shanks
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mercoledì 5 settembre 2012
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il cinema, le emozioni
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Uscire dalla sala fluttuando ancora tra le righe della storia, sognare ad occhi aperti, nonostante la tarda ora, una Gotham city mai cosi "luccicante", salutare, un po malinconicamente, un personaggio amato. E' questa la semplice magia del cinema. Batman compie il suo atto finale e lo fa con un epicità fino ad ora consentita solo alla Terra di Mezzo di Tolkien.
Sono trascorsi otto anni dalla morte "dell'eroe" Harvey Dent, il giorno a lui dedicato ce lo ricorda, un lasso di tempo lungo nel quale la megalopoli si è addormentata, il tasso di criminalità è drasticamente diminuito e certi personaggi si sono ritirati a vita privata. Ma una tempesta è in arrivo e Gotham si risveglierà bruscamente, sotto i colpi di un villain mascherato che accenderà nuovamente l'ardore dell'uomo pipistrello.
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Uscire dalla sala fluttuando ancora tra le righe della storia, sognare ad occhi aperti, nonostante la tarda ora, una Gotham city mai cosi "luccicante", salutare, un po malinconicamente, un personaggio amato. E' questa la semplice magia del cinema. Batman compie il suo atto finale e lo fa con un epicità fino ad ora consentita solo alla Terra di Mezzo di Tolkien.
Sono trascorsi otto anni dalla morte "dell'eroe" Harvey Dent, il giorno a lui dedicato ce lo ricorda, un lasso di tempo lungo nel quale la megalopoli si è addormentata, il tasso di criminalità è drasticamente diminuito e certi personaggi si sono ritirati a vita privata. Ma una tempesta è in arrivo e Gotham si risveglierà bruscamente, sotto i colpi di un villain mascherato che accenderà nuovamente l'ardore dell'uomo pipistrello.
Con un tocco di magia, Nolan riesce a ricreare tutta la potenza che contraddistingue l'intera trilogia; se da una parte era ardua rimettere in scena l'azione e la tensione narrativa del secondo capitolo, da par suo il regista e la troupe brindano alla riuscita dell'operazione.
L'equazione "non esiste eroe senza cattivo" viene rimescolata nuovamente; siamo di fronte ad un antagonista nuovo ed antico allo stesso tempo. Bane darà sfoggio della sua furia prestabilita dall'ordine delle cose e rivelererà il suo vero volto col tempo. Forse la teoria del caos di Ledger resterà inarrivabile, ma tremerà a lungo.
Era ardua mettere in gioco tanti temi (da sfogliare comunque in una durata dilatata come i grandi kolossal hollywoodiani) e sviluppare le sfaccettature dei molteplici personaggi in atto. In tempi cosi difficili, il film assume la forma di specchio della realtà, riflettendo crisi economiche, oppure la paura nel suo termine più vasto, che sia terrorismo o piccole sindromi che ci accompagnano tutti i giorni o ancora fiducia nel prossimo. Ed ecco che risalta quindi un personaggio mai portato cosi bene in scena, tra l'altro mai chiamato col suo nome d'arte, che ha le fattezze di una estremamente affascinante Anne Hathaway.
E' pur sempre un fumetto; per questo i fan (e non) ringrazieranno per un kolossal ricco di emozioni e per un mondo cosi buio da cui ci si può aspettare speranza e felicità. Questo è grandissimo cinema.
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prince88
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domenica 9 settembre 2012
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l'apice artistico di una trilogia!
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Non ci poteva essere conclusione migliore. La trilogia di Batman firmata Cristopher Nolan termina con un film che sorprende, coinvolge e lascia senza fiato. La vicenda è ricca di intrecci e colpi di scena: venuto meno lo storico antagonismo con Joker, ora Batman si trova costretto ad affrontare nemici dichiarati e occulti. Ciò che salta all'occhio è l'umanità di ogni personaggio, rappresentato e indagato in tutte le tonalità dell'animo che stanno tra il Bene e il Male. Quella che Nolan ci propone è una pellicola riflessiva, in cui si evidenziano temi quali l'amore, l'amicizia, il senso di protezione, la vendetta, la solitudine.
