6a edizione di Visioni dal mondo, il programma dei 29 film. Milano - 17/21 settembre 2020. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Tre uomini dell'Aspromonte raccontano le loro vite segnate dalla 'Ndrangheta. Espandi ▽
Siamo in Aspromonte, a 1700 m di altezza sulla cresta che divide lo Ionio dal Tirreno, dove la società agropastorale parcellizzata in paesi minuti, alcuni ridotti a poche centinaia di abitanti, ne è figlia e custode.
Tre uomini, attraverso le proprie esperienze, raccontano come la loro realtà sia stata segnata da quella che è considerata l'organizzazione criminale più potente al mondo, la 'Ndrangheta.
Sistema oligarchico fatto di regole e prescrizioni, di vite segnate alla nascita, vittime ancor prima che carnefici, di rituali di affiliazione e assegnazione di cariche, retto dall'omertà che diventa vincolo sacro. Gradi, doti e livelli impenetrabili ne costituiscono la gerarchia. Un nucleo duro come un diamante e altrettanto sfaccettato. Chi si assimila alla Famiglia agisce con la convinzione di fare il male e di essere nel bene ma l'Onorata Società non regala niente a nessuno. Recensione ❯
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Un viaggio onirico tra i lavori di Artemisia Gentileschi, simbolo del femminismo mondiale per il suo carattere e la strenua difesa della propria dignità professionale. Espandi ▽
Nel 1618, a 23 anni, Artemisia Gentileschi è la prima donna a essere ammessa in un'Accademia di disegno. Artemisia è stata inoltre la prima donna artista italiana ad avere una carriera internazionale. Stringe importanti contatti con i maggiori ingegni dell'epoca, tra cui Caravaggio. Il documentario ripercorre tutta la vita dell'artista, simbolo del femminismo mondiale per il suo carattere e la strenua difesa della propria dignità professionale, che emergono dalla corrispondenza con collezionisti e personalità dell'epoca, tra cui Galileo Galilei. La fama di Artemisia è dovuta anche allo stupro subìto da parte di un collega, Agostino Tassi. Artemisia supera il processo con forza di carattere e, grazie alla pittura, dallo scandalo riesce a trovare la strada del riscatto sia come donna che come artista, realizzando capolavori capaci di toccare il cuore e l'anima di chi li contempla quattro secoli dopo. Recensione ❯
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Banksy è un nome familiare, ma dietro questo nome si nasconde una moltitudine di storie, Chi è veramente Banksy? Espandi ▽
Un viaggio alla scoperta dell'artista di strada più famoso al mondo: Banksy. Grazie al suo anonimato, per più di 25 anni, le persone hanno potuto rivendicare il suo lavoro, sia legalmente che emotivamente, e fantasticare su chi si nasconde dietro questo nome. Attraverso le testimonianze di chi conosce l'artista e ha lavorato con lui, ma anche di chi lo sfrutta, gli dà la caccia, lo rivendica... Banksy Most Wanted disegna un ritratto approfondito di questo Robin Hood mascherato. Ognuna di queste indagini rivela una sfaccettatura dell'artista e delle sue opinioni politiche, dal suo impegno e coraggio per le cause ambientali e per i rifugiati politici, ai suoi legami con la scena musicale, al suo lato imprenditoriale. Il film documentario mette anche in discussione il rapporto con l'identità nella società attuale ponendo allo spettatore un quesito: abbiamo davvero bisogno di conoscere il nome dell'artista per apprezzare l'opera d'arte? Recensione ❯
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Alla scoperta del Bureau 39, organizzazione che opera per fornire denaro con ogni mezzo possibile al regime di Kim Jong un. Espandi ▽
La Corea del Nord, uno dei paesi più poveri del mondo, finanzia un programma di armi nucleari abbastanza grande da sfidare gli Stati Uniti. Grazie al Bureau 39, una leggendaria organizzazione annidata nel profondo dell'apparato governativo. Il suo obiettivo è quello di procurarsi valuta estera con ogni mezzo possibile per fornire denaro al regime di Kim Jong un. Stampa di dollari, contrabbando di armi, frodi assicurative, traffico di esseri umani: niente è troppo poco scrupoloso per i produttori di denaro della Corea del Nord. Anni di ricerche hanno dato al team del film un accesso unico agli addetti ai lavori che rivelano i casi più spettacolari e i trucchi mozzafiato di come la Corea del Nord ha eluso le sanzioni dell'ONU per finanziare il suo arsenale nucleare per decenni. Recensione ❯
