Till, di un anno e mezzo, dall'alto dei suoi 72 centimetri osserva suo padre, che da parte sua invece fa di tutto per sbarazzarsi del figlio: una nutrice caritatevole in un giardino pubblico, l'UNICEF, una suora... Ma Till è sempre lì, e Philipp è costretto a riorganizzare da cima a fondo la sua vita. Eppure avrebbe del lavoro da fare, dovrebbe aggiustare dei vecchi televisori... ma adesso è il "funzionamento" del piccolo Till che lo tiene occupato ed è con lui che fa ogni sorta di esperimento. A poco a poco i due, così distanti, prendono dimestichezza e diventano amici. Philipp fa di tutto per essere un buon padre e per insegnare a Till i segreti della vita: il Futuro, l'Amore... Philipp è felice di aver qualcuno con cui parlare, che lo sta ad ascoltare non gli dà fastidio che suo figlio sia troppo piccolo per capire tutto: lui stesso sovente non si capisce. Adesso che c'è Till, Phililpp è costretto ad uscire dal suo guscio, e all'improvviso deve confrontarsi con le cose più elementari legate all'esistenza. Che cosa c'è di più naturale per questo padre scapolo che innamorarsi di una madre nubile? Ma evidentemente il cammino che porta all'idillio familiare è seminato di insidie, e quando sembra finalmente appianarsi diventa troppo piatto per Till...