La terra buona

Film 2018 | Drammatico, +13 110 min.

Titolo internazionaleThe Good Ground
Anno2018
GenereDrammatico,
ProduzioneItalia
Durata110 minuti
Regia diEmanuele Caruso
AttoriLorenzo Pedrotti, Fabrizio Ferracane, Viola Sartoretto, Cristian Di Sante Giulio Brogi, Orfeo Orlando, Mattia Sbragia, Sergio Albelli, Stefano Eirale, Paolo Manassero, Mario Diodati, Claudio Magistris, Gianfranco Borghi, Valter Strola.
Uscitagiovedì 1 marzo 2018
TagDa vedere 2018
DistribuzioneObiettivo Cinema
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,15 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Emanuele Caruso. Un film Da vedere 2018 con Lorenzo Pedrotti, Fabrizio Ferracane, Viola Sartoretto, Cristian Di Sante. Cast completo Titolo internazionale: The Good Ground. Genere Drammatico, - Italia, 2018, durata 110 minuti. Uscita cinema giovedì 1 marzo 2018 distribuito da Obiettivo Cinema. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,15 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 18 maggio 2021

Ispirato alla storia vera di Padre Sergio de Piccoli, monaco benedettino della Val Maira.

La terra buona è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato sì!
3,15/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,30
CONSIGLIATO SÌ
Esperimento filmico notevole nella sua ricerca di strade nuove per un cinema fieramente indipendente.
Recensione di Paola Casella
venerdì 16 marzo 2018
Recensione di Paola Casella
venerdì 16 marzo 2018

Dopo un lungo viaggio partito dalla Capitale Giulia, detta Gea, e il suo amico Martino si ritrovano in Val Grande, estremo nord Italia, a una sessantina di chilometri dal confine con la Svizzera. Gea ha un cancro al sistema linfatico, nessuna cura sembra funzionare, e lo zio di Martino, don Lorenzo, le ha indicato come ultima speranza Giuseppe Mastroianni, un medico che da anni sperimenta cure alternative. Peccato che Mastroianni sia nascosto fra le montagne perché accusato di avere "quasi ucciso" un paziente.
Al suo secondo lungometraggio dopo E fu sera e fu mattina, premio F.I.C.E. come Film indipendente del 2014, il regista albese Emanuele Caruso tenta un'impresa ardua: realizzare un lungometraggio di finzione a bassissimo budget (raccolto in buona parte attraverso il crowdfunding) girato in una delle zone più incontaminate e impervie d'Italia.

La produzione ha ricevuto il sostegno (oltre che della Film Commission Torino Piemonte e di altre realtà associazionistiche regionali) da un pool di aziende alimentari locali che hanno fornito i cibi che, cucinati dagli allievi di una scuola alberghiera del posto, hanno sfamato cast e troupe.

Questo tipo di eroismo "fitcarraldico" fa subito simpatia, soprattutto verso un autore giovane che ha già dimostrato talento dietro la macchina da presa, ma non lo esime dalle critiche per quelli che sono i punti deboli di questo lavoro: una costruzione dei personaggi poco sviluppata che genera la recitazione fuori fuoco di un cast di attori affermati come Mattia Sbragia e Fabrizio Ferracane, e di giovani promettenti come Cristian Di Sante, già anima comica di Spaghetti Story. Anche il mix di accenti regionali (il romanesco di Di Sante e le inflessioni nordiche di Lorenzo Pedrotti e Viola Sartoretto, che stando alla trama sarebbero cresciuti a Roma) risulta straniante. Quella che invece è indiscutibilmente magnifica è la fotografia di Cristian De Giglio, che conferma un'abilità tecnica e una qualità poetica degne di nota. Sotto la guida di Caruso, di cui è sodale già dal film precedente, De Giglio racconta per immagini un paradiso naturale pronto per un fantasy, senza dimenticare quel "realismo ontologico" che rimanda a Olmi ma anche, nella memoria più recente, a Michelangelo Frammartino, Giorgio Diritti e Marco Segato.