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Il desiderio di Michele Cucchi, guida alpina e soccorritore, di di valorizzare la memoria e la tutela degli ambienti a rischio. Espandi ▽
Il cambiamento climatico e i ghiacciai a rischio di estinzione sollevano nuove domande anche e soprattutto in chi, come Michele Cucchi, guida alpina e soccorritore, detto il «Lungo», vive da sempre la montagna come passione e lavoro. In un mondo in rapida trasformazione, la sfida oggi non è infatti più quella di conquistare nuove vette ma pensare e sviluppare progetti ambientali e umanitari che favoriscano la conservazione di un ecosistema sempre più fragile e aiutino coloro che in montagna abitano. Senza contare che il ritiro dei ghiacciai, sta portando alla luce non solo le tracce del nostro passaggio ma anche i corpi di chi da quei luoghi non è mai tornato a casa. Dal Karakorum per un programma di educazione ambientale con Agostino Da Polenza, a Zermatt, insieme al glaciologo Michele Freppaz e alla antropologa Elisabetta Dall'O e con l'aiuto del CEO e pilota di Air Zermatt Gerold Biner e della «memoria storica di Zermatt», l'ex soccorritore e guida alpina Bruno Jelk, Cucchi è sempre mosso dal desiderio di valorizzare la memoria e la tutela di questi ambienti a rischio. Fino ai confini del mondo, nel villaggio nepalese di Chepwa, un luogo tanto intatto quanto primitivo, dove Michele affianca la popolazione locale nella gestione del problema crescente dei rifiuti mai davvero affrontato. Sempre tenendo a mente una domanda: nonostante la nostra maggiore consapevolezza ambientale, le soluzioni che stiamo adottando forse non sono purtroppo e semplicemente solo il minore dei mali? Recensione ❯
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Nel Congo orientale, una delle regioni più povere della terra, colpito dalla crisi, tre europei sono costretti a chiedersi cosa significhi aiutare. Espandi ▽
Nel Congo orientale, una delle regioni più povere della terra, colpito dalla crisi, tre europei sono costretti a chiedersi cosa significhi aiutare. Raul, un economista franco-spagnolo, si rende conto che i fondi del suo progetto stanno provocando grandi tentazioni tra i suoi colleghi congolesi, mettendo a rischio il loro studio sui gruppi ribelli. Peter, tedesco, lotta per preservare la sua identità di operatore umanitario in età pensionabile dopo 30 anni in Africa. E la relazione della giovane belga Anne-Laure viene messa alla prova quando il suo fidanzato congolese, dopo un soggiorno in prigione, diventa un critico del regime. Tre prospettive profondamente personali sulla convivenza e la cooperazione tra Europa e Africa, il film documentario fa riflettere ponendo la domanda: quanto sono utili gli aiuti allo sviluppo? Recensione ❯
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L'essperienza vietnamita di Cecilia Mangini attraverso le immagini e la voce narrante della regista, pioniera del documentario in Italia. Espandi ▽
Due scatole da scarpe piene di negativi fotografici 6x6, dimenticate in un vecchio armadio in soffitta per più di cinquant'anni, sono state inaspettatamente ritrovate. Nel 1964-65 i registi Lino Del Fra e Cecilia Mangini hanno vissuto per tre mesi nel Vietnam del Nord in guerra con gli U.S.A. per effettuare i sopralluoghi per un film documentario sulla lotta di quel popolo deciso a conquistare l'unità e l'indipendenza. Quelle bombe americane colpirono anche il loro film, che non è stato più realizzato... ma Cecilia Mangini ha realizzato un grande reportage fotografico, in parte ancora inedito. Quella guerra, quella resistenza, quel popolo in armi rivive attraverso foto, scritti, ricordi e vuoti di memoria. Recensione ❯
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La vita di Mario Dondero, il più originale tra i fotoreporter della seconda metà del '900. Espandi ▽
