razzamateriax
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sabato 1 settembre 2012
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the dark knight of nolan - rises
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Il Terzo e ultimo capitolo della saga di Nolan, si presenta come l'epico finale di una trilogia che ha ottenuto in media pareri positivi, sia da parte del pubblico che della critica (conciliazione spesso difficile per i "cinefumetti").
La sceneggiatura, si riallaccia spesso ai primi due capitoli, con tanto di mini flashback, permettendosi di "esagerare" nell'estensione e, quindi, nella durata del film, che non contando di lunghissime sequenze d'azione, cerca di contenere davvero tutto per chiudere il ciclo. La regia e il cast è sempre uno dei punti di forza dei film di Nolan; tutto il vecchio cast di attori (C. Bale, M.Caine, M.Freemam e G.Oldman ecc) conferma i buoni risultati già ottenuti nei primi due capitoli.
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Il Terzo e ultimo capitolo della saga di Nolan, si presenta come l'epico finale di una trilogia che ha ottenuto in media pareri positivi, sia da parte del pubblico che della critica (conciliazione spesso difficile per i "cinefumetti").
La sceneggiatura, si riallaccia spesso ai primi due capitoli, con tanto di mini flashback, permettendosi di "esagerare" nell'estensione e, quindi, nella durata del film, che non contando di lunghissime sequenze d'azione, cerca di contenere davvero tutto per chiudere il ciclo. La regia e il cast è sempre uno dei punti di forza dei film di Nolan; tutto il vecchio cast di attori (C. Bale, M.Caine, M.Freemam e G.Oldman ecc) conferma i buoni risultati già ottenuti nei primi due capitoli. Interessanti i nuovi personaggi/attori che però tra i vari A.Hathaway/Catwoman, T.Hardy/Bane, J.Gordon-Levitt/Blake e M.Cotillard/Miranda Tate, nessuno brilla particolarmente tranne forse la Catwoman che il regista ha rivoluzionato molto per renderla un personaggio più vicino alla realtà (come ha sempre fatto con il resto dei personaggi della trilogia). Nulla da dire su la ottima colonna sonora di Hans Zimmer che potenzia l'energia visiva accompagnandosi di un'ottima fotografia, mai esosa o sforzata, e da un montaggio e un montaggio sonoro da oscar. Come detto prima, le scene d'azione non abbondano ma sono comunque soddisfacenti nella loro concentrata alternanza è sono realizzate ottimamente.
Nolan si conferma tra i migliori registi mondiali del 2000. In questi anni, ha di fatto creato un "Batman d'autore" sfidando tutti su alcune scelte che si sono rivelate assolutamente azzeccate al fine di creare, più che una semplice trasposizione dal fumetto, tre grandi Thriller d'azione (e per i miei gusti "tre capolavori"). Non mi dilungo sui perché della grandezza artistica della pellicola, mi limito a dire che per chi ama il cinema come forma d'arte non potrà non restare colpito anche da questo terzo capitolo.
In sostanza è un degno finale epico in linea su molti punti ai primi due capitoli, ma con risultato inferiore. Il mio giudizio sarebbe di 3/3,5 stelle, ma ne do 4 per la buona chiusura della trilogia.
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blackbobo32
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mercoledì 5 settembre 2012
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un cerchio perfetto
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Un film che si prende il suo tempo, come un artista si prende il tempo necessario per creare un capolavoro. Quasi 3 ore, dove la prima parte è un po noiosetta ma necessaria per far entrare lo spettatore nei meccanismi del film e fargli vivere quasi sulla pelle l'escalation di violenza provocata da Bene.
Perfetto Tom Hardy nei panni di Bane che penalizzato dalla maschera riesce comunque a dare il giusto carattere al suo personaggio pur senza poter usare a pieno la mimica facciale; un po meno Filippo Timi al doppiaggio che per timbro di voce non si addice molto al personaggio e in alcuni casi fa sentire il suo "donca" (così viene chiamata la cadenza della parlata dialettale perugina).
Perfetta la parte di Batman dove lo spettatore riesce ad immedesimarsi nei suoi stati d'animo e a vivere da vicino la sua resurrezione.
