Ziyi Zhang. Data di nascita 9 febbraio 1979 a Pechino (Cina). Ziyi Zhang ha oggi 45 anni ed è del segno zodiacale Acquario.
Nell'agosto del 2004 il mensile Forbes, edizione cinese, ha stilato una classifica dei personaggi più importanti della repubblica popolare. al secondo posto, subito dopo il giocatore di pallacanestro Vao Ming (il perticone delle olimpiadi), svetta l'attrice Zhang Ziyi. Per una elementare proprietà transitiva, è ovvio che sia lei la diva numero uno del cinema cinese, oggi. La sensualissima protagonista di 2046, fanciulla del mistero che emerge dalle memorie (vissute? narrate?) dello scrittore Tony Leung Chiu Wai, o la guerriera volante Luna del wuxia Hero di Zhang Yimou, l'hanno consacrata come star assoluta e “d'esportazione“. Certo da noi non è ancora celebre come Michelle Yeoh, Gong Li o Maggie Cheung, ma Ziyi è la più giovane di tutte (classe 1979), ha un talento pari al loro e forse è anche più bella. La più bella.
A leggere la sua biografia si scoperchia un mondo artistico così tipico della cultura di quella fetta di oriente e così estraneo alla nostra. Ancora giovanissima, frequenta una scuola che non è l'Opera di Pechino, dove andarono da piccoli Jackie Chan e Sammo Hung, ma la Chinese Central Drama School. Identiche la severità e la dedizione richieste agli studenti, ma al contrario di altri istituti qui ci si concentra solo sulla danza e sulla recitazione, bypassando quasi del tutto l arti marziali. Questo spiega un equivoco nel quale anche certa critica occidentale ècaduta. Certo che Zhang Ziyi è inferiore, cme artista marziale, rispetto a Michelle Yeoh, ma solo perché non ha la stessa preparazione. E questo è anche il motivo per il quale ad alcuni osservatori le sue performance, i suoi ruoli nei tre più celebri wuxia da lei interpretati, La tigre e II dragone, The Legend of Zu e Hero (l'ultimo, La foresta dei pugnali volantia storia a sé), sono parsi tutti uguali. In realtà è perché nelle evoluzioni in aria, così tipiche del suo stile, rigorosamente compiute senza controfigure, l'attrice ha potuto lavorare su coreografie da ballerina e non da esperta di kung fu o wu shu, dando quindi un'impronta per lo meno insolita. Una cosa sulla quale sono invece tutti concordi è la sua bravura come attrice drammatica, rivelata nell'intenso La strada verso casa di Zhang Yimou, film d'esordio prima del successo internazionale di La tigre e ildragone, dove era la giovane Jen amante del predone Lo.
È naturalmente non è messa in discussione la sua bellezza folgorante. A differenza della “gelida” e controllata Gong Li (che in effetti è un po' la Greta Garbo cinese, e in 2046 e ErosWong Kar-wal gioca parecchio sul suo erotismo trattenuto ma forse proprio per questo ancora più micidiale) Zhang Ziyi sa essere impertinente e seducente con lo stesso trasporto. Tanto da diventare, in La foresta dei pugnali volanti, sempre del suo mentore Zhang Yimou, oggetto del desiderio incontrollabile dei protagonisti maschili Takeshi Kaneshiro e Andy Lau. Anche Hollywood si è nel frattempo accorta di lei (potrebbe essere una cosa preoccupante ma era inevitabile). Negli ultimi due mesi l'attrice si è ritirata per una fulI immersion di inglese, lingua che fino a poco tempo fa non parlava. E nel 2005 potrebbe scapparci primo blockbuster occidentale...
Da Film Tv, n. 44
È l’attrice asiatica oggi più famosa al mondo, Zhang Ziyi (o Ziyi Zhang, nella lettura occidentale che vuole prima il nöme): viso di porcellana, fisico minuto, sguardo volitivo, labbra imbronciate. A iniziarla al cinema, nel 1999 è stato il maestro cinese Zhang Yimou, il film era La strada verso casa, e l’allora ventenne Ziyi aveva sedotto il pubblico con il suo ritratto d’adolescente con le trecce innamorata del maestro.