La vita professionale e umana di Mario Dondero, considerato il più originale, poliedrico e impegnato fotoreporter della seconda metà del '900, dove la fotografia attraverso i rotocalchi arrivava, fino agli anni '60, a tirature di venti milioni di copie ed era, insieme al cinema, il mezzo principale dell'informazione attraverso le immagini. Il regista ha incontrato Mario Dondero in più occasioni nel suo ultimo anno di vita tra Fermo, Altidona, Genova e Roma, sia in momenti di conversazione piuttosto informale sia in momenti di lavoro accompagnandolo nell'ultimo reportage sul porto di Genova e in occasione della mostra che lo ha celebrato a Roma alle Terme di Diocleziano nel dicembre del 2014. Recensione ❯
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Un racconto sincero della vita di Francesco Capizzi e della sua arte. Espandi ▽
Il film documentario racconta la frastagliata e complicata vita di Francesco Capizzi, alla continua ricerca di sé stesso attraverso la sua arte. Francesco Capizzi, il rapper-attore Cisky MCK, si racconta nella sua più totale trasparenza, davanti alla macchina da presa, attraverso un interminabile flusso di coscienza, che passa per la sua musica, le sue opere e i suoi pensieri. La sua storia è complessa, piena di ostacoli e di cadute, ma è anche simbolo di una forte speranza, di una forza interiore, che si esprime attraverso l'arte e la poesia. Una forza, la sua, che gli ha permesso di superare lunghi anni di carcere e che gli permette tutt'ora di vivere consapevole del suo passato, di crescere nonostante le avversità e di inventare giorno dopo giorno, arte. Recensione ❯
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Un'esclusiva indagine globale che rivela il prezzo umano ed ecologico dell'industria mineraria. Espandi ▽
Per la prima volta 40 giornalisti internazionali, provenienti da trenta testate giornalistiche e membri del network Forbidden Stories, hanno deciso di collaborare per riprendere le indagini lasciate incompiute dai loro colleghi, assassinati, minacciati e incarcerati perché indagavano su scandali ambientali legati al settore minerario. Per sei mesi il collettivo di giornalisti ha indagato contemporaneamente in tre paesi -India, Guatemala e Tanzania -per dare un seguito alle storie censurate e rivelare i metodi di questa industria 'sommersa', tra le più inquinanti del mondo. Girato come un thriller, Green Blood è costruito in quattro episodi. La serie di documentari si immerge nel cuore di un'esclusiva indagine globale che rivela il prezzo umano ed ecologico dell'industria mineraria. Recensione ❯
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Una panoramica sul movimento di protesta del 2019 di Hong Kong. Espandi ▽
Un film documentario sul movimento di protesta che ha scosso Hong Kong nel 2019. Attraverso immagini delle dimostrazioni e audio interviste, Hong Kong, Ga Yau racconta una storia di protesta popolare, il tentativo di resistere alla crescente influenza della Cina continentale nella vita di Hong Kong. L'ex colonia Britannica, formalmente provincia semi autonoma, si confronta, anno dopo anno, con un sistema sempre più invasivo, fondato su ridotte libertà individuali e diritti civili, una condizione che la maggior parte della popolazione e soprattutto le nuove generazioni sembrano non voler accettare. Nel quadro del più aspro conflitto economico e geopolitico tra Stati Uniti e Cina, le manifestazioni di piazza di Hong Kong, indette per chiedere riforme democratiche e commissioni d'inchiesta sulle violenze della polizia, diventano l'espressione di un malcontento destinato a riverberare ancora a lungo. Recensione ❯
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La storia sommersa di una comunità di origine italiana in Crimea nel corso dell'ultimo secolo. Espandi ▽
Sulle sponde di un mare scomparso, riemerge la storia degl'italiani di Crimea e della loro deportazione nelle gelide steppe kazake nel 1942, un olocausto le cui tracce si confondono con il ritratto di un luogo e il racconto dei sopravvissuti.