La storia de La terra buona è ispirata a tre vicende realmente accadute e alla figura carismatica di un sacerdote, Padre Sergio De Piccoli, che ha costruito un'imponente biblioteca nell'isolamento della natura selvaggia. La trama relativa al medico che crea un farmaco "alternativo" cammina lungo un crinale etico pericoloso, respirando le ideologie contemporanee che mettono in discussione la medicina tradizionale, senza però mai prendere una posizione definita al riguardo: nella recitazione esitante di Ferracane, Mastroianni appare più confuso che persuaso rispetto ai suoi stessi metodi sperimentali. Al contrario, l'esperimento filmico di Caruso è notevole nella sua ricerca di strade nuove per un cinema fieramente indipendente: più tempo di ripresa, più mezzi e meno ambiguità lo aiuteranno, al prossimo lungometraggio, a lavorare meglio sulla narrazione e sugli attori.


LA TERRA BUONA disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 8 marzo 2018
ferdy

 Finalmente qualcuno si è accorto di un palcoscenico straordinario come la Val Grande. Costituito Parco nel 1992 e conosciuto più dagli stranieri d’oltralpe che dai milanesi che si trovano a 75 km in linea d’aria, giace in un area tremendamente bella e lussureggiante. Questo la dice lunga sulla flebile capacità di divulgazione e comunicazione da parte di un management [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 marzo 2018
enrica raviola

La cosa migliore del film forse è il videosaluto iniziale del regista al pubblico: crea empatia, ti convince a sostenere la sua "causa buona". Poi inizia il film e ti accorgi che la recitazione zoppica e la sceneggiatura pure. Senza un perché, i piani narrativi oscillano tra il drammatico, il melodrammatico e il farsesco, come se il regista non avessse scelto un registro.

sabato 10 marzo 2018
rami

Grazie a Emanuele Caruso: mi ha dato più emozioni questo film che molti altri in cui sono stati spesi decine o centinaia di milioni, non si possono negare la tenacia, la prersevaranza e le capacità del regista. Forse gli attori potevano essere "tutti"non professionisti, ma come hanno scritto altri, con pochi mezzi non si può fare più di tanto.

lunedì 14 maggio 2018
carlafed

Devo ammettere che un po' di delusione c'è stata, dopo le aspettative create dal trailer, la pubblicità e la storia avventurosa per la realizzazione. Il film è piacevole, leggero direi, in contrasto con l'argomento forte, e anche tragico. Il che è un vantaggio, esci un po' vuota, ma rilassata. A causa delle ingenuità della sceneggiatura, la storia [...] Vai alla recensione »

lunedì 14 maggio 2018
Fabal

Gea è una ragazza malata di cancro giunta in Val Grande dalla Capitale: accompagnata dal suo amico Martino, cerca un medico che ha sperimentato alcune cure alternative. Il dottor Mastroianni, però, vive da eremita in una specie di comunità sperduta tra i monti, riunita attorno a Padre Sergio, a circa due ore di camminata dal paese più vicino.

giovedì 3 maggio 2018
Agostino Cullati

C’è qualcosa che rende grande una musica, un quadro, uno scritto o un film? Sì, c’è. Se il suo autore ci ha messo il cuore. Può avere difetti tecnici anche importanti, ma resterà per sempre, comunque, una piccola perla che saprà rilucere e illuminare i nostri bui. Aver qualcosa di proprio da dire, riconoscere le proprie emozioni e prendersene cura. [...] Vai alla recensione »

venerdì 30 marzo 2018
Alenca

Molto interessante il tema di fondo della ricerca al di là della vita materiale, nelle sue diverse connotazioni in ciascuno dei 3 caratteri principali.Un tema che tra l'altro il cinema italiano affronta poco proprio in un'epoca in cui invece siamo tutti mossi dal trovare risposte interiori. Il film centra l'obiettivo di suscitare forti emozioni facendoci riflettere e ponendo quesiti che ci accompagnano [...] Vai alla recensione »

domenica 11 marzo 2018
Giurg 63

A mio avviso il film, comincia a "precipitare" dalla scena dell'uccisione dell'asina, che io avrei evitato, in avanti, scivolando in un finale poco elaborato e frettoloso. Buona l'idea del ragazzo che, costantemente diffidente e scettico nei confronti della piccola comunità creata da Padre Sergio, alla fine decide di separarsi dalla ragazza malata, che non ha mai corrisposto [...] Vai alla recensione »

