Sono dolci lamponi appoggiati su un nastro Super8, sembrano succosi e sono ricoperti d'oro. Ma non piacciono a nessuno, se non a chi è dotato di forte autoironia. Le star hollywoodiane ne temono la maledizione, sono in pochi ad accettare l'assegnazione con allegria, anche se il ritorno in popolarità e simpatia è assicurato. I Golden Raspberry Awards sono stati consegnati, come vuole la tradizione, il giorno prima della cerimonia degli Oscar, creando un focolaio di commenti tra gli appassionati di cinema. L'ultimo dominatore dell'aria di M. Night Shyamalan ha fatto incetta di premi, portando a casa quello di peggior film, peggior regista, peggior sceneggiatore e peggior utilizzo del 3D. Medaglia d'argento ai credits di Sex and the City 2, film spernacchiato con la doppietta del premio come peggiori attrici (tutte e quattro le protagoniste coinvolte, nessuna esclusa) e peggior cast. In più, proprio perché séguito mal riuscito, a detta di molti fan e della critica specializzata, si è aggiudicato il premio come peggior sequel. Il giovane Ashton Kutcher, presto nelle nostre sale con Amici, amanti e..., conquista il 'lampone' del peggior attore dell'anno per i film Killers e Appuntamento con l'amore. Jessica Alba gli fa compagnia e trionfa come peggior attrice per i film The Killer Inside Me, Vi presento i nostri, Machete e Appuntamento con l'amore. Tra gli attori non protagonisti spicca il nome di Jackson Rathbone, piccolo divo teen in ascesa, visto 'male' ne L'ultimo dominatore dell'aria e in Twilight Saga: Eclipse.
Alla serata degli Oscar non è mancato nessuno, tutte le poltroncine sono state occupate; alla cerimonia dei Razzie Awards, invece, hanno disertato tutti. Il caso di Sandra Bullock, che l'anno scorso ha solcato il palco dei Razzie per ritirare il premio per la peggior interpretazione in A proposito di Steve (e il giorno dopo si è riscattata con l'Oscar come miglior attrice di The Blind Side), rimane un caso isolato. Peccato, anche se non è una sorpresa: nella fabbrica dei sogni di Hollywood sembra proibito prendersi in giro.