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Un film che si prende il suo tempo, come un artista si prende il tempo necessario per creare un capolavoro. Quasi 3 ore, dove la prima parte è un po noiosetta ma necessaria per far entrare lo spettatore nei meccanismi del film e fargli vivere quasi sulla pelle l'escalation di violenza provocata da Bene.
Perfetto Tom Hardy nei panni di Bane che penalizzato dalla maschera riesce comunque a dare il giusto carattere al suo personaggio pur senza poter usare a pieno la mimica facciale; un po meno Filippo Timi al doppiaggio che per timbro di voce non si addice molto al personaggio e in alcuni casi fa sentire il suo "donca" (così viene chiamata la cadenza della parlata dialettale perugina).
Perfetta la parte di Batman dove lo spettatore riesce ad immedesimarsi nei suoi stati d'animo e a vivere da vicino la sua resurrezione.
La seconda parte del film è un mix di azione e suspance che tiene lo spettatore incollato al seggiolino con gli occhi sbarrati fino all'incredibile finale dove, dopo un piccolo shock lascia spazio ad un positivo stupore d'ammirazione che porta lo spettatore dallo sbigottimento a bocca aperta alla STANDING OVATION!!!
5 stelle al film e altrettante alla trilogia che, si conclude con una perfetta quadratura del cerchio ma lascia aperta una back door per un eventuale seguito...
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thesinner
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martedì 9 ottobre 2012
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il (quasi) ritorno del cavaliere oscuro
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Dopo il capolavoro (nel suo genere) The Dark Knight, siamo arrivati al cinema con un attesa spasmodica di vedere il compimento di una delle trilogie su un supereroe più belle di sempre.
Devo dirlo, sono rimasto deluso da questo film.
Non è facile trovare l'alchimia giusta per fare un capolavoro, ci vuole fortuna, il cast giusto, il regista che ne riesca ad esaltare le caratteristiche pur mantenendo una sua idea forte e tantissime altre variabili che possono entrare in gioco.
Nolan come al solito si dimostra un ottimo regista, il cast preso singolarmente è grandioso (soprattutto batman/bale e cat woman/Hathaway), tuttavia sia la trama, l'azione e soprattutto il "nemico" lasciano molto a desiderare.
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Dopo il capolavoro (nel suo genere) The Dark Knight, siamo arrivati al cinema con un attesa spasmodica di vedere il compimento di una delle trilogie su un supereroe più belle di sempre.
Devo dirlo, sono rimasto deluso da questo film.
Non è facile trovare l'alchimia giusta per fare un capolavoro, ci vuole fortuna, il cast giusto, il regista che ne riesca ad esaltare le caratteristiche pur mantenendo una sua idea forte e tantissime altre variabili che possono entrare in gioco.
Nolan come al solito si dimostra un ottimo regista, il cast preso singolarmente è grandioso (soprattutto batman/bale e cat woman/Hathaway), tuttavia sia la trama, l'azione e soprattutto il "nemico" lasciano molto a desiderare.
Partiamo dall'ultimo punto: Bane... Nel "Il cavaliere oscuro" il cattivo più cattivo di sempre, un joker spietato e geniale aveva trasformato un buon prodotto in un capolavoro, esaltando la trama, il nostro super eroe e tutto ciò che ruotava attorno a lui, in questo terzo capitolo il nemico è al limite dell'imbarazzante.
Premettendo che un carciofo ha più carisma di Bane, per tutto il film non riesce mai ad essere incisivo, non riesce mai a trovare una sua dimensione che lo renda (nella sua inutilità) almeno interessante o memorabile...
carine alcune sue battute, bravo l'attore, ottima la voce metallica ma... senza un nemico degno ci perde l'intero film e, soprattutto, batman!
L'azione resta abbastanza spettacolare, pur tuttavia avendo molti punti d'ombra, come combattimenti insensati, armi incredibili usate una volta nell'intero film, mezzi corazzati fatti esplodere come fossero una scatola di fagioli e via dicendo.
Per finire vorrei parlare della trama, un punto decisamente a sfavore del film.