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Non ci poteva essere conclusione migliore. La trilogia di Batman firmata Cristopher Nolan termina con un film che sorprende, coinvolge e lascia senza fiato. La vicenda è ricca di intrecci e colpi di scena: venuto meno lo storico antagonismo con Joker, ora Batman si trova costretto ad affrontare nemici dichiarati e occulti. Ciò che salta all'occhio è l'umanità di ogni personaggio, rappresentato e indagato in tutte le tonalità dell'animo che stanno tra il Bene e il Male. Quella che Nolan ci propone è una pellicola riflessiva, in cui si evidenziano temi quali l'amore, l'amicizia, il senso di protezione, la vendetta, la solitudine.
Interessante è il carattere distopico della storia, con cui viene rappresentato il desiderio dei reclusi e degli sfruttati di ribaltare le gerarchie sociali e condannare senza appello chi è stato a lungo al potere.
Ottime le prove degli attori, con una nota di merito in particolare per Anne Hathaway nel ruolo di Catwoman e Cristian Bale nei panni di un Batman logorato nel corpo, ma soprattutto nello spirito, dalle vicende del passato.
Un plauso va anche ad Hans Zimmer per le musiche, perfettamente integrate con le immagini e i sentimenti che queste vogliono suscitare.
"Il cavaliere oscuro - Il ritorno" è la dimostrazione che non sempre l'episodio conclusivo di una trilogia sia il meno convincente.
Thank you, Cristopher Nolan!
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nick16
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domenica 9 settembre 2012
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banane, lamponi e due marroni
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Ho usato l'account di mio figlio, con il quale ho visto ieri sera al mitico Teatro Ariston, il fim di Batman. Dalla mia fanciullezza ho sempre preferito gli eroi della Marvel, ma devo dire che questa triplice produzione del Cavaliere Oscuro nella mani di Nolan a me è piaciuta (ora può tornare a fare i caschi....). Se le ultime sceneggiatture Marvel (Thor, Avengers, Amazing Spiderman) hanno proprio nella traccia narrativa il loro punto debole, questo Batman riesce a tenere lo spettatore in uno stato di pathos per buona parte del film.
Non dura poco, ci vogliono 2 ore e 3/4 ma a parte alcuni momenti flat e le "americanate" solite già descritte nei precedenti thread, che sono un pò come il sale nella pasta per gli spettatori d'oltreoceano, se l'obbiettivo era quello di tener lo spettatore inchiodato alla poltroncina, ci sono riusciti.
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Ho usato l'account di mio figlio, con il quale ho visto ieri sera al mitico Teatro Ariston, il fim di Batman. Dalla mia fanciullezza ho sempre preferito gli eroi della Marvel, ma devo dire che questa triplice produzione del Cavaliere Oscuro nella mani di Nolan a me è piaciuta (ora può tornare a fare i caschi....). Se le ultime sceneggiatture Marvel (Thor, Avengers, Amazing Spiderman) hanno proprio nella traccia narrativa il loro punto debole, questo Batman riesce a tenere lo spettatore in uno stato di pathos per buona parte del film.
Non dura poco, ci vogliono 2 ore e 3/4 ma a parte alcuni momenti flat e le "americanate" solite già descritte nei precedenti thread, che sono un pò come il sale nella pasta per gli spettatori d'oltreoceano, se l'obbiettivo era quello di tener lo spettatore inchiodato alla poltroncina, ci sono riusciti.
Qualcuno ha parlato del "cattivo" di turno, è vero il Joker era a livello interpretativo da 5 stelle, ma questo Bane non è davvero male quanto a sadismo e malvagità, dando ad un film già dark di suo, un tocco anccora più noir.
Non facile l'impegno per Tom Hardy (guarda caso il cognome....) a dover interpretare un ruolo di un personaggio con una sottospecie di mascherina, che coprendogli buona parte del viso ha lasciato alla sola mimica facciale ed allo sguardo, l'interpretazione di Bane.
Il cast è di livello elevato; Christian Bale è oramai una garanzia, cosa aggiungere per Morgan Freeman, Gary Oldman e Michael Cane, praticamente 3 pezzi da storia del Cinema, ma convincente l'interpretazione di Anne Hathaway sia nella versione borghese che in quella di Catwoman, con tutina al limite del livello "schianta-topa". Pure a Batman gli è venuto il Bat-ticuore.
L'unica che non mi ha entusiasmato è stata Marion Cotillard, brava in altri ruoli di stampo romantico, non l'ho proprio vista nella parte della cattiva a fine trama, forse anche l'unica ad essere doppiata malaccio.... probabilmente la visione di alcune sere fa di "Un'ottima annata" che la vede co-protagonista al fianco di Crowe, mi ha deviato il giudizio.
