E fu sera e fu mattina

Film 2014 | Drammatico 110 min.

Anno2014
GenereDrammatico
ProduzioneItalia
Durata110 minuti
Regia diEmanuele Caruso
AttoriSimone Riccioni, Giovanni Foresti, Nicola Conti, Francesca Risoli, Sara Francesca Spelta, Lorenzo Pedrotti, Albino Marino .
MYmonetro 2,44 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Emanuele Caruso. Un film con Simone Riccioni, Giovanni Foresti, Nicola Conti, Francesca Risoli, Sara Francesca Spelta, Lorenzo Pedrotti, Albino Marino. Genere Drammatico - Italia, 2014, durata 110 minuti. - MYmonetro 2,44 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 19 marzo 2015

Un caso cinematografico che è stato possibile rendere realizzabile grazie al metodo del crowdfunding.

E fu sera e fu mattina è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato nì!
2,44/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 2,88
CONSIGLIATO NÌ
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Un tenace e curioso esperimento sociale e produttivo, ambientato tutto tra Langhe e Roero.
Recensione di Raffaella Giancristofaro
Recensione di Raffaella Giancristofaro

Ad Avila, piccolo comune agricolo in provincia di Cuneo, durante la festa della santa patrona arriva dalle tv un messaggio che terrorizza la comunità: nel giro di pochi giorni il sole esploderà e il pianeta Terra verrà distrutto. Nell'imminenza della fine, ognuno nel paese reagisce a modo suo, forzato a ragionare o meno sulla propria transitorietà in questo mondo. Il parroco sui generis Don Francesco cerca di riconciliarsi con la vocazione e il passato. Gianni, il ragazzo ateo e scontroso che in seguito ad un forte trauma personale vive con il sacerdote in canonica, usa l'arma del sarcasmo e dell'indifferenza; Anna, supplente nella scuola elementare locale, è terrorizzata ma trova conforto nell'amore per Marse, compagno che convive con lei nel disprezzo di alcune malelingue. La barista Francesca nonostante tutto sogna una nuova prospettiva di vita per riscattarsi da un dolore recente. Il gruppo procede insieme verso l'ultimo giorno in una molteplicità di atteggiamenti ed emozioni, mentre i paesani si misurano con l'evento.
Si potrebbe definire "catastrofico religioso" quest'esordio ambientato e prodotto tutto tra Langhe e Roero, principalmente nel comune di La Morra (ma anche Bra, Alba, e altre location) grazie a un virtuoso e capillare processo di crowdfunding (raccolta di fondi dalla base, che non passa dai canali convenzionali di finanziamento, per cui a ogni sostenitore viene chiesta una piccola quota di partecipazione: vedi produzionidalbasso.com). L'idea di partenza è molto accattivante e ricca di spunti: come si trasforma una piccola (e in alcuni casi, molto chiusa) comunità rurale all'annuncio della fine del mondo? La perentorietà di un fatto clamoroso come l'auto-disintegrazione del sole ridimensiona meschinità e finitezze umane. La sceneggiatura infatti predispone una gamma variegata di reazioni e svela una molteplicità di atteggiamenti, paure, insicurezze insite nella natura dei mortali.Tutti elementi che implicitamente esaltano di continuo la grandezza del divino, citato già nel titolo (Genesi, 1). È un tema che avrebbe spaventato chiunque e quindi va reso merito a Caruso e alla sua crew di aver tentato un'impresa coraggiosa e anticonformista rispetto alla diffusa banalità del nostro cinema mainstream.
Parallelamente, e proprio per la sua natura libera, autarchica e fortemente radicata sul territorio, su E fu sera e fu mattina grava un'urgenza di dire tutto attraverso i dialoghi, poco aderenti al parlato e a tratti enfatici, ricalcati spesso sullo stile biblico ed evangelico (mentre molto più efficaci, perché privi di sovrastrutture, risultano quelli in dialetto). Di conseguenza la narrazione si appesantisce e viene a mancare del tutto quella spontaneità alla base del progetto. Lo script inoltre sembra non sfruttare a dovere le opportunità della premessa narrativa e si dilunga in un confronto drammatico dopo l'altro senza una reale connessione logico-causale tra le scene né un ritmo progressivo verso il finale. A ciò si aggiunge che la collaterale, volonterosa ma imbarazzata prova di numerosi attori non professionisti frena e limita fortemente l'identificazione dello spettatore.
Confonde poi la scelta di insistere molto sul commento musicale, enfatico e invadente; scelta che tradisce un'imprecisione nella direzione degli attori (elemento ricorrente, in un debutto) e che mal si sposa con il tema e la natura serena, quasi spirituale degli ambienti ripresi. Più che opera filmica riuscita in pieno, insomma, tenace e curioso esperimento sociale e produttivo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 11 febbraio 2014
Marisa67

