Se c'è una cosa che è indubbio, è che l'ultimo capitolo dedicato alle gesta del super eroe targato DC conosciuto in tutto il mondo col nome di Batman, diretto dal regista Christopher Nolan, sarà ricordato per sempre come l'esempio, il simbolo, l'emblema di come si realizza un film basato su un super eroe trattandolo come se si stesse girando un ''film'' nel vero senso della parola. In altri termini trattandolo in maniera più vicina alla realtà donandogli insomma quel velo spessissimo di credibilità e parvenza di verosimiglianza con la realtà. Sì, il protagonista è un'uomo che si traveste da pipistrello, ma Nolan riesce a creare una storia verosimile e assolutamente credibile che porta lo spettatore per due ore e 45 a credere che quello che sta accadendo sullo schermo sia assolutamente ''possibile-plausibile''.
E' il terzo capitolo della trilogia di Batman di Nolan, ma è anche il migliore dei tre film. Se il primo, Batman Begins, sbalordiva tutti perchè riportava in auge l'eroe dalle orecchie di pipistrello dopo la brusca caduta che il regista Joel Shumacher e la stessa casa di produzione Warner Bros gli avevano causato con i due inguardabili film Batman Forever e Batman e Robin, e fece si nel 2005 che il franchise dell'eroe DC venisse completamente rilanciato grazie ad una nuova visione totalmente oscura e dark del personaggio. E il secondo film Il Cavaliere Oscuro consacrava definitivamente Nolan come il miglior regista di un film di Batman grazie anche all'ottima riuscita della storia che comprendeva il villan dei villan, la nemesi per eccellenza di Batman, Joker, magistralmente interpretato dal compianto Heath Ledger che per la sua interpretazione ottenne l'oscar postumo come attore non protagonista. Questo ultimo capitolo rende effettivamente leggenda l'intera saga Nolaniana dedicata a Batman. Ovvio che non si può non menzionare gli altri uomini che oltre a Christopher Nolan, a conti fatti, salgono di diritto sul carro dei vincitori: il primo e David Goyer co-sceneggiatore e il secondo è il fratello dei Christopher, Jonathanm Nolan anch'egli co-sceneggiatore. Oltre ovviamente ai collaboratori tecnici come il direttore della fotografia Wally Pfister, il direttore della scenografia Nathan Crowley, la costumista Lindy Hemming, il direttore del montaggio Lee Smith e il compositore Hans Zimmer che nell'ultimo episodio ha lavorato da solo senza più l'ausilio del collega James Newton Howard suo collaboratore nei primi due film.
Il film dura 2 ore e 45 che scorrono via come la corrente trascina via l'acqua dei torrenti in piena, la storia si ricollega soprattuto al primo film chiudendo definitivamente il cerchio che si era aperto nel primo film con la narrazione delle origini e del periodo di formazione del nostro eroe. Ma non dimentica di chiudere il cerchio apertosi anche nel secondo film ricollegandosi infatti alla morte di Harvey Dent e alla sua fasulla consacrazione a eroe. Una sola pecca: nonostante il film chiuda i cerchi aperti nei primi due capitoli definitivamente non consacra questa sua chiusura definitivamente perchè non menziona nè cita nè omaggia nemmeno in un brevissimo fotogramma il villan che ha consacrato il secondo film Il Cavaliere Oscuro e cioè Joker-Ledger e questo per scelta dello stesso Nolan che dopo la morte dell'attore Heath Ledger ammise di non trovarsi più a suo agio a trattare quel personaggio in questione ed ecco che in Il Cavaliere Oscuro il ritorno nemmeno per un solo secondo si fa riferimento a Joker. Tutti i nodi vengono a galla, tutti i personaggi principali dei tre film hanno una loro definitiva chiusura di storie eccetto il Joker e questo è un vero peccato.
Tolto questo aspetto il film in questione si presenta al pubblico come la chiusura trionfante di una grande storia basata su tre capitoli. In il Cavaliere Oscuro il ritorno Batman è l'eroe che nessuno di noi vorrebbe essere, l'eroe che sacrifica se stesso per il bene della comunità, l'eroe che accetta di sacrificarsi per un ideale per mandare un segnale giusto ai giusti per ereggersi a simbolo della lealtà e della giustizia del bene e della solidarietà insomma si potrebbe dire che il Batman di nolan e il Salvo D'acquisto moderno, l'uomo dagli occhi a mandorla che da solo fermò i carroarmati, l'Ultimo che catturò Riina, il Falcone e il Borsellino che diedero la vita per il nostro paese...Ecco è a loro che può paragonarsi l'eroe di Nolan. Nessuno all'uscita della sala cinematografica vorrebbe essere Batman dopo aver vissuto per 2 ore e mezza la ''passione'' usando il termine in maniera biblica che ha subito Bruce Wayne-Batman.