Il film è abbastanza lungo tuttavia resta scorrevole (Nolan resta comunque Nolan) però ci sono incongruenze incredibili, sbalzi temporali spiegati da una nevicata, cure taumaturgiche che rimettono in piedi dopo 2 giorni il nostro eroe distrutto dalle mazzate di un imbattibile Bane (battuto successivamente con un pugno al respiratore, ma va la????).
non voglio dilungarmi troppo o spoilerare eccessivamente quindi concludo dicendo: merita di essere visto per poter concludere la trilogia, se vi aspettate qualcosa di anche solo simile al precedente...scordatevelo!
andate al cinema (o affittate il dvd) consapevoli di stare per vedere di gran lunga il peggiore dei 3!
Nonostante tutto resta un film godibile tralasciando certe mostruosità della trama e cercando di non comparare il Joker al buon Bane che perde la sfida a tavolino.
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glenn_glee
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lunedì 3 settembre 2012
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pretenzioso
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Allora, qui si rischia di non dare giustizia a un film che è comunque ben fatto o di non dargliene affatto, visto che molti lamentano un peggioramento rispetto al secondo episodio e altri gridano al capolavoro. Personalmente vado più per la prima opzione. Il Cavaliere oscuro è un film impeccabile a livello visivo, ben costruito, con degli effetti speciali impressionanti e al contempo originali, ci sono delle sequenze(come quella iniziale sull'aereo, o l'esplosione dei ponti di gotham e del campo da football) che lasciano davvero lo spettatore a bocca aperta. Il problema principale è la trama, dilungata troppo, quando alcune parti potevano essere condensate, invece di essere trascinate all'infinito dando noia a chi guarda, e soprattutto questo film cerca di essere molto più di quello che è.
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Allora, qui si rischia di non dare giustizia a un film che è comunque ben fatto o di non dargliene affatto, visto che molti lamentano un peggioramento rispetto al secondo episodio e altri gridano al capolavoro. Personalmente vado più per la prima opzione. Il Cavaliere oscuro è un film impeccabile a livello visivo, ben costruito, con degli effetti speciali impressionanti e al contempo originali, ci sono delle sequenze(come quella iniziale sull'aereo, o l'esplosione dei ponti di gotham e del campo da football) che lasciano davvero lo spettatore a bocca aperta. Il problema principale è la trama, dilungata troppo, quando alcune parti potevano essere condensate, invece di essere trascinate all'infinito dando noia a chi guarda, e soprattutto questo film cerca di essere molto più di quello che è. Nolan è stato evidentemente ispirato dagli ultimi eventi(Occupy Wall Street), infatti oltre ai problemi esistenziali di Wayne(depresso e ammosciato più che mai) , inserisce anche la rivolta dei poveri contro i ricchi, perdendo però il contatto con la realtà della storia di Batman. Bane è un cattivo decisamente inferiore rispetto a Joker, meno originale, inquietante e pericoloso, fa paura solo per la voce e il fisico, manca di quello sprizzo di follia che rendeva il magnifico Joker di Ledger assolutamente imprevedibile. L'antagonista risulta male caratterizzato, una specie di incrocio tra il pazzo Joker( come lui è mosso da una causa ben più importante della ricchezza) e un rivoluzionario politico stile V per Vendetta, risultando confuso e fuori luogo. Insomma Batman e Bane non sembrano essere i protagonisti carismatici che ci si aspetta e indigesto è anche il giovane poliziotto John Blake interpretato da Gordon-Levitt, mentre interessante è la Catwoman interpretata da un sicura e sexy Hathaway e il capo della polizia James Gordon di un ottimo Goodman. Nolan non si è limitato a creare un Batman più dark e profondo e una storia più complessa e moderna rispetto agli altri adattamenti, ma ha cercato anche di parlare di politica e di problemi sociali, senza però dare il risultato sperato, ma anzi rendendo la storia confusa ed esageratamente drammatica. La pomposità dell'arringa di Bane nel momento in cui occupa ufficialmente Gotham è un esempio del tentativo(mal riuscito) di dare un taglio attuale alla pellicola. Insomma, Il Cavaliere oscuro è un ottimo prodotto a livello formale, assolutamente impeccabile, ma che lascia molto a desiderare nel contenuto. Mi sembra che Nolan abbia fatto il passo più lungo della gamba.
