venarte
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domenica 2 settembre 2012
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nolan e batman nella leggenda
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I tanti fans hanno aspettato ben quattro anni prima di rivedere il loro supereroe preferito ritornare a combattere il crimine nel capitolo conclusivo della saga del Cavaliere Oscuro.
Per Batman, invece, sono trascorsi otto lunghi anni da quando ha dovuto appendere al chiodo maschera e mantello, rintanandosi nella residenza dei Wayne.
Per entrambi però l’attesa è stata ripagata a dovere: l’ultima epica avventura dell’uomo-pipistrello è, senza ombra di dubbio, l’apoteosi della trilogia. Con questo film, il regista Christopher Nolan imbastisce un action movie che, ricco di scene mozzafiato ad alto contenuto tecnologico e sorretto da una perfetta sceneggiatura, farà scuola nella storia del cinema.
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I tanti fans hanno aspettato ben quattro anni prima di rivedere il loro supereroe preferito ritornare a combattere il crimine nel capitolo conclusivo della saga del Cavaliere Oscuro.
Per Batman, invece, sono trascorsi otto lunghi anni da quando ha dovuto appendere al chiodo maschera e mantello, rintanandosi nella residenza dei Wayne.
Per entrambi però l’attesa è stata ripagata a dovere: l’ultima epica avventura dell’uomo-pipistrello è, senza ombra di dubbio, l’apoteosi della trilogia. Con questo film, il regista Christopher Nolan imbastisce un action movie che, ricco di scene mozzafiato ad alto contenuto tecnologico e sorretto da una perfetta sceneggiatura, farà scuola nella storia del cinema.
A celarsi sotto il costume nero è ancora una volta l’ottimo Christian Bale che sembra, ormai, essere diventato un tutt’uno con il personaggio dei fumetti, conferendogli sempre nuove sfumature caratteriali come, in questo caso, l’apatia ma allo stesso tempo la voglia di rivalsa.
A dare filo da torcere all’eroe mascherato, invece, è il mercenario Bane che, con le fattezze del muscoloso e imponente Tom Hardy, incarna il male in tutto il suo sadismo e gusto per il caos totale. Con una voce metallica e inquietante, l’antagonista in questione mette a ferro e fuoco Gotham City, seminando il panico e la distruzione. Tocca quindi a Bruce Wayne risorgere dalla passività e intraprendere l’ultima estenuante lotta per ristabilire l’equilibrio nella sua città. In suo soccorso arriveranno Catwoman, l’abile e scaltra ladra interpretata dalla delicata ma sinuosa Anne Hathanaway, e John Blake, poliziotto a cui toccherà un futuro nei panni di Robin.
In un crescendo di scontri spettacolari e inaspettati colpi di scena, si compirà il destino del Cavaliere Oscuro che, coraggiosamente pronto a sacrificare la sua vita, dimostrerà come anche una qualsiasi persona semplice può diventare un eroe, simbolo di verità e giustizia.
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matteodis
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martedì 4 settembre 2012
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una degna conclusione per una fantastica trilogia
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Dopo il successo del "Cavaliere Oscuro", l'attesa era tanta per il capitolo conclusivo della trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan, regista le cui capacità visionarie ed il talento narrativo lo hanno davvero portato ad essere uno dei migliori a livello mondiale.Il film si svolge otto anni dopo i fatti narrati nel capitolo precedente, dove Gotham City sembra vivere un periodo di pace senza aver bisogno dell'aiuto di Batman e di Bruce Wayne, recluso volontariamente nella sua tenuta lontano dal mondo. Tutto questo fino all'entrata in scena del mercenario in maschera Bane il cui piano di distruzione della città porterà Bruce a reindossare la maschera per tentare di salvare la città.
Se c'è una cosa che subito salta all'occhio di questo film è la sua completezza di generi cinematografici, che si intrecciano nelle vicende dell'uomo pipistrello: dall'action movie prevalente fino al drammatico/melodrammatico.