Nel complesso il film vale il prezzo del biglietto, hanno evitato il 3d che oramai ha raggiunto livelli stucchevoli ed a volte insopportabili tipo l'ultimo Amazing Spidrman, ove l'occhialino non da nulla allo spettatore, tranne che per il gestore del cinema che incrementa l'incasso. ,
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andrea bazzarini
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domenica 30 dicembre 2012
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il cavaliere oscuro - il ritorno
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“Io ho creduto in Harvey Dent”. Jim Gordon parla a villa Wayne mentre Bruce è il grande Gatsby che osserva nell’oscurità e non nella luce verde i presenti al party. I nodi di Nolan vengono al pettine della trilogia e il regista si conferma l’unico in circolazione capace di unire tutto quello che i blockbuster richiedono, action e spettacolarità visiva, con una storia convincente, un meccanismo a incastro insuperabile, onnipresenti musiche di Zimmer da brividi, introspezione dei personaggi e cura per i dettagli di un grande cinema, riuscendo anche con una fotografia realistica delle ambientazioni di Gotham a rendere Batman come un prodotto serio e adulto.
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“Io ho creduto in Harvey Dent”. Jim Gordon parla a villa Wayne mentre Bruce è il grande Gatsby che osserva nell’oscurità e non nella luce verde i presenti al party. I nodi di Nolan vengono al pettine della trilogia e il regista si conferma l’unico in circolazione capace di unire tutto quello che i blockbuster richiedono, action e spettacolarità visiva, con una storia convincente, un meccanismo a incastro insuperabile, onnipresenti musiche di Zimmer da brividi, introspezione dei personaggi e cura per i dettagli di un grande cinema, riuscendo anche con una fotografia realistica delle ambientazioni di Gotham a rendere Batman come un prodotto serio e adulto. Nella sequenza in volo sull’aereo che apre il film Bane è terrificante e pauroso come quasi nessun altro villain - il fantasma del Joker aleggia costantemente; Hardy non è un uomo ma un armadio, ripreso con inquadrature dal basso che mettono in risalto la sua possenza fisica, e dimostra che Bane sa anche leggere quando declama la lettera rubata a Gordon che svela la verità sulla fine di Dent. Bale alla sua prova migliore nella trilogia è spalleggiato da Anne Hathaway/Donna Gatto in forma prestigiosa. Il film dura 2h45' ma sembra 1h30': ritmo e tensione si sollevano e continuano a crescere, climax assoluto dagli effetti visivi eccessivi e stupefacenti. Alcuni espedienti finali della sceneggiatura sono pronosticabili, ma Il cavaliere oscuro - Il ritorno è un episodio senza precedenti nella scala dei film di genere.
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hitman97
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martedì 15 gennaio 2013
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l' epico finale
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Nolan continua a stupirci con un capitolo conclusivo di una saga che sfiora l' eccellenza. Una trama complessa e intricata, scene spettacolari e commoventi, ma soprattutto un cast da urlo: Christian Bale interpreta il miglior Batman mai visto sullo schermo, Anne Hathaway è una Catwoman unica e sensazionale, Gary Oldman un commissario Gordon più bersagliato che mai. L'unica pecca del film, forse, è la mancanza del Joker di Heath Ledger e delle sue frasi memorabili. Ma il cattivo di questo film interpretato da Tom Hardy, pur non essendo superiore a Ledger, è comunque un personaggio spettacolare e ben curato (che Tom Hardy interpreta in maniera straordinaria, ma noi italiani dobbiamo accontentarci alla voce di Filippo Timi) che riesce a reggere il film per 2 ore e 40 minuti.
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Nolan continua a stupirci con un capitolo conclusivo di una saga che sfiora l' eccellenza. Una trama complessa e intricata, scene spettacolari e commoventi, ma soprattutto un cast da urlo: Christian Bale interpreta il miglior Batman mai visto sullo schermo, Anne Hathaway è una Catwoman unica e sensazionale, Gary Oldman un commissario Gordon più bersagliato che mai. L'unica pecca del film, forse, è la mancanza del Joker di Heath Ledger e delle sue frasi memorabili. Ma il cattivo di questo film interpretato da Tom Hardy, pur non essendo superiore a Ledger, è comunque un personaggio spettacolare e ben curato (che Tom Hardy interpreta in maniera straordinaria, ma noi italiani dobbiamo accontentarci alla voce di Filippo Timi) che riesce a reggere il film per 2 ore e 40 minuti. Una saga SPETTACOLARE. Un finale EPICO. Un film che merita soltanto applausi. Grande Nolan!
