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Festival di Venezia: Controcampo italiano

La 68sima edizione amplia le categorie della sezione dedicata al cinema italiano.
di Roberta Montella

Cristiana Capotondi in giuria a Controcampo Italiano.
Cristiana Capotondi (44 anni) 13 settembre 1980, Roma (Italia) - Vergine.

lunedì 25 luglio 2011 - News

La 68esima Mostra del Cinema di Venezia parte, quest'anno, con il cinema italiano in pole position. Le novità risiedono, in particolare, nella sezione Controcampo, che ha velocemente riscosso prestigio e successo. Giunta al terzo anno, la sezione offre visibilità ad esordi e nuove proposte del cinema nostrano che si sono distinti sia nel percorso narrativo, che in quello dei contenuti. Tre le categorie annunciate: lungometraggi, cortometraggi e documentari.
Lo scopo dell'ampliamento con due ulteriori categorie (documentari e cortometraggi) e relativi premi, è teso a "testimoniare e valorizzare l'attuale grande fermento del cinema italiano in tutte le sue forme, aprendosi ulteriormente a quelle brevi e non narrative, e cogliendo la particolare attenzione dei nostri cineasti a voler rappresentare in modo rapido e diretto la realtà contemporanea".
Le aspettative sono alte, in quanto le passate edizioni hanno fatto esplodere i nuovi talenti made in Italy. Generi cinematografici, età, contenuti: tutto è differente e variegato, eppure il Direttore Müller dichiara apertamente che: "la rinascita di una sezione come Controcampo italiano è stata una conseguenza di questa attenzione e di questa vocazione a presentare e proporre cantieri narrativi, lavori in corso, ricerche di scenari potenziali del racconto cinematografico italiano. Dopo due anni Controcampo non può che sedimentare e articolare la propria esperienza di vetrina-laboratorio, rimodulando la propria struttura e 'guardando' quello che accade o accadrà nel nostro cinema". Tanti i nomi attesi, da Davide Ferrario, che presenterà un documentario, all'esordio dietro la macchina da presa dell'attrice e produttrice Maria Grazia Cucinotta. Ecco i film in concorso, quest'anno, nella sezione lungometraggi: Scialla, di Francesco Bruni, Maternity Blues, di Fabrizio Cattani, Qualche nuvola, di Saverio Di Biagio, Cose dell'altro mondo, di Francesco Patierno, Cavalli, di Michele Rho, Tutta colpa della musica di Ricky Tognazzi.
Nella categoria documentari: Black Block, di Carlo Augusto Bachschmidt, Piazza Garibaldi, di Davide Ferrario, Pugni Chiusi, di Fiorella Infascelli, Out of Teheran di Monica Maggioni, Pasta Nera, di Alessandro Piva, Quiproquo, di Elisabetta Sgarbi.
Nella categoria Cortometraggi: Il maestro, di Maria Grazia Cucinotta, A chjàna, di Jonas Carpignano, Alice di Roberto de Paolis, The cricket, di Stefano Lorenzi, Eco da luogo colpito, di Carlo Michele Schirinzi, Prove per un naufragio della parola, di Elisabetta Sgarbi, My name is Sid, di Giovanni Virgilio.
Infine la sezione Eventi è dedicata alla proiezione di documentari e docu-fiction, alcuni ancora in fase di post-produzione come quello dell'attrice Donatella Finocchiaro.
Paritaria attenzione è stata prestata alla giuria selezionata, che comprende la giovane attrice Cristiana Capotondi, il regista e sceneggiatore Aureliano Amadei, entrambi capitanati dalla bravissima Roberta Torre, che si ritrova a Venezia esattamente un anno dopo la presentazione del musical drama I Baci mai dati. Quest'anno partecipa in veste di Presidente della Giuria.

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