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Dopo il successo del "Cavaliere Oscuro", l'attesa era tanta per il capitolo conclusivo della trilogia di Batman diretta da Christopher Nolan, regista le cui capacità visionarie ed il talento narrativo lo hanno davvero portato ad essere uno dei migliori a livello mondiale.Il film si svolge otto anni dopo i fatti narrati nel capitolo precedente, dove Gotham City sembra vivere un periodo di pace senza aver bisogno dell'aiuto di Batman e di Bruce Wayne, recluso volontariamente nella sua tenuta lontano dal mondo. Tutto questo fino all'entrata in scena del mercenario in maschera Bane il cui piano di distruzione della città porterà Bruce a reindossare la maschera per tentare di salvare la città.
Se c'è una cosa che subito salta all'occhio di questo film è la sua completezza di generi cinematografici, che si intrecciano nelle vicende dell'uomo pipistrello: dall'action movie prevalente fino al drammatico/melodrammatico. D'altronde la forza ed il successo della trilogia "nolaniana" sono stati proprio quella capacità di saper rendere un eroe fantastico e apparentemente indistruttibile in modo logico, e soprattutto umano, cioè in grado di dubitare di se stesso come qualsiasi altra persona e soprattutto capace di sbagliare. Così come quella, dall'altro lato, di aver saputo rendere al meglio i "villain", dando loro, in tutta la più perfida malvagità, una logica coerente e coesa.
La storia scorre per più di due ore e mezza senza mai stancare, tra il susseguirsi di effetti speciali sorprendenti e lo svolgersi di una trama che si inizia a comprendere a pieno da dopo la metà del film ma che lascia spazio a colpi di scena e un finale in parte inaspettato.
Il film riprende molto dalla struttura narrativa del secondo capitolo, e ci regala un'interpretazione ottima di Christian Bale bravo nel ruolo di Batman/Bruce Wayne ad impersonificare al meglio le difficoltà sia fisiche che psicologiche del suo personaggio. Infatti, in questo capitolo più che nei precedenti, anche la resistenza fisica di Batman è messa duramente alla prova come conseguenza dell'allontamento eremita di Bruce Wayne, rimasto a mortificarsi e rimpiangere, privo di un'idea per la quale rialzarsi e lottare. Il suo viaggio verso una nuova rinascita culmina in quel salto impossibile, che gli regala la libertà, fondamentale per poter capire al meglio i propri poteri, le proprie responsabilità e poter ritrovare quella speranza, che in lui si era letteralmente spenta.
Di sicuro, questo terzo capitolo non annoia e tiene incollati fino alla fine.
Da notare l'interpretazione ispirata e davvero convincente di un Tom Hardy in continua ascesa. Il suo Bane è un degno avversario di Batman. Il bello del film è che questo personaggio non si dimostra essere un cattivo e basta, ma un personaggio a tutto tondo nascosto dietro quella maschera e quella voce: un uomo capace di atti puri come un gesto d'amore o una lacrima che, persino in un momento nevralgico, distoglie dalla storia e intenerisce, anche se solo per un momento.
Unica pecca di quest'ultimo capitolo: il finale troppo aperto a possibili seguiti. Non perchè dispiaccia ma solamente perchè, sicuramente, si rischierebbe di avere prodotti inferiori a questa trilogia, che rimarrà come una delle più innovative e sorprendenti degli ultimi anni.
Nota positiva: alla fine ci si chiederà sicuramente chi sia il miglior "villain", se il Joker del compianto Heath Ledger o il Bane di Tom Hardy.
E questa sarà una domanda che ci si porrà per molto tempo a venire.
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andrea1967
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martedì 4 settembre 2012
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nolan non delude
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Nolan non delude. Nel terzo capitolo della saga, egli rilancia tutti gli elementi meritatamente vincenti di “Batman begins” ed “il cavaliere oscuro”. Complessità, imprevisto, fotografia eccezionale, introspezione psicologica e 180 minuti di azione senza quartiere lasciano lo spettatore con i crampi allo stomaco.