A svelarne al mondo il lato aggressivo, spiazzando quel pubblico e trasformandola in Star internazionale ha pensato quindi il taiwanese Ang Lee, che l’ha voluta principessa amazzone nel pluripremiato La tigre e il dragone. L’attitudine guerriera è stata poi reiterata in Hero, rilettura del wuxiapian, il genere popolare con cavalieri erranti e spadaccini volanti, firmato stavolta da Yimou. Ma a fare ombra alla ragazza di Pechino c’erano state le più mature Michelle Yeoh e Maggie Cheung, quest’ultima del tutto inesperta di arti marziali, tanto da ferirsi a una mano durante un combattimento con Zhang Ziyi.
Ora è arrivato il suo momento da protagonista assoluta: il mentore Yimou l’ha voluta al centro di La foresta dei pugnali volanti, da oggi nelle sale. Non solo la ventiseienne Ziyi, ballerina cieca in realtà affiliata ai ribelli anti-imperatore, una setta chiamata appunto I pugnali volanti, fa perdere la testa ai due comandanti incaricati di spiarla per arrivare ai capi, ma si esibisce anche nei due momenti più straordinari del film. Notevole è il duello sulle cime della foresta di bambù: «Durante questa scena, girata in Ucraina, mi sono quasi rotta la testa» ha confessato l’attrice. Fantastico il numero iniziale di danza acrobatica: finalmente il termine coreografia, usato oggi sul set solo per descrivere i combattimenti, si riappropria del significato originario. Zhang Ziyi riesce a lanciare le lunghe maniche dell’abito suonando a distanza cento tamburi: «È stata la cosa più difficile che abbia mai fatto, resa possibile solo dal mio passato di ballerina» racconta Ziyi.
Nel ballo esprime potenza, grazia, e una sensualità che le riesce Invece più difficile nelle scene di passione: «Non ho un fidanzato né lo cerco, il mio lato romantico è soddisfatto dall’interpretare le mie eroine al cinema», ha dichiarato in un’intervista, anche per far tacere insistenti pettegolezzi sulla relazione con il suo pigmalione Yimou.
Forse per questo è sembrata la meno sensuale del cast di attrici asiatiche riunito da Wong Kar Wai per 2046. Meno bella di Gong Li, meno sensuale di Maggie Cheung, meno intensa di Michelle Yeoh, Zhang Ziyi èriuscita, comunque, a superare le colleghe in fama. Come certifica l’edizione cinese di Forbes, è la seconda celebrità più popolare all’estero, dopo il giocatore della Nba Yao Ming. Perché la sua giovane età la rende in target con la generazione Mtv e con il marchio della Coca-Cola, la pelle diafana ne fa una testimonial perfetta per i cosmetici Maybelline, la conoscenza delle arti marziali le permette di entrare nella girandola dei kolossal maneschi (vedi Rush Hour 2 - Colpo grosso al drago rosso) che portano introiti agli studios.
Infine, l’aria d’Oriente è stata sufficiente a renderla credibile, lei cinese, nel ruolo di geisha, al servizio del tandem Steven Spielberg (produttore) e Rob Marshall (regista), nell’ambiziosa trasposizione del bestseller Memorie di una geisha. Qui si è riunito di nuovo il gruppo delle ragazze con gli occhi a mandorla: Gong Li, Michelle Yeoh, cui si aggiunge il giapponese Ken Watanabe. Un set-babele riempito di costosi traduttori di lingue e dialetti, dato che nessuno parlava inglese. Perfino la divina Gong Li, chiamata in giuria a Venezia qualche anno fa, ebbe parecchi problemi di comunicazione. Ora lei e Ziyi studiano insieme, ma la più giovane, di ben 14 anni, rischia lo stress: già non dormiva la notte ai tempi di La tigre e il dragone, figuriamoci ora che deve fronteggiare un coro di rivali, tra cui l’ex fidanzata di Yimou.
