Al via oggi venerdì 10 luglio la 34° edizione del Premio Amidei. Ad inaugurare le proiezioni serali al Parco Coronini Cronberg Duccio Chiarini, regista di Short Skin, primo film in concorso per il Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica 2015.

Domani 11 luglio la seconda giornata di programmazione del Premio Amidei 2015 sarà dedicata ad uno degli ospiti più importanti di questa edizione, l'autore spagnolo Álex de la Iglesia.
A Gorizia per ritirare il prestigioso Premio Opera d'Autore, riconoscimento istituito per omaggiare quei grandi autori che si sono cimentati nel cinema e nell'immagine, che hanno saputo distinguersi come artisti completi, in particolare nell'ambito della scrittura, della sceneggiatura e della narrazione, giungendo ad una umana e completa comprensione dell'arte e della vita, il Premio va quest'anno ad Álex de la Iglesia con le seguenti motivazioni:
"sperimentatore capace di incursioni spregiudicate nei più diversi generi e linguaggi e nel contempo autore che persegue un preciso percorso intellettuale e artistico; esploratore coinvolto nelle regioni dei sentimenti e osservatore attento del mondo contemporaneo; creatore di visioni, invenzioni, provocazioni; autore di un mondo originalissimo, insieme colorato e nero: un universo ricco di omaggi cinefili, riflessioni penetranti ed emozioni che non lasciano mai indifferenti".

Álex de la Iglesia - che sarà accompagnato dall'attrice Carolina Bang protagonista dei suoi ultimi film - è oggi uno dei registi più internazionali di Spagna che ha all'attivo diverse coproduzioni europee, inglesi e americane. Il suo cinema è un caso pressoché unico, intriso com'è di aspro cinismo, di domande sul senso profondo del mondo e delle cose, capace - come pochi altri - di raccontare un universo che si tinge di nero e del vermiglio di cui è fatto il sangue, facendo sempre divertire lo spettatore.

Umorismo come violenza, cinema come veicolo ideale per mostrare entrambi gli elementi e come via di fuga dalla realtà dalla quale lui stesso fugge lavorando a ritmo febbrile sperimentando la scrittura e la regia di ogni genere cinematografico, dal fantastico (Accion mutante, El dia de la bestia, la serie Pluton B.R.B. Nero) al western (800 balas), al road movie (Perdita Durango) all'horror (La abitacion del niño), al thriller (Oxford Murders), alla commedia grottesca (Muertos de risa, La comunidad, Crimen perfecto, Las brujas de Zugarramurdi), fino al documentario biografico (Messi), e al dramma puro (Balada triste de trompeta, La chispa de la vida).
Una produzione artistica intensa che il Premio Amidei proporrà integralmente lungo il corso della settimana, a cominciare dalle tre le pellicole che a partire dalle ore 14.30 nella Sala 2 animeranno il pomeriggio dell'Amidei Azione mutante, Mirindas asesinas e Il giorno della bestia, proiettato quest'ultimo alla presenza dell'Autore, fino a giungere all'appuntamento più importante della giornata, la tavola rotonda Passione, cinefilia e ironia: il cinema di Álex de la Iglesia, incontro con Álex de la Iglesia ed Enrico Magrelli alle ore 18 sempre nella sala 2.

Molte altre le proposte all'interno del palinsesto quotidiano dell'Amidei. A partire dalle ore 10 nella sala 2 sarà infatti possibile gustare altri tre episodi di Gomorra - La serie per la sezione Scrittura seriale, mentre dalle ore 10.30 nella sala 3 proseguiranno le proposte della sezione Piccola antologia dello humour nero con il film Che fine ha fatto Totò Baby? di Ottavio Alessi [e Paolo Heusch] e, dal primo pomeriggio (alle 14) Il fischio al naso per la regia di Ugo Tognazzi e Il gatto di Luigi Comencini.

La seconda serata al Parco Coronini si aprirà alle ore 21.15 con un altro omaggio al cinema goriziano CineAmatorialeGoriziano, antologia di collezioni amatoriali e di famiglia goriziane in 8mm e Super8 selezionate e montate da Mirco Santi e digitalizzate da La Camera Ottica (DAMS - Università degli Studi di Udine).
A seguire La famiglia Bélier, secondo film in concorso per il Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica 2015 per la sceneggiatura di Victoria Bedos, Stanislas Carré De Malberg e la regia di Éric Lartigau.