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alexander 1986
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giovedì 10 ottobre 2013
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l'ultimo volo del pipistrello.
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Sono passati otto anni da quando Gotham city è stata messa a ferro e fuoco dalla follia di Joker e di Double-face Dent, e si vede: Bruce Wayne è invecchiato (sicuramente molto più di Alfred/Caine) e tenui musichette di sottofondo ci comunicano che ormai la criminalità organizzata è sconfitta e che ora regna la pace. Potere del cinema. Sarebbe una noia mortale se non arrivassero altre nubi all'orizzonte a costringere il nostro eroe a riprendere controvoglia il mantello.
Il bravissimo Nolan è qui chiamato a un'impresa: chiudere la trilogia ('non c'è due senza tre' è il motto odierno di Hollywood) e al tempo stesso farlo prescindendo dalla figura titanica del defunto Ledger/Joker. Si cerca di colmare il vuoto con il nerboruto e carismatico Bane, interpretato dal trasformista Tom Hardy, e con il latex nero della fatale Catwoman/Hathaway.
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Sono passati otto anni da quando Gotham city è stata messa a ferro e fuoco dalla follia di Joker e di Double-face Dent, e si vede: Bruce Wayne è invecchiato (sicuramente molto più di Alfred/Caine) e tenui musichette di sottofondo ci comunicano che ormai la criminalità organizzata è sconfitta e che ora regna la pace. Potere del cinema. Sarebbe una noia mortale se non arrivassero altre nubi all'orizzonte a costringere il nostro eroe a riprendere controvoglia il mantello.
Il bravissimo Nolan è qui chiamato a un'impresa: chiudere la trilogia ('non c'è due senza tre' è il motto odierno di Hollywood) e al tempo stesso farlo prescindendo dalla figura titanica del defunto Ledger/Joker. Si cerca di colmare il vuoto con il nerboruto e carismatico Bane, interpretato dal trasformista Tom Hardy, e con il latex nero della fatale Catwoman/Hathaway. E anche con qualche sorpresona finale. Impresa riuscita? Solo in parte, e non per colpa dei bravissimi interpreti: la scrittura di questo terzo episodio appare sottotono rispetto ai precedenti, troppe forzature e un'ossessiva ricerca del catastrofismo. E' chiaro come il sole che, con Ledger vivo, i fratelli Nolan avrebbero messo in scena qualcosa di diverso. Da vedere comunque come uno straordinario spettacolo visivo.
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cobb92
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sabato 1 settembre 2012
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per fortuna che c'è nolan
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Per fortuna che grazie a Nolan il cinema sembra stia trovando il giusto connubio tra blockbuster e film d'autore. Un cinema spettacolare che sa incantare, coinvolgere, impressionare senza però dimenticare di lasciarci anche qualcosa, una riflessione, uno spunto di riflessione, un'opinione. Il film deve sicuramente fare i conti con il capitolo precedente ma a mio parere ne esce pienamente vincente. Con un impronta forse meno dark e più alla Inception Nolan riesce bene nel difficile e rischioso compito di allontanarsi dalle atmosfere, vincenti al botteghino e non solo, de "Il cavaliere oscuro", impossibili da ricreare senza la forte presenza del joker di Ledger, e prosegue con l'evoluzione prima di tutto visiva della sua trilogia (se il secondo capitolo quasi tutto notturno rappresenta il momento più cupo per Gotham, la crescente luminosità del terzo ne deve rappresentare la rinascita).
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Per fortuna che grazie a Nolan il cinema sembra stia trovando il giusto connubio tra blockbuster e film d'autore. Un cinema spettacolare che sa incantare, coinvolgere, impressionare senza però dimenticare di lasciarci anche qualcosa, una riflessione, uno spunto di riflessione, un'opinione. Il film deve sicuramente fare i conti con il capitolo precedente ma a mio parere ne esce pienamente vincente. Con un impronta forse meno dark e più alla Inception Nolan riesce bene nel difficile e rischioso compito di allontanarsi dalle atmosfere, vincenti al botteghino e non solo, de "Il cavaliere oscuro", impossibili da ricreare senza la forte presenza del joker di Ledger, e prosegue con l'evoluzione prima di tutto visiva della sua trilogia (se il secondo capitolo quasi tutto notturno rappresenta il momento più cupo per Gotham, la crescente luminosità del terzo ne deve rappresentare la rinascita). Alle critiche che gli sono state mosse principalmente riguardo ai presunti buchi di trama rispondo che a me non sono sembrati così evidenti e i pochi piccoli punti che non quadrano finiscono per contare poco in un film che grazie alla sua capacità di coinvolgerti non ti concede neanche il tempo di riferire alla persona seduta di fianco dell'errore appena riscontrato. Il finale poi, per nulla scontato, chiude forse nell'unico modo possibile questa trilogia che resta una delle migliori degli ultimi anni
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shuela
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mercoledì 12 settembre 2012
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nolan, dove sei finito?