Il cast comprende: Christian Bale(Batma-Bruce Wayne) che fa un lavoro ottimo, risultando, la sua quest'ultima interpretazione la migliore dei tre film. Michael Caine rispetto ai primi due film compare poco ma in quelle scene in cui c'è spacca di brutto usando un termine del gergo giovanile, sue le scene commoventi e ricche di pathos anche se il doppiaggio italiano sminuisce e non poco il lavoro del veterano attore britannico. Morgan Freeman è il solito Lucius Fox, ormai dopo tre film sa come deve muoversi, anche per lui però il doppiaggio italiano fa storcere il naso dimenticare il suo vero doppiatore è impresa ardua Ugo Maria Morosi lo doppia in maniera sufficiente ma niente a confronto con il lavoro del suo storico doppiatore Renato Mori. Gary Oldman è ancora una volta un credibilissimo anche se invecchiatissimo Commissario Gordon, il suo impegno nel recitare per l'ultima volta questo ruolo si nota e pure tanto. Poi ci sono le New Entry: Anne Hathaway è Selina Kyle Alias Catwoman anche se nel film il nome del suo alter ego non viene mai pronunciato (c'è però la foto di un titolo di giornale che omaggia il nome del personaggio, il titolo riporta ''Gatta ladra dietro un furto di gioielli'') la sua interpretazione è superba e non stona con l'intera tiratura degli altri personaggi Batmaniani reicreati dal regista britannico. Tom Hardy è un villan carismatico e la sua interpretazione è incomiabile soprattutto perchè recita in una maniera assurda e cioè con una maschera che gli copre letteralmente la bocca e quindi che nasconde per intero il labiale. In america e in lingua originale Hardy è apprezzabilissimo soprattutto se teniamo conto del lavoro che compie con la sua voce che da sola rende il villan minaccioso. In italia la sua ottima performance non può minimamente percepirsi in quanto il doppiaggio di Filippo Timi alla sua prima esperienza di doppiaggio è assolutamente scandaloso, si deve dire però a suo favore che non è affatto facile doppiare un attore di cui è impossibile vedere il labiale. Marion Cottilard è Miranda Tate-Talia Al GHul figlia di R'as Al Ghul mentore di Bruce e di Bane nonchè vecchio leader della setta delle ombre vero villan del primo film, Batman Begins e villan anche dell'ultimo episodio. L'attrice fa un ottimo lavoro e rende credibile il personaggio o meglio i due personaggi. Joseph Gordon Lewitt è il poliziotto Jhon Blake che per l'intero film risulta essere un credibilissimo agente di polizia dedito al suo lavoro e che alla fine risulta essere addirittura Robin o meglio Nolan con un magistrale omaggio lo inserisce in questo contesto. Alla sua interpretazione questa volta il doppiatore italiano rende più che giustizia e si tratta del bravissimo Andrea Mete che insieme a Santamaria(Bruce Batman) Domitilla D'amico (Selina Kyle) e Angelo Maggi (Commissario Gordon) è tra o pochi che è riuscito a doppiare degnamente l'attore che gli è stato assegnato. Il cast è poi completato da attori di altissimo livelloanche se interpretano personaggi non di primo piano come Mattew Modine, William Devane, la giovanissima Juno Temple, Liam Neeson e Cillian Murphy che appaiono in due camei, Josh Stewart, Chris Ellis e Brett Cullen.
Passando agli aspetti tecnici, beh che dire fotografia perfetta, montaggio al pathos, mixaggio sonoro da oscar effetti speciali e sonori superlativi, regia impeccabile e da sottolineare c'è un aspetto non di poco conto e cioè che gran parte del film è stata girata con tecnologia IMAX e chi ha visto il film in questo formato sa di cosa sto parlando e soprattutto sa che differenza c'è e che differenza fa vederlo in IMAX rispetto al formato cinematografico standard(l'imax viene proiettato su schermi giganti paragonabili a palazzi di otto piani).
La storia è ben orchestrata e come gia detto chiude il cerchio aperto dal primo film della trilogia nel 2005 Batman Begins passando ovviamente per Il Cavaliere Oscuro anche se del Joker sembra appunto che se ne siano dimenticati ma questo è da attribuire al problema della prematura scomparsa dell'interprete del Clown del Crimine.Alcuni passi della storia a causa di piccole scene tagliate potrebbero far pensare a piccoli buchi di sceneggiatura ma se ci si concede una seconda visione ecco che questi buchi spariscono letteralmente mentre a chi potrebbe trovare poco ad effetto l'uscita di scena del villan Bane dico: per un uomo che è dieci volte più forte del nostro eroe non c'era maniera diversa di uscir di scena da quella scelta da Chris Nolan.
Ma la vera chicca, il vero fiore all'occhiello del film è sicuramente il finale emozionante ricco di pathos ad effetto insomma a dir poco da leggenda. Insomma con questo ultimo capitolo della trilogia Batmaniana di Christopher Nolan si compie quello che tutti i veri fan del pipistrello si auguravano...il destino leggendario di una grande saga. Per chiudere sfido chiunque a paragonare Il Cavaliere Oscuro il Ritorno o anche uno dei suoi due precedenti film a qualsiasi altro film super eroistico...che sia il tanto decantato The Avengers, che trovo solo un enorme giocattolone, o il nuovo Spiderman io dico niente si avvicina nemmeno lontanamente alla grandezza della trilogia Nolanina targata Warner Bros.
[+] lascia un commento a mariogalterisi »
[ - ] lascia un commento a mariogalterisi »
|