Titolo originale | What Just Happened? |
Anno | 2008 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Barry Levinson |
Attori | Robert De Niro, Sean Penn, Catherine Keener, John Turturro, Robin Wright, Stanley Tucci Kristen Stewart, Michael Wincott, Bruce Willis, Lily Rabe, Dennis Albanese, Emily Alpren, Ari Barak, Moon Bloodgood, Lindy Booth, Alessandra Daniele, Jason Kravits, Mark Ivanir, Remy K. Selma, Christopher Evan Welch, Sam Levinson. |
Uscita | venerdì 17 aprile 2009 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 2,72 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 dicembre 2011
Un produttore cerca disperatamente di non lasciarsi stritolare dai meccanismi dell'industria cinematografica. In Italia al Box Office Disastro a Hollywood ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 1 milioni di euro e 527 euro nel primo weekend.
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Due settimane nella vita di Ben, un produttore hollywoodiano, che, oltre a doversi confrontare con un secondo divorzio mai del tutto accettato, ha davanti a sé due progetti decisamente non semplici. Nel primo caso si tratta di un film già montato da un regista particolarmente irritabile ed attaccato al proprio lavoro. Il protagonista Sean Penn nel finale deve morire ma, prima di lui, è il suo fedele cane a fare una brutta finein primissimo piano. Il pubblico delle prewiew non gradisce e ancor meno apprezza Lou, a capo dello studio che dovrebbe distribuire il film. Riuscirà Ben a convincere il regista a togliere la scena incriminata?
Il secondo problema che Ben deve affrontare è altrettanto complesso: ha in preproduzione un film con Bruce Willis protagonista. L'attore, che si è fatto crescere una fluente barba che lo rende pressoché irriconoscibile, non ha la benché minima intenzione di tagliarsela. Chi invece dovrebbe investire i propri dollari nel progetto è pronto ad annullare tutti i contratti (con relative penali anche per Ben).
È a partire da queste situazioni che si dipana una vicenda che vede De Niro mettere in gioco tutte le sue doti istrioniche confrontandosi con un cast stellare in cui due colleghi (Penn e Willis) interpretano con grande autoironia il ruolo di se stessi.
Il meccanismo narrativo del cinema nel cinema sembrava ormai così ripetitivo e usurato da non poter trovare nuovi percorsi. Barry Levinson dimostra che non è così evitando in gran parte gli ammiccamenti agli addetti ai lavori e proponendo una commedia brillante che può divertire il grande pubblico il quale, chiamato con un sorriso a spiare dal buco della serratura del 'dorato' mondo di Hollywood, può vedersi spiegato come ogni film (in particolare in quella macchina tritasassi che è la Mecca del Cinema) sia il frutto di una molteplicità di dinamiche che non sempre agiscono in favore della sua riuscita.
Divertitevi davanti alle azzeccate caratterizzazioni di Turturro e Tucci e all'uscita non vergognatevi di averlo fatto come purtroppo è accaduto alla critica internazionale al Festival di Cannes che ha assistito alla proiezione sorridendo e spesso ridendo ma alla fine ha negato l'applauso.
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a fronte di un cast decisamente di livello elevatissimo, il film è lento, sconclusionato e solo a tratti vagamente divertente. la bravura di de niro è fuori discussione ed è l'unica cosa che rende una commedia (che più che una commedia sembra un'analisi minuto per minuto della vita del protagonista), altrimenti abbastanza banale, un film accettabile.
Titolo decisamente degno del film!! Era tempo che non mi annoiavo al cinema così tanto,una storia decisamente sciapa, che non coinvolge lo spettatore (almeno una decina di persone sono andate via prima della fine,nelle file davanti a me ed ero a metà sala, forse erano di piu; io ho resistito ma la fine l'ho vista in piedi mentre uscivo), priva di humor, una commedia a mio avviso dovrebbe avere un [...] Vai alla recensione »
Il film ha la pretesa di prendere in giro il cinema americano ma non ci riesce e ahimè diventa esso stesso banale. Fare critica o prendere in maniera ironica ciò che ruota attorno a hollywood dovrebbe essere così facile quanto sparare sulla croce rossa... ...Bhè il film davvero non ci riesce!!! Diamine è davvero brutto! Mi meraviglio come S.Peann e J.
