Titolo internazionale | Dreamfools |
Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Francesco Miccichè |
Attori | Sergio Castellitto, Sabrina Ferilli, Valeria Fabrizi, Matilde Gioli, Antonio Catania Antonella Attili, Gianfranco Gallo, Paola Tiziana Cruciani, Paolo Calabresi, Luigi Imola, Siria Simeoni, Vincenzo Sebastiani, Emmanuel Dabone, Giulio Neglia, Stefano Ambrogi, Teodosio Barresi, Cesare Dammacco, Uccio De Santis, Antonello Loiacono, Andrea McKinnon, Paolo Milocco, Isabella Ragno, Lucia Zotti. |
Uscita | giovedì 27 settembre 2018 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,73 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 2 ottobre 2018
Un viaggio on the road dalla periferia romana alla Puglia, inseguendo il sogno di diventare ricchi e felici. In Italia al Box Office Ricchi di fantasia ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 721 mila euro e 31,6 mila euro nel primo weekend.
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Sergio è un geometra che ora fa il carpentiere. Sabrina è una ex cantante che ora lavora nel ristorante del suo compagno. I due sono amanti ma, a causa dei rispettivi problemi di carattere economico, non possono andare a vivere insieme lasciandosi alle spalle le famiglie. Tutto però sembra poter cambiare quando un collega di Sergio decide di vendicarsi degli scherzi di cui è spesso vittima facendogli credere di aver vinto tre milioni di euro alla lotteria. Ora Sergio, che si crede ricco, prende coraggio e convince Sabrina a fuggire con lui. Entrambi si portano dietro una parte della parentela. La verità però non tarderà ad emergere e i due dovranno elaborare delle strategie per cercare di non deludere chi hanno coinvolto nella loro storia.
Sergio Castellitto e Sabrina Ferilli recitano insieme per la prima volta e sembra che siano, come si diceva una volta, una compagnia di giro, cioè una coppia ormai più che affiatata grazie a un lungo periodo di collaborazione.
Francesco Micciché ha creato una nuova coppia del cinema italiano che, è da sperarlo, troverà nuove occasioni per mostrare la propria affinità. Va detto che anche il contesto in cui i due sono inseriti, cioè gli attori che interpretano i parenti, offrono la sensazione di un affiatamento non così consueto nel cinema italiano. Quanto sopra offre un contributo di pregio a una sceneggiatura, scritta da Micciché con Fabio Bonifacci, che non si limita ad essere un omaggio alla classica 'commedia all'italiana' (ne abbiamo visti tanti non proprio riusciti) ma va oltre proponendo una lettura critica del presente tenendosi alla larga da sterili tentativi di imitazione.
C'è tutta la rabbia della frustrazione di questi nostri giorni nelle dinamiche che tengono insieme i due nuclei familiari anche quando Sergio e Sabrina si saranno liberati dei reciproci partner. La nonna con un'anca che fa male a comando, la figlia esperta in serie tv piuttosto che l'adolescente aspirante calciatore sono tutti privi di progetti che prevedano una crescita consapevole da affrontare passo dopo passo.
I due protagonisti poi soffrono per quello che avrebbe potuto essere e non è stato e se uno maschera la disillusione dietro un sorriso l'altra canta a comando "Faccetta nera" sentendosi messa più a nudo che in un porno show. Non resta che aggrapparsi inizialmente a un sogno che si trasforma in un'illusione da far credere vera a chi sta loro intorno per non perdere quel po' di dignità che ancora non ha dichiarato la resa dinanzi a una società in cui la lotta di classe non è finita, come alcuni pretenderebbero che sia, ma continua condotta dai furbi, dagli arrivisti, da chi i soldi li ha già e ne vuole di più e sta vincendo in tutto il mondo. Tutto ciò non dimenticando mai di provocare il sorriso e la risata come una commedia (italiana o no) deve saper fare.
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Tralascio la trama e mi limito a un commento sul film. Il soggetto non è male, e anche l'interpretazione di alcuni protagonisti. Abbastanza buone sceneggiatura e regìa. Come recitazione da Castellitto e Ferilli c'era da attendersi senz'altro di più. Non sempre sono perfetti e alcune mimiche e frasi sono più da gag per attirare sorrisi che da "recitazione [...] Vai alla recensione »
Commedia che si muove sin da subito sul campo minato degli stereotipi, sfiorando di tanto in tanto qualche "mina" che affievolisce l'interesse verso una storia a tratti banale per via di scene abbastanza discutibili, per poi nel finale riprendersi in qualche modo, portando a casa la sufficienza. Merito anche, e soprattutto, di un duo di protagonisti affiatato che tiene la scena nonostante [...] Vai alla recensione »
Poche risate e cast debole, tranne la coppia Castellitto/Ferilli. Film che arriva sino alla fine senza sussulti.
Sergio e Sabrina sono amanti. Lui, geometra, deve adattarsi a lavorare a giornata; lei è costretta a cantare Faccetta nera per i clienti del suo compagno, ristoratore burino. A causa di uno scherzo, Sergio crede che un jackpot lo abbia reso milionario; ma è presto deluso. Allora la coppia, con relativa famiglia allargata (mamma, figlia e nipote di Sergio, ragazzini di Sabrina) si mette on-the-road [...] Vai alla recensione »
Gli italiani di oggi sono talora raffigurati dal nostro cinema brillante come in quello farsesco dell'immediato dopoguerra. Se il personaggio di Umberto D. appariva come un povero, certi personaggi di Totò, che sottraevano gli spaghetti dalla tavola imbandita per metterli in tasca, erano morti di fame. A parità di mancato reddito, era la dignità a fare la differenza.
Il carpentiere Sergio, per colpa dei colleghi, è convinto di aver vinto 3 milioni. Molla lavoro e moglie, portando con se l'amante Sabrina e i rispettivi parenti. Peccato non sia vero. Che fare ora? Dirlo ai consanguinei, trascinati via da casa? I due amanti decidono di non rivelare nulla, facendo finta di essere ricchi, in un viaggio ori the road pieno di sorprese.
Variante di equivoci intorno al biglietto milionario della lotteria destinato a spaccare famiglie e amicizie (si va dal classico Il milione del 1931 di Clair al rozzo Colpi di fortuna, 2013, con De Sica). In coppia con la Ferilli, Castellitto, infaticabile actioner di farsa, bravo, si sbatte come carpentiere disoccupato cercando di tenere in piedi una improponibile vicenda di speranza&cattiveria nata [...] Vai alla recensione »
Scritto e girato, con tutta evidenza, prima del reddito di cittadinanza che ha messo fine alla povertà (succederà come nei film dell'orrore, resi più ardui dall'esistenza dei telefonini: per prima cosa bisogna annunciare "non c'è campo" o "batteria scarica"). Il geometra Sergio lavora in un cantiere, la cantante Sabrina ha messo da parte i sogni di gloria per servire nella trattoria del marito, un [...] Vai alla recensione »