La tragedia del Mediterraneo come epifania di un mondo nuovo, tutto da reinventare. Un'avventura alle soglie della Storia con lo sguardo puntato nel cuore del cosmo. Espandi ▽
N arriva dal deserto per raggiungere il Nord Africa e compiere una traversata illegale verso l'Europa. Rimasto solo in Tunisia, decide di affrontare il mare in solitaria. Ruba così una barca e comincia il viaggio, ma presto l'imbarcazione affonda. Da quel momento, il viaggio di N si farà unico e speciale: scoprirà spazi diversi e infiniti, farà incontri intensi e fuggevoli, si confronterà con un'altra immagine di se stesso. Recensione ❯
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La Beach House è un film su quattro persone di una generazione araba che scava nelle rovine ideologiche, nelle cause e nelle virtù dei loro predecessori. Rappresenta la loro intossicazione intellettuale ed emotiva su ciò che sta accadendo intorno a loro, nella loro vita quotidiana e nei loro rapporti. In una casa la cui architettura è un esperimento anni '60, che mescola l'architettura moderna e islamica, un cubo di pietra e cemento sospeso su una riva rocciosa colpito dalle onde del Mediterraneo, dal famoso architetto iracheno Refaat Chaderji, trascorriamo una notte con quattro personaggi. Le conversazioni non-stop e le azioni peculiari riflettono il vuoto e il caos in cui vivono. Recensione ❯
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Commedia dark di debutto della regista libanese Sophie Boutros. Espandi ▽
Teresa, la moglie del sindaco di un villaggio in Libano, si prepara alla visita del promesso sposo della figlia e dei suoi genitori. Eccitata, condivide la bella notizia con le foto del suo amato fratello, ucciso da una bomba in Siria 20 anni fa, ma ancora idealmente presente in ogni angolo della sua casa. Solo quando i tanto attesi ospiti sono alla sua porta, scopre che sono di origine siriana. Prima di consacrare questo fidanzamento, dovranno passare sul suo corpo... Recensione ❯
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Quattro storie tragicomiche su come uomini e donne musulmane cercano di gestire la loro vita d'amore senza rompere tutti i legami religiosi. Espandi ▽
Il film parla dell'amore "halal'' (lecito) nel Beyrouth di oggi e dei i destini incorciati di uomini e donne che vivono il loro amore e il loro desiderio senza violare le leggi dell'Islam. Lo scrittore e regista Assad Fouladkar crea una commedia dalle profondità intense e inaspettate, una satira nel complicato bilanciamento del desiderio romantico e la devozione religiosa nel mondo musulmano. Recensione ❯
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Avo Kaprealian racconta la vita quotidiana per le strade, catturando il senso di presagio rapidamente trasformato nel conflitto violento che ha inghiottito il paese. Espandi ▽
Dal balcone dell'appartamento della sua famiglia, nel quartiere Midan di Aleppo, Avo Kaprealian racconta la vita quotidiana per le strade, catturando il senso di presagio rapidamente trasformato nel conflitto violento che ha inghiottito il paese. Di tanto in tanto, il padre rompe il suo silenzio per rimproverare il figlio di star mettendo in pericolo l'intera famiglia. Al contrario, la madre stessa si mostra alla telecamera, raccontando eventi ed emozioni senza riserve. I residenti di Midan sono principalmente discendenti dai sopravvissuti al genocidio armeno, fuggiti dalle proprie case nella moderna Turchia per stabilirsi ad Aleppo. Come il conflitto armato colpisce la loro strada, l'obiettivo di Kaprealian si volta verso l'interno dell'abitazione per registrare la vita quotidiana della famiglia e il modo in cui affrontano bombardamenti, cecchini e interruzioni di corrente. Per gli armeno-siriani, la cui memoria è profondamente incisa dalla tragedia di esilio forzato, la prospettiva di uscire di casa e dover sfuggire alla morte, risuona come un trauma ancestrale che si ripete. Recensione ❯
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Un coming-of-age documentary raccontato attraverso gli occhi attenti di una piccola migrante. Espandi ▽
2009. Zaineb, una ragazzina tunisina di 9 anni, ha perso il padre. La madre cerca di ricostruirsi una vita con un altro uomo in Canada. A Zaineb è stato detto che una volta giunta là potrà finalmente vedere la neve! Ma lei non vuole avere niente a che fare né con questo nuovo uomo né con il suo paese, perché Zaineb ha deciso di odiare la neve. Recensione ❯