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lety kant
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lunedì 3 settembre 2012
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il cavaliere oscuro - l'epico ritorno per l'addio.
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Come poteva essere altrimenti, un film diretto e sceneggiato da quel grande maestro, che è Christopher Nolan? Autore di capolavori cinematografici, tra gli ultimi "Inception" e "The Prestige", Nolan riesce a portare sullo schermo le sensazioni di un uomo, e non di un supereroe, che deve ancora venire a patti con la sua realtà, consumato interiormente da sensazioni dilanianti. Bruce Wayne è un uomo, la quale vita ormai è sorretta solo su un bastone che sembra trasportare il peso dei ricordi, un uomo che ha appeso maschera e mantello, per dilaniarsi nel disperato addio della sua amata, e pagando colpe che non ha commesso. Batman ha bisogno di reinventarsi, di trovare quello spiraglio di luce che è lì, in fondo al tunnel, da qualche parte.
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Come poteva essere altrimenti, un film diretto e sceneggiato da quel grande maestro, che è Christopher Nolan? Autore di capolavori cinematografici, tra gli ultimi "Inception" e "The Prestige", Nolan riesce a portare sullo schermo le sensazioni di un uomo, e non di un supereroe, che deve ancora venire a patti con la sua realtà, consumato interiormente da sensazioni dilanianti. Bruce Wayne è un uomo, la quale vita ormai è sorretta solo su un bastone che sembra trasportare il peso dei ricordi, un uomo che ha appeso maschera e mantello, per dilaniarsi nel disperato addio della sua amata, e pagando colpe che non ha commesso. Batman ha bisogno di reinventarsi, di trovare quello spiraglio di luce che è lì, in fondo al tunnel, da qualche parte. E lo fa, come ci ha abituati: magistralmente. Il perfido mercenario Bane invade la quasi rischiarata Gotham per iniettarne del veleno, affinchè marcisca, mentre un nuovo personaggio appare all'orizzonte: Selina Kyle, alias Catwoman. Anne Hathaway, riesce ad indossare la psicologia di un personaggio in maniera quasi metodologica, facendoci dimenticare chi l'ha preceduta, perchè qui Catwoman, non è una gatta morta (e si scusi il gioco di parole), che si diverte a rubare gioielli, ed è attratta come una gazza ladra da tutto ciò che luccica, qui Selina Kyle, è una donna con un passato da dimenticare, e un futuro da ricostruire, e lo fa con classe, stile ed eleganza innata. Un cast di premi Oscar (vedi Marion Cotillard, Michael Caine, Bale stesso, e Morgan Freeman), e tanti altri come la Hathaway, ma anche un profondo e sensazionale Joseph Gordon - Lewitt, maestro nell'interpretazione dell'agente Blake prima, e di Robin poi. E tra colpi di scena inimmaginabili, sensazionali, che solo tre ore di un capolavoro possono descrivere, si giunge all'epilogo, con quel fungo atomico che ci ricorda così tanto la nostra società, afflitta da una luce malata. Batman è l'eroe di cui ogni società avrebbe bisogno, non per il mantello e la sindrome da paladino della giustizia, ma per la lealtà, la costanza e il senso del dovere che animano il suo essere.
Perchè Gotham non è mai stata così vicina a noi.
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mrvendetta1983
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martedì 4 settembre 2012
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un batman lacunoso e approssimativo ...
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Ci voleva ancora un Batman per dimostrare quanto Nolan non si trovi a suo agio con certe tipologie narrative. Splendido in The Prestige, Memento e Inception, cade rovinosamente alle prese con il cavaliere oscuro. I tempi narrativi, come nel precedente capitolo, sono approssimativi. Le quasi tre ore invece che essere utilizzate per dare allo spettatore l'impressione del tempo che passa e il relativo degrado di Gotham dopo l'avvento di Bane, è malamente utilizzato per delle lunghissimi, noiose e decisamente banali auto rilfessioni dei personaggi. Le scene d'azione sono poche e mal girate, ma non è certo l'action il terreno di Nolan. La recitazione non aiuta, con un Bale che non appare più particolarmente credibile.
