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40 Torino Film Festival, le anticipazioni di un’edizione speciale

Dal 25 novembre al 3 dicembre il festival festeggerà un importante anniversario. Per l’occasione, spazio ai western ed a Malcolm McDowell.
di Paola Casella

martedì 22 marzo 2022 - Torino Film Festival

"A volte ritornano", dice Enzo Ghigo, Presidente del Museo del cinema di Torino, riferendosi al nuovo Direttore Artistico del Torino Film Festival Steve Della Casa, tornato in sella al festival, tanto da ipotizzare (per sorridere) una sua foto a cavallo come immagine ufficiale.

Del resto Della Casa è un grande estimatore dei western, cui darà largo spazio nel programma del nuovo festival, a Torino dal 25 novembre al 3 dicembre, compresi "sei titoli classici inediti Italia, fra cui un western-musical con protagonisti solo nani, di una forza e una politica correctness vera". 

Questa è solo una delle anticipazioni che Della Casa ha rilasciato nell'incontro romano con la stampa. Malcolm McDowell sarà presente nel 50ennale di Arancia Meccanica, e Della Casa annuncia che non sarà l'unica star sul tappeto rosso: "Ci saranno molti nomi di quelli che non devi spiegare chi sono al caporedattore, ma non mi interessano quelli che si limitano a fare la passerella e due selfie. Voglio artisti che abbiano qualcosa da dire e da dare al festival”.
 

Tutte nuove la squadra dei consulenti, che annovera nomi noti come Luciano Sovena, Paola Poli, David Grieco e Claudia Bedogni, mentre fra i selezionatori figurano il veterano Massimo Causo ma anche new entry come Giulio Sangiorgio e Antonello Catacchio.

Un convegno, presieduto da Gaetano Renda, sarà dedicato alla centralità della sala cinematografica ponendo la domanda: "Ci sarà un pubblico dopo l'emergenza Covid?”. E un concorso dedicato ai podcast che raccontano il cinema farà parte delle molte iniziative per intercettare il pubblico dei giovani: fra queste anche proiezioni dei film del festival riservate agli studenti di medie e liceo in una sala deputata.

Fra i ritorni annunciati anche quello di Les Nuits Fauves di Cyril Collard, film sull'Aids presentato anni fa al Festival dal suo autore, poi morto della malattia.

L'inaugurazione del festival si terrà al Teatro Regio, il salotto buono della cultura e spettacolo torinesi, e verrà trasmessa in diretta. Covid permettendo, si tornerà anche a uno sbigliettamento in presenza, nonché ad abbonamenti e "quei tesserini che fanno festival”.

Della Casa approfitterà della poltrona vacante alla direzione della Festa di Roma per accaparrarsi i film migliori per Torino? "Nessuno sa quale sarà l'orientamento della Festa con la nuova direzione, e se anche loro si occuperanno di opere prime e film di ricerca", dice Della Casa. "Ma in generale ho sempre trovato il concetto di rivalità fra i festival una fesseria. La concorrenza deve essere uno stimolo, e se qualcuno occupa un tuo spazio devi semplicemente trovarne uno nuovo”. Quanto alla possibile partecipazione di film russi al festival, Della Casa ricorda che "c'è un sacco di cinema indipendente russo", e "quando c'è l'arte di mezzo non ci devono essere barriere”.


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