“Dark knight the return” è un film d’autore e logicamente porta con sé il genio visionario nelle architetture di Gotham City e la riflessione sugli abissi dell’anima e l’impredittibilità delle conseguenze nei difficili personaggi di Bruce Wayne e di Alfred.
Molti punti di forza, quindi, che fanno volentieri perdonare la presenza di una catwoman macchiettistica e sostanzialmente superflua, la banalità del disegno criminale di Baine, alcune incongruenze sotto il profilo del realismo e l‘eccessiva anticipazione del climax finale - lo scontro decisivo tra Batman e Baine.
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Nolan non delude. Nel terzo capitolo della saga, egli rilancia tutti gli elementi meritatamente vincenti di “Batman begins” ed “il cavaliere oscuro”. Complessità, imprevisto, fotografia eccezionale, introspezione psicologica e 180 minuti di azione senza quartiere lasciano lo spettatore con i crampi allo stomaco.
“Dark knight the return” è un film d’autore e logicamente porta con sé il genio visionario nelle architetture di Gotham City e la riflessione sugli abissi dell’anima e l’impredittibilità delle conseguenze nei difficili personaggi di Bruce Wayne e di Alfred.
Molti punti di forza, quindi, che fanno volentieri perdonare la presenza di una catwoman macchiettistica e sostanzialmente superflua, la banalità del disegno criminale di Baine, alcune incongruenze sotto il profilo del realismo e l‘eccessiva anticipazione del climax finale - lo scontro decisivo tra Batman e Baine.
In un arte cinematografica in cui molto è stato ormai detto, i rimandi sono inevitabili e se la claustrofobica e gotica Gotham deve molto a “Blade runner”, il personaggio di Bruce, gigantesco sia nella disciplina del corpo che in quella morale deve molto al superomistico “Conan” di John Milius.
Trentamila anni di riflessione filosofica danno a Bruce un bel vantaggio, ma entrambi conducono guerre solitarie, circondati da un pugno di amici e da un’umanità indolente e incolore.
Al pari del Gary Cooper di “mezzogiorno di fuoco” e del Clint Eastwood di “dirty harry”, Bruce è mosso da una profonda religiosità, un senso del dover essere, che trascende la sua storia individuale.
Notevole la prova recitativa di Christian Bale, capace di acquistare eleganza e perfino bellezza di scena in scena. Eccezionali Michael Caine e Gary Oldman.
Il tema musicale di Hans Zimmer fa da ottimo collante e marchio di fabbrica per una saga di rara qualità.
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razzamateriax
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martedì 4 settembre 2012
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the dark knight of nolan - rises
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Il Terzo e ultimo capitolo della saga di Nolan, si presenta come l'epico finale di una trilogia che ha ottenuto in media pareri positivi, sia da parte del pubblico che della critica (conciliazione spesso difficile per i "cinefumetti").
La sceneggiatura, si riallaccia spesso ai primi due capitoli, con tanto di mini flashback, permettendosi di "esagerare" nell'estensione e, quindi, nella durata del film, che non contando di lunghissime sequenze d'azione, cerca di contenere davvero tutto per chiudere il ciclo. La regia e il cast è sempre uno dei punti di forza dei film di Nolan; tutto il vecchio cast di attori (C. Bale, M.Caine, M.
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Il Terzo e ultimo capitolo della saga di Nolan, si presenta come l'epico finale di una trilogia che ha ottenuto in media pareri positivi, sia da parte del pubblico che della critica (conciliazione spesso difficile per i "cinefumetti").