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Ci voleva ancora un Batman per dimostrare quanto Nolan non si trovi a suo agio con certe tipologie narrative. Splendido in The Prestige, Memento e Inception, cade rovinosamente alle prese con il cavaliere oscuro. I tempi narrativi, come nel precedente capitolo, sono approssimativi. Le quasi tre ore invece che essere utilizzate per dare allo spettatore l'impressione del tempo che passa e il relativo degrado di Gotham dopo l'avvento di Bane, è malamente utilizzato per delle lunghissimi, noiose e decisamente banali auto rilfessioni dei personaggi. Le scene d'azione sono poche e mal girate, ma non è certo l'action il terreno di Nolan. La recitazione non aiuta, con un Bale che non appare più particolarmente credibile. I personaggi buttati giù quasi a casaccio e in modo svogliato, come nel caso dello spaventapasseri di Murphy (sempre ottimo lui si) e Morgan Freeman. Il doppiaggio italiano, come negli altri due capitali, non aiuta di certo (raccapricciante oltre al solito Batman pure l'effetto dato alla voce di Bane, invasiva e fastidiosa). E' proprio il personaggio di Bane uno dei pochi a salvarsi, ma a confermare la scarsa forma di Nolan è il fatto che tanto bene era data l'impressione di invincibilità di Bane fino a 3/4 del film (tanto da provare davvero paura quanto compariva in scena), tanto è mal gettato via nel finale, liquidandolo in pochi secondi. Surreali alcuni dialoghi ("ma tu sei il male assoluto") ed eccessivi gli "spiegoni", si veda quando si sottolinea più volte che il bambino scappato dalla prigione era Bane, così da preparare anche lo spettatore più distratto al colpo di scena. Batman è sempre Batman, e tutto sommato il film si lascia guardare, ma dal punto di vista registico le pecca sono tanto evidenti quanto fastidiose. Peccato.
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[+] occasione mancata...
(di icutino)
[ - ] occasione mancata...
[+] il colpo si scena finale....
(di franco svizzero)
[ - ] il colpo si scena finale....
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alvise72
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martedì 4 settembre 2012
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epilogo degno
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Nel caso di film come questo, ispirati a fumetti e/o super erori, non giudico quasi mai il prodotto in base a parametri quali il realismo, la fedeltà alla storia originale, la qualità/presenza/assenza/eccessivo uso degli effetti speciali, la poca o esagerata cura nei dettagli; c'è chi ha trovato la perfettibilità, dimostrandolo, anche in grandi maestri del passato come Kubrick. Giudico un film in base alle emozioni che mi trasmette e ovviamente anche in base ad un minimo di logica che ci deve stare sotto. Perfino un film "lento", come tanti dicono, come 2001 può emozionare, soprattutto alla fine quando costringe a riflettere sull'infinito.
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Nel caso di film come questo, ispirati a fumetti e/o super erori, non giudico quasi mai il prodotto in base a parametri quali il realismo, la fedeltà alla storia originale, la qualità/presenza/assenza/eccessivo uso degli effetti speciali, la poca o esagerata cura nei dettagli; c'è chi ha trovato la perfettibilità, dimostrandolo, anche in grandi maestri del passato come Kubrick. Giudico un film in base alle emozioni che mi trasmette e ovviamente anche in base ad un minimo di logica che ci deve stare sotto. Perfino un film "lento", come tanti dicono, come 2001 può emozionare, soprattutto alla fine quando costringe a riflettere sull'infinito. Anche dialoghi e sceneggiatura sono ingredienti importanti; e sono d'accordo che in questo film il parlato poteva essere più breve e intenso (e meno "americano"), come alcuni hanno rilevato.
Detto questo, 5 stelle non le posso dare, ma le emozioni il film me le ha date; tutto lo staff si è impegnato seriamente, per non parlare del compositore.