Disastro a Hollywood è spassosissimo,brillante,simpatico,irriverente,intelligente,un film di satira sul mondo di Hollywood. Un film controcorrente che ci mostra i retro scena della vita mondana della Mecca del cinema,il cast ottimo,grande attori ma anche grandi persone,non a caso De Niro,Willis e Sean Penn (e il resto del cast) hanno partecipato a questo film perchè sono ormai le ultime poche star [...] Vai alla recensione »
Veramente un disastro questo film, che fuori tempo massimo pretende di riflettere sul mondo del cinema e le sue leggi. Registi schizzati, star del cinema fuori controllo, agenti psicotici e produttori alla deriva, in una giostra in cui nessuno si salva e nessuno è innocente, nemmeno i cani. Il problema di questo disastro diretto da Barry Levinson, è che arriva davvero fuori tempo massimo, per una riflession [...] Vai alla recensione »
E' successo che ho appena visto un piccolo film pungente, vero, divertente, un film sul cinema, su chi fa il cinema e che decide cosa farci o non farci vedere. In 110 minuti ci regala un interpetazione di un Robert De Niro da urlo in grande spolvero affascinante e bravo oltre ogni misura, che interpreta questo produttore che per un film, anzi per il finale, finisce quasi fuori dalla foto dei più potenti, [...] Vai alla recensione »
Autoreferenzialità e metacinema: il film crede di svelare dei segreti sul mondo di hollywood anche se molta gente non sa come gira il mondo di hollywood per capire le sottigliette di alcune battute, di alcune situazioni. un film che si ricorda per le lunghe telefonate e tutti gli "ok ok ok" se non "caz..caz..caz.."; non per fare del moralismo ma c'è un limite anche alla maleducazione e a ciò che gli [...] Vai alla recensione »
DISASTRO A HOLLYWOOD (USA, 2008) diretto da BARRY LEVINSON. Interpretato da ROBERT DE NIRO, ROBIN WRIGHT PENN, CATHERINE KEENER, SEAN PENN, BRUCE WILLIS, JOHN TURTURRO, MICHAEL WINCOTT, STANLEY TUCCI, KRISTEN STEWART Bizzarra opera di identità insicura, che trae le proprie origini da un omonimo romanzo autobiografico (2005) di Art Linson, che ha provveduto a sceneggiarla e produrla con la [...] Vai alla recensione »
L'interpretazione di De Niro è di sicuro la spia dell'intenzione che sta dietro al film: come il Bill Murray di Broken Flowers -lo stolido convitato di pietra alla ricerca di paternità del film di J. Jarmusch- De Niro/produttore proietta la sua ricerca, il suo bisogno, sull'ex-moglie e sui figli che in realtà non conosce. Egli vive di illusione, di apparenza e di sogni così come tutto il mondo hollywooddian [...] Vai alla recensione »
"WHat Just Happened?"/Barry Levinson, dalle memorie di Art Linson, anche sceneggiatore, 2008). Fase brutta per Hollywood, per la realizazione di un film che contiene scene(morte di un animale)inadatte comunque, problemi sentimentali che lo portano vicino alla separazione dalla moglie, il suicidio di un agente pubblicitario e altro anocra, crisi di un produttore hollywoodiano, che tuttavia [...] Vai alla recensione »
Direi che era da un po' che De Niro non ci serviva una sua interpretazione così. Davvero buona! In sostanza il film è una specie di documentario sul "dietro le quinte" di Hollywood. Chi decide cosa e perchè, e soprattutto chi ne viene coinvolto. Un documentario quindi sulla vita day by day di un produttore che viene tirato da tutte le parti per risolvere di tutto, dal regista tossico e nevrastenico [...] Vai alla recensione »
Per la prima volta dopo tanto tempo ho ritrovato un De Niro in forma smagliante come attore e un po’ dimagrito come uomo. Sbaglio? Nelle vesti di produttore oltre che di interprete, l’italo americano più famoso d’America è circondato da un cast di tutto rispetto. C’è un John Turturro (solo qualche spruzzata di grigio in più) che regge ottimamente il ruolo di un agente cinematografico iperansioso e [...] Vai alla recensione »
Cast d'eccezione, film inesistente. Manca una sotria, manca la comicità, manca ogni sentimento. Attori molto bravi, ma che non recitano un film. Recitano delle scene mediocri slegate tra loro, che strappano forse un unico sorriso durante tutto il film.
