAMO E FANNO CIO' [...] Vai alla recensione »
Oldoini ha sempre girato films interessanti, certo commediole all'italiana, ma cmq gradevoli. dopo "la fidanzata di papà" con boldi e la ventura (il peggior film della sua carriera) si è cimentato in questo, il cui titolo ricorda un capolavoro del passato e che, dopo aver visto abatantuono e panariello recitare, non dovrebbero nenmmeno sognarsi di adoperare le parole [...] Vai alla recensione »
Forse l'errore è stato mio. Qunado ho saputo che sarebbe uscito un film con Abatantuono, Bisio e Buccirosso , che avrebbe dovuto proseguire la strada tracciata dal mitico "I mostri" e dal discreto "i nuovi mostri", forse mi sono aspettato troppo. Inevitabile la delusione quando ho visionato questo film di risibile spessore in cui la mostruosità dei personaggi è troppo esasperata per essere credibile [...] Vai alla recensione »
E' vergognoso che si produca un film come questo. Basta basta e basta. E' la colpa è nostra, di noi pubblicchetto che ancora ci facciamo fregare da queste operazioncine fatte solo per gonfiare un po' di più il portafoglio di attori, produttori e registi.
Piuttosto banale, ma non volgare e diretto con un certo mestiere. Non male la Ferilli (ma sa anche recitare!) e Buccirosso. Buono Bisio, ma addirittura ottimo Panariello.
Film dai parecchi episodi, più o meno divertenti, ma tutti che puntanp il dito su vizi, virtù (quali???) e debolezze dell'umano animo italico e su (mal)costumi tipici del nostro bel Paese. Cast di ottimo livello con tutti i migliori attori comico-brillanti. Carino ma niente di speciale. Fantastici gli episodi della ragazza in carrozzella e dei camerieri Marcorè-Ferilli.
Una bella commedia che fa anche una bella critica alla società di oggi. Bravi i protagonisti
Bella commedia che a tratti lascia a bocca aperta x l'esito di alcuni episodi, gli attori sono stati tutti bravi
Ha retto l'intero film interpretando una serie di personaggi esilaranti, bravo anche Buccirosso
Ci tengo a precisare che non reputo questo film un capolavoro ma la mia alta valutazione va esclusivamente agli attori che vi hanno partecipato, i quali se la sono cavato fin troppo bene anzi molti vedendo questo parter di nomi si sarebbero attesi mari e mari di risate invece il film ha un altro obiettivo
Chi spera di vedere una commedia da cinepanettone si sbaglia di grosso. I nuovi mostri fotografano la nuova Italia, anche se nuova proprio non è visto che a distanza di anni i mostri sono sempre quelli per di più peggiorati. Questo film ha il merito di non far ridere per forza e di far rifletter tantissimo. Ma i capitoli di Risi, Monicelli e Scola erano tutta un'altra cosa !!!
Se lo si paragona ai capolavori precedenti è logico che non c'è storia, tuttavia se non si chiamasse "I mostri oggi" potrebbe essere tranquillamente preso per quello che è, un film comico, come ne sono stati fatti tanti negli utlimi anni, forse ad un livello anché superiore, ideale per passare un'oretta e mezza sorridendo e niente di più.
Dopo una serie di film "usa e getta" da dimenticare appena visti (l'ultimo è La fidanzata di papà), Enrico Oldoini raccoglie l'eredità di Age e Scarpelli e la loro Italia rampante, cinica e amorale. Aggiornando la commedia italiana del boom anni Sessanta, il regista ligure si confronta con le commedie "a episodi" più riuscite dell'epoca (I Mostri e I nuovi mostri) per scovare nell'Italia del quarto governo Berlusconi i nuovi(ssimi) mostri.
Alla proiezione romana per critici de I mostri oggi di Enrico Oldoini, rilettura del capolavoro di Dino Risi, I mostri (1963) e del suo sequel, I nuovi mostri (1977), diretto assieme a Mario Monicelli, la prima risata scatta dopo circa un'ora, per l'episodio Povero Ghigo. La star della tv Daniel, Diego Abatantuono, si ritrova con un vecchio partner sfigato, Enzo, Claudio Bisio con pesante parrucca [...] Vai alla recensione »
Ma, insomma, ridendo la commedia castiga i costumi (leggi il malcostume), facendo opera moralizzatrice? O al contrario rappresenta vizi e pecche della nostra società con una dose di simpatia che rischia di suonare assolutoria? Scegliere una o l'altra delle opzioni significa accettare di buon grado i lazzi e frizzi di un film come I Mostri oggi, oppure rifiutarlo come un prodotto facile e compiaciuto. [...] Vai alla recensione »
Quante risorse dissipate per ricalcare senza fantasia un caposaldo della commedia italiana dell' età d' oro: "I mostri" regia di Dino Risi, anno ' 63, scritto da Age, Scarpelli, Scola e Maccari, affidato alla coppia Gassman-Tognazzi. Alcuni episodi sono presi di peso. Omaggio al genio dei padri? Ma l' omaggio migliore è l' invenzione, la creatività.
Quando in Italia i film incassavano in sala, più che con sovvenzioni pubbliche e/o cessione dei diritti tv, soggetti brevi e sceneggiature secche confluivano nei film a episodi. I Mostri oggi di Enrico Oldoini è ricalcato su uno dei più felici film a episodi, I mostri di Dino Risi, e su I nuovi Mostri di Dino Risi, Mario Monicelli ed Ettore Scola, più recente, meno convincente.
Con «I mostri» (1963) Dino Risi tocca uno dei momenti più alti della commedia all'italiana con una critica sferzante e una satira graffiante della società italiana degli anni Sessanta attraverso una ventina di episodi. Nel 1977 Risi, Monicelli e Scola con «I nuovi mostri» riprendono la formula per fustigare un Paese ben diverso. Nel 2009, ecco «I mostri oggi», i cui Enrico Oldoini con la collaborazione [...] Vai alla recensione »