Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro 2016 i film documentari
52esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema., il programma dei 27 film genere documentario. Pesaro - 2/9 luglio 2016. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Uno sguardo su Glauber Rocha e il suo cinema, specialmente quello dell'esilio a Cuba, meno conosciuto, tra il 1971 e il 1972. Espandi ▽
L'esilio a Cuba 1971-1972, uno dei periodi meno conosciuti della vita del regista Glauber Rocha, coincide con un periodo di grande eccitazione e discussione sul ruolo delle arti nella rivoluzione politica e sociale dell'America Latina e del Terzo Mondo.Glauber, con il suo discorso barocco e poetico, propone il cinema come il principale strumento culturale e politico per promuovere l'unità dell'America Latina, che serve da guida per la ricostruzione del Cinema Novo brasiliano e il Cinema Rivoluzionario Cubano. Recensione ❯
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Un viaggio in found footage all'interno della storia del cinema, coniugando narrazione e tecnica. Espandi ▽
Gustav Deutsch, maestro del found footage, crea l'epico Film ist., un assemblato di 12 puntate messo a punto tra 1998 e 2014. Creando questo insieme di film didattici e scientifici ha voluto mostrare i legami tra la ricerca scientifica e storia del cinema, tra tecnica e sperimentazione. Recensione ❯
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Stephen Dwoskin, la sua visione, le sue visuali, la sua arte. Espandi ▽
Stephen Dwoskin è nato a New York nel 1939 e ha iniziato a fare cortometraggi indipendenti nella grande Mela nel 1961. Nel 1964 ha proseguito il suo lavoro di ricerca a Londra, dove si stabilì e partecipò alla fondazione della London Filmmaker. I suoi film sperimentali giocano con le idee del desiderio, solitudine sessuale e mentale, e con il passare del tempo. Nei suoi film esplora anche la rappresentazione nel cinema, spettacoli, impressioni personali e anche il proprio handicap fisico che è stato fonte di ispirazione per lui in tutta la sua carriera. Le sue opere sensibili ed emancipate sono state oggetto di varie presentazioni internazionali. Questo documentario è inserito nella raccolta Cinexperimentaux, creata tra 2006 e 2010. La forza del cinema sperimentale contemporaneo ha incoraggiato Frederique Devaux & Michel Amarger a incontrare e filmare i più attivi registi e distributori, motori e agitatori di questa forma d'arte. Questo ha sviluppato in una serie di ritratti autonomi, formando una serie e dimostrando la pluralità di approcci e pratiche del cinema sperimentale. Le loro produzioni indipendenti introducono o completano il lavoro degli artisti, tecnici, distributori e programmatori che partecipano alla vita del cinema nell'arte contemporanea. Recensione ❯
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Una ricostruzione della storia del cinema attraverso la re-immaginazione delle sue origini. Espandi ▽
Sei saggi sul cinema e sull'immagine che ricostruiscono la storia del cinema re-immaginando le sue origini, poesia, e utilizzando film storici stessi per dare significato alle creazioni. Recensione ❯
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La guerra considerata nella sua dimensione necessaria e universale. Documentario, Italia, Svizzera2015. Durata 71 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una serie di racconti selezionati fatti da generali e signori della guerra, collezionati in Liberia tra il 2011 e il 2014. Espandi ▽
Una riflessione sul significato della guerra. Partendo dalla Liberia, un paese attraversato da conflitti unici, radicali e irrisolti, i registi cercano le persone che hanno combattuto in prima persona e che hanno qualcosa da raccontare su quello che ha significato per loro vivere la guerra da vicino. Recensione ❯
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Un documentario che racconta le problematiche legate all'inquinamento petrolifero sul delta del Niger. Espandi ▽
La condizione della regione del Delta del Niger, dove le compagnie petrolifere sfruttano i pozzi chiudendo gli occhi davanti alla povertà della popolazione circostante, spesso inquinando terra e mare, senza differenza di comportamento tra un marchio e l'altro. A questo si oppone il Movimento per l'Emancipazione del Delta del Niger (o anche MEND, dall'acronimo inglese Movement for the Emancipation of the Niger Delta). Recensione ❯
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Un documento che fa dell'estrema sincerità il proprio stile di narrazione. Documentario, Biografico, Storico - Italia2014. Durata 76 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un viaggio ad Auschwitz come regalo di compleanno: un'esperienza che scava nella nostra memoria, per ricominciare a parlare. Espandi ▽
