Appena finito di vedere al cinema in Francia, dove domani è l'ultimo giorno in programmazione.
Forse sarò in controtendenza, ma devo dire che il regista ancora una volta non delude. La forza narrativa non è esaltante come in Batman Begins, dove veniva mostrato per la prima volta il Cavaliere Oscuro work in progress, e nemmeno quella di The Dark Knight che è indubbiamente travolgente. Effettivamente in questo terzo film più che Batman scopriamo il lato umano di Bruce Wayne. L'umanità che fa i conti con se stessa, con i propri limiti. Ciò non di meno Bruce Wayne conscio dei propri limiti continua a seguire il proprio ideale, nonostante gli accadimenti seguiti alle vicende del secondo film, indubbiamente nefaste per Batman ma forse rosee per Gotham City.
The Dark Knight Rises è la degna conclusione della trilogia. Ovviamente dopo il film precedente che ha raggiunto un climax arduo a ripetersi il regista ha dovuto sostenere una gran sfida. La verità era che realizzare un film all'altezza del predecessore non era semplice. Tuttavia questo terzo Batman sa appassionare, sia per la sceneggiatura benché abbia qualche punto morto, sia per la potenza con cui viene presentato l'antagonista con tutta la sua crudeltà, sia per il "risorgere" di Batman. Non manca nemmeno un buon bolpo di scena, che i conoscitori dei fumetti di Batman potevano supporre.
Riguardo al villain Bane è tremendamente spietato, la sua causa segue un ideale completamente distorto, malato, che egli persegue in modo sadisticamente metodico. Benchè non sia machiavellico ne minimamente imprevedibile come il Joker egli compensa il tutto con una ferocia senza eguali pareggiata solo dalla sua forza estrema. Egli segue il suo piano punto per punto abbattendo ogni ostacolo sul suo percorso e distruggendo ogni speranza come un panzer demolirebbe tutto ciò che incontra. Batman compreso! Emblematico già nel trailer il tentativo estremo di Alfred di evitare l'inevitabile.
Chi ha letto il fumetto può star tranquillo: Bane non delude. La maschera che indossa è differente sia esteticamente che concettualmente, ma rende bene come simbolo di terrore e sofferenza che si abbatte su chi è vittima del suo piano. La leggenda della sua infanzia è in parte rimaneggiata, pur tuttavia il personaggio (pur discostandosi dall'originale) mantiene fattivamente lo stesso ruolo atrocemente devastante che ha nel fumetto.
Come contro Ra's al Ghul ed il Joker, Batman ha di fontre un degno avversario. Non ha la forza intelletuale del primo ne la follia del secondo, eppure il Cavaliere Oscuro mai è stato così vicino alla sconfitta.
In tutto questo l'interpretazione di Gordon è sempre carica di eroismo, quella di Lucius Fox di lungimiranza e sarcasmo. Catwoman (ma siamo sicuri sia "cat") sensuale e bivalente come spesso accade, da lei speravo in qualcosa di più, ma tutto sommato fa la sua parte. Poi c'è Blake, la sua figura porta sempre un alito di vento fresco carico di speranza. Blake da bravo poliziotto prima ed ispettore poi porta avanti una lotta partigiana tipica degli eroi senza macchia. In certe parti del film diviene quasi il protagonista, facendosi carico a suo modo di parte delle responsabilità del super eroe oscuro. Sa farsi apprezzare.
E per finire, c'è "qualcos'altro" di ben concepito ed ottimamente narrato, ma per scoprirlo dovrete vedere il film.
Il finale? Dopo tutto fa rinascere la speranza, ma non credo ci sarà un ulteriore seguito.
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