La sceneggiatura, si riallaccia spesso ai primi due capitoli, con tanto di mini flashback, permettendosi di "esagerare" nell'estensione e, quindi, nella durata del film, che non contando di lunghissime sequenze d'azione, cerca di contenere davvero tutto per chiudere il ciclo. La regia e il cast è sempre uno dei punti di forza dei film di Nolan; tutto il vecchio cast di attori (C. Bale, M.Caine, M.Freemam e G.Oldman ecc) conferma i buoni risultati già ottenuti nei primi due capitoli. Interessanti i nuovi personaggi/attori che però tra i vari A.Hathaway/Catwoman, T.Hardy/Bane, J.Gordon-Levitt/Blake e M.Cotillard/Miranda Tate, nessuno brilla particolarmente tranne forse la Catwoman che il regista ha rivoluzionato molto per renderla un personaggio più vicino alla realtà (come ha sempre fatto con il resto dei personaggi della trilogia). Nulla da dire su la ottima colonna sonora di Hans Zimmer che potenzia l'energia visiva accompagnandosi di un'ottima fotografia mai esosa o sforzata e da un montaggio e montaggio sonoro da oscar. Come detto prima, le scene d'azione non abbondano ma sono comunque soddisfacenti nella loro concentrata alternanza è sono realizzate ottimamente.
Nolan si conferma tra i migliori registi mondiali del 2000. In questi anni, ha di fatto creato un "Batman d'autore" sfidando tutti su alcune scelte che si sono rivelate assolutamente azzeccate al fine di creare, più che una semplice trasposizione dal fumetto, tre grandi Thriller d'azione (e per i miei gusti "tre capolavori").
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emilio zampieri
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mercoledì 5 settembre 2012
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roboante, ma una delusione
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Probabilmente due stelle sono poche – un voto più equo sarebbe tre stelle – ma volevo marcare la delusione per il capitolo finale della trilogia di Batman firmata Nolan. Non sono mai stato un appassionato di fumetti, né tantomeno di supereroi, ma quando ho visto per la prima volta Il Cavaliere Oscuro, è stata una folgorazione; tanto che l’ho consigliato a tutti, anche a chi, appunto, non ama i fumetti e i supereroi. Era, e rimane, un grande film. C’è una storia intrigante ma dallo svolgimento lineare, o quantomeno la trama è intelligibile, cosa che non succede in molti altri film simili (si veda, per es., Ocean Twelve, di cui non finirò mai di parlar male).
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Probabilmente due stelle sono poche – un voto più equo sarebbe tre stelle – ma volevo marcare la delusione per il capitolo finale della trilogia di Batman firmata Nolan. Non sono mai stato un appassionato di fumetti, né tantomeno di supereroi, ma quando ho visto per la prima volta Il Cavaliere Oscuro, è stata una folgorazione; tanto che l’ho consigliato a tutti, anche a chi, appunto, non ama i fumetti e i supereroi. Era, e rimane, un grande film. C’è una storia intrigante ma dallo svolgimento lineare, o quantomeno la trama è intelligibile, cosa che non succede in molti altri film simili (si veda, per es., Ocean Twelve, di cui non finirò mai di parlar male). Le caratterizzazioni sono eccellenti, a partire, manco a dirlo, da un Heath Ledger superlativo. Gli effetti speciali, il montaggio serrato, il sonoro roboante, sono tutti funzionali e necessari all’effetto che il film deve avere sullo spettatore. Èun film che piace a chi ama le pellicole fracassone, ma allo stesso tempo ha uno stile asciutto come non si penserebbe mai. E poi, non ci sono battute cretine, siparietti sdrammatizzanti tipici dei film d’azione made in Hollywood. E potrei continuare con gli elogi.
Insomma, quello che Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno (molto più affascinante il titolo originale, con quel “rises” che indica un risollevarsi da terra) non è. L’ironico e freddo Alfred – magnifico nel secondo capitolo della trilogia – diventa un frignone (sarà perché è invecchiato), e perde quasi tutto lo smalto che aveva. Lucius Fox, complice un nuovo doppiatore per Morgan Freeman, di certo non all’altezza del primo, cala in carisma e presenza scenica. Catwoman è carina, ma niente di più – e poi, Nolan fratello (autore della sceneggiatura) le mette in bocca una battuta degna del migliore (cioè, peggiore) blockbuster americano – qualcosa del tipo, “non sono sicura di voler accettare la tua [di Batman] regola “niente armi” fino in fondo”, dopo aver silurato, proprio sul filo di lana, il cattivo Bane. E il villain, Bane, appunto, è tutt’altro che memorabile. È cattivo, e questo descrive l’intera psicologia del personaggio – capirai! Sì, ha prestanza fisica, ma vuoi mettere il Joker di Ledger (o anche quello di Nicholson)? Tutto un altro mondo.