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Premessa su tutto quello che seguirà: almeno mezzora del film è qualcosa di vicino a pretese grandiose, da qui il mio voto di insufficienza. La mia modesta opinione è che si può giocare in serie B o in serie A - e se decidi (dichiari!) di giocare in serie A allora tutto il prodotto deve essere di serie A. "Memento" giocava in serie A e vinceva. Questo Batman, forse tutta la trilogia, si pone a metà strada - e fallisce.
Un peccato, perché dopo la prima noiosissima, ma mi rendo conto necessaria, ora di nulla, il film si apre con una prospettiva da racconto memorabile, epico, totale. Con la trasformazione di Gotham in piccola dittatura per svegliare il popolo sopito e incapace di ribellarsi, mi è nata dentro una sorta di strana esaltazione.
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Premessa su tutto quello che seguirà: almeno mezzora del film è qualcosa di vicino a pretese grandiose, da qui il mio voto di insufficienza. La mia modesta opinione è che si può giocare in serie B o in serie A - e se decidi (dichiari!) di giocare in serie A allora tutto il prodotto deve essere di serie A. "Memento" giocava in serie A e vinceva. Questo Batman, forse tutta la trilogia, si pone a metà strada - e fallisce.
Un peccato, perché dopo la prima noiosissima, ma mi rendo conto necessaria, ora di nulla, il film si apre con una prospettiva da racconto memorabile, epico, totale. Con la trasformazione di Gotham in piccola dittatura per svegliare il popolo sopito e incapace di ribellarsi, mi è nata dentro una sorta di strana esaltazione. Ma Gotham non è mai Gotham, è New York. E Batman non è più un'identità segreta, ma un pugile senza i suoi divertenti giocattoli. E le lotte non sono più tra due ego mostruosi, ma tra masse che si scontrano alla Braveheart. Dunque, Nolan, vuoi il realismo. Allora devi essere realista, abbandonare del tutto l'incredulità da fumetto. E soprattutto impeccabile, perché vorrò per ogni domanda la risposta. Altrimenti ridammi il fumettone e fammi divertire, mentre mi racconti il dramma interiore tipico del supereroe americano. E invece...
MUSICA
Come già accaduto nel circo assordante di Inception, la musica è quasi onnipresente, forse un po' meno del solito, ma non aiuta ad accompagnare il racconto. Sfiora anzi punte di ridicolo, nel fermarsi sul solito inno americano cantato allo stadio. E anche quello è un peccato, essendo una delle poche scene dove gli spunti ironici sono numerosi ed esaltano il dramma.
MONTAGGIO
Dall'artista che ha generato Memento, mai mi sarei aspettato tante brutture di montaggio, a volte tanta banalità. Me ne frego delle 5 stelline esaltate di chi si è goduto il tuo spettacolo hollywoodiano, sul montaggio non mi puoi tradire. Dialoghi in cui uno degli interlocutori si alza e lo vediamo prima seduto e poi d'improvviso in piedi. Batman che in una sequenza dietro l'altra è in tre luoghi diversi su azioni che si presumevano avvenire in contemporanea. Viaggi dall'Uzbekistan in pochi minuti. Gente che muore per fuggire sul ghiaccio e Wayne è all'improvviso dentro la città non si sa come. Vestito. Con questo famigerato Smacchiatore che fa tanto Struccante in mano. Avrei potuto sperare che fossero espedienti per stordire lo spettatore, ma per il resto delle tre ore di film è semplicemente tutto un susseguirsi di solite scene maestose da computer graphic o statici e noiosi campo/controcampo. Quindi nessuna intenzione dietro quegli orrori. Si salva la metonimia delle scene del processo e delle sparatorie durante il discorso di Bane davanti alla prigione. Che dimostra che a voler tirar fuori la bravura, ce ne sarebbe.