Il prodotto visivo (e il cinema è soprattutto visione... per tutto il resto ci sono i libri) è terrificante, nel senso americano del termine: "terrific", di spessore, di impatto, che lascia un segno e non esci dal cinema esattamente nello stato in cui eri entrato; e allo stesso tempo realistico; non importa se un aereo viene trascinato per aria; lo scopo è la visione e l'emozione. Stupenda e dissacrante la prima lotta fra i due protagonisti; dissacrante perché è difficile immedesimarsi, come si fa sempre, nel buono quando presume di poter vincere qualunque lotta e poi viene piegato miseramente come un adolescente presuntuoso.
E' un bagno di realismo vedere il proprio eroe debole e tutto sommato non la roccia indistruttibile che credevamo; ciò riporta la mente dello spettatore alla paura circa le proprie debolezze. La perdita di certezze genera emozioni e paura, e in questo film il nostro eroe "si perde"... non solo in quel combattimento ma anche fino alla fine del film, quando decide che l'eroe non ha vinto come il grande pubblico ESIGE senza se e senza ma, perché non è un super uomo; ha solo compiuto la sua missione.
Poi i dettagli di come la rottura dell'eroe viene implementata nel film sono solo, appunto, dettagli. Ci si può ragionare su per ore, senza dimenticare però che non siamo di fronte a SuperQuark.
Non siamo davanti ad un capolavoro del cinema; ma non pretende neppure di esserlo. E' un film sull'eroe Batman, figura antica in termini fumettistici, e recentemente resa più drammatica e tragica rispetto al Batman anni 60, calzamaglia e pancetta. E' un erore che sa che deve perdere, privo di orgoglio e senso di importanza (altrimenti non porterebbe la maschera!), con un compito da portare a termine prima di tornare ad essere un uomo. E Nolan è stato bravo a trasformare il Batman-fumetto, nel Batman drammatico, complessivamente nella triplice saga.
Un aneddoto sul realismo (da alcuni criticato in questo film): molti anni, ad una seratina "star trek", durante la scena di in cui Spock esce con uno zaino a reazione e ad un certo punto se lo sganca, ad un certo punto ci fu un commento del tipo, "ma lo zaino ruota e Spock invece no... questo viola la tal legge di fisica"...Come se nel film, le leggi della Fisica avessero un qualche ruolo (non sarebbe allora FANTASCIENZA !).
Andate a vedere il film, perché vi emozionerà vi proporrà delle visioni;vi farà uscire col pensiero che non volete i soldi del biglietto indietro, anzi...
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dado1987
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lunedì 3 settembre 2012
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poteva essere inconcepibilmente bello, e invece...
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Era da Insomnia che Nolan non toppava, anche se qui non si può parlare di vera e propria caduta del regista semmai di un incespicamento.
Inizio col dire che ovviamente dopo un Batman Begins ed un Dark Knight, le possibilità di fare un film altrettanto bello erano scarse, sapendo anche che l'attore che interpretò così magistralmente il nemico di Batman per antonomasia è morto, senza poter dare la possibilità di integrare Joker nei seguiti. Per ovviare a questa mancanza, tra tutti i possibili cattivi da poter scegliere, primo tra tutti secondo me Pinguino, poi the Riddle, Mr Freeze e Poison Ivy si è optato per Bane, che purtroppo viene mutilato da un pessimo doppiatore (come anche Lucius Fox, il personaggio di Morgan Freeman).
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Era da Insomnia che Nolan non toppava, anche se qui non si può parlare di vera e propria caduta del regista semmai di un incespicamento.
Inizio col dire che ovviamente dopo un Batman Begins ed un Dark Knight, le possibilità di fare un film altrettanto bello erano scarse, sapendo anche che l'attore che interpretò così magistralmente il nemico di Batman per antonomasia è morto, senza poter dare la possibilità di integrare Joker nei seguiti. Per ovviare a questa mancanza, tra tutti i possibili cattivi da poter scegliere, primo tra tutti secondo me Pinguino, poi the Riddle, Mr Freeze e Poison Ivy si è optato per Bane, che purtroppo viene mutilato da un pessimo doppiatore (come anche Lucius Fox, il personaggio di Morgan Freeman).