E ancora, strepito a non finire, scene che si accavallano l’una sull’altra, una trama incasinata, combattimenti corpo a corpo visti e rivisti, battute cretine (come già detto) o banalotte, e la classica bomba che non può essere disinnescata e deve essere portata distante dalla città - ma non è radioattiva? E allora, forse, gli abitanti di Gotham non moriranno per via della detonazione, ma di cancro, no? Invece, pare che tutto sia risolto, tutti stanno bene, tutto è finalmente ok. Mah...
Consigliato ai fan di Batman, a quelli dei film d’azione, e a quelli che non hanno mai visto Il Cavaliere Oscuro. Anche a questi ultimi il film, forse, piacerà. Ma per chi si era immerso nella Gotham di Joker, con massima goduria, è in serbo una delusione, ahimè. Grande Nolan, come hai potuto?
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annalisarco
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giovedì 6 settembre 2012
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the batman: la trilogia (parte seconda)
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(...continua) Tre capitoli davvero ben curati nella scelta della porzione di storia che si vuol narrare tra le tante avventure dei fumetti; nella fluidità sia tra le scene che tra i film stessi; nelle riprese, che vantano l'uso di una tecnologia ancora poco usata come l'IMAX, un sistema di ripresa che permette di raggiungere una definizione elevatissima mai vista prima. Nolan con il suo The Dark Knight porta per la prima volta sul grande schermo 28 minuti di scene girate in IMAX, mai viste in un film. E con The Dark Knight – Rises arriva addirittura a 72 minuti. Questo fa onore a lui, visto i costi delle cineprese IMAX e al talento dimostrato nel saper scegliere e spettacolarizzare le scene da girare (sarebbe uno spreco utilizzare una tecnologia simile per girare una chiacchierata tra amici …), e a chi è stato in grado di utilizzare una macchina che può arrivare a pesare ben 50 Kg! Complimenti al cameraman quindi e a un regista che mantiene alta l'attenzione con zoom, carrelli, inseguimenti in moto, piccoli spostamenti di macchina.
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(...continua) Tre capitoli davvero ben curati nella scelta della porzione di storia che si vuol narrare tra le tante avventure dei fumetti; nella fluidità sia tra le scene che tra i film stessi; nelle riprese, che vantano l'uso di una tecnologia ancora poco usata come l'IMAX, un sistema di ripresa che permette di raggiungere una definizione elevatissima mai vista prima. Nolan con il suo The Dark Knight porta per la prima volta sul grande schermo 28 minuti di scene girate in IMAX, mai viste in un film. E con The Dark Knight – Rises arriva addirittura a 72 minuti. Questo fa onore a lui, visto i costi delle cineprese IMAX e al talento dimostrato nel saper scegliere e spettacolarizzare le scene da girare (sarebbe uno spreco utilizzare una tecnologia simile per girare una chiacchierata tra amici …), e a chi è stato in grado di utilizzare una macchina che può arrivare a pesare ben 50 Kg! Complimenti al cameraman quindi e a un regista che mantiene alta l'attenzione con zoom, carrelli, inseguimenti in moto, piccoli spostamenti di macchina. Apprezzabile la cura nelle scene più dinamiche e il ridotto uso di tecnologia digitale per le esplosioni che Nolan preferisce girare dal “vivo”, con l'aiuto di esperti e con la disponibilità (e il coraggio) di attori pronti a rischiare. Come Heath Ledger nella sua memorabile interpretazione di Joker, in particolare nella scena dell'esplosione dell'ospedale, scena in cui l'attore stesso ha raccontato di aver sentito le fiamme a pochi passi da lui e di aver cercato di mantenere il controllo per il bene del film, in quanto quella scena doveva per forza risultare “Buona la prima!”, poiché il set sarebbe stato distrutto dall'esplosione. Perfette come sempre anche le musiche di Hans Zimmer. Che dire dunque, una bella riflessione sulla corruzione, sul potere, sui diritti di ognuno di noi che vengono troppo spesso dimenticati. Sarebbe giusto reagire, magari senza farsi prendere in giro da energumeni come Bane e senza esplosioni di bombe nucleari possibilmente … Dalla paura nasce il coraggio, è quello che fa Bruce quando decide di prendere come simbolo ciò che più lo terrorizza: il pipistrello.