Danilo Monte decide di regalare al fratello Roberto, in occasione del suo trentesimo compleanno, un viaggio con destinazione il campo di sterminio di Auschwitz. Roberto ha sempre avuto una passione per la Storia e, in particolare, per lo studio dell'Olocausto. Roberto ha trascorso gli ultimi anni della sua vita tra tossicodipendenza, comunità, clinica psichiatrica e comunità. Il viaggio è l'occasione, secondo l'intenzione di Danilo, per riaprire un dialogo tra fratelli che hanno avuto un rapporto problematico. Recensione ❯
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Un documento che è anche costruzione di realtà parallele, spunto per considerazioni sulla società e sulla natura umana. Espandi ▽
Il film è una reazione all'incapacità di fondare un proprio discorso in una realtà che diventa archivio di se stessa. Data l'impossibilità dell'oblio, l'autore raddoppia questa realtà e se stesso diventando anch'egli archivio. Se nella realtà filmica si diventa fantasmi senza pace per trovare l'oblio è necessario esporsi all'immagine sapendo però falsificare le proprie tracce. Recensione ❯
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Un viaggio all'interno degli universi di chi i luoghi di lavori li vive, li cerca, li subisce, li assegna. Espandi ▽
C'è chi è impegnato in attività lavorative e chi, come molti ragazzi, ne cerca una. Ritratto di una generazione a volte spaesata di fronte alle disparità, alla mancanza di lavoro, ma sempre alla ricerca. Recensione ❯
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Da una trasmissione televisiva nasce un dibattito, al di qua e al di là della macchina da presa. Espandi ▽
Una riflessione esilarante sulla stupidità della televisione, sul potere mediatico, sulla posizione della donna nello spazio pubblico. Françoise Giroud, sceneggiatrice giornalista e scrittrice, segretaria di Stato per la Condizione femminile dal 1974, è invitata ad un'emissione che "festeggia" la fine dell'Anno della donna proclamato dall'ONU per il 1975 ("ancora un giorno e l'anno della donna, uff!, e` finito!"). Delphine Seyrig registra l'emissione, e con tre amiche e compagne si applica a criticarla e a reinventarla con rabbia, intelligenza e umorismo. Satira sociale, che strizza l'occhio al bel film tutto al femminile di Jacques Rivette Céline et Julie vont en bateau, il video di queste "Muse che si divertono" si struttura a partire da un lavoro gioioso di scomposizione, sovrapposizione, ripetizione, fermo-immagine, intertitoli scritti a mano. Masochismo e misoginia convolano a nozze, una risata li seppellirà. Recensione ❯
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Una raccolta di testimonianze e realtà di italiani emigrati all'estero per lavorare, per vivere. Espandi ▽
Video inchiesta realizzata a Berlino Ovest tra i lavoratori immigrati italiani. Nei loro dormitori, nelle pizzerie, nei bar, nelle case dei lavoratori, nell'asilo italiano, luoghi dove gli emigrati italiani raccontano le loro storie. Sono storie diverse accomunate dall'emigrazione, lo sfruttamento, l'emarginazione, ma anche dalle forme di auto-organizzazione per fare fronte ai problemi del quotidiano. Il nastro fu mostrato nella "Casa della cultura popolare italiana" il giorno della sua inaugurazione in presenza di gran parte degli emigrati intervistati. Completato da sequenze dell'apertura della Casa di Berlino, venne poi presentato alla "Casa della cultura popolare" di Francoforte, e anche qui vennero registrati numerosi interventi. L'opera finale è insomma antologicamente aperta e in divenire. Questa prima ipotesi di comunicazione circolare crescente tra emigrati residenti in diverse città tedesche, nata su base performativa e partecipativa, è poi cessata per mancanza di finanziamenti. Recensione ❯
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Una rivolta giovanile in piena città, all'insegna di rivendicazioni su cultura e diritti. Espandi ▽
Fu un credito di 60 milioni di franchi per la sistemazione del teatro lirico cittadino ad accendere la miccia dello scontento giovanile. Il 30 maggio 1980, una settimana prima della votazione popolare per quel credito, circa 200 giovani si riunirono davanti all' Opernhaus, lanciando uova marce e vernice contro l'elegante pubblico che si apprestava ad assistere ad uno spettacolo. Quella che seguì fu una notte di violenti scontri tra manifestanti e polizia: barricate, vetri infranti, gas lacrimogeni, saccheggi, l' assalto a un posto di gendarmeria, dieci feriti, un poliziotto morto per attacco cardiaco e danni per un milione di franchi ne furono il pesante bilancio. E quello fu soltanto l'inizio: nei 18 mesi successivi ci furono un centinaio di altre dimostrazioni... Prodotto dai protagonisti stessi della rivolta, Züri Brännt è allo stesso tempo un pamphlet formalmente erede del cinema sovietico e la testimonianza a caldo di una generazione formata ai nuovi media e politicamente video-attivista: immagini di scontri di strada, manifestazioni ed esperienze di autogestione, si incrociano con una riflessione profetica e d'impressionante attualità sulla società tardo-capitalista. Recensione ❯
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