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Asphalt ci immerge nelle vite di due camionisti in viaggio attraverso frontiere, paesi e città diverse. Derar Nseir, libanese, trasporta merci fra la Siria e la Giordania, da un'estremità all'altra. Mohamad Mehani, detto Scooter, è egiziano e guida lungo l'Egitto fino ai confini col Sudan per consegnare beni di prima necessità. Seppur lontani tra loro, questi due uomini hanno una cosa in comune: affrontano la vita come uno scenario in continua
evoluzione, su una strada asfaltata che si estende per chilometri e chilometri attraverso l'intero mondo arabo. Asphalt ci accompagna in un viaggio che indaga il rapporto sottile tra uomo e macchina, offrendoci una riflessione sulla vita osservata da dietro un volante. Recensione ❯
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Una metafora sul recente passato libanese, che alterna realismo e commedia surreale come nel cinema di Elia Suleiman. Espandi ▽
Un uomo attraversa una distesa di neve. È Samir, soldato creduto morto in guerra vent'anni prima e che invece sta tornando a casa. A riabbracciarlo, incredulo, c'è il fratello minore, buttafuori in una discoteca. Ma Samir non riconosce più il suo paese e non riesce a ricostruirsi una vita quotidiana. Recensione ❯
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Rabih, alla ricerca della sua storia, troverà che è difficile anche raccontare quella del suo Paese. Espandi ▽
Rabih, un giovane cieco, vive in un piccolo villaggio in Libano. La sua vita si complica quando nel richiedere un passaporto scopre che la sua carta d'identità è falsa. Viaggiando in tutto il Libano rurale alla ricerca di un registro della sua nascita, incontra le persone ai margini della società che raccontano le loro storie. Socprirà di essere in un Paese incapace di raccontare la propria storia e quella di Rabih. Recensione ❯
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Con il sollevamento popolare in Siria del 2011, alcuni ex-detenuti libanesi rompono il silenzio su Tadmor (Palmira), terribile centro di tortura del regime di Assad. Le parole non bastano per testimoniare le umiliazioni: le vittime diventano attori e il campo di Tadmor "rivive" in una scuola abbandonata di Beirut. Recensione ❯
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Con una popolazione stimata di 4.000.000, il Libano vanta circa 200.000 lavoratori domestici stranieri, assunti nell'ambito di un sistema di piena custodia che li priva dei diritti fondamentali. Attuato a partire dal l'inizio della guerra civile (1975), questo sistema è preso in prestito da altre realtà simili nei paesi del Golfo. Esso si basa su una transazione in cui il lavoratore non sta fornendo un servizio, ma è piuttosto mercificato come un prodotto, con le agenzie specializzate chiamate ad organizzare la loro importazione in condizioni non dissimili da quelli di un moderno sistema di schiavitù. Il regista Maher Abi Samra filma l'interno degli uffici dell'agenzia El Raed con la piena complicità del suo proprietario Zein. Con diligenza, senza dare nell'occhio, osserva e indaga come le componenti di questo rigido sistema statale annullino metodicamente i diritti dei datori di lavoro, l'abilità dell'agente di commercio e l'oggettivazione di uomini e donne ridotti quasi ad uno stato di schiavitù. Recensione ❯
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Opera che indaga i concetti di identità e appartenenza, partendo dall'amicizia della stessa regista Hadjithomas con la poetessa e artista Etel Adnan, entrambe originarie della città turca di Smirne, che le loro famiglie abbandonarono dopo il devastante incendio del 1922. Recensione ❯
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Carlos Chahine torna in Libano per dirigere un'opera teatrale e riflette sulla sua condizione di esule. Espandi ▽
Tornato in Libano per dirigere una versione del Giardino dei ciliegi di Cechov, Carlos Chahine riscopre un passato che aveva dimenticato e ci conduce nel misterioso universo della sua infanzia, condividendo con noi il tormentato percorso dell'esule e la bellezza di un mondo scomparso. Recensione ❯
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Nazareth aveva 12 anni e Lousaper era ancora in fasce, quando il genocidio armeno venne perpetrato nella Turchia del 1915. Geographies traccia i percorsi delle loro peregrinazioni solitarie durante l'esilio. Dal piccolo villaggio di Burunkisla a Beirut, passando per il Cairo, Karantina e un orfanotrofio di Saida prima di incontrarsi ancora, anni dopo, intorno a un tavolo dove si innamorarono e decisero di metter su famiglia. Chaghig
Arzoumanian ripercorre la lunga storia della sua famiglia con nomi e cognomi, storie, viaggi e fotografie. Recensione ❯
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