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franks lucas
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venerdì 26 ottobre 2012
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il miglior film della trilogia
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un gran bel film... uno dei miei preferiti in assoluto!
per 2 ore e 45 minuti ti tiene attaccato allo schermo con colpi di scene e spettacolari scene d'azione..
a parer mio bane è il miglior villans della trilogia è forte fisicamente e molto inteligente
quando ho letto le prime recensioni che dicevano di tutto e di più non ci credevo e in effetti dicevano cose fuori dal mondo tipo che la trilogia di batman è appena sufficente o cose che non centrano niente con il film tipo un odio x gli americani.. ma ma questo film ti fa capire che infondo il mondo è marcio e che non serve un eroe per proteggerlo o salvarlo ma ci vuole un uomo un sempliice uomo.
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un gran bel film... uno dei miei preferiti in assoluto!
per 2 ore e 45 minuti ti tiene attaccato allo schermo con colpi di scene e spettacolari scene d'azione..
a parer mio bane è il miglior villans della trilogia è forte fisicamente e molto inteligente
quando ho letto le prime recensioni che dicevano di tutto e di più non ci credevo e in effetti dicevano cose fuori dal mondo tipo che la trilogia di batman è appena sufficente o cose che non centrano niente con il film tipo un odio x gli americani.. ma ma questo film ti fa capire che infondo il mondo è marcio e che non serve un eroe per proteggerlo o salvarlo ma ci vuole un uomo un sempliice uomo..
perciò questo film non fa altro che parlare dei giorni nostri semplicemente esagerando il tutto in stile batman (ricordiamoci è tratto da un fumetto...)
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asddd
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sabato 29 dicembre 2012
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la conclusione che batman meritava
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Un grandissimo film,assolutamente da vedere e pur con tutti i suoi piccoli difetti,posso solo ringraziare Nolan perchè ha fatto risorgere Batman grazie alla sua trilogia e oggi è riconosciuto per quello che dovrebbe essere:ovvero uno dei migliori supereroi mai creati e non come un imbecille in calzamaia con i capezzoli sulla tuta. L'unica verità è che la gente è partita con il presupposto di smontare questo film perchè i vari difetti che sono presenti in esso,vi sono anche in qualsiasi altro grande film(anche nel Cavaliere Oscuro).Questo non è solo un film sui supereroi ma anche un film che insegna importanti lezioni di vita come l'affrontare le proprie paure e imparare ad utilizzarle a nostro vantaggio(la scena della fuga dal pozzo),le bugie e le menzogne portano solo guai(l'auto-esilio di Bruce nella villa Wayne),tutti abbiamo bisogno di una seconda opportunità(i tentativi di Selina di abbandonare la sua vita di ladra),che chiunque può essere un eroe ma soprattutto il tema principale del film è che qualsiasi cosa di brutto ci possa accadere noi dobbiamo avere la forza RISOLLEVARCI.