martedì 6 marzo 2018
AndreaD

Lo ammetto, dopo il primo film del regista Caruso, "E fu sera e fu mattina", non mi aspettavo tanto. Il film “La Terra buona” nasce dall’intreccio di tre storie che, nella realtà, non si sono mai incontrate, in primis quella del monaco benedettino Padre Sergio che ha costruito a 1.580 metri, in Val Maira, una biblioteca contenente oltre 80 mila volumi e che ha dedicato la propria esistenza alla ricerca [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 marzo 2018
COLOMV

Il film non e' distribuito da una catena di produzione "commerciale" ma e' autogestito con un azionariato popolare , forse per questo ci sono commento negativi interessati. Andatelo a guardare, e' sicuramente meglio di tanti polpettoni propinati dalla grande distribuzione. Considerati i mezzi adisposizione , il film e 'genuino,schietto, stridente,  come la buona terra [...] Vai alla recensione »

domenica 2 gennaio 2022
no_data

Ho visto questo film convinta dalla buona classificazione di Mymovies: speranze ampiamente disattese. Film scontato, con una regia elementare (basti pensare all'introduzione del monaco a cavallo con il sottofondo di musica western che nemmeno un novellino avrebbe utilizzato), recitazione a tratti grottesca con il fine sperato di far sorridere, ma senza riuscire ad ottenere l'intento (d'altronde [...] Vai alla recensione »

domenica 8 aprile 2018
PinoBartali

Caro Ferdy,  non sono un conoscitore affermato del cinema, nè dispongo di molta esperienza. Devo però dire che, anche se mi sento di condividere appieno le tue parole, il film mi è piaciuto davvero tanto. Sono poche le  pellicole che ritraggono genuinamente la nostra cultura e le nostre usanze, e questo film a parere mio ci è riuscito.

mercoledì 21 marzo 2018
Chiara

Gentile Dodix2013, nessun astio particolare se non il genuino sentimento di bruttezza che ho provato guardando il film. In particolare, mi ha irritato la gestione dell'argomento "terapie alternative" nei confronti del cancro, ed ancora di più la frase infelice del medico che dice alla paziente: le mie terapie sperimentali hanno funzionato meglio nei pazienti che non si sono sottoposti [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 marzo 2018
COLOMV

e' come la Terra buona che fa da scenario: schietto, stridente ma appassionante. I mezzi della produzione "autoctona" hanno contribuito a lasciare inalterata la genuina rappresentazione delle contraddizioni della vita contemporanea. Mi ha stupito  ed emozionato.

giovedì 21 maggio 2020
Onufrio

Il regista, Emanuele Caruso, ispirandosi a tre storie vere, unisce le vicende assemblandole nella splendida e paradisiaco location fra i monti dove regna il silenzio. Una sorta di percorso spirituale che accompagna i protagonisti, e gli spettatori ad una riflessione sul senso della vita, senza però riuscire ad andare oltre, rimanendo sospesi nel silenzio delle montagne.

venerdì 20 aprile 2018
Maria

Ho visto il film di Emanuele Caruso dopo mesi digiuna dal cinema. E’ stata un’emozione unica: i paesaggi e di conseguenza la fotografia sono gli aspetti che maggiormente mi hanno impressionato. La storia è ben studiata, i personaggi hanno personalità chiare e realisticamente umane. Avrei approfondito di più la scena in cui il ragazzo al lago vede l’amica, ma [...] Vai alla recensione »

sabato 10 marzo 2018
gianni

Film decisamente bello, uno dei piu' belli degli ultimi anni! offre parecchi spunti di riflessione, fa pensare insomma! potrebbe essere travisato come un invito al rifiuto di cure forti tipo kemio, ma non e' cosi'; infatti se non sbaglio IL MEDICO dice qualcosa tipo "si ricorre a me solo quando anche la kemio non serve piu' a niente" (sono parte in causa, avendo fatto kemio [...] Vai alla recensione »

mercoledì 7 marzo 2018
COLOMV

perche' lasiate solo i commenti negativi nonostante l'evidente successo del film

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