Distro ad Hollywood...più che a Hollywood il disastro è proprio il film stesso. Si si un vero e proprio disatro dalla trama alle tecniche utilizzate. Troppo lento e ripetitivo; le battute sono tutte accompagnate da parolacce o frasi etremamente volgari; molte scene sono inutili e rendono il film ancora più noioso; in maggior parte del film gli attori parlano al telefono.
Film peggiore degli ultimi anni, soprattutto per gli attori presenti !!! Qualcuno dovrebbe restituirci i soldi del biglietto......
Nè caldo nè freddo,una commedia sul mondo cinematografico di Hollywood con un famoso produttore(De Niro)alle prese con i capricci di attori e registi(e non solo),pronto a rimediare a ogni problema,ma incapace di risolvere i problemi della sua vita privata.De Niro è sempre De Niro,ce poco da dire,un altra bella interpretazione.
Stare davanti al grande schermo a vedere "Disastro a Hollywood" mi ha irritato e non sono uscita dalla sala solo perchè ero in compagnia. Film VUOTO, non aveva niente da dire, niente da comunicare, niente su cui riflettere, NIENTE e basta.
Autoreferenzialità, termine così logoro di questi tempi cupi, intriso di un’accezione spregiativa quando diventa sinonimo di esclusione, autocompiacimento, protervia. In questo caso il cinema autoreferenziale che ci racconta il cinema, grazie anche a numerosi cameo di celeberrimi attori hollywoodiani non è certo da stigmatizzare, specie se c’illustra meccanismi e “dietro le quinte” inediti con uno [...] Vai alla recensione »
Nonostante la presenza di un grande cast il film risulta noioso,non trasmette nessuna emozione (mezzo sorriso ogni tanto), mi aspettavo qualcosa di più brillante invece nel complesso risulta piuttosto deludente.
Classico esempio di film che piace alla critica (4 gatti fuori dal mondo) e che fa schifo al pubblico (tutti gli altri, cioè noi). Complimenti ancora una volta (si fa per dire) ai critici di MyMovies (e non solo questi) per l'ennesima recensione assolutamente soggettiva. Ma cosa avete in testa?
Il film è diretto bene e interpretato più che discretamente (il solito De Niro, fionalmente non svogliato), ma la storia è tirata per i capelli e manca la volontà di incidere. Peccato perchè lo spettacolo non è sgradevole.
Classico esempio di film che piace alla critica (4 gatti fuori dal mondo) e che fa schifo al pubblico (tutti gli altri, cioè noi). Complimenti ancora una volta (si fa per dire) ai critici di MyMovies (e non solo questi) per la recensione del tutto soggettiva.
vi dico soltanto che all'intervallo ho cambiato sala!!!!mi meraviglio degli attori....un cast non indifferente che si abbassa a questi livelli....
Diciamo che il titolo "DISASTRO a Hollywood" è azzeccatissimo... un vero disastro di film!! Brutto, pesante, cretino e la scena del cane fa davvero impressione! Non guardatelo, potreste non uscirne vivi... il primo film nella mia vita visto al cinema di cui mi sia schifata così tanto da essere uscita dal cinema che sembrava stessi dormendo in piedi!! Non guardatelo!!!
Definirlo strano è poco ma sarebbe generico, direi che è un film incerto e poco convinto oltrechè poco convincente, tratto dall'omonimo autobiografico libro di Art Linson che l'ha scritto, prodotto (tra gli altri) e snaturato anche per l'intervento della Tribeca dello stesso DeNiro. Lo sguardo è quindi dall'interno, tutto somamto preciso ma che [...] Vai alla recensione »
Un cast poliedrico per cercare di mettere Hollywood a nudo!
devo dire da subito che l'interpretazione del grandissimo De NIro..vale tutto il film. da canto suo la sceneggiatura era abbastanza originale quanto basta per lasciarsi vedere e sorridere frenquentemente. la noia dello spettatore dipende sicuramente da ciò che ci si aspettava da questo film che in realtà penso ripercorra fedelemente le tappe di una vita "disastrosa" [...] Vai alla recensione »
Il regista(?) Levinson, di cui ricordo la bruttezza di "Rain Man" e "Toys" ma anche il curioso"L'uomo dell'anno"(Non ho elementi per valutare "Sesso e potere", ne ho visto una mezz'ora ma non è sufficiente)ha costruito questo filmetto in una maniera-relativamente- curiosa, che paradossalmente rischia di renderlo inadeguato e allo spettatore medio e a quello più cinefilo.