REGIA
Mi hai ammazzato il fumetto. Mi hai ammazzato le movenze dell'eroe e il fascino del mantello. Mi hai ammazzato i ritmi necessari al racconto epico che avevi pensato. Va bene riscrivere tutto il mondo e la leggenda e la cosmologia di un supereroe per darne la tua visione. Ma allora avresti dovuto rinunciare ai soldi di Hollywood, che tanto la Batwing è pure orrenda nel design (la moto no, la moto ci piace). O tanto valeva scrivere di un eroe tutto tuo. Sarebbe stato splendido se avessi adattato il vero "Ritorno del Cavaliere Oscuro", quello di F. Miller. Da autore ad autore.
Sono convinto che quando tornerai a fare un film senza soldi, allora uscirà il vero capolavoro.
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(di xmerax)
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tiffany85
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domenica 23 settembre 2012
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batman dark e psicologico
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Degno finale della trilogia di Nolan. Batman ritorna dopo otto anni dalla morte di "due facce", Bruce Waine è indebolito e tormentato ritroverà la forza di combattere il male grazie al fedele maggiordomo Alfred e a Catwoman , una sexy Anne Hathaway, ladra astuta ma sensibilie che aiuterà Batman. Il Batman di Nolan non ha precedenti: non è l'eroe impavido che combatte il male di Ghotam City che immaginavamo da bambini leggendo i fumetti, è un uomo che soffre, che ha paura, che cova dentro di se' la rabbia per le ingiustizie ....è umano non un supereroe, all'inizio del film Batman fallisce, sbaglia ma poi spinto dalla rabbia si rialza, viene messa in mostra la fatica che deve sopportare per compiere il proprio destino.
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Degno finale della trilogia di Nolan. Batman ritorna dopo otto anni dalla morte di "due facce", Bruce Waine è indebolito e tormentato ritroverà la forza di combattere il male grazie al fedele maggiordomo Alfred e a Catwoman , una sexy Anne Hathaway, ladra astuta ma sensibilie che aiuterà Batman. Il Batman di Nolan non ha precedenti: non è l'eroe impavido che combatte il male di Ghotam City che immaginavamo da bambini leggendo i fumetti, è un uomo che soffre, che ha paura, che cova dentro di se' la rabbia per le ingiustizie ....è umano non un supereroe, all'inizio del film Batman fallisce, sbaglia ma poi spinto dalla rabbia si rialza, viene messa in mostra la fatica che deve sopportare per compiere il proprio destino. Viene a galla l'emotività dei personaggi: non viene inscenata solo la lotta del bene contro il male, ma ogni personaggio, anche fra i cattivi, ha una storia dolorosa che l'ha portato a essere quello che è e così abbiamo, per esempio, una Marrion Cotiard che vuole far scoppiare una bomba a Ghotam City ma che è cresciuta in una prigione e ha visto morire la madre, una Catwoman che è diventata una ladra spinta dalla povertà e dall'altra parte un poliziotto che ha a cuore il destino dei bambini orfani perchè lui stesso lo è stato... . Il cavaliere oscuro fa riflettere: le diverse reazioni a una situazione di sofferenza determinano l'appartenenza al mondo dei buoni e dei cattivi, solo una sottile linea li divide le scelte determinano da che parte stai ma non è mai facile: questo sembra essere l'insegnamento. Batman dark e psicologico pieno di spunti di riflessione e di umanità questa la novità: i personaggi dei fumetti sono umani, hanno una storia, dei sentimenti. L'unica pecca del film è forse la durata eccessiva (165 minuti) rispetto ai precedenti il regista avrebbe ottenuto forse una maggiore attenzione dello spettatore tagliando qualche scena!
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lory08
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sabato 10 novembre 2012
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caduta e ritorno di un grande eroe
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Un gran bel finale per una grande saga, che in questi anni ha influenzato diversi film (per esempio Amazing spider-man e Skyfall) grazie alla fantastica regia di Cristhoper Nolan. Questo episodio riesce a chiudere epicamente la trilogia con nuovi personaggi interessanti ,una grandissima interpretazione di Anne Hathaway e un Bane davvero malvagio (spezza il collo a metà dei personaggi) e portando Batman alla sua giusta conclusione dando un senso a tutto quello che a fatto l'eroe in questa saga, ovvero cercare di salvare Gotham City a ogni costo.
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