Sono andata a vedere questo piccolo film indipendente su consiglio di alcune amiche. Sono tornata a casa canticchiando la musica della colonna sonora (meravigliosa), con negli occhi le immagini mozzafiato delle colline delle Langhe e in testa un interrogativo: che cosa farei io se mi dicessero che il mondo sta per finire? Sono passati alcuni giorni ed E fu sera e fu mattina mi è rimasto in mente, come [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 febbraio 2014
Pranda

Lo ammetto: sono entrato in sala molto prevenuto. Non mi aspettavo molto, un po' data l'età del giovane gruppo che ha realizzato le riprese, un po' perchè credevo che avrei visto qualcosa di amatoriale e dunque di fortemente banale. Sicuramente la presentazione del regista in sala, accompagnato dall'attore protagonista del film, hanno aiutato a calarmi meglio nel tipo [...] Vai alla recensione »

domenica 16 marzo 2014
Cris87

Questo film, come ho avuto la fortuna di sentire dal regista in persona, è stato realizzato in modo totalmente indipendente grazie ad una lunga opera di crowdfunding. In altre parole, è frutto di un'idea in cui una manciata di persone ha creduto fino in fondo contro ogni apparente ragionevolezza, e come capita molto spesso vien fuori che ne valeva decisamente la pena.

martedì 18 marzo 2014
Bebozzolo

Bel film a basso costo (€70.000) e consiglio di vedere il trailer su youtube prima di andare a vederlo. Molto azzeccate fotografia e musiche, meno la scelta del piemontese sottotitolato in alcuni passaggi (che rischia di tarpare le ali alla grande distribuzione) e del senso di angoscia che rimane come retrogusto all'uscita. Il soggetto e' originale e ben sviluppato anche se con una certa lentezza [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 aprile 2014
Flyanto

 Film in cui si raccontano le varie reazioni suscitate in alcuni abitanti di Avila, un piccolo paese delle Langhe, in seguito alla notizia  che entro circa un ventina di giorni il sole colpirà la terra, distruggendola e ponendo fine all' esistenza di tutta l'umanità. Spiccano tra questi individui le figure di un prete da un passato tormentato, di un giovane che convive [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 aprile 2014
Clara Nichele

La tematica è affrontata senza soluzioni catastrofiche ma con una sorta di rallentamento, come scendere dalla testa al cuore, passare dall'azione alla riflessione, una con-versione dall'apparire all'essere... si prepara all'evento chi in realtà è già pronto per una rivelazione più profonda sul senso della vita .

mercoledì 2 aprile 2014
Clara Nichele

La tematica è affrontata senza soluzioni catastrofiche ma con una sorta di rallentamento, come scendere dalla testa al cuore, passare dall'azione alla riflessione, una con-versione dall'apparire all'essere... si prepara all'evento chi in realtà è già pronto per una rivelazione più profonda sul senso della vita .

mercoledì 5 novembre 2014
ADELIO

 Un film autoprodotto senza grandi pretese, forse un po’ ambizioso, ma direi tutto sommato sostanzialmente dignitoso visto l’impegno dedicato e l’irrisorio costo sostenuto per produrlo e distribuirlo. Bella l’idea di portarlo nelle Sale con la presentazione di qualcuno dell’Equipe cinematografica (nel mio caso la spiegazione del film è stata fatta dall’Autore [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 aprile 2014
valmaniac

il punto non è il buono o il cattivo film, lasciamo questo lusso di dubbio a chi possiede la certezza di avere in tasca almeno 100k euro qui la faccenda è un'altra, è quella di sapere se una pellicola auto-prodotta con due soldi possa meritare o meno una qualunque forma di aspettativa che vada al di fuori della territorialità per il quale è stato concepito siamo a mesi di distanza dall'esordio [...] Vai alla recensione »

sabato 15 novembre 2014
rampante

Avila, un piccolo paese delle Langhe, la gente in piazza festeggia Sant' Eurosia, patrona dei frutti della Terra. Ma tra i presenti serpeggia una certa inquietudine, la vita della piccola comunità è sconvolta dalla notizia che la televisione ha trasmesso, per un imprevedibile fenomeno naturale, il sole non avrà più l'energia da utilizzare per il riscaldamento [...] Vai alla recensione »

martedì 18 agosto 2020
MaxS.