Se voleva essere uno spot della Porsche Cayenne è ben riuscito, le inquadrature sono più per la macchina che per i protagonisti. Se voleva essere un film... appena godibile, e solo grazie al solito grande De Niro. Storia simpatica, apprezzabile soprattutto dagli addetti ai lavori, che apprezzeranno la veridicità con cui vengono descritte follie e manie del mondo dello spettacolo.
Che delusione, dato che ero un po stanco, e' riuscito ad abbattermi del tutto. mi stavo addormentando. Film molto molto brutto, molto lento davvero orrendo, l'ho guardato fino alla fine solo per rispetto alla carriera degli attori di questo film orrendo
Il film è ottimo è gli attori sono tutti bravi, peccato che Sean ci sia così poco
Mi dispiace per il Dio DeNiro....When heroe go down......
Una storia non eccezionale magistralmente interpretata sia dal regista che dagli attori, piacevole
si parte dal presupposto che con dei grandi attori debba essere grande anche il film, che schifezza!!!!!!!!!! è veramente un insulto come possono dei grandi attori americani prestarsi per dei film così...( non posso dire la parolaccia giusta)non devono prendere in giro gli spettatori ,robert de niro per chi lo ricorda, ci diede un'altra grossa fregata con il film re per una notte .
pellicola totalmente inutile che riesce a sprecare attori di primissimo piano in una caotica pantomima hollywoodiana.
Come abbia potuto ricevere una così buona recensione questo film? Uno dei film più, come dire, disastrosi che ho visto! E poi che il cast di stelle di primo livello (De Niro è sempre un grande) prova a tenerlo su. Bruttino davvero
Forse il film più brutto e insulso che abbia mai visto, decisamente senza senso e trama; grandi nomi e pessimo film, sicuramente un film da non vedere a meno che non si ha tanto tempo da perdere.
se non fosse che DeNiro trasforma anche un cartone animato in capolavoro,questo è un film fatto più per produzione sua personale che per soggetto valido,comunque girato troppo veloce con doppiaggio non all'altezza(ma si sa da quando deniro manca della voce del compianto amendola non si assapora più di tanto...)peccato cast sprecato e tempo pure per chi lo ha visto.
Una pellicola che pare più una bella parata di grandi attori che una storia quantomeno interessante. Potrebbe anche essere piazzato tra i "flop" catastrofici nelle carriere di signori attori come Rob De Niro, Stanley Tucci, Sean Penn e (in parte) Bruce Willis. La storia si svolge in uno spazio temporale piuttosto ristretto, che non permette di entrare in contatto con l'essena del protagonista Ben (Robert [...] Vai alla recensione »
Uno dei film più insulsi e tediosi degli ultimi anni.Un ottimo cast completamente sprecato e aggrovigliato all'interno di una commedia scialba ed inutile.Un film da prendere con la paletta e scaraventare nella fogna più vicina.
La satira mordicchia ma non fa male... Il tutto (Attori compresi) volutamente sbracato. Il complesso è comunque godibile grazie all'"effetto tormentone" : il regista nevrotico,la barba di Bruce, il mal di pancia di Turturro.... Altman è un'altra cosa comunque.
un prodotto discreto , malgrado il finale un po povero.. cmq da vedere.
Nevrosi, capricci da star, lotte per soldi: un amico produttore li racconta in un libro e l'attore li porta sullo schermo. In compagnia di altri esperti, da Bruce Willis a Sean Penn Il grado di confidenza che Art Linson ha con Robert De Niro si capisce dal fatto che continua a interromperlo per dire la sua senza che Bob faccia una piega. Linson è lo stereotipo del produttore: aria nevrotica, parla [...] Vai alla recensione »
«Disastro a Hollywood» è una commedia senza troppe pretese il cui jolly consiste nel fatto che ambisce a riflettere il peggio del proprio habitat. In effetti il regista la usa per raccontare la masochistica vita dell'odierno tycoon e l'annesso luna park della fabbrica dei sogni: un tornado d'avidità, illusioni, follie, imbrogli, cinismi e ricatti. L'handicap del film è quello di rischiare l'impietoso [...] Vai alla recensione »
Nell'ambiente è opinione diffusa: guai a fare un film sul cinema, andrà male. Ciò nonostante, forse per via di autorevoli eccezioni alla regola come 8 1/2 o Effetto notte, c'è sempre qualcuno pronto a sfidare la sorte. Ultimo di questi audaci, Robert De Niro, produttore e interprete di Disastro a Hollywood sceneggiato da Art Linson sulla base di un proprio libro, è uscito sconfitto dall'impresa.