Per quanto riguarda la storia, si snoda in quasi tre ore, di cui in più di due di Batman neanche l'ombra. Ho trovato che la sceneggiatura sia troppo dispersiva e che le colonne sacre dei film precedenti siano state messe in secondo piano, Bruce Wayne è diventato zoppo senza spiegazioni, Alfred scompare per due terzi del film, Lucius Fox fa più un cameo che una vera parte e il commissario Gordon viene a sua volta messo fuori servizio per un bel po' di tempo. La mancanza dell'attività di questi personaggi, nonostante siano presenti tanti eventi, rende il film molto lento e a tratti addirittura noiso, per poi riprendersi per un finale coi botti, unica vera nota positiva di questo film, conclusione talmente bella da risollevare il mio giudizio.
Tra i tanti difetti metto anche il montaggio, gli effetti speciali e l'ultimo scontro con Bane: il montaggio è fatto malissimo rispetto ai due Batman precedenti, molti effetti speciali non sono all'altezza di altre pellicole odierne, il batwing in azione fa pena e per quanto riguarda l'ultima lotta con Bane, sembra ridicola e (attenti SPOIL) Bane viene abbattuto in maniera indecorosa, in ultimo non sono rimasto convinto dell'integrazione del personaggio di Talia e di come è stato interpretato...
Tra i pregi invece considero la colonna sonora sempre spettacolare, i personaggi di Blake e Selina e l'ottimo finale che purtroppo però non riesce a salvare i 140 minuti mediocri che l'hanno preceduto.
Questo film che avrebbe potuto diventare un Cult ed entrare nell'olimpo dei cinefili, rimane solamente un film godibile, e per come è stato fatto, se ne poteva tranquillamente fare a meno.
Voto 7, ma per eccesso.
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diomede917
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sabato 1 settembre 2012
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la resa dei conti di gotham
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Con “Il Cavaliere Oscuro – il ritorno” Christopher Nolan fa la quadratura del cerchio della sua trilogia su Batman.
E lo fa nel modo che sa fare meglio puntando su ...
una sceneggiatura che semina in tutto il film e che ha seminato nei film precedenti tanti piccoli indizi come un puzzle che alla fine ci regala un epilogo sorprendente.
Il film si apre con l’isolamento forzato di Bruce Wayne dalla vita sociale e del suo alter ego Batman reo di avere ucciso l’eroe Harvey Dent e proprio fin dalle scene iniziali viene evidenziato un elemento che caratterizza l’uso della menzogna per velare una migliore verità.
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Con “Il Cavaliere Oscuro – il ritorno” Christopher Nolan fa la quadratura del cerchio della sua trilogia su Batman.
E lo fa nel modo che sa fare meglio puntando su ...
una sceneggiatura che semina in tutto il film e che ha seminato nei film precedenti tanti piccoli indizi come un puzzle che alla fine ci regala un epilogo sorprendente.
Il film si apre con l’isolamento forzato di Bruce Wayne dalla vita sociale e del suo alter ego Batman reo di avere ucciso l’eroe Harvey Dent e proprio fin dalle scene iniziali viene evidenziato un elemento che caratterizza l’uso della menzogna per velare una migliore verità.
A tirar fuori il nostro protagonista del suo eremo ci pensa un cattivo che più cattivo non si può a cui da il fisico più che il volto il duro Tom Hardy, un volto coperto che dona al personaggio un alone di mistero e cattiveria. Un cattivo che minaccia Gotham City da un’esplosione nucleare ma da questo momento la storia studiata da Nolan diventa un gioco a specchi dove non tutto quello che si vede è ciò che sembra….e ogni personaggio nasconde dentro di se più di un segreto o una motivazione.
Per questo capitolo conclusivo il regista poggia molto sull’affiatamento con un cast che conosce benissimo anche da precedenti esperienze come il poliziotto tutto d’un pezzo Joseph-Gordon Levitt e l’affascinante Marion Cotillard, Christian Bale è bravo a trasferire i tormenti di un supereroe molto umano che non ha paura di morire e come sempre abbiamo i navigati comprimari Gary Oldman, Michael Caine e Morgan Freeman che danno un contributo prezioso alla riuscita del film.
