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Napoli Film Festival: il cinema italiano in concorso

Presentati due documentari di una Napoli "ai margini".
di Fiorella Taddeo

Film e corti in e fuori concorso
Violante Placido (48 anni) 1 maggio 1976, Roma (Italia) - Toro.

martedì 8 giugno 2010 - News

Film e corti in e fuori concorso
C'è molto cinema italiano nella programmazione della dodicesima edizione del NapoliFilmFestival. Complici le sezioni ideate dagli organizzatori che esplicitamente vogliono rivolgere uno sguardo attento e propositivo sulle produzioni italiane, soprattutto di autori e registi giovani. Domani in particolare saranno molte le stelle del cinema nostrano a passare tra gli schermi della kermesse.
Per la sezione Nuovo cinema Italia verrà proiettato Sleepless – Senza Sonno di Maddalena De Panfilis che schiera un cast d'eccezione: Violante Placido, Valentina Cervi, Pietro Sermonti, Francesco Venditti, Sandra Milo e Stefano Benni. Un film corale che racconta, dai diversi punti di vista dei protagonisti, storie personali che si intrecciano e prendono direzioni inaspettate. In competizione anche Liberarsi: figli di una rivoluzione minore (2008), di Salvatore Romano: film "scomodo" che ha sollevato non poche polemiche e che è ancora in attesa di distribuzione nelle sale. Il regista, già assistente di Mimmo Calopresti, racconta uno dei "misteri italiani" meno noti, i moti di Reggio Calabria del 1970 che scoppiarono dopo la decisione del governo di stabilire il capoluogo di regione a Catanzaro e si chiusero con un bilancio di cinque morti. Tra i protagonisti Monica Guerritore e Serena Rossi. Presentati, nei giorni scorsi, anche Velma di Pietro Tomaselli (2009), ambientato in provincia di Udine, e interpretato Gianmarco Tognazzi, Se chiudi gli occhi di Lisa Romano, Stare fuori di Fabiomassimo Lozzi, Per Sofia di Ilaria Paganelli e 18 anni dopo di Edoardo Leo. Atteso nei prossimi giorni Profumo di Lumia di Joel Stangle.
E sempre domani si chiudono le proiezioni delle opere selezionate per il concorso Schermo Napoli Corti. Da segnalare Gennarino Esposito... napoletano!, di Fabio Massa che legge "l'arte di arrangiarsi" tutta partenopea in chiave cinematografica e Matilda di Fabrizio Livigni, con Giuseppe Battiston che interpreta un netturbino che percorre a bordo di un Apecar le strade desolate di una città. Luisa Ranieri è, invece, la protagonista di 19 giorni di massima sicurezza, di Enzo De Camillis, un corto che prende spunto da una vicenda autobiografica che ha riguardato la moglie del regista, rinchiusa per 19 giorni in carcere senza motivazioni valide.

Napoli e l'arte
Non solo cinema di finzione al festival. Sono due storie di una Napoli "ai margini", quelle raccontate nei due documentari in concorso per Schermo Napoli Documentari in programma sempre domani. In Vincere, Alessandro Chetta descrive la vita di una donna che nel centro storico della città raccoglie i "gratta e vinci" gettati via e si mantiene riscuotendo le vincite a cui i giocatori distratti hanno involontariamente rinunciato. In Corde, Marcello Sannino narra la storia di Ciro, un giovane pugile del quartiere Ventaglieri di Napoli che, spiega lo stesso regista, "aggredisce le difficoltà della vita con tenerezza e silenziosa tenacia, da campione leale".
In competizione nella sezione Doc anche La strage di Sant'Alessandro, di Antonio Ruocco e Gaetano Acunzo, frutto di un workshop con gli studenti dell'Istituto d'arte di Torre Annunziata che hanno lavorato al racconto della strage di camorra avvenuta nel 1984, descritta anche in Fortapasc di Marco Risi. Italo-ungherese è invece la produzione di SàndorMàrai e Napoli: il sapore amaro della libertà, in cui il regista Gilberto Martinelli ripercorre il volontario esilio napoletano dello scrittore ungherese negli anni Cinquanta. Ancora, uno sguardo sul mondo dell'arte c'è in Riccardo Dalisi- Le regole della Libertà di Matteo Giacomelli, mentre è la cronaca al centro dei due documentari Europa Zero Chilometri, di Luca Bellino e Silvia Luzi che ripercorrono i due giorni dell'attacco ai campi rom del quartiere napoletano di Ponticelli, e Una montagna di Balle, di Nicola Angrisano che torna sui temi dell'emergenza rifiuti a Napoli. In concorso anche Caserme rosse – il lager di Bologna di Danilo Caracciolo e Roberto Montanari e Una cosa importante da dire di Raffaele Manco.

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