Il genere di (blanda) satira su Hollywood che Hollywood stessa produce a intervalli regolari, dai tempi del muto a Blake Edwards e tanti altri: con il canonico bestiario di squali dello show-business, star nevrotiche, registi frustrati, executive spietate, agenti paranoici, attricette disponibili e sceneggiatori dalle storie irrealizzabili. Tutti, o quasi, grandi consumatori di ansiolitici e pillole [...] Vai alla recensione »
Al produttore esecutivo hollywoodiano Art Linson dobbiamo la strenua difesa del "final cut" di Fight Club e la realizzazione di Into the Wild. Linson non è uno alla Tim Robbins de I protagonisti. Lui sa chi ha diretto Ladri di biciclette. Magari l'ha pure visto. A lui dobbiamo anche What's just happened, esilarante libretto su ricordi professionali legati alla Mecca del cinema.
It's not until the last few minutes of "What Just Happened" that the film's title is posed as a question, not by the protagonist but by his ex-wife. She doesn't get a straight answer, as, presumably, she never has. Her former husband is a Hollywood producer. In that it tends to confirm all the usual stereotypes about Hollywood, you could say that there are no surprises in Barry Levinson's funny, [...] Vai alla recensione »
Think of it as old Hollywood's version of Entourage, an insider's take on the greed and vanity that make Tinseltown tick. Based on a memoir by producer Art Linson, the movie stars Robert De Niro, actually good for a change (Die! Die! Righteous Kill!), as a stressed producer. He's got a Sean Penn movie that's tanking at test screenings because a dog gets shot in close-up.
Il film di chiusura del Festival di Cannes è tradizionalmente leggero. Dopo dieci giorni, nei quali si assiste a tre-quattro, talora cinque film al giorno - anche di quattro ore e mezzo, come Che di Steven Soderbergh - per avviare il graduale ritorno alla normalità si programma una commedia che compensi i tanti drammi dei giorni precedenti. Meglio ancora se il film di chiusura racconta, schierando [...] Vai alla recensione »
Come in uno specchio. Il film chiamato a chiudere i giochi del festival è una divertente commedia senza eccessive ambizioni, ma il suo jolly consiste nel fatto che la trama si conclude nel segno della Croisette. Con «What Just Happened?», infatti, Barry Levinson prende in giro la masochistica vita dell'odierno produttore hollywoodiano e il luna park dell'industria più forte, ma anche più cinica e nevrotica [...] Vai alla recensione »
È Hollywood, bellezza. Il posto dove da più di un secolo nascono i sogni del mondo: ma anche gli incubi sono sogni, purtroppo. Disastro a Hollywood, di Barry Levinson, è una commedia (ce n'è bisogno, di questi tempi...), di quelle però che non rinunciano a sprizzare veleno. A condurre le danze è Robert De Niro, produttore cinematografico alle prese con due non piccoli problemi: uno di famiglia, visto [...] Vai alla recensione »
The title of Barry Levinson's new movie, “What Just Happened,” is not phrased as a question, but if it were it would demand another question in response: “Who cares?” I'm asking in earnest. Who, exactly, do Mr. Levinson and the screenwriter, Art Linson, expect to invest time and interest — to say nothing of thought or feeling — in this meandering, passive-aggressive comedy of Hollywood inconsequence? It's [...] Vai alla recensione »
Si dice: «Il cinema è uno sporco mestiere, ma qualcuno deve pur farlo». Di questo autocompiacimento è l'esempio Disastro a Hollywood (What Just Happened?, cioè Che è successo ora?) di Barry Levinson, tratto dal romanzo omonimo di Art Linson, il produttore di Heat e Fight Club. Posto in chiusura dell'ultimo Festival di Cannes, insomma nascosto per quanto era possibile, il film aveva subito insospettito, [...] Vai alla recensione »