Lei che, ragazzina, fuggì dalla scuola dl danza perché infastidita dai piccoli intrighi e maldicenze delle altre allieve, che si rifiuta di parlare con la stampa perché «poi scrive comunque cose orribili». Anche stavolta potrebbe rifugiarsi tra le braccia di mamma, o in quelle del fratello, che gestisce il ramo più lucroso della sua carriera, fatto di spot e pubblicità. Non ha snobismi in materia, Zhang Ziyi: sa di essere un prodotto che si vende bene, questa ragazzina che sognava di fare la hostess o la maestra d’asilo, che Yimou pescò a un provino per lo spot di uno shampo.
La fanciulla di Pechino che sognava l’Australia e l’immensità dell’Oceano, che spalanca ancora gli occhi di fronte ai buffet hollywoodiain («Sul set di Rush Hour c’erano tre tipi di scelta»), che usa con perizia coltelli, spade, bastoni, ma non è ancora riuscita a prendere la patente, sa di avercela quasi fatta: il sogno, vicino, è diventare la diva asiatica globale. Il risvolto della medaglia è di ritrovare la sua foto dietro il tappo della Coca-Cola.
Da Il Venerdì di Repubblica, 21 gennaio 2005
Ha esordito nel suo primo film in inglese Memorie di una geisha (Memoirs of a Geisha) assieme a Ken Watanabe, Gong Li e Michelle Yeoh. Candidato a sei Academy Awards® nel 2006, la pellicola, diretta dal vincitore dell’Academy-Award® Rob Marshall, racconta la storia di una bambina povera che viene venduta a una dimora per geishe e che è vittima di trattamenti crudeli, fino a quando la gentilezza di un uomo non trasforma la sua vita. Per questo ruolo, la Ziyi (anche conosciuta come Z) è stata candidata come miglior attrice ai Golden Globe, ai SAG Award e ai British Film Academy Award.
Nel 2005, è uscita la pellicola del regista di Hong Kong Wong Kar-Wai 2046, che molti critici (dal New York Times alla rivista Time) hanno considerato la prima interpretazione matura della Ziyi e la sua migliore fino a quel momento. Il film, che vedeva protagonista anche Tony Leung, rappresenta l’esplorazione dei ricordi passati di uno scrittore ed è passato in concorso al Festival di Cannes del 2004. La Ziyi ha vinto il premio di miglior attrice della Hong Kong Film Critics’ Society e agli Hong Kong Film Awards del 2005.
In precedenza, interpretava la ballerina cieca/marzialista de La foresta dei pugnali volanti (House of Flying Daggers). Diretta da Zhang Yimou e interpretata anche da Takeshi Kaneshiro e Andy Lau, la pellicola affronta l’amore e il tradimento durante la dinastia Tang. La foresta dei pugnali volanti è stato presentato nel 2004 al Festival di Cannes ed è stato candidato come miglior film straniero ai Golden Globes e ai British Film Academy Award del 2005. La Ziyi è anche stata nominata come miglior attrice ai BAFTA del 2005 e si è aggiudicata il Hua Biao Award (il più prestigioso riconoscimento del governo cinese) come miglior attrice.
Nel maggio del 2005, Princess Raccoon è uscito in Giappone e presentato al Festival di Cannes come omaggio al leggendario regista Seijun Suzuki. Tratto da un racconto popolare, è un’operetta giapponese dotata di voli pindarici, il marchio di fabbrica del regista, che aveva all’epoca 82 anni. La Ziyi canta e balla assieme al suo partner maschile, Joe Odagiri.
