Anno | 1997 |
Genere | Azione |
Produzione | Messico, USA, Spagna |
Durata | 126 minuti |
Regia di | Álex De la Iglesia |
Attori | Rosie Perez, Javier Bardem, Harley Cross, Aimee Graham, James Gandolfini, Screamin' Jay Hawkins Demián Bichir, Carlos Bardem, Santiago Segura. |
Uscita | venerdì 24 giugno 2005 |
MYmonetro | 2,50 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 8 giugno 2015
Perdita Durango incontra Romeo, un criminale che è una sorta di prete satanico di una setta religiosa, e svolge gran parte delle sue attività sul confine Americano-Messicano. L'ultimo lavoro commissionatogli dal suo boss prevede un traffico di feti umani. In Italia al Box Office Perdita Durango ha incassato 3,7 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Il confine tra Stati Uniti e Messico è crocevia
di traffici illeciti e luogo di transito di ogni sorta di individui: è
qui che Perdita Durango incontra Romeo Dolorosa; lei dark lady che vive
di espedienti, lui rapinatore di banche di una certa cultura e
'santero' (sciamano nella superstizione popolare messicana) profanatore
di tombe. I due formeranno una coppia decisamente ben assortita, e si
tufferanno a capofitto in ogni sorta di attività illegali. Accettato un
trasporto di feti umani destinati ad essere utilizzati nell'industria
cosmetica, il santero e la sua donna decideranno di compiere sacrifici
umani propiziatori, in un folle e mortale gioco con gli sbirri
costantemente alle calcagna.
Alex De La Iglesia sforna un lavoro che
unisce echi blasfemi del passato ad una inequivocabile influenza pulp,
dimostrando di aver affinato la mano non poco a livello tecnico-formale
dai tempi di Azione Mutante e El Dìa de La Bestia. Succede di tutto e
di più, in un continuo vortice di avvenimenti, inseguimenti, scoperte,
riscoperte, abbandoni, vendette, morti. Il sangue scorre ai fiumi sui
volti dei due protagonisti, le cui caratterizzazioni sono sostenute più
dalla fisicità degli interpreti, ottimi, che dai ripetuti e vagamente
disperati tentativi di costruire un qualsivoglia background. E' proprio
questa strabordanza di contenuti che svuota lentamente l'attesa e
appiattisce i caratteri, per un risultato pericolosamente ridondante.
Javier Bardem è comunque un capolavoro vivente in ogni sua movenza.
PERDITA DURANGO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€14,99 | – | |||
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E' interessante l'impostazione fatalistica degli avvenimenti, ma manca la capacità di lasciarsi andare intelligentemente al loro flusso. Il regista, che è bravo, si perde in ghirigori morbosi da pulp senza riuscire a raggiungerlo. Volgarità e superficialità sono molto più presenti. Non ne esce uno spettacolo indegno per il tono scherzoso che arriva ad imporsi, [...] Vai alla recensione »
Perdita Durango, che avevamo conosciuto giàin "Cuore Selvaggio" di David Lynch, qui ha un film tutto suo. La storia vira pesantemente sul grottesco ed è divertente, allucinata e sopra le righe. Direi che si tratta di un buon film pulp, con un'ottima fotografia. A dispetto del titolo, il vero protagonista della storia è Romeo.
«Perdita Durango» è il nome di una prostituta messicana giovane, violenta e triste, che s'innamora dello spacciatore Javier Bardem e conduce con lui una vita di crimini e morte. Il regista delle avventure/disavventure di questi Bonnie e Clyde latini è Alex de la Iglesia, quarantenne di Bilbao, autore di «Azione mutante» e di altri film appartenenti alla tradizione «nera» del cinema spagnolo: il [...] Vai alla recensione »
Prima ancora che un film Perdita Durango è una stravaganza. Ampiamente premiata. In Spagna ha ottenuto un paio di Goya (tecnici), al Fantafestival di Roma è stato riconosciuto miglior film e Rosie Perez migliore attrice protagonista. Tutto questo, forse per rispettare l'anomalia del film, risale al 1998. Il lavoro di Alex de la Iglesia (realizzato subito dopo El dia de la bestia) è rimasto escluso [...] Vai alla recensione »
«Ho un personaggio per te. Ha le sopracciglia unite». David Lynch a Isabella Rossellini poco prima di Cuore selvaggio (1990), trionfo a Cannes in cui la Rossellini recita il piccolo ruolo di Perdita Durango, fascinosa criminale con le sopracciglia alla Beppe Bergomi. Barry Gifford, scrittore da cui Cuore selvaggio è tratto, le dedica nel 1997 un romanzo che nello stesso anno diventa Perdita Durango, [...] Vai alla recensione »