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Un grandissimo film,assolutamente da vedere e pur con tutti i suoi piccoli difetti,posso solo ringraziare Nolan perchè ha fatto risorgere Batman grazie alla sua trilogia e oggi è riconosciuto per quello che dovrebbe essere:ovvero uno dei migliori supereroi mai creati e non come un imbecille in calzamaia con i capezzoli sulla tuta. L'unica verità è che la gente è partita con il presupposto di smontare questo film perchè i vari difetti che sono presenti in esso,vi sono anche in qualsiasi altro grande film(anche nel Cavaliere Oscuro).Questo non è solo un film sui supereroi ma anche un film che insegna importanti lezioni di vita come l'affrontare le proprie paure e imparare ad utilizzarle a nostro vantaggio(la scena della fuga dal pozzo),le bugie e le menzogne portano solo guai(l'auto-esilio di Bruce nella villa Wayne),tutti abbiamo bisogno di una seconda opportunità(i tentativi di Selina di abbandonare la sua vita di ladra),che chiunque può essere un eroe ma soprattutto il tema principale del film è che qualsiasi cosa di brutto ci possa accadere noi dobbiamo avere la forza RISOLLEVARCI. La scena finale è una delle più toccanti che io abbia mai visto. Per un fan o per chiunque abbia seguito questa trilogia la scena di Batman che si sacrifica per Gotham rappresenta il vero amore che questo uomo ha covato per la sua città ed il fatto che è stato l'unico che era certo che i suoi abitanti non si sarebbero fatti mai schiacciare da niente e da nessuno(Infatti ne Il Cavaliere Oscuro Batman era l'unico che aveva piena certezza che i cittadini sui traghetti non si sarebbero fatti esplodere a vicenda). Infine penso che il far vivere Bruce sia stata la cosa migliora anche perchè Batman è seguito principalmente da bambini e adolescenti e penso che sarebbe stato un trauma eterno andare al cinema e vedere il proprio eroe morire(Onestamente,sono solo io che mi sento male ogni volta che vedo morire Massimo Decimo Meridio nel finale del Gladiatore ?).In sintesi,il capitolo fatto meglio su Batman resta Il Cavaliere Oscuro per compattezza della trama e così via...Ma questo è stato uno dei film che più mi ha toccato il cuore. Batman ci ha salutato nel migliore dei modi
spero che queste mio opinioni a caldo siano state di vostro gradimento e spero di non avervi fatto sprecare tempo
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dezio
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giovedì 4 luglio 2013
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la fine del cavaliere oscuro
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Con «Il Cavaliere Oscuro Il Ritorno» Nolan va a concludere la trilogia iniziata nel 2005 con Batman Begins e decollata nel 2008 con Il Cavaliere Oscuro.
Dopo il Joker del secondo episodio, Nolan punta ad un altro nemico carismatico, il Bane di Tom Hardy, che riesce nel suo lavoro dannatamente bene. La sua perfetta interpretazione con il solo ausilio degli occhi e la sua potente voce riescono a entrare nel cuore dello spettatore quasi come il formidabile Heat Ledger nel secondo capitolo, che creò un'indimenticabile versione del malvagio clown. La trama riesce a far filare quasi 3 ore quasi come se nulla fosse, complici le scene di grande impatto condite dalla musica di Hans Zimmer, che unisce al tema principale il pezzo «Deshi Bashara», un crescendo di cori e percussioni da far venire i brividi.
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Con «Il Cavaliere Oscuro Il Ritorno» Nolan va a concludere la trilogia iniziata nel 2005 con Batman Begins e decollata nel 2008 con Il Cavaliere Oscuro.
Dopo il Joker del secondo episodio, Nolan punta ad un altro nemico carismatico, il Bane di Tom Hardy, che riesce nel suo lavoro dannatamente bene. La sua perfetta interpretazione con il solo ausilio degli occhi e la sua potente voce riescono a entrare nel cuore dello spettatore quasi come il formidabile Heat Ledger nel secondo capitolo, che creò un'indimenticabile versione del malvagio clown. La trama riesce a far filare quasi 3 ore quasi come se nulla fosse, complici le scene di grande impatto condite dalla musica di Hans Zimmer, che unisce al tema principale il pezzo «Deshi Bashara», un crescendo di cori e percussioni da far venire i brividi. Il cast si riconferma in tutta la sua perfezione, con l'aggiunta del già citato Tom Hardy, Marion Cotillard e Anne Hethaway che finalmente ci porta una Catwoman sensuale, doppiogiochista, letale e soprattutto molto più vicina ai fumetti della buona ma fantastica versione di Michelle Pfeiffer e dell'obrobrio gentilmente fornitoci da Hale Berry. Ci sono anche alcuni difetti, come le scene d'azione, che seppure cariche di epicità a volte peccano in quanto a coreografie degli scontri e abbiamo ricordato scene migliori nei primi due episodi del crociato mascherato.