L’attrice ha poi collaborato con il regista esordiente Hou Yong a Jasmine Women, che vedeva anche la presenza di Joan Chen. Si è aggiudicata il prestigioso premio cinese Golden Rooster come miglior attrice nel 2005 per il suo ritratto di tre donne di tre generazioni diverse, in questa saga familiare ambientata a Shanghai negli anni trenta, sessanta e ottanta.
La Ziyi faceva parte del cast corale del film di arti marziali di Zhang Yimou Hero, che comprendeva anche Jet Li, Maggie Cheung e Tony Leung in un racconto in stile Rashomon dell’assassinio del primo imperatore cinese. Hero è stato candidato come miglior film straniero nel 2003 ai Golden Globe e agli Academy Award, oltre a passare lo stesso anno al Festival di Berlino.
Nel 2003, il ruolo in Purple Butterfly, una giovane donna divisa tra dovere e amore durante l’occupazione giapponese di Shanghai negli anni trenta, le ha permesso di ottenere grandi consensi. Purple Butterfly, diretto dal realizzatore d’avanguardia cinese Lou Ye, è stato presentato in concorso al Festival di Cannes del 2003.
Nel 2002, ha ricoperto un cammeo nel grande successo con Jackie Chan e Chris Tucker Colpo grosso al drago rosso -Rush Hour 2 (Rush Hour 2).
In precedenza, la Ziyi aveva fornito un’acclamata interpretazione nell’impressionante pellicola di Ang Lee La tigre e il dragone (Crouching Tiger, Hidden Dragon). Uscito nel 2000, questo racconto epico di arti marziali, grandi amori, avventura e intrighi vedeva protagonisti Chow Yun-Fat e Michelle Yeoh. La tigre e il dragone è stato candidato all’impressionante cifra di 125 riconoscimenti tra il 2000 e il 2001. La Ziyi ha ottenuto 14 candidature, vincendo nel 2001 l’Independent Spirit Award come miglior attrice non protagonista e il Toronto Film Critics Association Award nella stessa categoria nel 2000.
La prima apparizione della Ziyi sullo schermo è anche stata il suo primo ruolo da protagonista. Infatti, mentre era ancora una studentessa alla Scuola di recitazione centrale di Pechino, le è stato offerto il ruolo principale nella pellicola di Zhang Yimou del 1998 La strada verso casa (The Road Home). Ambientata all’inizio della rivoluzione culturale cinese negli anni cinquanta, il film è un racconto intimo, girato magnificamente, del primo amore di una ragazza. La pellicola ha ottenuto l’Orso d’argento al Festival di Berlino del 2000.
La Ziyi è cresciuta a Pechino, dove vive ancora. Il padre è un economista del governo, mentre la madre un’insegnante d’asilo in pensione. Ha anche un fratello maggiore. All’età di 11 anni, è stata inviata all’Accademia della danza di Pechino, dove per sei anni ha studiato balli popolari. Dopo il diploma, ha deciso di prendere un’altra strada e ha svolto l’esame di ammissione alla scuola di recitazione più prestigiosa in Cina, l’Istituto di recitazione centrale, in cui soltanto otto ragazze, tra le migliaia di studentesse provenienti da tutta la nazione, vengono accettate.
Negli ultimi cinque anni, è stata considerata da Forbes come la persona cinese più influente, subito dopo la stella del basket Yao Ming nel 2005. Lo stesso anno, è stata inserita nella Time 100, la lista delle persone più influenti nel mondo stilata dalla celebre rivista. Nel maggio del 2005, è comparsa come il volto della Cina nel servizio di Newsweek ‘China’s Century’. Nel maggio del 2006, è diventata il membro più giovane ad aver mai fatto parte della giuria di un Festival di Cannes.
È l’ambasciatrice globale delle Paraolimpiadi. Assieme al governatore Schwarzenegger ha partecipato alla Cerimonia di apertura delle Paraolimpiadi estive del 2007 a Shanghai. È anche ambasciatrice di Care for Children, una società di beneficenza che porta gli orfani cinesi in case locali.