Da una "produzione dal basso", cioè indipendente, forse sarebbe potuto saltar fuori qualcosa di diverso da questo film, qualcosa da ricordare. —descrivere le contraddizioni di una piccola comunità, indipendentemente dal fatto che sia rurale in meno—avrebbe potuti essere un pretesto per potuto raccontare una storia diversa, sempre di fantasia, ma tremendamente più [...] Vai alla recensione »

martedì 27 ottobre 2015
Fendbev

Il tema è intrigante, l'ambientazione promettente, ma il risultato finale mi ha deluso per l'estrema lentezza del film. Manca quel panico emotivo che ritengo sia inevitabile in una situazione del genere: i personaggi sono troppo tranquilli, anche nell'ultimo giorno sembra che sia tutto sotto controllo, come vedere un eclissi di sole o le stelle cadenti anzichè la fine del mondo.

martedì 4 febbraio 2014
Stewie

Il tema proposto è senza dubbio molto difficile e pretenzioso da affrontare, specialmente per un giovane esordiente, vanno premiati il coraggio e la capacità di coinvolgere così tante persone in un progetto autofinanziato. Il regista nel presentare il proprio film, prima della proiezione, afferma la sua volontà di andare controcorrente con un'opera [...] Vai alla recensione »

martedì 18 marzo 2014
dodix2013

Prima di andare al vedere un film in genere dò un occhio alle recensioni in particolare del pubblico. E qui, a parte il solito paio di stroncature (che lasciano il tempo che trovano) avevo letto dei pareri positivi. Dopo aver visto il film, confermo in pieno quanto di buono si é detto. Ottimo film, profondo ma non noioso, ben recitato, grande fotografia e bella musica.

lunedì 10 febbraio 2014
ErCafone

Mi è piaciuto molto

lunedì 8 dicembre 2014
cris59

E' incredibile come "giornalisti" e anche parte del "pubblico" abbiano parlato bene di questo "film". Credo che questo la dica lunga sulla qualità di alcuna parte della stampa e del pubblico italiano. La messa in scena di questo insieme di immagini amatoriali e attori vicini ad un livello da "telenovela piemontese" è sconcertante, come è [...] Vai alla recensione »

sabato 6 settembre 2014
aliab

Faccio fatica a non pensare che le altre recensioni non sinao state lasciate dagli stessi attori, le loro mamme, le loro zie. In sala, duraante la proiezione noon riusciavamo a smettere di ridere a quanto il film fosse scars, e NON di effetti speciali o comparse. Gli attori facevano pena, i personaggi avevano una caratterizzazione degna di un bambino delle medie (non uno geniale, però), la trama poteva [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 marzo 2014
Everald

Devo dire che la visione mi ha lasciato tutto sommato indifferente. E' proprio questo secondo me il guaio del film... che non emoziona. Ci sono alcuni spunti originali nei dialoghi, ma anche delle uscite imbarazzanti (il prete che dice "Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?" fa un po' cascare le braccia). 

mercoledì 30 aprile 2014
bozz52

Pur apprezzando il coraggio del regista e l'evidente amore per il cinema trasmesso dalla zia,il risultato che ne scaturisce è di un'opera incosistente e poco coinvolgente ,concordo con la recensione che ha definito i personaggi stereotipati. La macchina da presa insiste continuamente su questi personaggi in modo troppo lento e noioso senza metterne a fuoco nessuno.

lunedì 10 febbraio 2014
biorhino

Film impegnativo ma poco credibile (quale governo annuncerebbe la fine del mondo?), infarcito con qualche bello scorcio delle langhe ma pieno zeppo di stereotipi e luoghi comuni, descrive una langa che sicuramente non esiste più, con personaggi lontani anni luce dall'attualità, detto da uno che è nato e cresciuto in quelle zone.Verso il finale si fa il tifo per la fine del mondo

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