Il film non sarà il capolavoro che fu il secondo episodio, ma conquista e conclude la saga in maniera magistrale.
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paolo32
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lunedì 3 settembre 2012
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mah
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Attenzione spoiler!! se non avete visto il film non leggete, o fatelo a vostro rischio e pericolo...:) inizio col dire che questa recensione si attirerà molti voti negativi, come altre che esprimono pensieri simili al mio...ma tant'è...se volete una mia opinione il film nel complesso è davvero godibile, e si meriterebbe anche 4 o addirittura 5 stelle, ma.
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Attenzione spoiler!! se non avete visto il film non leggete, o fatelo a vostro rischio e pericolo...:) inizio col dire che questa recensione si attirerà molti voti negativi, come altre che esprimono pensieri simili al mio...ma tant'è...se volete una mia opinione il film nel complesso è davvero godibile, e si meriterebbe anche 4 o addirittura 5 stelle, ma...purtroppo Nolan con questo terzo capitolo si è un po' tirato la zappa sui piedi. Il film non è molto legato agli episodi precedenti, se anche non avete visto i primi due capitoli potrete comunque (e forse anche di più rispetto a chi li ha visti) godervi un bel film, che ripeto, merita senza dubbio di essere visto. In compenso per chi ha visto i primi due film ci sono alcune chicche davvero carine (vedere chi è il giudice del nuovo tribunale di gotham è stato fantastico)...ma come dicevo c'è un grosso ma...mentre nei primi due film l'attenzione a mantenere un livello di verosimigliaza era stato alto, in questo film si dà troppo adito a scene palesemente inverosimili. Certo, non si può pretendere che un film su un super eroe sia verosimile al 100%, ma a tutto c'è un limite. Soprattutto dopo che il pubblico era stato "viziato" dal tenore dei primi due episodi. Purtroppo durante i 160 minuti di film ci sono fin troppe scene che rasentano quasi il ridicolo...a partire dal C-130 che traina un'altro aereo in volo senza nemmeno inclinarsi, fino al super cattivo che non fa neanche una piega dopo essere stato preso a pugni e calci in faccia (nemmeno stessimo guardando un incontro di wrestling della WWE.....), insomma, scene che mi sarei aspettato in un film come I Mercenari 2, non da quello che si prospettava come un capolavoro. Ma ecco la seconda nota dolente...il cattivo...l'idea (e il colpo di scena finale, stupendo) in sè è senza dubbio buona, ma la recitazione non brilla di certo, e il doppiaggio fa a dir poco pena (per usare un eufemismo)...come ho detto prima, è di sicuro un film godibile, ma sinceramente mi aspettavo di più per la conclusione di una trilogia che era partita davvero bene ed era continuata anche meglio...comunque non mancano gli aspetti positivi: una catwoman con una personalità forte e intrigante, colpi di scena che svelano particolari su personaggi dei film precedenti e scene davvero esaltanti (come la carica degli agenti contro l'esercito dei cattivi). Il tutto incorniciato in un'atmosfera di completa anarchia che Nolan è riuscito a ricreare in maniera devvero ottima, che a tratti mi ha ricordato quasi una rivisitazione della rivoluzione francese in salsa post apocalittica. Buono anche il contrasto interiore di Bruce, diviso tra il dolore della recente perdita e il tentativo di tornare a vivere e di far tornare a vivere l'eroe di cui la città ha bisogno, ora più che mai. Insomma, in conclusione: una pellicola comunque bella, ma che si è bruciata la possibilità di essere il capolavoro conclusivo che la saga si meritava.
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(di superkilobaid)
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