In questo contesto si inserisce alla grande Anne Hathaway una Catwoman ladra dal cuore d’oro in stile Cary Grant di Caccia al Ladro.
E Nolan?....Nolan oltre che con la sua sceneggiatura è ben presente come regista come si può vedere dalle scene iniziali che in puro stile James Bond e nella famosa scena della partita di football americano.
Il pregio di questo capitolo finale è quello di essere andato oltre le logiche fumettistiche da blockbuster uscendo come un vero e proprio noir metropolitano.
Voto7+
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mystic
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giovedì 18 ottobre 2012
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il batman di nolan è trionfale e coinvolgente
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Nel 2012 ritorna il cavaliere oscuro con questo attesissimo finale. Bruce è alle prese con una depressione sempre più buia, incapace di trovare stimoli dopo la scomparsa di Rachel. Il costume di Batman non gli appartiene più, almeno fino a quando, Selina Kyle prima e Bane poi daranno del filo da torcere al cavaliere oscuro. Mercenario e abile stratega, Bane (Tom Hardy) è la grande novità che il film presenta. L'avversario di Bruce non è più l'immortale testa di demone di Ra's al Ghul nè tantomeno Due Facce o lo Spaventapasseri, bensì un uomo tutto muscoli e mente capace di imporre il conflitto armato a Gotham City. Tra i poliziotti il giovane Falcone, interpretato da Joseph Gordon Levitt è un'assicurazione per un eventuale capitolo che forse Warner produrrà, cosìm come la Catwoman della Hathaway.
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Nel 2012 ritorna il cavaliere oscuro con questo attesissimo finale. Bruce è alle prese con una depressione sempre più buia, incapace di trovare stimoli dopo la scomparsa di Rachel. Il costume di Batman non gli appartiene più, almeno fino a quando, Selina Kyle prima e Bane poi daranno del filo da torcere al cavaliere oscuro. Mercenario e abile stratega, Bane (Tom Hardy) è la grande novità che il film presenta. L'avversario di Bruce non è più l'immortale testa di demone di Ra's al Ghul nè tantomeno Due Facce o lo Spaventapasseri, bensì un uomo tutto muscoli e mente capace di imporre il conflitto armato a Gotham City. Tra i poliziotti il giovane Falcone, interpretato da Joseph Gordon Levitt è un'assicurazione per un eventuale capitolo che forse Warner produrrà, cosìm come la Catwoman della Hathaway. Per il resto troviamo i nostri beniamini a partire da Michael Cane nel ruolo di maggiordomo passando per Gary Oldman, Morgan Freeman e, almeno in suggestivo flashback, Liam Neeson. Nonostante sia un film d'autore la saga del cavaliere oscuro appartiene al genere catastrofico; il dettagliato lavoro di Nolan, che si dimostra veramente talentuoso, ci permette di apprezzare questo finale con tanto di riflessione d'attualità: così come era stato per il duello con Ra's, anche con Bane viene riproposto il tema dell'influenza orientale sul mondo europeo ed americano. Ma, ancora più evidentemente, Nolan ci fa capire che lo scopo in parte condivisibile del nemico, che poi è anche la costruzione di una nuova società che ne sostituisca una malata e corrotta, veniva prima accentuato dal terrore antidemocratico della Setta delle Ombre e poi estremizzato proprio dal violento Bane. Nonostante questa escalation del potere il personaggio di Bane soffre dell'influenza che ha avuto sui fan il Joker di Ledger. Anche se regge bene la parte, così come tutto il cast, non ci appare così terribile e invincibile. Un cenno particolare agli effetti speciali che, anche se talvolta esagerati, ci ipnotizzano davanti allo schermo, delineando talvolta una ricercatezza ed eleganza che nessun film sui supereroi può vantare. Il lato umano di un ottimo Bale è ciò che forse ci piace di più sottolineare di questa trilogia che passerà alla storia come una delle migliori. Dal finale che ci ricorda Inception al collegamento che il film ha con Batman Begins, tutto è portato avanti con stile. Sono in molti a voler vedere al cinema un eventuale quarto capitolo ma forse per la trilogia di Cristopher Nolan sarebbe un bene che tutto finisca così trionfalmente.
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