Il film documentario ci trasporta a Kerch, in Crimea, dove una minoranza di origine italiana giunta laggiù nel corso del 1800, lotta perché la loro storia venga riconosciuta e raccontata. Questa comunità di italiani nel 1942 venne accusata di sostenere il regime fascista e di aver collaborato con le truppe tedesche durante l'occupazione della città. Tra il 29 e il 30 gennaio i soldati sovietici incominciarono la deportazione degli italiani. Tutta la comunità venne fatta salire su treni merci alla volta delle gelide steppe kazake. Il primo vagone venne sganciato sul lago d'Aral. All'epoca gli abitanti di quei luoghi lo chiamavano mare, era il quarto bacino idrico più grande al mondo, e riforniva di pesce tutta l'Unione Sovietica. Solo alcuni, dopo la morte di Stalin, riuscirono a fare ritorno a Kerch. Recensione ❯
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Un thriller politico sull'intelligenza artificiale, il potere e il controllo sociale. Espandi ▽
L'intelligenza artificiale sta trasformando sempre più la natura del mondo. Ci troviamo di fronte a una rivoluzione silenziosa in cui l'IA -intelligenza artificiale -sta cambiando la nostra vita e il mondo nel suo complesso. Alcuni credono che l'intelligenza artificiale possa risolvere le nostre sfide più grandi, mentre altri temono che l'intelligenza artificiale sarà la nostra rovina. Il film documentario segue i pionieri in prima linea della rivoluzione dell'IA per mostrare come la tecnologia viene sviluppata e implementata in quella che potrebbe essere la tecnologia più potente ed emozionante che abbiamo creato. Recensione ❯
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Lo smarrimento del sistema Scuola nei percorsi di vita di un ex docente e dei suoi alunni. Documentario, Italia, Svizzera2020. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
15 anni dopo aver realizzato un video diario insieme ai ragazzi della 1E, un vecchio professore, ormai in pensione, va alla ricerca dei suoi ex studenti. Quello che scoprirà su di loro diventa un emozionante racconto. Espandi ▽
L'acqua, l'insegna la sete - Storia di classe è il percorso di un docente ora in pensione e dei suoi ex alunni, ma anche lo smarrimento di un'istituzione scolastica, e di un Paese, che si vedono sfuggire di mano molte vite giovani. Jalongo segue il loro percorso accostando le riprese degli anni 2004-2007 a quelle del presente, leggendo insieme al loro professore i temi in classe con cui i ragazzi confessavano paure e fragilità, alcuni già bocciati e destinati ad ulteriori bocciature, alcuni abbandonati da genitori che non hanno saputo prendersene cura. Il suo non è mai compiacimento della desolazione, o ritratto sociologico da intellettuale. È un'aderenza narrativa ed empatica nei confronti di un gruppetto di esseri umani che hanno provato e ancora provano a trovare il proprio posto nel mondo, e a quel Professor Lopez che non molla mai, che tiene da parte i temi dei suoi ex alunni, che allunga la mano a toccare una spalla nei momenti di sconforto: il docente che ogni alunno (e ogni genitore) vorrebbe accanto. Recensione ❯
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Due anni al Collège Saint Martin, una scuola multiculturale "last chance" che accoglie e forma più di 400 giovani. Espandi ▽
Il film documentario segue per due anni i ragazzi e gli insegnanti del Collège Saint Martin, nella periferia di Liegi, in Belgio. Una scuola multiculturale "last chance" che accoglie e forma più di 400 giovani, soprattutto nel campo della formazione tecnica e professionale. Una sezione è specificamente riservata ai giovani che hanno abbandonato la scuola, a quei "bracci della vita spezzati", a quegli alunni in fallimento permanente che, fin dalla scuola elementare, hanno una "pagella rossa" e sono esclusi dalle altre scuole della regione. Hanno tra i 14 e i 20 anni e frequentano la scuola perché è obbligatorio. È la loro ultima possibilità di trovare un percorso professionale.
I loro insegnanti sono consapevoli della posta in gioco per questi studenti e della sfida che devono affrontare. Pieno di umorismo e tenerezza, L'école de l'impossible racconta l'esperienza dei ragazzi e dei loro insegnanti. Recensione ❯
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