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I film di Visioni dal mondo online, finestre coraggiose sul futuro

Il Festival Internazionale del Documentario (17/21 settembre) presenta una sesta edizione innovativa e all'insegna del coraggio, grazie anche alla collaborazione con MYmovies.
di Ilaria Ravarino

mercoledì 15 luglio 2020 - News

Film come “finestre sul mondo”, in un momento storico in cui “ci vuole coraggio per tutto: per combattere per un ambiente migliore, contro la malavita e le diseguaglianze. Ci vuole coraggio per affrontare la quotidianità. E ci vuole coraggio anche per organizzare un festival solo online”. Così, durante una conferenza stampa in streaming, il nuovo direttore artistico del 6° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo (17-21 settembre) Maurizio Nichetti ha annunciato il programma della rassegna.

Visioni dal Mondo resterà “sempre, rigorosamente, gratuito, come da tradizione”, ha assicurato Nichetti, ma per la prima volta “girerà” solo in ambienti virtuali. Un ostacolo, quello del distanziamento sociale, che gli organizzatori - con la collaborazione, tra gli altri, anche di MYmovies - hanno saputo trasformare in opportunità. “La giuria internazionale per esempio - composta dai registi Nicole Schafer e John Paul Davidson e dalla giornalista Silvia Bizio - potrà lavorare comodamente da casa, in qualsiasi punto del mondo si trovi”.

IL CONCORSO: ITALIANI E INTERNAZIONALE
Tredici le opere in concorso nella sezione italiana "Storie dal mondo contemporaneo", giudicate dal documentarista Giuseppe Carrieri, dall’attrice Angela Finocchiaro e dal regista Nello Correale: Cinquanta passi di Niccolò Aiazzi; Ferro e pane di Elia Bassous e Talita Maris; Hong Kong, Ga Yau di Marco Di Noia; I naufraghi di Kerch di Stefano Conca Bonizzoni; La macchia mongolica di Piergiorgio Casotti; La verità è latitante di Rosario Minervini; L’acqua, l’insegna la sete. Storia di classe di Valerio Jalongo; Magar women di Rosario Simanella; Neverland di Erald Dika; Oscar di Silvia Miola; Paperman di Domenico Zazzara; il film collettivo Ponticelli terra buona (di Marie Audiffren, Luca Ciriello, Gabriella Denisi, Alessandro Freschi, Giovanni Linguiti, Antonio Longobardi, Isabella Mari, Daniele Pallotta); Songs of the Water Spirits di Nicolò Bongiorno.

Per il cinema internazionale saranno invece dieci le opere presentate nelle sale virtuali del festival, “film che hanno fatto il giro delle più grandi e importanti rassegne nel mondo, e che siamo onorati di presentare qui”. Tra le opere più attese l’attualissimo Banksy, most wanted di Aurélia Rouvier e Seamus Haley e il distopico iHuman di Tonje Hessen Schei, in concorso insieme a Büro 39 - Nordkoreas schwarze Kassen di Sebastian Weis, Congo Calling di Stephan Hilpert, Green Blood di Arthur Bouvart e Jules Giraudat, L'école de l'impossible di Thierry Michel, Prayer for a lost mitten di Jean-François Lesage, SJãlo - Island of Souls di Lotta Petronella; Une nouvelle ère di Boris Svartzman e il reportage Wood delle giornaliste Monica Lazurean-Gorgan, Michaela Kirst e Ebba Sinzinger.

Molte, quest’anno, le storie di donne presentate al festival: “Il tema del coraggio spesso è portato avanti da donne sole: madri, artiste, fotografe. Era inevitabile che il cosiddetto coraggio delle donne attraversasse più di una storia della selezione di quest'anno”.

Presenti - e non poteva essere diversamente, in un festival che si propone come specchio della realtà - tutti i temi più dibattuti nella contemporaneità: dall’emergenza climatica a quella migratoria, dall’emergenza di nuove e antiche intolleranze alla lotta per la riappropriazione dei diritti individuali (politici, civili, di genere), fino all’esplorazione di realtà geograficamente “altre”. Uno slancio documentaristico che ci ricorda ancora - nonostante il distanziamento sociale - che il mondo, in tutte le declinazioni delle sue multiformi culture, merita sempre di essere conosciuto ed esplorato.

ALTRI FILM ED EVENTI
Oltre alla master class di Giorgio Diritti, e ai panel sul futuro delle sale e sulla serialita nel documentario, altri sei documentari animeranno la sezione Panorama Italiano Fuori Concorso: Artemisia Gentileschi, pittrice guerriera di Jordan River; Due scatole dimenticate – Un viaggio in Vietnam di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli; Eccetera, Il mondo di Mario Dondero di Maurizio Carrassi; La storia vergognosa di Nella Condorelli; 'Ndrangheta Soldato Padrino Santa Vangelo di Claudio Camarca; Tempo al tempo. Tarante, Carnevali e Canti nell’Italia di ieri e di oggi di Ambrogio Sparagna, “un film terapeutico e necessario per scacciare la drammaticità di questi mesi”.

VISIONI INCONTRA
Altri dodici progetti saranno invece illustrati nella sezione industry del festival, “Visioni Incontra”: C. - Effetti collaterali di un virus di Mario Balsamo, Benni Atria, Anna Terrassan; Elleppì di Luca Lancise; Il mondo in camera di Mauro Bartoli; La grande opera di Corrado Punzi; Leave my body di Alessandro Asciutto; Millennials - non c'è futuro per i figli di Michele Bizzi; Noi ce la siamo cavata di Giuseppe Marco Albano; Nome di battaglia: Mara di Bruno Bigoni; Non è il paradiso di Elisa Cozzarini; Sarura - The future is an unknown place di Nicola Zambelli; Storia di un riscatto di Stefano Odoardi; Uguale a ieri di Pepi Romagnoli.


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